La Giostra della Quintana vissuta attraverso il racconto di un folignate: “Quando il portone di un Rione si apre ognuno di noi si catapulta in una nuova dimensione, ogni personale problema diventa secondario”. La Rivincita va in scena il 14 e 15 settembre.
La si sceglie un po’ per caso, un po’ per sentito dire, un po’ per sentirsi dire: “Perché l’hai fatto e hai scelto proprio di stare lì, in quella contrada, o di là, nell’altra”. Quattro mura che si moltiplicano, infinite amicizie che si coltivano, ettolitri di uva che si consumano. Eppure la sensazione di ogni Quintanaro è sempre la stessa, ossia che non poteva esserci altra casa se non questa in cui trascorrere i nostri giorni estivi e non. La Quintana di Foligno è tra le rievocazioni storiche più numerose, i legami che si costruiscono hanno difficile spiegazione, il vedersi spesso o il non vedersi mai non va poi a escludere un abbraccio in taverna quando ci si incontra.

Certo, sacrifici ne facciamo, in un sistema goliardico che mira a esprimersi al meglio, un carro trainante in cui, se un qualsiasi membro cede, poi il peso diventa maggiore. La spinta però è di quelle che ti fa scialare per tutto il viaggio, sudore che cade dagli occhi e bagna d’orgoglio, le labbra sorridenti di chi la fatica la tramuta in traguardo, un viaggio insieme tra fischiettii di cori e visi sinceri.
E poi dame e abiti barocchi di un fascino senza età. Sapere di immedesimarsi in quegli anni, ognuno con veste e colori preferiti.

Ma chi ce lo fa fare di stare a guardare una bandiera per ore ed emozionarci ogni volta che sventola sul ponte, tra le logge, nelle piazze o al Campo De Li Giochi? Forse increduli aspettiamo che i simboli diventino reali o semplicemente siamo ubriachi di vino e d’amore. Fatto sta che le emozioni sono molteplici che prescindono dal risultato perché la Quintana è una parola singola che racchiude un collettivo di gente diversa che magari non sarebbe potuta coesistere se non avesse avuto una fede comune.
Quando la Quintana richiama Foligno il popolo tutto risponde, quando il portone di un Rione si apre ognuno di noi si catapulta in una nuova dimensione, ogni personale problema diventa secondario, siamo tutti per il tutto o per il niente è uguale, ma di certo abbiamo come obiettivi comuni almeno tre cose: è evitare di mangiare più di 10 fegatelli; non perdere a filomè; trasmettere l’amore incondizionato. La Quintana è un contesto sociale in cui bambini e anziani mischiano insieme i loro saperi e coesistono senza distinzione alcuna.
Invitiamo a conoscere la nostra festa, dando loro la stessa attenzione e lo stesso amore che abbiamo verso i nostri cavalli, invitiamo la gente a passare una serata con un’atmosfera che possa coinvolgere tutti, ad assaggiare pietanze di un tempo, ad essere coccolati da un battito di tamburo o un soave canto di chiarina. Perché… noi siamo la Quintana di Foligno. E non c’è nessuna Perugia1416 che tenga.
Per saperne di più: www.quintana.it