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Cittร  della Pieve torna indietro nel tempo, dall’8 al 20 agosto, allโ€™epoca del suo cittadino piรน illustre, Pietro Vannucci e questโ€™anno in occasione del cinquecentenario della sua morte ancora piรน grandi saranno i festeggiamenti.

Palio e Perugino intersecano i propri destini nellโ€™estate pievese. Unโ€™edizione che, pur rimanendo nel solco della tradizione, tributerร  un omaggio speciale al Divin Pittore, nellโ€™anno del cinquecentenario della morte. Del resto, come precisato dal presidente dellโ€™Ente Palio, Marco Mario Marroni, lโ€™artista, le sue opere e il settantennio del suo vissuto sono da sempre punto di riferimento e orientamento per il palio pievese.
Lโ€™immagine che ricorre nelle pubblicitร  di questo anno rappresenta la bottega del Perugino ed รจ tratta dal sipario storico del Teatro Comunale degli Avvaloranti dipinto dallโ€™artista Mariano Piervittori. Mentre su proposta dello stesso Ente Palio, per lโ€™allestimento dei tre carri saranno scelti temi tratti dalle allegorie realizzate dal Perugino nelle sale del Collegio del Cambio a Perugia.
ยซQuello che da sempre caratterizza il palio pievese e lo distingue dalle numerose rievocazioni storiche dellโ€™Umbria รจ lโ€™attenzione ai particolari che ogni pievese pone per essere dโ€™aiuto alla cittร . Le ambientazioni delle taverne, luoghi pulsanti della manifestazione, con i loro menu, richiamo alla tradizione e allโ€™antico, la rigorositร  nella ricerca delle materie prime fanno sรฌ che si possano degustare pietanze caratteristiche: le Lumache al pizzico del Casalino, lo Stinco dellโ€™arciere del Borgo Dentro e gli Gnocchi del Priore del Castello e molti altri ancora, in una cornice che regalerร  agli ospiti un tuffo nel passatoยป.

 

 

Ogni sera il pubblico sarร  intrattenuto con spettacoli, rappresentazioni teatrali, botteghe artigiane, fiere e giocolerie in pieno stile rinascimentale.
Domenica 20 agosto il maestoso corteo storico sfilerร  nelle vie della cittร , introdotto da una voce narrante che descrive costumi, figure e gruppi storici. Anche questa edizione vedrร  lโ€™assegnazione del prestigioso premio Masgalano. Una significativa novitร  รจ rappresentata dalla istituzione del premio Valerio Bittarello messo in palio dalla Amministrazione comunale e da assegnare al terziere che realizzerร  il miglior carro allegorico. Una giuria prestigiosa di esperti, sulla base dei regolamenti dei due concorsi, esprimerร  il giudizio insindacabile e lโ€™assegnazione dei premi. I vincitori dei due concorsi saranno svelati il 21 ottobre 2023 in occasione della cerimonia di chiusura dellโ€™anno del palio. Raggiunto il campo dei giochi i terzieri si schiereranno in campo i musici in parata suoneranno lโ€™inno del palio. Subito dopo prenderร  avvio la vera sfida tra i terzieri capitanati dai presidenti Nicolรฒ Cappannini (Borgo Dentro), Filippo Galli (Casalino), Gianni Fanfano (Castello). Poi la Caccia del Toro dove tre arcieri per ogni terziere, i cui nomi rimarranno sconosciuti fino al giorno della caccia, cercheranno di aggiudicarsi il Palio storico. La disputa del Palio sarร  preceduta come ogni anno il 15 agosto dal lancio della sfida. Gli araldi dei terzieri si sfideranno al cospetto delle autoritร  comunali riaccendendo una contesa antica. Il Castello, vincitore dellโ€™edizione 2022, consegnerร  il Palio storico nelle mani del podestร , che ne diverrร  custode fino alla proclamazione del vincitore della Caccia del Toro, la gara di tiro con lโ€™arco del 20.

 

Terziere Borgo Dentro

EVENTI TERZIERE BORGO DENTRO

10 agosto, la โ€œCompagnia dellโ€™Orcaโ€ del Terziere Borgo Dentro mette in scena la propria commedia originale โ€œIl rubbio della discordiaโ€. Appuntamento alle 21,30 con la piรน classica delle forme del teatro da strada. Saliranno sul palco personaggi tra realtร  storica e fantasia dellโ€™autore, per divertire pievesi e turisti.

10, 11 e 12 agosto, il Terziere Borgo Dentro propone il suo โ€œDe Burgi Gaudioโ€ mercato rinascimentale insieme a giochi e spettacoli in onore del Divin Pittore. Tre giorni nei quali dalle 10.00 del mattino fino a notte fonda, grazie agli acrobati del Borgo, ai falconieri del Re e alla Compagnia lupi del Malatesta, vie e piazze del Terziere Giallo e Nero, si riempiranno dei colori, dei rumori e delle voci di mercanti, giocolieri e tanti spettacoli per grandi e piccini. Sarร  facile lasciarsi coinvolgere nellโ€™atmosfera della fiera, tra cibi e bevande, giochi e scherzi, musica e balli, che celebrano la voglia di fare festa.

12 agosto, il Terziere Borgo Dentro propone lo spettacolo degli โ€œSgherri di Baliaโ€ dal titolo โ€œVENEFICAM, IMMUNDORUM SPIRITUUM ET DIABOLI INVOCATRICEMโ€. La compagnia degli sgherri racconta alle 22.00 in piazza Plebiscito l’addestramento militare e la caccia alle streghe. Esercizi di abilitร  con armi bianche, duelli singoli, e mischie disordinate, tra il rullo dei tamburini e le urla dei contendenti ci conducono tra fatti e misfatti del rinascimento Italiano.

 

Terziere Casalino

EVENTI TERZIERE CASALINO

8 agosto, il Terziere Casalino apre i festeggiamenti del Palio dei Terzieri con la commedia inedita a cura della โ€œBottega dellโ€™Arteโ€. Alle 21.30 presso gli orti del vescovo, contradaioli di tutte le etร  metteranno in scena โ€œIL Vedovo del Paeseโ€. La rappresentazione รจ oramai un cavallo di battaglia, e negli anni ha portato firme di pievesi celebri ai testi che approdano sul palco.

9 agosto, โ€œla Notte del Barbacaneโ€, organizzata dal Terziere Casalino che รจ contraddistinto dai colori Rosso e Blu. Una rievocazione storica, che si snoda tra vie, vicoli e gli angoli tra i piรน suggestivi del suo terzo di cittร . Tra luci ed ombre riprendono vita personaggi dalle caratteristiche peculiari del popolo โ€œmaremmanoโ€, armati, artigiani, monne, messeri e gli immancabili chiassosi popolani.

17 agosto il Terziere Casalino porta in piazza la โ€œFesta in Armiโ€, รจ il racconto dellโ€™armeria militare rinascimentale. La forza militare รจ la caratteristica che distingue da sempre il Terziere, con i suoi diversi gruppi di armati, capitani, uomini dโ€™armi, picchieri, alabardieri e tanti altri. Negli anni lโ€™arsenale Rosso e Blu si รจ arricchito di imponenti macchine da guerra ingegnosamente e minuziosamente ricostruite.

 

Terziere Castello

EVENTI TERZIERE CASTELLO

13 agosto il Terziere Castello aprirร  la prima serata della โ€œFiera di San Roccoโ€ in onore del suo santo protettore. Uscita del Banditore che proclamerร  lโ€™inizio dei festeggiamenti. La Fiera prosegue anche la sera del 14 agosto, due giorni sospesi nel tempo attraverso le vie del Terziere Verde e Nero, a raccontare le botteghe di fabbri, armaioli, cocciari e tanti altri artigiani, non mancheranno le bancarelle dei mercanti, il cambio delle monete con i fiorini, e poi scene di vita fra i nobili e popolani. Tutte e due le serate dalle 21.00 piazze e strade si riempiranno di personaggi in vesti rinascimentali.

Il 16 agosto al Terziere Castello si festeggia San Rocco, come vuole la tradizione con la sontuosa โ€œFesta a Palazzoโ€. I contradaioli in Verde e Nero alle 22.00 approderanno nella piazza principale della cittร  per onorare il proprio Santo Patrono, al nobile Priore del Castello e a tutti i suoi ospiti sarร  offerto uno spettacolo indimenticabile, con artisti, saltimbanchi e acrobati. La narrazione suggestiva ed emozionante sarร  illuminata dai giochi di fuoco della antica โ€œCompagnia degli Sputafuocoโ€.

 


Per saperne di piรน

Corciano Festival pronto ad andare in scena dal 5 al 15 agosto tra conferme e novitร . In questo 2023 attenzione tutta per Pietro Vannucci in occasione del cinquecentenario della sua morte.

Edizione numero 59 per lโ€™Agosto Corcianese, promosso dallโ€™associazione turistica Pro Loco Corciano in collaborazione con il Comune di Corciano e con il sostegno della Regione Umbria, della Banca Centro Toscana Umbria – Gruppo Bcc Iccrea, della Fondazione Perugia, nonchรฉ di diverse aziende private del territorio, che tornerร  a invadere il borgo di Corciano dal 5 al 15 agosto. Unโ€™edizione che gli organizzatori vogliono dedicare a due persone molto care ai corcianesi, recentemente scomparse: Giuseppe Magnini, poliedrico artista che con la sua manualitร  ha onorato il suo amato Paese, e il maestro Franco Venanti, tra i fondatori dell’Agosto Corcianese.

La presentazione martedรฌ primo agosto alla sala Fiume di palazzo Donini a Perugia, alla presenza diย Donatella Tesei (presidente Regione Umbria), Lorenzo Pierotti (sindaco di Corciano), Francesco Mangano (assessore alla Cultura Comune di Corciano), Giorgio Gabrielli (vicepresidente Pro Loco Corciano).

 

Il Festival

Lungo le vie e le piazze del centro storico (e non solo), caratterizzati da suggestivi scorci architettonici rifiniti in pietra di una bellezza unica, prenderร  il via il Corciano Festival che, in questo 2023, porterร  con sรฉ un programma degno di nota tra arte, cultura, letteratura, musica, gaming, teatro ed eccellenze gastronomiche del territorio con la Taverna del Duca, aperta tutte le sere con presidi Slow Food e prodotti tipici locali.

Immancabili le rievocazioni storiche, vero e proprio cuore del Festival, che porteranno i fruitori โ€œa spasso nel tempoโ€ facendo loro rivivere scene di vita quotidiana del periodo di mezzo fra Medioevo e Rinascimento tra le Serenate dei Menestrelli, la Cerimonia del Lume, il Corteo quattrocentesco del Gonfalone, i combattimenti medievali tra fanti e cavalieri dei quattro rioni (Borgo, Castello, Santa Croce e Serraglio) e la ricostruzione del campo medievale e dello spazio per il tiro con l’arco storico. Novitร  di questโ€™anno sarร  il quadro scenico della convivialitร  della corte della famiglia Della Corgna nel gran giorno della festivitร  di Mezzโ€™agosto.

 

 

Arte โ€“ In questa 59esima edizione, nellโ€™anno in cui ricorre il quinto centenario dalla sua morte, protagonista della sezione arte sarร  il Perugino (1450 -1523), il piรน importante pittore attivo negli ultimi due decenni del Quattrocento con Il Perugino alla Sistina; un viaggio da Roma a Corciano che si snoda tra la chiesa di San Francesco e la chiesa Santa Maria Assunta, itinerario visivo a cura di Alessandra Tiroli, realizzato grazie alla collaborazione con i Musei Vaticani che hanno concesso lโ€™utilizzo delle immagini.

La sezione letteraria curata da Filippo Bertoni vedrร  in scena diverse presentazioni di libri. A dialogare con il pubblico questโ€™anno saranno Diletta Cappannini, Nora Venturini, Simona Baldelli, Antonietta Petetti, Antonio Pascale, Mario Eleno, Giulio Leoni e Beppe Convertini.In programma anche incursioni di Giulio Scarpati e Silvia Vecchini.

Settore musicale in cartellone tra masterclass con Laszlo Marosi e Diba, nonchรฉ esibizione del maestro del sax Javier Girotto. Diversi anche i concerti della Corciano Festival Orchestra diretta da Alessandro Celardi e la premiazione del Concorso Internazionale di composizione originale per Banda.

La sezione teatro vedrร  il gradito ritorno a Corciano di Maurizio Schmidt e la compagnia Farneto Teatro che, in collaborazione con Artesia Sicilia, proporrร  “L’Orestea” di Eschilo, opera accompagnata da musica dal vivo. In programma anche uno spettacolo di strada tra teatro e arte circense per tutta la famiglia a cura della compagnia Chien Barbu Mal Rasรจ.

La web app – Anche quest’anno, per rimanere sempre aggiornati sul programma, torna la web app โ€œCorciano Festivalโ€ da consultare, senza necessitร  di alcuna installazione, sui propri smartphone. Nella web app si potranno trovare informazioni utili, programma (aggiornato in tempo reale in caso di variazioni), la descrizione delle mostre, il menu della Taverna del Duca e una mappa del borgo utile per orientarsi. Per consultarla da smartphone: https://festival.corcianoapp.it/#/main

 


Sito ufficialeย www.corcianofestival.i

Sarร  visibile fino al 17 settembre 2023, presso lโ€™Isola di San Lorenzo – Museo del Capitolo della Cattedrale di Perugia, lโ€™esposizione dedicata alla Pala di Sansepolcro di Pietro Vannucci, organizzata, nellโ€™ambito del progetto “Perugino nel segno del tempo” dallโ€™Arcidiocesi di Perugia-Cittร  della Pieve e da Genesi srl con il sostegno del Comitato Promotore delle Celebrazioni per il quinto centenario della morte del pittore.

Allestimento Pala Sansepolcro

 

Lโ€™opera, realizzata dal pittore per la Cattedrale di Sansepolcro, raffigura lโ€™Ascensione di Cristo, ovvero il momento della salita di Gesรน al Cielo, avvenuta quaranta giorni dopo la Resurrezione. Il dipinto, che invita lโ€™osservatore ad alzare lo sguardo verso lโ€™alto, come stanno facendo Maria e gli apostoli colti da stupore,ย  riprende fedelmente lo schema dello scomparto centrale del grande polittico che Perugino eseguรฌ per i benedettini di San Pietro in Perugia, oggi smembrato (la tavola con lโ€™Ascensione insieme alla cimasa con lโ€™Eterno benedicente con cherubini e angeli,ย  attualmente sono conservati presso il Musรจe des Beaux-Arts di Lione dove finirono allโ€™indomani delle requisizioni napoleoniche), testimonia con la vivacitร  dei suoi colori scelti con grande cura, una pregevole qualitร  nellโ€™esecuzione pittorica e nellโ€™articolata composizione. I volti attoniti degli Apostoli dinanzi alla domanda Perchรฉ state a guardare il cielo? che gli viene rivolta dagli Angeli, risultano essere la chiave di lettura del dipinto: un vero e proprio invito nei confronti dellโ€™uomo, dalla sua dimensione terrena, a contemplare la bellezza del Cristo che ascende, lasciandosi sorprendere dalla meraviglia dellโ€™Incontro.

Lโ€™Ascensione di Sansepolcro rappresenta un caso singolare poichรฉ siamo dinanzi a una vera e propria replica della pala originale, in cui si possono osservare solo piccole differenze che riguardano due personaggi: la Madonna nella tavola qui esposta ha i capelli coperti e lโ€™angelo di destra, che invita ad alzare lo sguardo, ha il piede sinistro girato verso lโ€™osservatore.

Oltre allโ€™esposizione, con lo stesso biglietto dโ€™ingresso, รจ visitabile il Museo del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo, che si presenta al pubblico con un nuovo allestimento tematico, realizzato in occasione del centenario della sua fondazione (1923-2023), la cui collezione conserva pregevoli testimonianze dellโ€™arte umbra del Rinascimento, tra cui i frammenti dellโ€™Altare della Pietร  di Agostino di Duccio, il gonfalone di San Fiorenzo di Benedetto Bonfigli e la Pala di Santโ€™Onofrio, capolavoro giovanile di Luca Signorelli. โ€ฏLe opere qui esposte raccontano lโ€™arte, la storia, la fede, la devozione e le tradizioni ma soprattutto ilโ€ฏlegame che intercorre tra il museo, la Cattedrale e il territorio diocesano. In questโ€™anno di celebrazioni dedicate a Perugino, un docufilm dedicato alla storia del Santo Anello, completa il percorso di visita, raccontando lโ€™avvincente vicenda del prezioso monile giunto in cittร  nel 1473 e conservato nella Cattedrale di San Lorenzo, nella Cappella che un tempo ospitava lo Sposalizio della Vergine dipinto dal pittore pievese allโ€™apice della sua carriera.

 


Il Museo del Capitolo e la mostra sono visitabili tutti i giorni dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.00 (ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura). Per informazioni e prenotazioni: 075 5724853 โ€“ 0758241011, isolasanlorenzo@genesiagency.it; info@secretumbria.it.

Undici le opere che saranno esposte: le Queen e il Perugino. La sua personale itinerante, denominata โ€œLondon MaMoโ€™s Exhibition Zoneโ€, animerร  alcuni dei luoghi di business e cultura di Londra fino al prossimo dicembre.

Le opere di Massimiliano MaMo Donnari volano in Inghilterra. Ben 11 dei lavori realizzati dallโ€™artista perugino daranno vita ad una personale di arte contemporanea, denominata London MaMoโ€™s Exhibition Zone, che animerร  alcuni dei luoghi di business e cultura di Londra fino al prossimo dicembre. Le opere, le Queen e il suo recente Perugino, saranno presentate il mese prossimo al cinquantesimo piano dell’iconico grattacielo One Canada Square, il piรน alto del quartiere finanziario di Londra. Il tutto รจ stato reso possibile grazie al patrocinio della Regione dellโ€™Umbria, del Comune di Perugia e dellโ€™Universitร  per Stranieri di Perugia. Di grande rilievo anche i prestigiosi marchi umbri che hanno sposato lโ€™evento come Birra Flea Societร  Agricola ed Opera Morlacchi.

Un evento esclusivo e unico nel suo genere che non poteva non essere presentato in una location che materialmente fa da tramite tra Perugia e la capitale inglese. Infatti, la conferenza stampa si รจ tenuta, moderata dal giornalista Luca Ginetto, presso lโ€™Aeroporto internazionale dellโ€™Umbria โ€œSan Francesco dโ€™Assisiโ€ alla presenza di istituzioni, sponsor e amici dellโ€™artista.

 

 

โ€œCirca un anno fa โ€“ ha raccontato MaMo โ€“ mi ha contattato Paolo Taticchi, ordinario di strategia aziendale presso la University College London, per realizzate il primo Nft, una sorta di certificato โ€˜di proprietร โ€™ su opere digitali, che รจ stato un successo e poi mi ha lanciato la sfida di realizzare questa mostra. Sfida che ho accettato con lโ€™aiuto di Maria Rosi. Stanno partendo in queste ore le opere, tutte versioni della mia Queen, che saranno in mostra a Londra fino a dicembre, con probabile proroga a marzo. Ma il legame con lโ€™Umbria sarร  ancora piรน forte perchรฉ porterรฒ anche il mio Perugino, per celebrare i 500 anni dalla sua morteโ€.

โ€œSono onorato di avere Mamo tra i miei cittadini. Grazie a lui โ€“ ha dichiarato anche il sindaco di Perugia Andrea Romizi โ€“ abbiamo lโ€™occasione di promuovere il nostro territorio e la nostra regione. Non possiamo non sostenere questa nuova avventura che porterร  a Londra non solo le sue Queen ma anche il nostro Perugino. Ha avuto unโ€™ottima idea a volerlo promuovereโ€.

Eโ€™ intervenuta anche Michela Sciurpa, amministratore unico di Sviluppumbria: โ€œIn questi anni Sviluppumbria ha voluto ampliare la propria operativitร  per essere il braccio operativo della Regione soprattutto per la promozione di questo bellissimo territorio. Valorizzare l’aeroporto รจ giusto, in quanto simbolo e modalitร  per immediata per far uscire dallโ€™isolamento l’Umbriaโ€.

โ€œLโ€™Universitร  per Stranieri ultimamente ha rifatto un poโ€™ di giri in varie nazioni e la Gran Bretagna รจ una delle piรน importanti per noi. In questo contesto sono certo che le opere di Mamo daranno un contributo per valorizzare la nostra arte contemporanea, meno nota allโ€™estero. Da parte nostra promuoveremo l’evento attraverso i nostri canaliโ€, ha detto anche Rolando Marini, pro rettore dellโ€™Universitร  per Stranieri di Perugia. Il professor Paolo Taticchi, non essendosi potuto collegare online, ha inviato un videomessaggio in cui ha dichiarato che il โ€œprogetto non รจ solo importante per l’artista ma รจ unโ€™occasione per la promozione dell’Umbria, visto che sarร  presente anche il quadro del Perugino. Si tratta di una mostra itinerante: le opere saranno esposte in occasioni ed eventi importanti di business ed arte di Londraโ€.

 

Le opere di MaMo

 

Le rivisitazioni iconiche di MaMo piacciono a molti. A darne prova anche la presenza di Teresa Severini, presidente dellโ€™Associazione Perugia 1416, evento a cui lโ€™artista ha dedicato una sua opera incentrata sulla figura del condottiero Braccio Fortebracci. โ€œMaMo รจ un pensiero positivo. Nei suoi lavori e personaggi โ€“ ha detto Severini โ€“ riesce ad immaginare l’inimmaginabile. Ha una visione onirica a cui pensare. Le sue Queen, mai irriverenti, sono le nostre amiche. E la sfida di realizzare un Braccio Fortebracci unico, esposto nei giorni della nostra manifestazione in uno dei luoghi piรน prestigiosi del centro storico, รจ stata vintaโ€.

Marco Daniele Tirilli di Opera Morlacchi: โ€œAbbiamo voluto partecipare a questa iniziativa per il livello culturale del progetto. Speriamo che questo sia solo lโ€™inizio di una collaborazione proficuaโ€.

Di contaminazione delle varie realtร  e di sinergia vincente ha parlato pure Maria Rosi mentre Angelo Pieraccini, in rappresentanza di Sase, ha detto: โ€œSiamo onorati di ospitare questo evento. Siamo partiti nel 2007 con primo collegamento proprio con Londra. Ad oggi ne abbiamo 1 al giorno e sono tutti sempre pieni, a dimostrazione di quanto รจ stretto il legame tra la nostra regione e Londraโ€.

A margine della conferenza stampa MaMo ha donato a Pieraccini il โ€œGenerale della Musicaโ€, manifesto dellโ€™edizione 2019 di Umbria Jazz, che resterร  esposto in aeroporto e che ha sancito ufficialmente il sodalizio artistico ed umano tra Perugia e Londra. Un omaggio di benvenuto a coloro che faranno tappa in Umbria, sperando che sia di buon auspicio, di un flusso turistico meritatamente sempre piรน crescente, anche grazie a questa โ€œeccellenzaโ€ ospitante.

Dal 22 giugno a Palazzo Baldeschi di Perugia

In occasione del Cinquecentenario dalla morte di Pietro Vannucci, detto il Perugino, Fondazione Perugia in collaborazione con Fondazione Burri presenta NERO Perugino Burri dal 22 giugno al 2 ottobre 2023 a Palazzo Baldeschi a Perugia. La mostra mette in dialogo le opere di due tra i piรน grandi artisti umbri attraverso il comune denominatore del nero, soluzione cromatica suggestiva e peculiare adottata da entrambi. Unโ€™esposizione che fa emergere i tratti distintivi di due artisti pari per grandezza e solo apparentemente distanti.

 

Lโ€™esposizione รจ curata dalla storica dellโ€™arte Vittoria Garibaldi e dal Presidente di Fondazione Burri Bruno Corร , e si avvale di prestiti provenienti da alcuni fra i piรน prestigiosi musei del mondo, tra cui il Museo del Louvre di Parigi, le Gallerie degli Uffici di Firenze e la Galleria Nazionale dellโ€™Umbria, oltre alla Collezione Burri. Trait dโ€™union del percorso, composto da circa venti opere, รจ lโ€™uso del nero che hanno fatto i due maestri.

Pietro Vannucci Madonna col Bambino e due cherubini. Collezioni Fondazione Perugia

Lโ€™idea della mostra รจ nata dallโ€™opera del Perugino la Madonna col Bambino e due cherubini, una pregiata tavola dal sapore intimo e familiare conservata proprio nella collezione permanente di Fondazione Perugia. Il capolavoro ritrae la Vergine e il bambino che si stagliano su uno sfondo completamente nero, permettendo agli incarnati e ai colori delle vesti di risaltare in un modo assolutamente innovativo per lโ€™epoca.

In dialogo con le tavole di Perugino ci sono una decina di opere di Alberto Burri in cui si puรฒ ritrovare il medesimo interesse per il nero, inteso sempre non come mancanza di colore, ma come buio che permette alla luce di emergere. Lโ€™allestimento รจ a cura di Giuseppe Trivellini. A corredo della mostra รจ presente un elegante catalogo edito da Fabrizio Fabbri Editore.

Pubblico delle grandi occasioni a Palazzo della Corgna per lโ€™inaugurazione della mostra โ€œRinascimenti: Perugino e Signorelli, lโ€™invenzione del paesaggio. Visioni contemporanee tra reale e virtualeโ€ che fino all’ 8 ottobre sarร  visitabile in un percorso espositivo innovativo che comprende, oltre al piano nobile del Palazzo Ducale, anche la Fortezza Medievale, fra opere dโ€™arte contemporanea, una grande installazione multimediale immersiva e la visione guidata del paesaggio protagonista delle opere dei due grandissimi artisti.

Pensata da Lagodarte Impresa Sociale e dal curatore e critico dโ€™arte Andrea Baffoni, la mostra si inserisce con gusto e originalitร  nel cinquecentenario della morte di Pietro Perugino e Luca Signorelli: lโ€™iniziativa รจ promossa dal Comune di Castiglione del Lago, con il sostegno del GAL Trasimeno Orvietano e il patrocinio dellโ€™associazione I Borghi piรน belli dโ€™Italia.

 

Mostra Rinascimenti. Foto Riccardo Capecchi

 

Piero Sacco, presidente di Lagodarte, ha spiegato il perchรฉ di questa mostra. ยซNon potevamo semplicemente stare a guardare questo cinquecentenario, poichรฉ Perugino e Signorelli, nei loro frequenti spostamenti fra Perugia, Cortona, Cittร  della Pieve, Firenze, Orvieto e Roma, guardavano, ammiravano e prendevano ispirazione dal paesaggio, dai colori e dalle tante sfumature del nostro lago e delle nostre colline. Oltre alle opere esposte, che spiegherร  Andrea Baffoni, abbiamo realizzato un videomapping architetturale che ha preso in esame il tema del paesaggio, operando contaminazioni tra i due artisti: un viaggio nel tempo, in un paesaggio idealizzato, ma che prende spunto dalla realtร . Abbiamo anche immaginato iniziative collaterali che presenteremo meglio nei prossimi giorni, come quella del 9 luglio con il gruppo storico โ€œGli orti di Mecenateโ€ che rievocheranno una visita di Luca Signorelli e Pietro Perugino alla famiglia Baglioni che costruรฌ il primo palazzo di vacanza e di caccia, poi ampliato dai Della Corgna nella seconda metร  del XVI secolo e trasformato in un vero palazzo ducale. Poi Roccacinema, la storica rassegna al Teatro della Rocca, avrร  in programma tre film dโ€™arte, che riguardano il periodo fra il XV e il XVI secolo, dedicati a Perugino, Raffaello e Michelangelo. Noi abbiamo la fortuna, nel nostro territorio, di avere Andrea Baffoni, che รจ un grande esperto di arte, e Simone Pucci che con il Movimento Creative Label ha realizzato la grande e suggestiva installazione multimediale immersiva nella Sala del Teatro: li ringrazio entrambi per il bellissimo lavoro che hanno fatto. Ringrazio anche il nostro Luca Petrucci per tutta la comunicazione grafica della mostra, operando sempre con gusto e maestriaยป.

 

Mostra Rinascimenti. Foto Riccardo Capecchi

ยซUnโ€™iniziativa importante e particolarmente significativa โ€“ ha detto la vicesindaco di Castiglione del Lago Andrea Sacco โ€“ per noi che siamo la porta fra Umbria e Toscana, un territorio che fa da cerniera e unisce le due bellissime regioni italiane, un territorio rappresentato da questi due grandissimi artisti che tutto il mondo conosce e ci invidia. Una mostra preziosa per Castiglione del Lago: ringrazio Lagodarte e il GAL Trasimeno Orvietano che contribuisce alla valorizzazione e allo sviluppo del territorio attraverso lโ€™arte e la culturaยป.
Hanno salutato gli intervenuti Gionni Moscetti e Francesca Caproni, rispettivamente presidente e direttrice del GAL Trasimeno Orvietano: ยซStiamo facendo una grossa promozione dellโ€™anno di Perugino e Signorelli โ€“ ha detto Moscetti โ€“ con eventi, promozioni e pubblicitร : abbiamo avuto la presunzioneย di pensare di unire i due artisti e credo che la giornata di oggi sia di ottimo auspicio per questo 2023ยป. ยซLa cultura รจ anche economia โ€“ ha aggiunto Caproni โ€“ e sto vedendo un grande afflusso di pubblico nel nostro territorio. Credo che il nostro lavoro sia strutturale, non a spot, e guardi lontano per spingere il concetto di turismo di confine, formando i giovani a lavorare in questo settore importantissimo che avrร  ancora un grande sviluppo. Complimenti a Lagodarte e a tutti i collaboratori per questa splendida mostraยป.
ยซCastiglione del Lago sorge centralmente tra Cittร  della Pieve e Cortona โ€“ ha spiegato il curatore e critico dโ€™arte Andrea Baffoni โ€“ rispettivamente paesi natali di Perugino e Signorelli, facendo da ideale ponte fra le due esperienze: i due artisti vissero parallelamente essendo pressochรฉ coetanei, nati tra 1441 e 1448, e morti entrambi nel 1523. Cโ€™รจ quindi da immaginare che nei loro spostamenti tra Umbria, Toscana e Lazio attraversassero la piana che costeggia il Trasimeno, dalla quale dovettero trarre ispirazione per quei paesaggi che iniziarono a prendere forma e preminenza negli sfondi delle loro opere. Fu proprio la valle del Trasimeno a fornire lโ€™ispirazione a Perugino, vero iniziatore della tradizione paesaggistica, e rinnovatore del paesaggio rinascimentale, facendolo diventare quel luogo di luce e bellezza su cui ambientare le scene sacre. Non di meno Signorelli, che in piรน occasioni si trovรฒ ad inserire tale paesaggio in alcune sue composizioni, celebrando similmente la bellezza del territorioยป. Questa peculiaritร  geografica ha dunque suggerito la realizzazione di tale progetto, anche in relazione alle grandi mostre del 2023 tra Perugia, Cortona e Cittร  della Pieve, dedicate allโ€™arte dei due maestri. Castiglione del Lago offre in tal senso un punto di vista contemporaneo per celebrare la bellezza del Trasimeno come terzo, ideale, elemento delle loro invenzioni stilistiche.

 

Mostra Rinascimenti. Foto Riccardo Capecchi

 

La mostra, curata da Andrea Baffoni, permette di attraversare le sale di Palazzo della Corgna, tra gli affreschi di Pomarancio, incontrando opere dโ€™arte contemporanea ispirate allโ€™arte di Perugino e Signorelli, ma senza tradire lo stile originale dei singoli partecipanti. Dodici artisti viventi (Noemi Belfiore, Carlo Carnevali, Carlo Dellโ€™Amico, Massimo Diosono, Fabrizio Fabbri, Paolo Ficola, Danilo Fiorucci, Benedetta Galli, James Harris, Luca Leandri, Matteo Peducci, Roberto Sportellini), e due artisti storici (Piero Gilardi, Livio Orazio Valentini) coinvolgono il visitatore con opere talvolta monumentali, preparandolo alla visone, nella Sala del Teatro, dellโ€™imponente e suggestiva installazione multimediale immersiva, realizzata da Movimento Creative Label, collettivo di giovani artisti capitanati da Simone Pucci, per โ€œimmergersiโ€, letteralmente, nellโ€™arte di Perugino e Signorelli. Da tale esperienza virtuale si passa poi allโ€™incontro col paesaggio vero e proprio, grazie al percorso che conduce alle mura della Fortezza Medievale. Da qui si ammira il paesaggio del Trasimeno a 360ยฐ, vedendo Cittร  della Pieve e Cortona, ma anche ponendosi in relazioni a tutti i luoghi dove i due maestri operarono: Perugia, Firenze, Arezzo, Roma, Cittร  di Castello, Orvieto, Asciano. Durante il percorso una serie di totem, curati dallโ€™illustratore Luca Petrucci, autore della grafica della comunicazione, aiutano il visitatore ad orientarsi visivamente rispetto a quel territorio che i due grandi artisti attraversarono e al quale si ispirarono reinventando il paesaggio rinascimentale.
รˆ intervenuto lโ€™assessore alla cultura del Comune di Cortona Francesco Attesti che ha parlato dellโ€™imminente apertura della mostra su Signorelli con opere in arrivo al Maec da tutto il mondo: un altro significativo segnale dellโ€™unitร  di intenti tra Umbria e Toscana in un confine che รจ solo politico e non geografico.

 

 

La guida รจ un valido strumento per richiamare un maggior pubblico di visitatori, cittadini, turisti, studenti e famiglie, anche da oltre i confini umbri.

I luoghi di Perugino tra Perugia e il Trasimeno (Electa, Milano 2023) vuol essere una guida sul territorio della diocesi di Perugia e Cittร  della Pieve con itinerari che portano alla scoperta dei luoghi e dei paesaggi in cui Perugino ha operato e tratto ispirazione, e alla conoscenza delle opere conservate nelle diverse localitร . Sedici luoghi tra chiese, oratori, antiche istituzioni e collezioni museali di sette localitร : Perugia e Cittร  della Pieve, in primis, ma anche Deruta, Cerqueto, Panicale, Corciano e Fontignano.

ยซQuesta guida nasce dalla volontร  della diocesi di valorizzare il considerevole patrimonio di opere del Perugino in occasione delle celebrazioni del quinto centenario della sua morte. La pubblicazione รจ stata realizzata in collaborazione con le altre istituzioni che custodiscono i dipinti del Divin Pittore cosรฌ da fornire un panorama non limitato alla sola proprietร  ecclesiastica. Si รจ scelto di non estendere lโ€™oggetto della pubblicazione a tutta lโ€™Umbria, ma di restare allโ€™interno dei confini della diocesi, che corrispondono sostanzialmente allโ€™area geografica di Perugia e del lago Trasimeno. Questa pubblicazione รจ rivolta a coloro che vogliono percorrere itinerari di visita di questโ€™area, ma vuol essere anche un agile repertorio di immagini e studi delle opere che Pietro Vannucci lasciรฒ nel proprio territorio di origine. Il libro รจ organizzato in tre sezioni: testi di apertura strumenti (biografia, mappa), schede dei luoghi e delle opere. Questโ€™ultima sezione ne contribuisce il corpo principale. Per ogni luogo รจ descritta e spiegata nel dettaglio ciascuna delle opere presenti, con l’eccezione dei dipinti nella collezione della Galleria Nazionale dell’Umbria che per vastitร  avrebbe espanso successivamente il contenutoยป spiega Francesco Vignaroli, curatore della guida.

Il libro fa parte del progetto Perugino nel segno del tempo, che comprende tutte le iniziative programmate dallโ€™Arcidiocesi di Perugia-Cittร  della Pieve con la collaborazione di Genesi srl per celebrare il Meglio Maestro dโ€™Italia.

ยซLe celebrazioni del cinquecentenario della morte del Perugino – osserva Mons. Ivan Maffeis Arcivescovo di Perugia-Cittร  della Pieve, nella prefazione alla guida – rappresentano unโ€™occasione per riscoprire e valorizzare, attraverso il nostro patrimonio culturale, la via di una bellezza che traguarda i capolavori e non smette di interrogare le ragioni piรน profonde del nostro essere e del nostro andareยป.

Alla scoperta delle due opere del Divin Pittore esposte a Panicale e Cerqueto.

Il Martirio di San Sebastiano, Perugino. Panicale

 

Nella cittร  di Panicale, borgo non distante da Cittร  della Pieve, nella chiesa dedicata a San Sebastiano รจ custodito lโ€™affresco realizzato dal Vannucci nel 1505 raffigurante il martirio del Santo, soldato vissuto al tempo dell’imperatore Diocleziano. Sebastiano si convertรฌ al Cristianesimo e fu condotto al martirio, ma sopravvisse alle frecce che gli furono scagliate dai suoi commilitoni; i soldati, vedendolo morente e perforato dai dardi, lo credettero morto e lo abbandonarono sul luogo. Santa Irene, che voleva recuperarne il corpo per dargli sepoltura, si accorse che il soldato era ancora vivo, per cui lo trasportรฒ nella sua dimora sul Palatino e lo curรฒ dalle molte ferite con pia dedizione. Venne poi condannato a morte mediante flagellazione.
Il Santo, sopra un alto plinto, si trova sotto di un grandioso porticato che si affaccia su un luminoso paesaggio. รˆ al centro della scena in posizione dominante legato ad una colonna, il suo corpo รจ candido e perfetto e non sembra sentire dolore. Gli arcieri ai suoi piedi danno movimento a tutta la scena; gli uomini con pose bizzarre sembrano danzare; caratteristica dell’arte cinquecentesca sarร  proprio la danza degli arcieri.

 

Perugino nella chiesa di Cerqueto

Lo stesso soggetto รจ stato raffigurato dal Perugino nella chiesa di Cerqueto, borgo medievale nel comune di Marsciano. Un piccolo e grazioso borgo sulla sommitร  di una collina lungo lโ€™antica via che raggiunge Perugia. Lโ€™affresco รจ di notevole importanza perchรฉ รจ la prima opera del maestro datata 1478 e firmata; per gli studiosi nella produzione artistica del Perugino esiste un prima e un dopo lโ€™affresco di Cerqueto.
Il Santo legato alla colonna si presenta con unโ€™aria languida, assorta piรน che sofferente, con evidenti trapassi chiaroscurali e con un ritmo lento e pacato. Il Perugino รจ ormai pronto, dopo i lavori in provincia, per il piรน importante palcoscenico dellโ€™arte: da lรฌ a poco infatti Sisto IV lo chiamerร  a Roma.

 

 

Raccontare il Perugino รจ la mostra a Palazzo Sorbello a Perugia, a due passi dalle 70 opere esposte nella Galleria nazionale dellโ€™Umbria, visitabile fino al 31 dicembre 2023.

Cominciare da qui prima di entrare tra le opere garantisce emozioni, svela segreti, rimette ordine nella Storia e scolpisce ricordi. Le opere dโ€™arte hanno un contesto complesso di cui sono anche espressione e, nel caso di Perugino questo riconosciuto, รจ indispensabile sapere anche il silenzio di cui hanno sofferto per il mancato sguardo, frutto di una pessima informazione delle fonti. Eccone alcuni cenni.

Madonna degli Alberelli, Casa Museo Palazzo Sorbello, Perugia

Questa remise en forme รจ stata possibile grazie a una divulgatrice ante litteram del Novecento: Maria Maddalena de Vecchi Ranieri (Marilena, madre di Ruggero Ranieri) che ha curato, raccolto e tramandato la ricca biblioteca dei marchesi Ranieri Bourbon di Sorbello. Biblioteca che ospita un ricco fondo di opere dedicate al Viaggio e quindi ai viaggiatori del Settecento e dellโ€™Ottocento che hanno visitato lโ€™Italia e lโ€™Umbria. ยซSono passati anniยป afferma Diego Brillini ยซdalla pubblicazione della prima edizione di Viaggiatori stranieri in Umbria, risultato di quella che forse fu la principale tra le fatiche intellettuali di Marilena de Vecchi Ranieriยป.

Si parte cosรฌ alla scoperta e riscoperta di Pietro Vannucci detto il Perugino. Tutti gli autori che hanno collaborato alla mostra e alla stesura del catalogo scrivono come gli insigni viaggiatori siano stati influenzati, a torto, dalle Vite di Giorgio Vasari, aretino, pittore poco richiesto, di sicuro il primo critico dโ€™arte che racconta degli artisti del suo tempo sulla base di valutazioni soggettive e spesso campanilistiche. Cosรฌ danneggiรฒ anche Pintoricchio, apostrofandolo come ยซdecoratore a metraggioยป. E danneggiรฒ Perugino e Perugia in quanto i grandi viaggiatori nei rispettivi diari fecero riferimento prevalente proprio al Vasari. Lo scrive Isabella Nardi citando Lalande, astronomo e intellettuale che nel suo Voyageย dโ€™un franรงois enย Italie fait dans les annรฉes 1765 et 1766 cita la povertร  infantile del pittore a cui avrebbe fatto da contraltare lโ€™aviditร  di guadagno e lโ€™invidia per Michelangelo. Continua la Nardi: ยซUna attribuzione sbagliata, da Perugino a Raffaello, รจ appunto argomento di conversazione tra Adriano Meis e la pettegola signorina Caporale nel Fu Mattia Pascal, pubblicato a puntate nel 1904 sulla Nuova Antologiaยป.

Perugino รจ stato un pittore molto richiesto, riceveva commesse a non finire in tante cittร  dโ€™Italia, fino a Napoli. Per questo meraviglia la poca accuratezza sullโ€™attribuzione delle sue opere o forse anche la poca curiositร , un controsenso per un viaggiatore spesso alla ricerca di percorsi non battuti. Alberto Sorbini nel suo saggio Perugino e i viaggiatori del Grand Tour: ยซPer la stragrande maggioranza degli intellettuali che venivano a visitare il Bel Paese, ciรฒ che era degno di ammirazione partiva dal divino Raffaello e poco o nulla degli artisti che lโ€™hanno precedutoโ€ฆ La damnatio memoriae del pittore di Cittร  della Pieve precede i viaggiatori che vengono in Italia. Si prenda ad esempio il Viaggio pittorescoโ€ฆ del 1671 opera del francese Giacomo Barriโ€ฆ riguardo alla cittร  di Perugia si citano lโ€™opera di Barocci nel Duomo, del ยซgran Raffaelloยป nella chiesa di San Severoโ€ฆ e infine un ยซquadro nobilissimoยป di Guido Reni nella Chiesa nuova di San Filippo Neri; non vi รจ traccia delle opere del Peruginoยป.

 

 

Perugino muore nel 1523. Per farla breve bisognerร  aspettare il 1907 con lโ€™Esposizione dโ€™antica arte umbra nella pinacoteca della cittร . ยซFu offerta unโ€™occasione in piรนยป cosรฌ Diego Brillini ยซper poter ammirare i capolavori della scuola umbra e del Perugino, molti dei quali concessi in prestito per lโ€™occasione da collezionisti privati, tra i quali figurano i fratelli Ruggero Ranieri Bourbon di Sorbello e Emanuele Ranieri, questโ€™ultimo al tempo proprietario della celebre Annunziazione Ranieri, opera giovanile del Perugino attualmente in deposito presso la Galleria Nazionaleยป. La differenza tra le opere di Perugino, Pintoricchio e Raffaello รจ forse evidente a chi ha avuto una frequentazione piรน ravvicinata. Una per tutte la postura delle figure: nel Perugino una maggiore compostezza rispetto allโ€™accenno di movimento di Pintoricchio che in Raffaello diventa quasi danzante, come fosse un anticipo del Cinema.

Sta di fatto che: ยซNessun quadro venne attribuito a Peruginoยป cosรฌ Francis Russel ยซnellโ€™inventario di Van Der Doort dellโ€™eccezionale collezione di re Carlo Iโ€ฆยป Unโ€™altra data topica per la ricostruzione storica รจ il 22 aprile del 1945. ยซUno degli ultimi importanti momenti della presenza alleataยป scrive Ruggero Ranieri ยซfu lโ€™organizzazione della mostra Quattro secoli di pittura in Umbria. Mostra celebrativa del V centenario della nascita di Pietro Perugino, aperta il 22 aprile del 1945 alla Galleria Nazionale dellโ€™Umbria, frutto della collaborazione fra i Monuments Men e il Soprintendente per le Gallerie e i Monumenti, Achille Bertini Colossoโ€ฆ Fu un evento di grande risonanza con la presenza dellโ€™allora Ministro della Pubblica Istruzione Vincenzo Arangio-Ruizโ€ฆ un catalogo stampato sia in versione italiana che inglese, 51 opere di cui ben 40 erano della Galleria nazionale stessaโ€ฆยป.

Tante storie nelle storie: ยซLโ€™iconografia della Madonna degli Alberelli Ranieri di Sorbelloยป cosรฌ Claudia Pazzini ยซcon le figure dagli sguardi rivolti in direzioni opposte e la particolare posa sinuosa dellโ€™infanteโ€ฆ ripete un fortunato schema compositivo che il Perugino propose per la prima volta nella Pala dei Decemviriโ€ฆ la fortunata invenzione fu copiata dalla maggioranza dei seguaci umbri e toscani del Vannucciยป. Dal danno alla beffa. ยซโ€ฆquesto rinato interesse per la conservazione delle pitture del Cambioยป scrive Cristina Galassi ยซil 1797 si rivelรฒ un anno terribile per le opere di Perugino: รจ noto che il pittore Jaques-Pierre Tinet fu inviato a Perugia allo scopo di ampliare la esigua lista di dipinti in precedenza predisposta da Jean-Antoine Gros e col fine di selezionare nuove opere, non comprese tra le cento indicate nel trattato di Tolentino, destinate al museo del Louvre. Perugino, nei famigerati elenchi delle requisizioni compilati in quellโ€™anno, finirร  malauguratamente, con lโ€™occupare un posto di assoluto privilegioยป.

 


  • Mostra Raccontare il Perugino dal 4 aprile al 31 dicembre 2023

Palazzo Sorbello, piazza Piccinino a Perugia.

Catalogo Raccontare il Perugino, impressioni e resoconti di viaggiatori stranieri in Umbria alla scoperta di Pietro Vannucci (Campisano editore)

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  • Mostra Il meglio maestro dโ€™Italia. Perugino nel suo tempo

In esposizione 70 opere dal 4 marzo allโ€™11giugno 2023.

Galleria nazionale dellโ€™Umbria. Corso Vannucci, Perugia

Il catalogo di Dario Cimorelli Editore

 

  • Il Perugino a Porta S. Angelo, mostra di cartoline e documenti fino al 27 maggio

Biblioteca di San Matteo degli Armeni

Orario: Dal lunedรฌ al venerdรฌ 9.30-13.00 e 15.00-19.30

 

 

Attivitร  per famiglie che si svolgerร  domenica 7, 14, 21 maggio e domenica 11 giugno alle ore 17.00.

In occasione delle celebrazioni di Pietro Vannucci detto il Perugino, lโ€™Isola di San Lorenzo ospita – fino allโ€™11 giugno – il cantiere di restauro della Pala Martinelli, un dipinto su tavola realizzato dal pittore per la chiesa di San Francesco al Prato.

Nellโ€™ambito delle iniziative educative e formative, lโ€™Isola propone โ€˜Lโ€™arte di riparare la vita. Il restauro della Pala Martinelli e la tecnica del Kintusgiโ€™, unโ€™attivitร  per famiglie che si svolgerร  domenica 7, 14, 21 maggio e domenica 11 giugno alle ore 17.00. Partendo dallโ€™osservazione dellโ€™opera che presenta alcune โ€˜feriteโ€™ causate da circostanze diverse nel corso dei secoli, insieme ai visitatori grandi e piccoli, si svilupperร  un dialogo attorno al concetto di restauro e di cura dellโ€™opera dellโ€™arte. Unโ€™occasione significativa per scoprire da vicino il prezioso e minuzioso lavoro del restauratore che cercando di migliorare lโ€™aspetto dellโ€™opera, se ne prende cura con una serie di interventi mirati. Dopo aver osservato il dipinto e aver incontrato la sua storia e le sue vicende, sarร  possibile svolgere un laboratorio che prevede la sperimentazione della tecnica del Kintsugi su carta con lโ€™arte terapeuta Monica Grelli. Il kintusgi, che letteralmente significa โ€˜riparare con lโ€™oroโ€™, รจ unโ€™antica tecnica di restauro giapponese, in cui le linee di rottura dellโ€™oggetto, sono lasciate visibili ed evidenziate con polvere dโ€™oro: le โ€˜cicatriciโ€™ diventano cosรฌ una bellezza da esibire e da valorizzare, la fragilitร  dellโ€™oggetto diviene un punto di forza e al tempo stesso di perfezione.โ€ฏย 

Una lunga storia, fatta di ferite e di cure, diventa il centro dellโ€™attivitร  didattica. Cosรฌ come San Sebastiano, protagonista del dipinto รจ ferito dalle frecce del martirio, anche lโ€™opera appare ferita, colpita non dalle frecce ma da circostanze che ne hanno lasciato il segno: il foglio strappato su cui si andrร  a lavorare diviene espressione delle ferite di ognuno che vengono colmate e collegate con lโ€™oro che funge da collante.โ€ฏโ€ฏIl laboratorio รจ unโ€™occasione che permette alle famiglie di scoprire lโ€™importante ruolo che il restauro assume nella vita delle opere dโ€™arte, ma anche unโ€™opportunitร  per incontrare e conoscere le potenzialitร  dellโ€™arte nella vita dellโ€™uomo, attraverso lโ€™incontro con la bellezza.โ€ฏโ€ฏย 

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Per il laboratorio รจ prevista la prenotazione obbligatoria allโ€™indirizzo: info@secretumbria.it o allo 075 8241011- 370 1581907.ย 

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