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Fiabando, le favole dell’Isola Maggiore

«Credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi». (Gianni Rodari)

Maria Pia Minotti

Le favole hanno sempre un lieto fine, quest’anno però per Fiabando nell’isola che c’è non c’è stato. Le avversità meteorologiche che si sono abbattute sull’Umbria a settembre hanno fatto annullare l’ottava edizione dell’evento, che si svolge ogni anno dal 2012 all’Isola Maggiore, sul lago Trasimeno.

«Quest’anno abbiamo dovuto annullare questo fantastico evento che ci aveva richiesto un grande dispendio di energie, sia per le pratiche burocratiche sia per la mole delle offerte e le persone impegnate. Il meteo del 27 settembre non ci è stato favorevole, forse, per l’avversità della strega Karabà che ogni tanto ci fa dei brutti scherzi! Insomma, una vera e propria congiura contro il fantasioso, fiabesco appuntamento annuale con elfi e fate, folletti e terribili antagonisti, con clown scintillanti, con musicanti e attori, bambini e adulti in festa, laboratori e letture, pittori e virtuosi della fotografia. Tutto questo è Fiabando» racconta Maria Pia Minotti psicoterapeuta ed ex insegnante, ma soprattutto ideatrice e curatrice della manifestazione.

 

Teresa Bruno

 

L’evento – tranne in due occasioni, la prima e la settima edizione – si svolge in una sola giornata e ha come punto focale della mattinata la scrittura della propria fiaba: le persone vengono invitate a seguire le tappe strutturali in cui sono guidati dalla stessa Maria Pia Minotti e da attori e clown sulla via della Fiaba, il lungolago che da via Guglielmi arriva fino alla piazza di San Francesco, dove consegnano il loro elaborato con tutti gli elementi che lo rendono personale: «Ci forniscono anche i loro contattati in caso di una nuova edizione stampata di Fiabe a pelo d’acqua. Si tratta di un vero e proprio laboratorio di fiabe aperto a tutti, da 0 a 100 anni, in cui tutti possono scrivere la propria storia. Ogni anno gli spettacoli pomeridiani sono vari e quest’anno avrebbero visto impegnati il Laboratorio Teatrale del Martedì di Magione, Stefano Marzuoli, Gianna Moretti del Teatro C’Art di Castelfiorentino, Marta Mingucci di Levanto, La Compagnia degli Asini di Mercadante di Firenze, il tutto condito dalle Bolle di Sapone giganti di Gloria Noto e dai pittori e dalle pittrici che si sarebbero cimentati in una estemporanea con esposizione in via Guglielmi» prosegue la signora Minotti.

 

 

Questa giornata magica nel mondo delle favole e della fantasia è possibile anche grazie al sostegno del GAL Trasimeno Orvietano che si occupa di tutta la parte pubblicitaria. «Per noi – che siamo tutti organizzatori volontari – è un supporto fondamentale e molto importante» conclude Maria Pia.


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