Un trionfo già realizzato al Morlacchi si ripeterà questa sera (ore 21) nell’arena del Frontone.
Confermato l’entusiasmo di coloro che avevano chiesto una replica del grande evento dello scorso febbraio, e che e lucevan le stelle lo ascolteranno sotto il firmamento che fa da scenografia naturale al grande spettacolo portato a Perugia da Ermanno Fasano e la Solti snc.
Una Gabrielle Mouhlen altera ed elegante, nello stesso tempo appassionata, è la Floria Tosca che incanterà il pubblico perugino. Una grande artista sorretta da un cast di esperienza per recitare i tre atti di una delle più belle opere di Puccini, la stessa con cui il Teatro La Scala ha aperto la stagione. Il soprano, che ha già interpretato lo stesso personaggio al Festival Pucciniano di Torre del Lago e al Musikthetaer di Essen, si è già detta innamorata di Perugia, ed è bene lieta di tornare, e magari fare anche qualche giro da turista. Lo stesso vale per Davi Ryu che ha interpreterà con intensità Mario Cavaradossi, un personaggio che può dare spazio alla sua potenza vocale e al suo impeto interpretativo.
Ermanno Fasano, l’impresario, ci aveva promesso per questa data la Boheme, ma l’emergenza sanitaria ha ristretto i tempi di preparazione, e riferisce: “Siccome siamo abituati a una certa qualità cui non vogliamo rinunciare, abbiamo deciso di trasformare il limite in virtù, e accontentare tutti coloro che a febbraio non erano riusciti a entrare al Morlacchi per il veloce sold out e per l’impossibilità di realizzare una replica”. Ho Joun Lee impersonerà il terribile Scarpia è un baritono ormai riferimento per spettacoli lirici in tutto il mondo.
Nell’intervista al Direttore e Maestro Concertatore, Lorenzo Castriota Skanderbeg ci regala alcune chicche ricordando che non a caso Tosca era l’opera preferite e dirette da Gustav Mahler, ed è una delle opere più amate anche da altri direttori per la genialità della musica pucciniana da cui sono nati gli stessi Musical americani, da cui discendono e a cui si sono ispirati molti altri compositori successivi, anche di musica Pop.
La regia è affidata a Guido Zamara che nel rispetto della tradizione riesce sempre a sorprenderci con qualche particolare innovativo che coinvolge il pubblico con la ricerca del significato che generalmente nello stile zamarese si svela nel finale.
La presenza dell’orchestra sinfonica della città di Grosseto insieme al Coro Lirico dell’Umbria ha creato un connubio artistico toscoumbro sperimentato ormai da tre anni e che si rinnova e rafforza in ogni evento, confermato anche nelle tournée fuori regione.
Una menzione speciale a Stefano Rinaldi Miliani, che nella sua lunga carriera ha interpretato molti ruoli, e ha calcato le scene di teatri di tutto il mondo, e dopo averlo già rappresentato all’Arena di Verona, anche domani interpreterà Angelotti ha offerto un’ottima interpretazione sia scenica che vocale.
Una presenza di freschezza fanciullesca comunque connotata da professionalità matura è stata portata dalla presenza del Coro delle Voci Bianche del Conservatorio di Perugia, con la direzione del Maestro Franco Radicchia, il quale riferisce che: “Il coro ha da tempo obiettivi artistiche ed educativi che portino i piccoli e i giovani alla conoscenza della musica di alto livello, come formazione del futuro fruitore del bello”. In un iter educativo che responsabilizza notevolmente i cantori e le famiglie a un senso di formazione e preparazione. Fra tutti emerge la figura del pastorello che sarà interpretato da Tommaso Tortoioli in un tripudio di sentimenti e passioni forti quale è Tosca, ha porterà con naturalezza e grande espressività la purezza dell’età novella.
Importanti collaboratori del Coro Lirico e in questo contesto di tutta l’opera messa in scena i maestri preparatori Sergio Briziarelli ed Ettore Chiurulla, che oltre alla preparazione degli artisti del coro, contribuiranno con grandi effetti sonori afferenti ai vari contesti musicali.
Lo stesso Ermanno Fasano, titolare della S.O.L.T.I , che già da oltre tre anni porta l’Opera Lirica nella nostra città, entusiasta dell’accoglienza e dalla calorosità del pubblico perugino promette che febbraio al Morlacchi sarà un appuntamento annuale con l’Opera, dove ci incanterà con un altro importantissimo titolo, e facendo i dovuti scongiuri che sul palcoscenico sono doverosa consuetudine.

Antonietta Castagnaro

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