I turisti stanno tornando. A Roma si vedono giร file di persone al seguito di una bandierina. A Venezia ancora si riesce a circolare ma ben presto la cittร sarร totalmente occupata da nuove ondate di visitatori. Firenze si sta preparando.
Qui in Umbria i turisti iniziano ad arrivare e, se il virus non ci sorprenderร ancora, con lโestate si farร nuovamente il pieno. ร un peccato che i percorsi delle visite siano, ancora oggi, focalizzati quasi esclusivamente sui tour classici: Giotto, San Francesco, Orvieto e il medioevo dei borghi. LโUmbria centrale, infatti, รจ ricca anche di moderne opere di architettura e di scultura, ma purtroppo non si incontrano turisti ad ammirarle. Lรฌ hanno lavorato archistar e artisti famosi; tra loro troviamo niente meno che lโartista Arnaldo Pomodoro. Le sue sfere di bronzo, che rappresentano il mondo, sono famosissime e si vedono ovunque: da Roma a New York, passando per il cortile del Vaticano. Pomodoro ha disegnato e costruito il Carapace della cantina Lunelli, vicino a Bevagna. Si tratta di unโopera dโarte che prima si osserva da fuori e poi si gode da dentro; ha linee curve, morbide e crepe come un viso che ha vissuto. Poi si entra lโopera dโarte. Lasciando il tempo quasi eterno del Carapace ci si inoltra sotto la bellissima cupola di legno mossa e articolata; lรฌ sotto cโรจ unโatmosfera raccolta dove spicca il colore rosso delle sedie, pronte ad accogliere i visitatori per far loro gustare comodamente il vino della cantina Lunelli. Un vero piacere per gli occhi, per il gusto e per lo spirito.
A Foligno Massimiliano Fuksas ha lavorato su un enorme spazio vuoto: la zona dove hanno vissuto i terremotati del โ97 fino quando, dopo lunghi anni, hanno potuto avere una casa. Il comune di Foligno ha pensato allora di usare quello spazio rimasto vuoto per erigere una chiesa dedicata a San Paolo. La chiesa si presenta come un gigantesco parallelepipedo di cemento bianco, sospeso su un rettangolo vetrato. Le pareti laterali hanno delle grandi spaccature vitree che lasciano penetrare una luce soffusa. Davanti alla chiesa si estende una lunga platea di cemento, anchโessa bianca e, tutto in torno, ci sono grandi spazi dedicati alle passeggiate e al parcheggio.
Mario Botta รจ sceso dalla Svizzera per costruire una scuola a Cittร della Pieve. La costruzione riassume la storia umbra partendo dal mattone, passando per il Medioevo e approdando allo spazio aperto. La sua cifra stilistica รจ il mattone rosso che nel ‘600 era giร stato introdotto da un altro architetto svizzero: Francesco Borromini. Il mattone si integra benissimo con lโambiente ed รจ risultato piรน che mai indicato poichรฉ lโUmbria รจ stata produttrice di mattoni fin dal periodo etrusco. La costruzione รจ modulata come le antiche mura medievali, ma con pareti che lasciano entrare la luce e la cultura. La scuola da una parte si affaccia sulla valle mentre dallโaltra รจ preceduta una grande area aperta: spazio ideale per lo svago dei ragazzi e degli abitanti di Cittร della Pieve.
Accanto a queste vi sono molte altre opere moderne e contemporanee. LโUmbria ha anche creato tanti giardini di sculture che arricchiscono il paesaggio e portano lโarte in mezzo alla gente, anche a quella di passaggio. Di questo perรฒ parleremo ben presto.