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INGREDIENTI per 4 persone
  • 1,5 kg di gamberi d’acqua dolce
  • Qualche foglia di mentuccia
  • 1 rametto di maggiorana fresca
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 2 spicchi d’aglio
  • 3 cucchiai d’aceto di vino bianco
  • 6 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • Sale
  • Pepe

 

 

PREPARAZIONE

Ponete sul fuoco una pentola con acqua salata e, quando sarร  giunta a ebollizione, unite i gamberi. Lasciateli cuocere per 7-8 minuti, fino a quando non saranno diventati di colore rosso; scolateli e lasciateli intiepidire. Nel frattempo, fate un trito di mentuccia, prezzemolo, maggiorana e aglio, stemperatelo con olio e aceto, salatelo e pepatelo. Togliete alle code di gambero prima il guscio, poi gli intestini; ponetele in una terrina, conditele con la salsa e servitele.

 

Questa ricetta รจ della zona di Terni, dove spesso venivano portati in tavola i gamberi di Piediluco. A Norcia e a Foligno, si facevano invece i gamberi fritti: le code, pulite, si passavano in olio caldo, si salavano e si pepavano e, piรน recentemente, si aromatizzavano con peperoncino. Nelle zone in cui le acque offrivano gamberi, chi li pescava li metteva in grandi secchi e poi passava per le vie della cittร  a venderli.

 

Per gentile concessione di Calzetti-Mariucci Editore.

 

Assolutamente da vedere. Non solo perchรฉ รจ ยซla piรน grande e completa mostra di Hermann Nitsch finora allestita in Italiaยปย come scrive Italo Tomassoni, ma perchรฉ Hermann Nitsch O.M.T Orgien Mysterien Theater (Teatro delle Orge e dei Misteri)โ€ฏโ€“โ€ฏColore dal Rito, allestita al CIAC – Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno a cura di Italo Tomassoni e Giuseppe Morra e ancora visitabile fino alโ€ฏ13 agosto, emoziona davvero.

La mostra raccoglieโ€ฏcirca 40 opere, divise inโ€ฏnove diversiโ€ฏcicli di lavori,โ€ฏrealizzati tra il 1984 e il 2010,โ€ฏ provenienti dal Museo Hermann Nitsch di Napoli, fondato nel 2008 daโ€ฏGiuseppe Morra, dal 1974 storico gallerista e editore dei suoi scritti.

Disgusto

Ci vuole disgustare, offendere, perchรฉ lโ€™azionismo viennese, di cui Nitsch รจ ancora uno dei piรน importanti esponenti, fin dalla sua formazione negli anni Sessanta ha sempre colpito per le sue performance, caratterizzate da immagini e tematiche ispirate da un diffuso atteggiamento dissacrante, quasi profanatorio, nei confronti dei simboli religiosi, delle funzioni del corpo e delleโ€ฏpratiche sessuali. Possiamo gridare allo scandalo, ma ciรฒ non farร  altro che accreditare lโ€™intenzione degli stessi artisti azionisti che si proponevano, come scrive lโ€™artista, di ยซprovocare nello spettatore unโ€™istintiva sensuale eccitazioneยป. Per le sue azioni Nitsch verrร  arrestato piรน volte.

Una delle opere dissacranti dell’artista, in mostra al CIAC di Foligno

Il mago delle favole nordiche

La mostra in realtร  รจ lirica e coinvolgete, allestita come fosse unโ€™unica grande opera aperta; ci fa vedere Nitsch come ยซun mago delle favole nordicheยป, scrive ancora Tomassoni, ยซun orfismo estetico ispirato al misteroย della creazione e alle illimitate opportunitร  visionarie dellโ€™arteยป.
Gli artisti del Wiener Aktionismus, eredi di quella secessione viennese e di Egon Schiele, vedevano nell’intensitร  espressiva, nell’introspezione psicologica dellโ€™azione performativa, lโ€™unico modo per comunicare il loro disagio interiore e tutta lโ€™angoscia e la complessitร  dellโ€™esistenza umana. Ma credo determinante, come negli anni la critica ha sottolineato, รจ il profondo senso di colpa derivato dallโ€™essere stati coinvolti nella Seconda Guerra Mondiale, che provoca un senso di rifiuto e la necessitร  di liberarsi con ogni mezzo dal peso di se stessi.
Tra le numerose celebriโ€ฏinstallazioniโ€ฏpresenti in mostra, citiamo 18b.malaktion, 1986, Napoli, Casa Morra. Si tratta di grandi tele dove domina il colore rosso versato o schizzato, composte come una croce, una pittura dโ€™azione che รจ gesto e drammaticitร  pura.

18b.malaktion, 1986, Napoli, Casa Morra.

Con gli scarti, i relitti delle sue performance, costruisce installazioni come 130.aktion installazione di relitti, 2010 Museo Nitsch Napoli, grandi teli bianchi e camici macchiati di sangue, barelle servite per trasportare corpi che divengono tavoli o altari, attrezzi chirurgici come bisturi o divaricatori, provette e alambicchi che rimandano al corpo e ai suoi umori, zollette di zucchero e fazzolettini di carta messi in file perfettamente regolari, che suggeriscono sensazioni di freschezza e purezza. Frutta in decomposizione, testimonianza di un evento sacrificale assente, segni rituali e formali di fatti fisici e carnali.

Un’altra delle opere in mostra al CIAC di Foligno

Il castello di Prinzendorf

Al piano inferiore, come in una sorta di cripta, รจ proiettato il lungo video della azione di Prinzendorf del 1984, ripresentata in teatro negli anni Duemila.
Il castello di Prinzendorf, paese vicino Vienna, acquistato dallโ€™artista nel 1971, diviene sede del suo das Orgien Mysterien Theater, le cui azioni si susseguono a partire dalla domenica di Pentecoste del 1973. Nel luglio del 1984 la sua 80.ma azione dura tre giorni e tre notti intere. La tragicitร  della sofferenza passiva sulla croce, il simbolico cospargere e imbrattare il Cristo crocifisso, viene effettuato in modo ยซspiritualizzatoยป, ยซastratto, ma nonostante ciรฒ in modo non meno realeยป come la descrive Nitsch. Ed ancora: ยซIl mio teatro delle orge e dei misteri concentra lโ€™esperienza intensa, il rituale nel senso della forma, creando un festival dellโ€™esistenza, unโ€™esperienza concentrata, consapevole e sensuale, del nostro esser(ci)ยป.
Oggi continua a portare avanti, intensificandola e caricandola di sempre piรน forti implicazioni, la sua idea dellโ€™Orgien Mysterien Theater, in vista di un suoย ย ย  che coinvolga tutti i sensi e ogni azione umana. Nei suoi Statuti evidenzia il senso profondo della sua arte: ยซLโ€™impegno dellโ€™arte รจ essere sacerdozio di una nuova concezione esistenziale[โ€ฆ]: liberare lโ€™umanitร  dai suoi istinti bestialiยป.

Apertura e orari mostra: Venerdรฌ 16.00-19.00, Sabato e Domenica 10.30-12.30 โ€“ 16.00-19.00
Biglietto: โ‚ฌ 5,00; ridotto โ‚ฌ 3,00. Ingresso gratuito per: ragazzi fino a 14 anni, โ€ฏscolaresche e portatori di handicap

Per saperne di piรน su Foligno

arte liberty in umbria

Titolo: Il Liberty in Umbria.

Architettura โ€“ Pittura- Scultura e Arti decorative. Architecture โ€“ Painting โ€“ Sculpture and Decorative Arts

Curatore: Maurizio Bigio

Editore: Fabrizio Fabbri

Anno di pubblicazione: 2016

ISBN: 97888677806886

Caratteristiche: 231 p., formato cm 28 x 24,5, numerose illustrazioni fotografiche a colore, brossura illustrata con bandelle.

Prezzo: โ‚ฌ 35,00

 

 

ยซQuesta pubblicazione nasce dallโ€™interesse che ho sempre avuto per le arti in genere, per la pittura, la scultura, lโ€™architettura e la fotografia. Sono stato sempre interessato al Bello.ยป

L’autore

รˆ con queste parole che Maurizio Bigio, laurea in Economia e Commercio e trentasette anni di attivitร  svolta come Dottore Commercialista, parla della sua ultima impresa โ€œnel campo delle artiโ€. Avventure non nuove per lui che si รจ da sempre cimentato nel campo artistico come musicista, raggiungendo importanti traguardi che lo portarono, negli anni Settanta, a collaborare con i maggiori cantautori del periodo e a pubblicare lโ€™LP Rock Bigio Blues. Recentemente ha ampliato i propri orizzonti artistici dedicandosi alla fotografia, collaborando alla realizzazione del nuovo catalogo del MUSA (Museo dellโ€™Accademia di Belle Arti โ€œP. Vannucci di Perugia) a cura di Fedora Boco e al volume Ferdinando Cesaroni curato da Luciano Giacchรจ.

L’argomento

Lโ€™argomento del Liberty nella nostra regione era stato affrontato precedentemente solo dal professor Mario Pitzurra quando nel 1995 pubblicรฒ per Benucci Editore, Architettura e ornato urbano liberty a Perugia, testo ormai introvabile, che aveva il limite, dichiarato dallโ€™autore, di occuparsi solo della realtร  del capoluogo. Infatti รจ lo stesso Pitzurra che concludendo la presentazione della sua opera si augura che ยซ…altri seguano il mio esempio, possibilmente estendendo la ricerca al resto dellโ€™Umbria.ยป

Ed ora, a distanza di ventโ€™anni, Maurizio Bigio raccoglie la sfida con lo scopo, riuscito, di svegliare lโ€™interesse per una parte di questโ€™arte novecentesca poco studiata nella nostra regione.

La pubblicazione

Il Liberty in Umbria, vede la prefazione di Anton Carlo Ponti ed รจ corredata dai testi di Federica Boco, Emanuela Cecconelli, Giuliano Macchia, Maria Luisa Martella, Elena Pottini, Mino Valeri oltre che dello stesso Bigio.

La pubblicazione suddivisa in sedici capitoli, percorre la regione da nord a sud toccando i centri di Cittร  di Castello, Perugia, Marsciano, Deruta, Foligno, Spoleto, Terni, Allerona, Avigliano, Acquasparta e Narni.

E lโ€™interesse dellโ€™autore non si ferma solo allโ€™architettura, ma con occhio attento si sofferma anche sui particolari decorativi in legno, ferro battuto, ceramica, vetro e, dove possibile, anche sulle decorazioni pittoriche presenti allโ€™interno delle abitazioni.

Un interessante capitolo, a cura di Elena Pottini, รจ dedicato alla scultura liberty al Cimitero monumentale di Perugia, mentre Fedora Boco delinea i protagonisti di questa stagione con una piccola biografia e relativa bibliografia. Non mancano testimonianze fotografiche del liberty perduto come il negozio della Perugina o le decorazioni allโ€™interno del Bar Milano. A completare lโ€™interessante volume la traduzione dei testi in inglese a cura di Eric Ingaldson.

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