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Il primo appuntamento della rassegna culturale โ€œStorie di Biciโ€, ideata dalla sezione perugina della FIAB (Federazione Nazionale Ambiente e Bicicletta), unโ€™organizzazione ambientalista che promuove lโ€™uso quotidiano della bicicletta e il cicloturismo, รจ dedicato ad Alfonsina Morini Strada, la prima donna ad aver partecipato al Giro dโ€™Italia nel 1924 e lโ€™unica di sempre ad averlo fatto insieme agli uomini.

Alfonsina Morini Strada, foto di Gazzetta dello Sport

Il primo di aprile, alle ore 18.00 presso la Biblioteca di San Matteo degli Armeni, verrร  presentato il libro Alfonsina e la strada scritto da Simona Baldelli e pubblicato nel 2021 da Sellerio. Ne parlerร , con lโ€™autrice, il giornalista Leonardo Malร , grande conoscitore dello sport umbro, e del ciclismo in particolare, e autore di Stelle in corsa. Personaggi, storie e immagini dello sport umbro.

รˆ interessante la vita di Alfonsina, che nasce da una famiglia di contadini emiliani e si appassiona presto alla bicicletta in sella, con la quale partecipa a competizioni locali acquistando da subito il soprannome di diavolo in gonnella. Per la sua passione รจ fortemente osteggiata dalla famiglia, ma nel 1915 sposa Luigi Strada, che la capisce e la incoraggia a tal punto da regalarle, il giorno delle nozze, una bicicletta da corsa nuova.
Ma assurge agli onori delle cronache per la sua partecipazione al Giro dโ€™Italia del 1924. Siamo in unโ€™epoca in cui una donna fa scalpore e suscita curiositร  e critiche e certo oggi non si accetterebbe la descrizione che ne fece il Guerin Sportivo: ยซQuando, in una corsa del genere di quella che si sta svolgendo attualmente lungo le strade nazionali, si fa luce un corridore che ha un paio di gambette perfette, un corpo flessuoso e nervoso, i capelli tagliati alla bebรจ, una dentatura bianca e luccicante, un viso grazioso, e questo corridore (ohรจ, intendiamoci beneโ€ฆ) questo corridore รจ una donna, va da sรฉ che si arrivi a desiderare che le 12 tappe diventino 24. Di questo parere sono parecchi inviati speciali, molti soigneurs, parecchi dirigenti, e tutti i corridori [โ€ฆ]. Sta il fatto che troppe automobili stanno sulla scia dellโ€™ultimo gruppo; troppi consigli โ€“ disinteressati, oh, disinteressati โ€“ piovono sopra lโ€™Alfonsina; troppi sorrisi, troppe occhiate di pesce bollito filano dritte sulla piacente silhouette curva sul manubrioยป.
Nรฉ si potrebbero accettare rivolte a una donna le strofe blasfeme della canzone La girina a lei dedicata.

Ma Alfonsina durante quel giro – che passรฒ anche a Perugia – si fece apprezzare per lโ€™impegno e la forza fisica e morale, spegnendo ogni ironia ed entrando nel cuore di numerosi tifosi. Terminรฒ il Giro, e al Velodromo Sempione, Alfonsina fece il giro dโ€™onore fra gli applausi convinti del pubblico.
Nel corso del 2021, in occasione dellโ€™arrivo del Giro in cittร , lโ€™Amministrazione comunale di Perugia ha intitolato ad Alfonsina Morini Strada una via, in localitร  Ripa.

La giornalista domenica sarร  a Umbrialibri: ยซSono contenta di tornare in Umbria, sono quattro o cinque anni che non vengoยป.

Abbiamo scambiato alcune battute con la giornalista e scrittrice Daria Bignardi che, domenica 10 ottobre, sarร  a Perugia (ore 12 presso lโ€™Aula Magna del Complesso Monumentale di San Pietro a Perugia) in occasione di Umbrialibri per presentare il suo ultimo romanzo Oggi faccio azzurro. Una storia irresistibile โ€“ a tratti comica e a tratti struggente โ€“ che mescola leggerezza e profonditร , grazia e tenerezza, esplorando il dolore e il rapporto con noi stessi.
ยซOggi faccio azzurro รจ un modo di dire tedesco che significa Oggi non vado a lavorare. Viene dal Medioevo quando gli artigiani vedevano il cielo azzurro solo un giorno alla settimana, quando appunto non andavano a lavorareยป spiega lโ€™autrice.

Daria Bignardi, foto di Claudio Sforza

Il libro (edito da Mondadori) ci fa conoscere il dolore e lโ€™umanitร , attraverso gli occhi di Gabriele, ยซcome lโ€™arcangeloยป, che perรฒ ยซin Germania รจ un nome da donnaยป, e di Galla. Lei, da quando รจ stata lasciata dal marito, senza una ragione, passa le giornate a fissare dal suo divano la grande magnolia nel cortile, fantasticando di porre fine a quel dolore insopportabile del quale si dร  la colpa. Se esce di casa รจ solo per incontrare la psicanalista Anna Del Fante o per andare in carcere, dove canta con altre dieci volontarie in un coro di detenuti tossicodipendenti. Durante un viaggio a Monaco di Baviera entra per caso in un museo dove รจ allestita la mostra della pittrice tedesca Gabriele Mรผnter, amante del pittore Vasilij Kandinskij. Galla si sente ipnotizzata dalle sue opere e da quel momento la voce di Gabriele entra nella sua vita, tormentandola, prendendola in giro, raccontandole la sua lunga storia dโ€™amore con Kandinskij, cosรฌ simile a quella di Galla con lโ€™ex marito Doug. Galla incrocia sulla sua strada altri due pazienti della psicanalista: Bianca, unโ€™adolescente che non riesce piรน ad andare a scuola, e Nicola, un seduttore compulsivo, vittima di attacchi di panico, in un incontro a sorpresa che potrebbe stravolgere le esistenze di tutti e tre.

Le storie dโ€™amore di Galla e Gabriele sono molto simili anche se vissute in due epoche lontane: la sofferenza dโ€™amore non ha tempo. Cento anni fa si soffriva come oggiโ€ฆ

รˆ vero! Infatti la pittrice Gabriele Mรผnter, il fantasma che parla con Galla e che nellโ€™iperuranio รจ diventata una femminista radicale, รจ indignata e le dice: ยซNon posso credere che cento anni dopo stiamo ancora messe cosรฌ!ยป.

La pittrice รจ un alter ego di Galla?

Secondo me Gabriele Mรผnter รจ una delle voci interiori di Galla: quella che fa piรน fatica a esprimere.

Gabriele โ€œmangiaโ€ pure i Baci Peruginaโ€ฆย 

Mi sono divertita a far parlare questโ€™artista nata alla fine dellโ€™Ottocento in modo spiccio e diretto, come se fosse la sorella un poโ€™ brusca ma divertente che Galla non ha mai avuto.

Tutti i personaggi sono a loro modo imprigionati da qualcosa: amore, carcere, paure, ansia, droga. Qual รจ la prigione piรน grande della societร  di oggi?

Eh, ce ne sono parecchie di prigioni e ognuno ha la sua: la cosa piรน difficile, oggi come un tempo, รจ proprio essere liberi.

Ha qualche ricordo legato allโ€™Umbria?

A Perugia era venuta ad abitare una delle mie migliori amiche del liceo, Maria Rita Albertini, e ho passato con lei e la sua meravigliosa famiglia diverse Pasque. Poi ci sono stata parecchie volte al Festival del Giornalismo. Una volta ne ho approfittato per fare un sopralluogo a Cascia perchรฉ stavo scrivendo un mio libro intitolato Santa degli impossibili, che in qualche modo รจ stato ispirato dalla figura di Santa Rita. Sono contenta di tornare in Umbria, sono quattro o cinque anni che non vengo: vi aspetto domenica a mezzogiorno, tra lโ€™altro mi presenterร  uno scrittore che stimo moltissimo, Giancarlo De Cataldo, che รจ con me anche nella giuria del Premio Severino Cesari, carissimo amico umbro.

ยซCโ€™รจ chi vuole preservare le pietre, chi le tradizioni, chi le ricette. Io vorrei conservare le persone e le loro vite, soprattutto se le persone in questione sono esempi incredibili di vite da romanzo, di esistenze uniche, indimenticabili: delle piccole opere dโ€™arteยป.

Simone Zaccagni con Gigino Menichetti

Quaranta biografie romanzate. Quaranta eugubini normalmente eccezionali. Quaranta personaggi le cui gesta sono passate alla storia e i loro aneddoti raccontati a distanza di anni. Una vera squadra di top player raccolti nel libro Eugubini Fantastici scritto da Simone Zaccagni (edito da Alter Erebus press & label) che verrร  presentato a Gubbio nel chiostro di San Pietro nelle serate di sabato 26 giugno (18.30) e domenica 27 giugno (21.00).
Abbiamo incontrato Simone in anteprima per farci svelare i segreti di questโ€™opera, che non vuol essere solo goliardica ma anche – a suo modo – storica:ย ยซHo voluto rendere immortali persone che, con la sola tradizione orale, rischiavano di scomparire. Gubbio ha un Pantheon di questi personaggi, ha una pletora di campioni, un poโ€™ come la serie A degli anni Ottanta e io, come Roberto Mancini, ho selezionato i migliori. Stiamo parlando di personaggi degli anni Cinquanta, Sessanta, Settanta; ancora vivi ce ne sono soltanto 5-6. Proprio per questo ho voluto omaggiarli e conservarli per evitare che si perdessero tra i ricordi: cโ€™รจ lโ€™imprenditore di successo e il disoccupato, lโ€™artigiano e lโ€™avvocato, il maestro e la casalinga, quelli che hanno letto un milione di libri e quelli che non sanno nemmeno parlare. Personalitร  semplici e personalitร  piรน complesse, tutti diversi ma uguali nellโ€™essere ricordati da una cittร  interaยป spiega Zaccagni.

 

Gli immortali

Se Alรฌ Babร  aveva i 40 ladroni,ย Zaccagni ha i suoi 40 personaggi che hanno fatto, a loro modo, la storia di Gubbio e che tenta di preservare come dei veri monumenti storici. ยซAlcuni di loro รจ dโ€™obbligo menzionarli perchรฉ, come gli artisti del Rinascimento, occorre solo il nome o il soprannome per indentificarli. A Gubbio tutti li conoscono. Penso a Luigi Allegrucci (Guerciolo) e Antonio Farneti (Cioceri) – entrambi hanno fatto anche incursioni nei programmi tivรน nazionali – al commendator Pietro Barbetti, a cui hanno intitolato lo stadio, a Giorgio Gini (Lโ€™avvocato) che รจ stato il primo umbro a scalare il Monte Bianco e il primo eugubino a donare il sangue โ€“ a Gubbio ancora non si poteva e quindi si recรฒ a Perugia. Tra le donne non potevo non ricordare La Penella (Penelope Banano) che negli anni dopo la Guerra inventรฒ una sala da ballo dentro il salotto di casa sua. Tutti i sabati sera e le domeniche pomeriggio la vallata andava a ballare lรฌ; poi – visto che lโ€™idea funzionava – spostรฒ la sala sopra la stalla, da vera innovatrice della green economy, cosรฌ da farla scaldare dal calore del bestiame che passava attraverso le assi del pavimento, certo non passava solo il calore! Sono tutte persone che nella loro semplicitร  sono state innovative per lโ€™epoca che hanno vissuto. Allโ€™interno del libro spesso sโ€™incontrano e interagiscono fra di loro, entrando lโ€™uno nella storia dellโ€™altro: una specie di crossing-over letterarioยป prosegue lโ€™autore.

I 40 personaggi

Una ricerca lunga 20 anni

Per scrivere Eugubini Fantastici โ€“ un chiaro omaggio al film Animali fantastici e dove trovarli – lโ€™autore ha fatto un lungo e meticoloso lavoro di ricerca, parlando con parenti, amici o semplici conoscenti di questi personaggi, ma lโ€™idea ha iniziato a prendere corpo una ventina di anni fa, quando con il fratello Francesco, in un sito, ha scritto e riunito le storie di 20 eugubini. ยซEra stata fatta anche una raccolta uscita in allegato con il giornale Gubbio Oggi: a questi ne ho aggiunti altri 20 ed ecco il libro: un volume prettamente dedicato agli umbri, ma non รจ detto! Al suo interno ci sono anche delle illustrazioni di Eugenio Rotondi realizzate a carboncino. Posso dire che si aggiunge al Dizionario Eugubino – Italiano che ho scritto nel 2016. Lรฌ cercavo di salvare il dialetto, qui salvo i personaggi che hanno fatto una vita normale, ma che per vari motivi รจ diventata eccezionale e piena di aneddoti da raccontare e conservareยป conclude Simone Zaccagni.

 


Ecco lโ€™elenco completo dei 40 personaggi:

  1. Luigi Allegrucci (Guerciolo)
  2. Lanfranco Amedei (Panรฌco)
  3. Armando Baldelli (Anghiga)
  4. Michelangelo Bellini (Baleani)
  5. Penelope Banano (La Penella)
  6. Pietro Barbetti (Il Commendatore)
  7. Ermete Bedini (Il Dottore)
  8. Giancarlo Bellucci (Carlinga)
  9. Mario Bianconi (Balenella)
  10. Franco Brandelli (Mago Sanguinetti)
  11. Filippo Braccini (Sciรนpete)
  12. Bruno Capannelli (Baratieri)
  13. Alessandro Casagrande (Sandro Del Forno)
  14. Aurelio Casagrande (Checco)
  15. Franco Casagrande Fioretti (Paquito)
  16. Adalgisa Cerbella (La Gisa)
  17. Giuseppe Cerri (Peppe โ€˜L Capelaro)
  18. Corrado Codignoni
  19. Antonio Farneti (Ciรฒceri)
  20. Pietrangelo Farneti (Pacio)
  21. Umbro Filippetti
  22. Enzo Gambini
  23. Mario Gillosi (Marietto Dei Vecchi)
  24. Giorgio Gini (Lโ€™avvocato)
  25. Mario Marcheggiani (Marullo)
  26. Giambattista Mazzacrelli (Tito)
  27. Mauro Mengoni (Mauro De Baldone)
  28. Luigi Menichetti (Gigino)
  29. Cecilia Morotti (La Cรฌa)
  30. Enrico Nicchi (Pittino)
  31. Aurelio Passeri (Elio)
  32. Natale Stefano Pauselli (Baffino)
  33. Walter Piccotti (Strizze)
  34. Claudio Pierini (Classe)
  35. Iole Poggi (La Iole)
  36. Luca Signoretti
  37. Astorre Spogli (Bacelone)
  38. Onelio Tosti (Lolly)
  39. Filippo Uccellani
  40. Piero Vispi (Pierino โ€˜L Ciclista)

Scoprire il Trasimeno seguendo le vicende di Carlo e della sua cagnolina Bimba, protagonisti dellโ€™ultimo libro di Marco Pareti โ€œAccadde al tramontoโ€ pubblicato da CoreBook improvvisamente catapultati in una vicenda dai toni avvincenti e serrati a causa dell’evolversi di eventi delittuosi legati al mondo dell’arte e a quello dei giovani.

Lโ€™occasione la presentazione che del volume che verrร  fatta online venerdรฌ 9 aprile, ore 18, in diretta sulla pagina Facebook Magione cultura e sul canale YuoTube Stampa Magione. Ne parleranno con lโ€™autore Francesca Caproni, direttrice del GAL Trasimeno-Orvietano, Sonia Bagnetti, direttrice tecnica di CoreBook, Carla Medici, illustratrice e Alessandro Mastrini, operatore video. Interverrร  lโ€™assessore alla cultura del Comune di Magione, Vanni Ruggeri.

Il romanzo giallo, o per meglio dire il docu-crime, Accadde al tramonto di Marco Pareti, vuol essere un libro per tutti, agile, facile e scorrevole, senza tralasciare i colpi di scena che si alternano a pillole culturali e artistiche sui luoghi in cui la storia รจ ambientata. Nel corso dell’appassionante racconto, la valorizzazione della bellezza artistica, dei paesaggi e della cultura dei borghi del lago Trasimeno, รจ in netta contrapposizione con la disonesta brutalitร  di alcuni trafficanti d’arte senza scrupoli.

Il docu-crime, nel suo dipanarsi, cita alcuni capolavori d’arte pittorica locali, luoghi storici e paesaggistici, con apposite note a corredo e con possibilitร  di approfondimento grazie ai supporti multimediali richiamabili tramite QR Code. Le illustrazioni di Carla Medici impreziosiscono l’opera e l’utilizzo di un font ad Alta Leggibilitร  facilita nella lettura i dislessici (D.S.A.) e chiunque abbia difficoltร  visive.

 


Per chi volesse leggerlo, lo puรฒ trovare presso le principali librerie e i book shop online (eBay, Feltrinelli, CoreBook, Amazon, ibs.it, libreriauniversitaria.it,โ€ฆ).

Link per seguire la diretta:

FACEBOOK

https://www.facebook.com/934470106583285/posts/4212489692114627/

YUOTUBE

https://www.youtube.com/watch?v=_ydl64ve2Xo

Sabato 24 ottobre verrร  presentato il libro Alchimie di luce – Un viaggio nell’arte di Michele Martinelli elaborato ed edito dalla curatrice d’arte Alessandra Anca Palel – Oxygene editore. Nell’apertura interverrร  la Dott.ssa Laura Zazzerini, Direttore editoriale presso AboutUmbria Magazine.

 

 

La presentazione si svolgerร  presso la Galleria d’arte Oxygene, all’interno del Centro Gherlinda (via Pierluigi Nervi 6) dalle ore 17,00.
Info: 3465735635

A Perugia, nel Salone Apollo di Palazzo della Penna, in una cornice di folto e interessato pubblico รจ stato presentato il libro di Sara Allegrini intitolato La rete. A intervenire sono stati la stessa autrice e l’attrice Simona Esposito, mentre a presentare รจ stato l’assessore alla Cultura Leonardo Varasano.

 

Nel romanzo La rete di Sara Allegrini, edito da Mondadori, si parla di Daniel, Maddalena e Eliah, ragazzi difficili che si ritrovano sperduti in mezzo a un bosco.
Senza cibo e senza acqua, i tre si sentono abbandonati, privati come sono di tante cose che, prima di trovarsi lรฌ, avevano sempre dato per scontate. Da qui la traccia riflessiva e formativa che si dipana in un racconto emozionale, rispecchiante l’attuale visione di molti giovani di oggi, quelli che non danno il giusto valore alle cose piรน semplici come il pane.
Nel racconto, sapientemente scritto da Sara, il lavoro, la dedizione e il sacrificio sono consapevolmente reinterpretati e rivalorizzati, scalando la classifica interna e personale degli attuali valori giovanili, proiettati nei ragazzi protagonisti del libro.

 

 

Il romanzo La rete รจ un vero trionfo, anche per le riflessioni educative, nato dalla diretta esperienza come istitutrice di Sara Allegrini, professoressa di Filosofia e Psicologia e docente di corsi di Scrittura Creativa e Teatro. Nel suo percorso di vita professionale, come racconta la stessa Sara, ha vissuto tante esperienze, creando un ottimo rapporto con i suoi studenti ed รจ riuscita a individuare la sorgente di certi loro comportamenti e abitudini, interagendo di conseguenza come formatrice responsabile.
Nel racconto troviamo qualcuno che osserva, indica e obbliga, notiamo l’evoluzione della comprensione per la sinceritร  e la fatica, per l’ubbidienza e la consapevolezza, altresรฌ la forza delle fiabe… e tante altre pillole di spessore per molteplici spunti di riflessione.
Sara ci fa intuire che certi comportamenti rabbiosi o estremi dei giovani potrebbero celare sofferenze che alcuni adulti non sono riusciti a scorgere; allo stesso modo, il rientro a casa dei protagonisti significa tornare alla propria identitร  profonda con paure e delusioni, che potrebbero essere spazzate e superate alla luce dei nuovi insegnamenti esperenziali appena vissuti. Lottare, perdonare e redimersi sono tra le strade suggerite da Sara nel suo profondo libro.

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