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Non cโ€™รจ nulla di scontato, soprattutto per chi in un solo giorno ha visto la propria vita drammaticamente cambiata per volere altrui. La crudeltร  e la violenza sono le protagoniste di queste righe, che sono riportate nei racconti di chi le ha tragicamente trascorse, insieme a dei valorosi atti di coraggio. Le testimonianze sono state raccolte direttamente dalle loro voci o da chi ha vissuto con loro o da chi ne ha competenza. Questa รจ la prima parte di una raccolta di racconti, che si concluderร  il 27 gennaio โ€œGiorno della Memoriaโ€.

La vita, nelle sue declinazioni e per sua conformazione, varia e dipende da situazioni che ci si trova improvvisamente ad affrontare. I piccoli gesti quotidiani, la ritualitร , lโ€™abitudine e le liturgie ci accompagnano e danno i tempi ai nostri comportamenti. Cosรฌ come le generalizzazioni spingono verso giudizi comuni e vengono utilizzate per classificare, catalogare, etichettare individui includendoli superficialmente in una categoria di persone, senza che si conoscano realmente le loro specificitร  e identitร .
Si fa presto a giudicare e a collocare le persone in ruoli e categorie di presunta appartenenza. Infatti la nostra vita ci potrebbe riservare delle sorpreseโ€ฆ potrebbe cambiare da un momento allโ€™altro, in modo perlopiรน inaspettato e imprevedibile e talvolta non agognato. Come a chi, ed รจ accaduto drammaticamente qualche decennio fa, รจ andato a letto come bambino e si รจ svegliato deportato.
Storie successe e ripetute in un periodo storico che รจ lontano nei ricordi e nel tempo, ma pregno di insegnamenti e riflessioni di cui molti giovani dei tempi moderni non sono consapevoli, se non per sommi capi fatti di ยซmi pareยป, ยซmi sembraยป, ยซho lettoยปโ€ฆ Queste sono alcune delle risposte ricevute da qualche giovane interpellato in merito ma, a dire il vero, ci sono state anche le dovute eccezioni. Dalle risposte dei ragazzi, immediatamente, si รจ avuta la sensazione di una superficiale consapevolezza e di una parziale conoscenza di quello che effettivamente รจ successo nel secolo scorso. Nelle generalizzazioni, senza utilizzare un linguaggio di precisione, le informazioni e le sensazioni appaiono smorzate o depotenziate del loro valore, slegate dal reale accadimento – basato sui fatti e non sulle opinioni.
Una persona si sente coinvolta quando prova e nutre dentro di sรฉ lโ€™argomento, facendolo proprio, anche se questo processo potrebbe essere mitigato dal mutare dei tempi e del coinvolgimento personale nel racconto. Questo รจ il punto: se le coscienze devono fremere e ribellarsi di fronte alle atrocitร  perpetrate da chi ha avuto un forte disprezzo della vita e delle opinioni altrui, allora bisogna andare diritti e decisi al punto, senza mediazioni, e superare la paura di offendere o di impressionare troppo impetuosamente le coscienze.

 

Cippo degli ebrei salvati sull’Isola Maggiore

 

Bisogna dare un messaggio forte, diretto, come se fosse un simbolico pugno allo stomaco delle persone, in particolare dei giovani; un messaggio che sia denso di emozioni, sensazioni, paure e disprezzo per ciรฒ che si vuol dire e trasmettere, senza filtri di sorta.
Perchรฉ queste drammatiche vicende storiche sono nate senza filtri e gentilezze, come quando quel bambino la sera si addormenta tra le braccia di Morfeo e al mattino si risveglia in un mondo che gli dร  un diabolico buongiorno. Un infinito e irreverentemente drammatico pugno allo stomaco, senza capire il perchรฉ lโ€™abbia ricevuto.
Per esempio, con lโ€™avvento delle leggi razziali italiane monarchico-fasciste nel 1938, i bambini e i giovani ebrei italiani furono esclusi dalle scuole e universitร ; per non parlare del lavoro legato allโ€™apparato statale, precluso alle persone ebree, cosรฌ come tanti altri provvedimenti durissimi che negarono ai cittadini italiani di credo ebraico sia i diritti politici sia quelli civili. O ancora, si pensi alle due donne innocenti che avevano la sola colpaย di avere un parente partigiano, che sono state arrestate e portate in un campo di concentramento nazista, vivendo tra sofferenze e crudeltร  quotidiane.

I pescatori del Trasimeno

Due donne dallโ€™animo umiliato e ferito, con la voglia di dimenticare la terribile esperienza vissuta.

Don Ottavio Posta

Cosรฌ come bisogna mettere in risalto il coraggio e lโ€™umanitร  di un sacerdote e di alcuni pescatori del lago Trasimeno che, a rischio della loro vita, misero in salvo, con unโ€™iniziativa temeraria, ventidue prigionieri ebrei confinati sullโ€™Isola Maggiore, che stavano per essere trasportati nei campi di concentramento nazisti. Il parroco isolano, Don Ottavio Posta, coadiuvato da 15 pescatori del luogo, riuscรฌ a far evadere gli ebrei detenuti nel Castello Guglielmi.
Nelle notti del 19 e 20 giugno 1944, con cinque barche condotte da valorosi ed esperti pescatori e dopo una traversata di qualche ora, i prigionieri ebrei furono messi in salvo. Infatti sbarcarono presso la localitร  di Santโ€™Arcangelo di Magione, dove erano da poco arrivati i militari inglesi e lรฌ furono consegnati alle Forze Alleate, che avevano liberato quella parte di territorio lacustre dai soldati tedeschi. Qualche sera prima, un gruppo di partigiani della Brigata Risorgimento che operava nel territorio di Castiglione del Lago, durante unโ€™incursione al Castello Guglielmi di Isola per prendere le armi al drappello di guardia, liberarono quelli disponibili a seguirli. A loro si unรฌ una famiglia di religione ebraica, internata nel Castello.
Allora senza mezzi termini, proprio per consapevolizzare maggiormente i giovani dโ€™oggi della loro identitร , andiamo a dare questo pugno simbolico agli stomaci: per ricordare, per far riflettere, per magnificare il rispetto verso il cambiamento.
La premessa รจ doverosa proprio perchรฉ la testimonianza diretta di chi ha vissuto quel periodo si รจ voluta raccogliere in tutta la sua inclemente crudezza, affinchรฉ possa dare uno scossone alle coscienze.

La manifestazione, che si svolgerร  domenica 26 settembre, ha come novitร  il Concorso Letterario, oltre a spettacoli, magia e laboratori.

Chi vuole sognare e immergersi per un giorno nel mondo magico delle favole, con clown, teatranti di strada, giocolieri, prestigiatori del mistero, saltimbanchi e maghi, non puรฒ perdersi Fiabando nellโ€™isola che cโ€™รจ, che il 26 settembre animerร  le vie dellโ€™Isola Maggiore sul Trasimeno.
Lโ€™evento favoloso, giunto alla IX edizione, รจ nato dallโ€™idea originale della psicoterapeuta ed ex insegnante Maria Pia Minotti – oggi presidente onorario – che ne cura ogni dettaglio ed รจ organizzato dallโ€™Associazione Fiabando APS con il supporto del Comune di Tuoro, delle Proloco di Tuoro e di Isola, del Gal Trasimeno-Orvietano, degli esercizi commerciali e dei ristoratori dellโ€™Isola. A questi si affiancano numerosi i media partner tra cui: AboutUmbria, Corebook, Tef, RNT Radio, Nati per leggere e tanti altri.

 

Passate edizioni, foto by Facebook Fiabando

 

ยซQuestโ€™anno รจ previsto un programma molto ricco, con tanti spettacoli, eventi e personaggi curiosi che si incontreranno per le vie del borgo. Un programma โ€“ adatto a grandi e piccini – che inizierร  alle ore 10.00 con la Banda musicale di Tuoro sul Trasimeno e che si concluderร  dopo le 18.15 con la premiazione del Concorso Letterario Fiabando 2021 e lโ€™intrattenimento musicale di Annalisa Baldiยป illustra Marco Pareti, presidente dellโ€™Associazione. Proprio il Concorso letterario รจ la vera novitร  di questa edizione, che dร  la possibilitร  ai novelli scrittori di mettersi in gioco. รˆ organizzato dalla casa editrice Bertoni Editore e dallo stesso presidente Marco Pareti: ogni partecipante ha proposto una fiaba di sua invenzione che verrร  giudicata da una giuria di esperti e premiata alla fine della giornata.
Immancabile รจ lโ€™oramai consueto Percorso di scrittura della fiaba (dalle 10.45 alle 12.00) in cui i partecipanti vengono invitati a seguire le tappe strutturali della favola in cui sono guidati dalla stessa Maria Pia Minotti e da attori e clown sulla via della Fiaba, il Lungo Lago fino a piazza San Francesco, dove consegnano il loro elaborato.

 

 

ยซInoltre ci saranno spettacoli itineranti, maghi e bolle di sapone giganti, laboratori di scrittura e pittura estemporanea, ma anche lโ€™esibizione degli Sbandieratori di Cittร  della Pieve e quella del gruppo folkloristico Umbria Folk di Castiglione del Lago; lo spettacolo teatrale Lโ€™Ottava Nota, di e con Stefano De Majo e con gli operatori e gli ospiti della Casa del Giovane di Piediluco e i centurioni romani. Da non dimenticare le presentazioni dei libri come la collana Favole a zonzo di Mirko Revoyera, gli inbook della Bertoni Editore, Orfeo e Zeno di Marilena Buracchi e La leggenda di Agilla e Trasimeno di Chiara Vestri. Insomma, chi vuol vivere un giorno da favola deve venire a Fiabando, un evento adatto a tutte le etร ยป conclude Pareti.

 


Qui trovate il programma completo

 

Sull’Isola Maggiore del lago Trasimeno รจ andata in scena la IV edizione della manifestazione musicale Accademia Isola Classica & Festival, organizzata dalla direttrice e musicista Natalie Dentini con la direzione artistica di suo marito, il maestro violinista Vlad Stanculeasa. Durante le magiche atmosfere isolane possono succedere delle cose straordinarie, come ascoltare gli stupefacenti virtuosismi musicali del piรน acclamato violoncellista al mondo, Steven Isserlis.

Vi รจ mai capitato di essere convinti di averne viste e sentite tante? Credo che a qualcuno sia capitato. Personalmente non avevo fatto i conti con le ninfe lacustri che a un certo punto della vita e come per magia, fanno succedere una serie di coincidenze e fanno sรฌ che la serata che ti aspetta sia piacevolmente adorna di splendida musica suonata da un bravissimo musicista, peraltro senza mai aver avuto prima la possibilitร  di ascoltarlo dal vivo.

Steven Isserlis, foto by Eduard Luzhetskiy

Quando arriva lโ€™invito per il concerto, incontri degli amici, vai a cena con loro e poi vi incamminate verso il luogo dellโ€™evento, ma per un forte vento lโ€™esibizione viene spostata presso la Chiesa di San Salvatore. Si prendono le scale che sโ€™inerpicano fino al piazzaletto antistante la Chiesa/auditorium. Un posto in prima fila, proprio di fronte alla sedia del musicista e, poco di lato, un pianoforte. Un leggero brusio tra gli spettatori, come avviene sempre prima di ogni concerto e, dopo pochi secondi, entrano i protagonistiโ€ฆ salutano e raccolgono gli applausi di rito. Silenzio assoluto. Ci sono attimi in cui hai delle sensazioni fortissime, che ti dicono che sta per succedere qualcosa di unico, eccezionale e tremendamente favoloso.
Quando quellโ€™uomo, dai tanti capelli lunghi e ricci e un colore pepato in criniera, ha piegato la testa verso la cassa del pianoforte, da quel momento si sono aperte nuove strade e nuove conoscenze della musica.
Si sentono le prime note uscire da quello straordinario strumento a corde: un violoncello e che violoncelloโ€ฆ uno Stradivari, e giร  solo per questo รจ valsa la pena esserci.
Note cosรฌ suonate mai le avevo sentite, lโ€™armonia sintonica tra pianoforte e violoncello da brividi, tutti a bocca aperta. Giร  dalle prime righe del pentagramma era chiaro lo spessore di quello a cui si stava assistendo. Era lโ€™inizio di una straordinaria serata indimenticabile. Quelle note erano guidate da una grande padronanza tecnica di uno straordinario artista e maestro, che della musicalitร  รจ fatta persona. Quella musica ti rapiva, assecondava i pensieri e in modo deferente assistevi ai brani suonati con una maestria unica ed esemplare, che con una delicata forza attrattiva ti portava lโ€™animo nei suoi meandri passionali.
Quando sentivi i sospiri del maestro, vedevi le inclinazioni della sua testa folta e riccia, notavi la postura sapientemente arricchita da una lunga esperienza da palcoscenico, capivi che ti stava guidando nella sua area di confort, cesellata da decisi e ritmati movimenti del corpo, con i quali il maestro trasferiva visivamente al pubblico, le sensazioni e le emozioni che lui stesso provava nel suonare, come un tenero e deciso amante innamorato, il suo amato violoncello.
Non di meno chi accompagnava al pianoforte, James Maddox, sottolineava la rarissima bravura personificata in musica che nella delizia dellโ€™ascolto e le note sapientemente prodotte, distribuiva carezze ai cuori e agli animi degli ascoltatori.

 

Steven Isserlis e James Maddox, foto by Eduard Luzhetskiy

 

Se la temperatura della serata fosse stata calda o fredda non era importante, quel concerto e quellโ€™uomo riccioluto che fin dalla prima nota aveva fatto capire che aveva fermato il tempo, divorato spartiti, consumato quotidianamente corde e archetti, mangiato pane e musica, che nella sua famiglia si parlava il musichese da generazioni e il talento straordinario era cosรฌ innato e poi maturato nella vita di quellโ€™essere auditivo incredibile. Quella sera ci stava raccontando la sua storia, la sua vita e il suo straordinario modo di interpretare la musica. Eccezionale! Grazie maestro Steven Isserlis. Grazie per averci donato tutto ciรฒ!
Ma tutta la manifestazione Accademia Isola Classica & Festival รจ stata un successo, infatti durante i suoi otto giorni ha richiamato artisti e appassionati da tutto il mondo. A favorire il tripudio รจ stato anche il progetto IsolaAperta, dove le attivitร  locali hanno tenuto aperto anche di sera, contribuendo a un turismo culturale ecosostenibile.
Protagonisti assoluti dellโ€™Accademia sono stati i tredici giovani di talento provenienti dai migliori conservatori mondiali, seguiti nel corso dai maestri violinisti Mi-kyung Lee e Vlad Stanculeasa, dal violista Ettore Causa e dal violoncellista Antonio Lysy.
Il direttore artistico Vlad Stanculeasa ha dichiarato: ยซSiamo orgogliosi di essere riusciti a portare a termine questa quarta edizione con un successo di pubblico senza precedenti. Nonostante il Covid e le difficoltร  siamo riusciti a ospitare piรน di seicento spettatori in totale sicurezza. I concerti che abbiamo regalato al pubblico di Isola sono il frutto del lavoro intenso dei giovani artisti con i docenti di Accademia. Poi il Maestro Steven Isserlis che oltre ai due meravigliosi concerti del 2 settembre ha dedicato tempo e insegnamenti preziosi ai nostri giovani, per delle masterclass fuori programma e a sorpresa. Un dono dal valore immenso che ha arricchito in modo indelebile il percorso di formazione verso il professionismo dei nostri giovani talenti. Siamo giร  al lavoro per lโ€™edizione 2022, perchรฉ non cโ€™รจ niente di piรน prezioso che sostenere le future generazioni di musicisti e lo sviluppo del nostro territorioยป.
I giovani talenti e la musica classica รจ il binomio dove punta Accademia Isola Classica e inoltre come eccellenza internazionale nel panorama della produzione e formazione artistica a sostegno delle nuove generazioni di violinisti, violoncellisti e violisti.
Tutta questa meraviglia musicale e artistica, succede grazie a unโ€™idea e alla determinata volontร  di Natalie Dentini, che a Isola Maggiore sul lago Trasimeno, ha messo su casa con la sua famiglia, recentemente cresciuta di numero per una meravigliosa creatura venuta al mondo. In questi luoghi magici, dove natura e arte sโ€™incontrano nelle atmosfere incantate e suggestive di questa isola, succede anche quello che non accadeva da molti anni: il miracolo di una nuova vita.

L’isola Maggiore รจ stata lo scenario perfetto per l’evento tutto al femminile organizzato da Maria Pia Minotti.

Il Filo dellโ€™Acqua. Chiara Vigo e lโ€™arte del bisso รจ stato un evento particolare e ricco di fascino dedicato al mondo femminile: fa parte di un progetto iniziato nel 2016 e dedicato a I Talenti delle Donne fortemente voluto e organizzato da Maria Pia Minotti.
Vibrazioni, arte e bellezza sono state le protagoniste di questa giornata, realizzata anche con il prezioso sostegno del GAL Trasimeno Orvietano, che ha avuto la sua culla allโ€™isola Maggiore, sul lago Trasimeno, luogo in cui acqua e natura si fondono alla perfezione. Ospite dโ€™onore รจ stata Chiara Vigo che, collegata via Skype dalla Sardegna, ha raccontato la sua esperienza e la tradizione nella raccolta del bisso โ€“ o seta di mare โ€“ un filamento splendente come lโ€™oro e soffice, ma allo stesso tempo molto forte, che viene raccolto nel mar Mediterraneo. Questo filamento รจ prodotto dalla Pinna Nobilis, un mollusco in estinzione, di cui Chiara con molta attenzione taglia solo gli ultimi 5 centimetri dei circa 40 di bioccolo che ciascun esemplare adulto produce. Lei รจ la ventottesima di una lunga generazione che si รจ dedicata a questโ€™arte di raccolta e lavorazione: un processo impegnativo che prevede – dopo la raccolta – lโ€™immersione del bisso per 25 giorni in acqua dolce, poi nel succo di limone per schiarirlo e il passaggio in un mix segreto di 15 alghe, che lo rendono elastico. Ma non solo Chiara Vigo: altre donne hanno reso la giornata magica e ricca di esperienze.

 

Un momento particolare dell’evento

 

ยซMolto interessante รจ stato anche lโ€™incontro con Maria Sonia Baldoni, la Sibilla delle Erbe, una delle piรน complete conoscitrici delle erbe spontanee. Ha infatti fondato Case delle Erbe e ha collaborato con alcune facoltร  di Scienze Forestali. Inoltre, dopo il pranzo in giardino, abbiamo alimentato le relazioni con le nostre energie vitali grazie alla seduta di Arte Terapia condotta da Monica Grelli. Silvia Orciari invece ci ha fatto immergere nel vibrante suono delle campane di cristallo e nelle tonalitร  della sua voce calda ed evocativa che intonava canti sciamanici. Tutto questo, unito alla leggiadria della danza di Chiara Zucchini, hanno reso questa giornata bella, ricca, gioiosa e calda.ยป racconta Maria Pia Minotti.

 

ยซRiaccendiamo la speranzaยป รจ lo slogan che accompagna l’iniziativa di ripristinare l’abitudine che, fino al 2010, ricorreva ogni anno, dall’8 dicembre al 7 gennaio: veniva allestita una struttura stilizzata e illuminata che, raffigurante un albero di Natale, veniva adagiata sul versante collinare nord-ovest dell’Isola Maggiore, nel Comune di Tuoro sul Trasimeno.

Le Proloco di Isola Maggiore e di Tuoro sul Trasimeno si sono unite per riprendere, da quest’anno e dopo 10 anni di fermo, la tradizione per l’allestimento dell’Albero di Natale isolano che affonda le radici nei primi anni Novanta.
Il Comune di Tuoro ha ben accolto e sostenuto l’iniziativa, che rappresenta il rinnovo di un simbolo tradizionale delle festivitร , ma anche un messaggio di speranza, in questi tempi di emergenza sanitaria sempre piรน stringente. La presidente della Proloco di Isola Maggiore, Silvia Silvi, ci ha detto con orgoglio: ยซIl ripristino dell’albero รจ un momento importante per la nostra beneamata isola. Da qualche anno non veniva piรน realizzato, per la drastica riduzione del numero degli isolani e per l’impianto d’illuminazione dell’albero, che non era piรน a norma. Inoltre la sinergia d’intenti e l’unione delle forze con la Proloco di Tuoro, in accordo con il Comune, rappresenta un momento molto significativo, in quanto si tratta di una prima volta, per due associazioni di questa tipologia, che operano in simbiosi sullo stesso territorioยป.

 

 

Fabrizio Magara, il presidente della Proloco di Tuoro, invece ha riferito: ยซLa struttura dell’albero รจ composta da oltre 400 metri di cavo e da circa 300 lampadine a led. Sarร  visibile dalla superstrada e da molti punti del territorio lacustre. Questa iniziativa รจ un grosso impegno che ci siamo sentiti di prendere insieme alla Proloco di Isola e al Comune per riuscire a rilanciare un simbolo che ridร , con la sua luce, speranza a tuttiยป. รˆ poi la volta dellโ€™assessore alla Cultura del comune lacustre, Thomas Fabilli: ยซL’albero verrร  acceso l’8 dicembre, probabilmente dalla panoramica terrazza toreggiana, definita Del Rondรฒ, che si affaccia sulle acque del Trasimeno e proprio di fronte a sรฉ ha la nostra Isola Maggiore. Sul suo versante collinare sarร  ubicata la struttura che richiama alla mente un albero di natale, pronto a illuminarsi per l’azione della prima cittadina, Maria Elena Minciaroniยป.

 

 

La Sindaca Maria Elena Minciaroni ha comunicato con fierezza: ยซL’iniziativa rappresenta – e il Comune ne รจ partecipe –ย  la volontร  della nostra gente di ripristinare l’albero di Natale di Isola, per rinverdire una tradizione che si era persa da qualche anno. Potrร  dare speranza a tutte quelle persone sole che, anche da lontano, riusciranno a intravedere l’albero illuminato, che farร  loro un po’ di compagnia. Inoltre sarร  compagno di tutti quelli che, guardandolo, potranno ritrovare energia, fiducia e ottimismo in questi delicati e complicati tempi di emergenza sanitariaยป. Le due Proloco e il Comune si riservano di integrare l’evento con un programma, ovviamente tenendo conto degli aggiornamenti in tema di sicurezza COVID. Gli organizzatori saranno ben felici di ricevere supporto dai privati e dagli imprenditori che volessero contribuire al sostegno dell’iniziativa.

ยซCredo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba รจ il luogo di tutte le ipotesiยป. (Gianni Rodari)

Maria Pia Minotti

Le favole hanno sempre un lieto fine, questโ€™anno perรฒ per Fiabando nellโ€™isola che cโ€™รจ non cโ€™รจ stato. Le avversitร  meteorologiche che si sono abbattute sullโ€™Umbria a settembre hanno fatto annullare lโ€™ottava edizione dellโ€™evento, che si svolge ogni anno dal 2012 allโ€™Isola Maggiore, sul lago Trasimeno.

ยซQuestโ€™anno abbiamo dovuto annullare questo fantastico evento che ci aveva richiesto un grande dispendio di energie, sia per le pratiche burocratiche sia per la mole delle offerte e le persone impegnate. Il meteo del 27 settembre non ci รจ stato favorevole, forse, per lโ€™avversitร  della strega Karabร  che ogni tanto ci fa dei brutti scherzi! Insomma, una vera e propria congiura contro il fantasioso, fiabesco appuntamento annuale con elfi e fate, folletti e terribili antagonisti, con clown scintillanti, con musicanti e attori, bambini e adulti in festa, laboratori e letture, pittori e virtuosi della fotografia. Tutto questo รจ Fiabandoยป racconta Maria Pia Minotti psicoterapeuta ed ex insegnante, ma soprattutto ideatrice e curatrice della manifestazione.

 

Teresa Bruno

 

Lโ€™evento – tranne in due occasioni, la prima e la settima edizione – si svolge in una sola giornata e ha come punto focale della mattinata la scrittura della propria fiaba: le persone vengono invitate a seguire le tappe strutturali in cui sono guidati dalla stessa Maria Pia Minotti e da attori e clown sulla via della Fiaba, il lungolago che da via Guglielmi arriva fino alla piazza di San Francesco, dove consegnano il loro elaborato con tutti gli elementi che lo rendono personale: ยซCi forniscono anche i loro contattati in caso di una nuova edizione stampata di Fiabe a pelo dโ€™acqua. Si tratta di un vero e proprio laboratorio di fiabe aperto a tutti, da 0 a 100 anni, in cui tutti possono scrivere la propria storia. Ogni anno gli spettacoli pomeridiani sono vari e questโ€™anno avrebbero visto impegnati il Laboratorio Teatrale del Martedรฌ di Magione, Stefano Marzuoli, Gianna Moretti del Teatro Cโ€™Art di Castelfiorentino, Marta Mingucci di Levanto, La Compagnia degli Asini di Mercadante di Firenze, il tutto condito dalle Bolle di Sapone giganti di Gloria Noto e dai pittori e dalle pittrici che si sarebbero cimentati in una estemporanea con esposizione in via Guglielmiยป prosegue la signora Minotti.

 

 

Questa giornata magica nel mondo delle favole e della fantasia รจ possibile anche grazie al sostegno del GAL Trasimeno Orvietano che si occupa di tutta la parte pubblicitaria. ยซPer noi โ€“ che siamo tutti organizzatori volontari โ€“ รจ un supporto fondamentale e molto importanteยป conclude Maria Pia.


Per maggio infomazioni clicca qui

Il Comune di Tuoro sul Trasimeno, la ProLoco di Isola Maggiore, il GAL Trasimeno-Orvietano e il Progetto Donna vede Donna insieme nella suggestiva isola lacustre dove arte, cultura, turismo e commercio si incontrano con uno sguardo positivo verso il futuro.

Il 29 e 30 agosto 2020, la centrale via Guglielmi di Isola Maggiore diventerร  una galleria a cielo aperto, che ospiterร  la mostra fotografica corredata da versi Donna vede Donna. L’evento รจ organizzato dalla Proloco di Isola, ARS Cultura, Trasimeno in Dialogo, con il supporto del GAL Trasimeno-Orvietano e del Comune di Tuoro sul Trasimeno.

Sโ€™incontreranno all’aria aperta, arte, turismo ed economia, nel rispetto delle distanze e in linea con le indicazioni istituzionali in tempo di Covid. L’inaugurazione della mostra Donna vede Donna, รจ prevista sabato 29 agosto alle ore 11.00, davanti all’ingresso del Museo del Merletto.

 

La mostra

La mostra di Isola รจ nata da un incontro di idee e di intenti tra Silvia Silvi, Lorena Passeri e Marco Pareti, coordinatore del progetto Donna vede Donna, trovando grandi consensi: la centrale via Guglielmi di Isola Maggiore ospiterร  la mostra fotografica corredata da versi, Donna vede Donna.

Le finalitร  della mostra, giunta al suo sesto appuntamento, sono quelle di descrivere, con foto e versi, le varie sfaccettature femminili e di mettere in risalto la dolcezza, la bellezza e la centralitร  sociale delle donne, aborrendo ogni forma di violenza. Si potrร  passeggiare nella bellissima via centrale di Isola Maggiore ammirando le opere fotografiche e leggendo i versi a corredo.

Tra l’altro alcune foto della mostra, vedono come protagoniste proprio alcune signore isolane dedite all’arte del merletto, il tipico Pizzo d’Irlanda, caratteristico della Maggiore.

Le fotografe sono nove, amatoriali e professioniste, tra italiane, russe e albanesi: Sara Belia, Roberta Costanzi, Elena Kovtunova, Antonella Marzano, Lorena Passeri, Rita Peccia, Antonella Piselli, Anastasia Trofimova, Renilda Zajmi. Le cinque autrici sono di origine italiana, russa e giapponese: Sara Belia, Naoko Ishii, Graziella Mallamaci, Mariapia Scarpocchi e Marina Sereda. Il coordinatore fotografico e direttore artistico รจ Stefano Fasi.

Isola Maggiore accoglierร  arte e cultura, in sinergia con turismo e commercio, per favorire il rilancio economico e culturale, dopo il tempo sospeso del coronavirus. Vale la pena andare a visitare Isola Maggiore, dove si puรฒ respirare una storia unica e suggestiva di uno dei luoghi piรน caratteristici e magici in assoluto. Si ringrazia per il supporto e la gentile collaborazione, la ProLoco di Isola e i suoi abitanti, il GAL Trasimeno-Orvietano e il Comune di Tuoro.

Per il terzo anno consecutivo, Accademia Isola Classica & Festival sceglie lโ€™Isola Maggiore per otto giorni allโ€™insegna di musica, formazione e cultura. Dal 30 agosto al 6 settembre, corse speciali e fuori orario dei traghetti (lโ€™ultimo alle ore 22.00), aperture straordinarie di negozi e ristoranti, ma soprattutto 12 giovani musicisti talentuosi, una rosa di docenti dโ€™eccellenza e ospiti di fama internazionale animeranno lโ€™isola, facendone vibrare le corde piรน intime e profonde.

ย ยซPer me il Trasimeno รจ il lago dellโ€™infanzia: come molti aretini, dโ€™estate, ero solita trascorrere le vacanze qui. Poi, crescendo, mi sono innamorata dellโ€™Isola Maggiore perchรฉ sembra essere uscita indenne dai tempi moderni, con la sua comunitร  intoccata dal tempo e i suoi ritmi lenti. รˆ il luogo perfetto per gli artisti, che qui possono godere di tutta la libertร  di cui hanno bisogno per creare e per esercitarsiยป.

A parlare รจ la direttrice di Accademia Isola Classica & Festival, Natalie Dentini; sia lei sia il direttore artistico Vlad Stanculeasa sono violinisti di fama internazionale che, stabilitisi nel 2017 allโ€™Isola Maggiore, hanno deciso di creare unโ€™accademia internazionale di musica classica per coronare un sogno, quello di offrire un corso di perfezionamento a giovani e promettenti talenti della scena musicale mondiale.

 

Natalie Dentini, direttrice di Accademia Isola Classica & Festival

 

Lโ€™idea รจ la stessa che sta alla base di una borsa di studio: le masterclass sono tutte gratuite, come pure vitto e alloggio. I 12 studenti – selezionati tra gli oltre 200 iscritti a fronte di un video, non piรน vecchio di sei mesi, in cui eseguono il pezzo che meglio possa mostrarne la bravura – si assumono solo gli oneri del viaggio fino a quella che, dal 30 agosto al 6 settembre, si trasformerร  in una vera e propria isola della musica.

ยซรˆ sorprendente constatare come, nonostante la giovane etร , gli allievi riconoscano il valore delle masterclass e abbiano il forte desiderio di incontrarsi qui, a Isola, pure in questo anno cosรฌ difficileยป commenta Natalie Dentini. ยซGli anni precedenti abbiamo avuto come ospiti studenti dallโ€™America, dalla Cina, dalla Corea del Sud e dal Giappone. Questโ€™anno, per forza di cose, ci siamo mantenuti piรน che altro allโ€™interno dei confini europei, ma non per questo la qualitร  della musica offerta, cosรฌ come dei giovani talenti che sono stati scelti, si รจ abbassata. Offriamo musica di altissimo livello perchรฉ desideriamo che la societร  investa sulla crescita artistica dei giovani. Lโ€™operato dellโ€™Accademia, cosรฌ come le possibilitร  offerte dai corsi estivi, sono il nostro modo di sostenerli, se vogliamo anche in controtendenza rispetto ai trend attualiยป.

Infatti lโ€™intento di Accademia Isola Classica & Festival รจ, prima di tutto, di formazione: lo si capisce dal tempo dedicato alle lezioni individuali, da quello previsto per ogni gruppo di musica da camera, dallo spessore dei docenti scelti โ€“ i violinisti Mi-kyung Lee e Vlad Stanculeasa, la viola Ettore Causa, il violoncellista Antonio Lysy nonchรฉ dal fatto che i concerti finali, aperti al pubblico e gratuiti, non siano che lโ€™ultima tappa di una settimana densa di esperienze, confronti e possibilitร  di sviluppo professionale.

 

Vlad Stanculeasa , direttore artistico

 

ยซCome tutti gli artisti, anche i nostri studenti hanno bisogno di esibirsi, di avere un pubblico: si tratta di concretizzare il lavoro svolto durante la settimana e di avvicinare gli astanti al valore della formazione e non solo del prodotto finito. Il concerto cui si assiste รจ frutto di anni di studio, che peraltro non finiscono mai: vorrei che fosse evidente lโ€™importanza che la formazione riveste nella vita di ogni artista. Un altro aspetto da sottolineare รจ che trattiamo i ragazzi alla stregua professionisti: oltre alle lezioni individuali, si riuniscono in quattro gruppi di musica da camera con i loro stessi docenti. Nei concerti di sabato 5 e domenica 6 settembre suonano tutti insieme, come colleghiยป.

 

 

I concerti in questione โ€“ che si terranno tutti nella chiesa di San Salvatore di Isola Maggiore e saranno trasmessi in diretta streaming su un maxischermo posto sulla piazza principale per agevolare lโ€™osservanza delle misure di contenimento del Covid-19 โ€“ saranno anticipati da altre due serate di esibizioni: quella del 30 agosto avrร  come protagonista il mezzosoprano Charlotte Hellekant, accompagnata dal violino di Vlad Stanculeasa e dal pianoforte di James Maddox, mentre il 4 settembre tutti i docenti e lo stesso Maddox celebreranno i 250 anni di Beethoven eseguendone alcune opere. (Leggi il booklet)

Tutti i concerti saranno poi ritrasmessi online, attraverso i canali social dellโ€™Accademia, per raggiungere anche il resto del mondo della musica classica, che giร  da alcuni anni guarda allโ€™iniziativa con estremo interesse. ยซLa presenza di ospiti come Charlotte Hellekant รจ il segno di unโ€™apertura verso altre formazioni strumentali, non piรน formate da soli archiยป confessa lโ€™organizzatrice Natalie Dentini ยซnonchรฉ un modo, per loro, di farci sentire il loro sostegnoยป.

 

@evujacicphoto

 

E chissร  che queste novitร  non aprano la strada a sviluppi futuri, con masterclass, piรน ravvicinate nel tempo, capaci di portare ossigeno e riqualificare un territorio dal punto di vista territoriale ed economico. Unโ€™accademia che possa trasformare lโ€™Isola Maggiore in una vera e propria isola degli artisti, dove rallentare fino a riconciliarsi con il proprio io creativo, circondati, mai paghi, dalle placide acque del Trasimeno.

 


Per info e prenotazioni: info@accademiaisolaclassica.com | www.accademiaisolaclassica.com

Due mani sapienti guidate da un’esperienza commisurata ad anni di passione e di innovazione, condotte da uno spirito guida che ha visto l’anima dell’artista e dell’artigiana dapprima crescere singolarmente e poi fondersi in un’unica essenza per celebrare i propri saperi con delle opere che sono uniche e personalizzate nel loro genere.

Graziella Bennati

A Borghetto di Tuoro sul Trasimeno c’รจ chi fonde l’arte del pizzo d’Irlanda con l’arte orafa: Graziella Bennati. Le tipologie delle sue creazioni sono molteplici: dai preziosi oggetti d’arredamento alle regali scarpe, dai magnifici capi d’abbigliamento alla principesca lingerie, fino ad arrivare agli splendidi gioielli.
Graziella riesce a esaltare, con la bellezza del suo pregiato manufatto – creato con un particolare filo d’oro incastonato da pietre preziose o coralli, che sceglie lei personalmente – la persona, rendendola unica, raffinata e ammirata.

La storia

Bennati ha iniziato a lavorare partendo dal mondo dell’arte orafa, in cui ha maturato una riconosciuta esperienza e capacitร  artistica, anche se la sua mente illuminata l’ha sempre portata a ricercare l’innovazione. Ancor prima, fin da bambina, la nonna le insegnava a utilizzare l’uncinetto per realizzare dei piccoli lavori con la tecnica del Pizzo d’Irlanda d’Isola Maggiore del lago Trasimeno. Questa tecnica fu portata in quell’isola dalla Marchesa Elena Guglielmi all’inizio del Novecento e la tradizione di questo particolare ricamo รจ giunta fino ai giorni nostri grazie alle donne isolane, che ancora oggi ricamano con lenta maestria davanti all’uscio della propria casa.

 

Graziella Bennati Creazioni

Graziella Bennati Creazioni

 

Il Museo del Merletto di Isola Maggiore accoglie alcuni capolavori artistici creati nel tempo. Graziella aveva imparato questa sopraffina arte da bambina e nella sua maturitร  la utilizza per creare le sue opere. Un uncinetto e un filo d’oro speciale (da lei studiato e brevettato), sono gli strumenti base per le sue creazioni, talvolta impreziosite da pietre e coralli, che rendono ogni singolo elaborato unico e speciale.
Graziella Bennati ha portato la sua arte in tutto il mondo, partecipando a fiere e manifestazioni a molte latitudini del globo e ricevendo diversi premi e riconoscimenti; le sono stati dedicati numerosi articoli su giornali e riviste di prestigio sia del settore orafo sia di quello della moda. Graziella e le sue creazioni, una vera eccellenza del lago Trasimeno e umbra nonchรฉ orgoglio italiano; un esempio di sapiente maestria per il prezioso e per il bello.

 

Graziella Bennati Creazioni

 

Vale la pena andare a visitare il laboratorio di Graziella a Borghetto di Tuoro o l’esposizione allestita presso l’Info Point situato presso il molo d’imbarco per la Maggiore a Tuoro, dove ogni donna diventa una desiderabile Ninfa e ogni uomo il suo Principe.

Al principio del XVI secolo, probabilmente nel 1537, lโ€™umanista Matteo Dallโ€™Isola Maggiore compone un poema eroico-didascalico in esametri latini intitolato al lago che gli aveva dato i natali.

La Trasimenide (Trasimenis), che citiamo nella bella traduzione di Daniele di Lorenzi, รจ conosciuta soprattutto per il suo secondo libro, dove sono descritte le diverse tecniche di pesca impiegate nel lago, nonchรฉ le tipologie, qualitร  e abitudini del ยซvario volgo dei pesci, non esperto del proprio nomeยป.
Dallโ€™Isola menziona complessivamente sei specie indigene โ€“ tinca, cavedano, lasca, scardola, luccio, anguilla โ€“ tre delle quali particolarmente rinomate: ยซPotrebbe cedere il luccio di fronte a quello che nuota nel Tevere? / Questi hanno saporita la coda, le menole sono lodate per il petto e per la testa. Lโ€™anguilla รจ un cibo da porre / sulle mense di uomini eletti, in invernoยป.

Lโ€™esportazione del pesce del Trasimeno

Nel secolo dโ€™oro del pesce – come รจ stato definito il Cinquecento – Dallโ€™Isola celebra il Trasimeno attraverso quel settore di mercato per il quale era conosciuto in tutta lโ€™Italia centrale.
Questo lago โ€“ scriveva due secoli prima Fazio degli Uberti nel Dittamondo โ€“ รจ tanto ricco di buon pesce ยซChe assai ne manda fuor della sua terraยป. E non solo grazie alle tecniche di conservazione, in particolare la salagione e lโ€™essiccamento. Nellโ€™epistola Thrasimeni descriptio seu de felicitate Thrasimeni (1458), Giannantonio Campano descrive le modalitร  con cui il pesce fresco arriva da Perugia ai mercati ittici di Roma e della Toscana: quando arrivano i primi freddi e soffia il vento di tramontana le strade brulicano di carrettieri che trasportano ceste di vimini intrecciati ricolme dโ€™acqua, dove il pesce si conserva vivo per diversi giorni.
Per comprendere lโ€™importanza dellโ€™esportazione del pesce del Trasimeno nella prima etร  moderna basti ricordare un dato: nel 1469 la cittร  di Perugia stipulรฒ con Siena un accordo in base al quale le avrebbe destinato 200.000 libbre di pesce allโ€™anno, di cui 180.000 durante la Quaresima. A interessare lโ€™esportazione sono soprattutto i pesci grossi e relativamente pregiati come quelli menzionati nei versi di Dallโ€™Isola: i lucci, le tinche (per le quali usa il termine latino ยซmenuleยป) e soprattutto le prelibate anguille, quelle che, affogate nella vernaccia e abbrustolite, avrebbero provocato, secondo la voce raccolta da Dante, la morte per indigestione di Martino IV e, quindi, la sua collocazione in Purgatorio nel girone dei golosi (Pg. XXIV, 20-24). Secondo Dante e i suoi commentatori piรน antichi le anguille responsabili della morte del papa provenivano dal lago di Bolsena. Ma รจ probabile che arrivassero invece dal Trasimeno, considerando che Martino IV morรฌ e fu sepolto a Perugia.
Del resto queste anguille erano davvero degne delle mense ยซdegli uomini elettiยป. Buona prova ne รจ la scala dei prezzi del mercato ittico di Prato nellโ€™autunno-inverno 1441: in dicembre le anguille del Trasimeno costano 8 soldi, per acquistare quelle provenienti dal lago di Bientina e dal Padule di Fucecchio, invece, ci vogliono dai 2,4 ai 5 soldi a seconda della grandezza e delle oscillazioni del valore di mercato in rapporto alle festivitร  del calendario liturgico. Meno marcata (circa un dieci per cento) la differenza di prezzo per i lucci e per le tinche.

 

La tinca

La lasca, salubre per eccellenza

Tuttavia in etร  moderna il pesce piรน costoso e apprezzato รจ quello di mare. Nel suo trattato sui pesci romani del 1524, lโ€™umanista e medico comasco Paolo Giovio scrive che il luccio ยซnon ha mai avuto alcuna lode o pregio alle tavole dei signoriยป. A fronte perรฒ della cattiva nomea dellโ€™ยซhispida secchezza delle polpeยป, le sue proprietร  organolettiche e curative sono considerevoli: ยซper parer di tutti i Medici, รจ riputato molto sanoยป. Di piรน: le mascelle di luccio, abbrustolite e ridotte in polvere, miscelate nel vino, servono a sciogliere i calcoli renali e della vescica. Le proprietร  dietetiche del pesce di lago sono esaltate anche da Bartolomeo Scappi che ricorda come i medici lombardi raccomandino ai malati la carne ยซbianchissimaยป del persico, proveniente dallโ€™altopiano del Tesino e dal Lago Maggiore. Le carni della lasca โ€“ scrive invece Dallโ€™Isola โ€“ non solo sono ottime, salvo che nel periodo successivo alla deposizione delle uova, ma ยซAegris hoc pisciculorum genus modeste sumptum non interdiciturยป.
Forse allora non รจ un caso che, negli scrittori fiorentini, la lasca sia sinonimo per antonomasia di salute: ยซElla รจ sana come una lascaยป, scrive Pietro Aretino nel Dialogo nel quale la Nanna insegna a la Pippa, ยซe le sue carni son piรน nimiche de le bruttezze che non รจ ella degli sgherriยป. La lasca indica a Firenze genericamente il pesce, come del resto appare dal celebre verso dantesco che allude alla costellazione dei Pesci in Pg XXXII 54 (ยซla celeste lascaยป). Tuttavia uno dei primi commentatori della Commedia, Francesco da Buti, precisa in una chiosa: ยซLasca รจ una specie di pesci che si trova nel lago di Perogiaยป. O almeno vi si trovava in abbondanza.

Il cavedano

Benessere dei cittadini e non solo

Dal Cinquecento al 1917, anno in cui fu soppressa, la pesca della lasca si svolgeva tramite impianti fissi di cattura costituiti da palizzate di tronchi dโ€™albero che si estendevano dalla riva verso il centro del lago, tra le quali erano posizionati cumuli di fascine che offrivano riparo ai pesci durante lโ€™inverno (la cosiddetta pesca-nave). Dalla seconda metร  del Novecento, la lasca del Trasimeno รจ estinta, probabilmente anche a causa dellโ€™abbassamento del livello idrico che ha causato lโ€™impaludamento delle rive.
Questo rischio era stato previsto dal medico ed erudito perugino Annibale Mariotti in uno scritto, completato nellโ€™anno della Rivoluzione francese, volto a confutare il progetto di prosciugamento del Lago Trasimeno presentato a Pio VI da alcuni nobili possidenti terrieri. Con lโ€™abbassamento del livello dellโ€™acqua โ€“ osserva Mariotti โ€“ le famiglie povere di Perugia e dei territori circostanti non potranno provvedersi del loro alimento principale: la lasca, ยซabbondantissimo pesce non men salubre, che di sapore squisitoยป. Aumenterร  lโ€™importazione del pesce proveniente dallโ€™Adriatico che, per la lunga percorrenza, ยซnon pesce, ma peste a caro prezzo si compraยป. O, peggio, i cittadini dovranno sostituire quegli ottimi alimenti con i ยซpessimi, e perniciosissimi salumi, per la provvista deโ€™ quali fuor dโ€™ogni buono, ed economico regolamento tante migliaja escono da detta Cittร , e dallo Statoยป.
Lโ€™argomentazione centrava due questioni correlate: la salute dellโ€™economia del governo perugino e quella dei suoi cittadini. In primo luogo la letteratura scientifica europea aveva dimostrato lโ€™alto valore delle proteine del pesce anche in relazione allโ€™aumento delle capacitร  riproduttive, come del resto osservava Montesquieu ne Lโ€™esprit des lois: ยซPeut-รชtre mรชme que le parties huileuses du poisson sont plus propres ร  fournir cette matiรจre qui sert a la gรฉnรฉrationยป (l. II, cap. 13). Ma soprattutto la preparazione dei prodotti di norcineria richiedeva lโ€™uso del sale sul commercio, del quale pesava la forte tassazione imposta dalla Camera Apostolica. Nel 1540 lโ€™aggravio della gabella del sale aveva provocato la nota insurrezione di Perugia con la conseguente sua sottomissione a Paolo III. Le ragioni mediche ed economiche addotte da Mariotti in difesa del lago e dei suoi abitanti appaiono, dunque, strettamente legate alla salvaguardia dellโ€™autonomia politica della sua cittร .

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