Orchestra Lirica Umbra presenta Assisi in Lirica, cinque appuntamenti dedicati alla grande Opera, che si terranno presso la Sala del Palazzo del Monte Frumentario ad Assisi. Si parte venerdรฌ 1 settembre ore 21.
Orchestra Lirica Umbra presenta Assisi in Lirica, cinque appuntamenti dedicati alla grande Opera, che si terranno presso la Sala del Palazzo del Monte Frumentario ad Assisi. Si parte venerdรฌ 1 settembre ore 21.
Abbiamo ricevuto in redazione questa lettera firmata dalla signora Manuela Molinelli, che porta alla luce le difficoltร che ruotano intorno al mondo della lirica e lo scarso interesse che gli viene riservato in Umbria e in Italia.
Durante la pandemia del Covid19, tra melomani, appassionati di Opera Lirica e addetti ai lavori circolavano soventi frasi condite di speranza, mista a sconforto: โSperiamo che lโOpera sopravviva, speriamo di uscirne presto. LโOpera va vista in teatro, speriamo che le limitazioni vengano abolite per tornare alla normalitร .โ In veritร , almeno per quanto riguarda la nostra serafica regione, la pandemia ha semplicemente svolto il ruolo di capro espiatorio per consentire ai quattro che maneggiano lโintera macchina e ai dieci che ne tirano i fili, di tergiversare e di nascondendosi dietro al nulla.
Quali sono i veri e propri fatti che ci spiegano come funziona la realtร operistica umbra, se tale si puรฒ chiamare?
Senza citare Istituzioni o persone, analizziamo punto per punto lo stato attuale, partendo da coloro che rendono lโOpera in grado di esistere, cioรจ gli spettatori. Da chi รจ composto il pubblico umbro appassionato di Opera Lirica? Ebbene, si tratta di persone per lo piรน over cinquanta. Vuoi per la pandemia, vuoi per altri fattori, nel pubblico non si รจ verificato un cambio generazionale, che sarebbe stato necessario per la sopravvivenza vera e propria di questโarte. Il risultato รจ evidente: a spettacoli e concerti vi sono praticamente sempre numerosi posti invenduti. Quasi del tutto inutile per gli addetti ai lavori sprecar soldi in pubblicitร perchรฉ, gran parte dei giovani, non conoscendola, se ne frega altamente.
Non si tratta della questione del prezzo dei biglietti, a cui spesso si dร la colpa – perchรฉ per andare al concerto del Mรฅneskin i giovani pagano fior di quattrini senza batter ciglio – si tratta proprio di disinteresse totale. A cosa รจ dovuto questo disinteresse? Allโignoranza piรน totale riguardo al suddetto argomento.
Vi faccio un esempio concreto: provate a chiedere a un qualsiasi universitario se preferisce la regia di Carsen o di Livermore, e vi guarderร come si guarda un alieno. Facciamone uno piรน semplice: chiedetegli qual รจ la sua Opera preferita di Puccini, il 99% rimarrร a bocca aperta come un baccalร . Senza offesa per i pesci. Mentre di giorno in giorno la situazione peggiora e la barca continua a imbarcare acqua, cosa si fa per porre rimedio a questo problema?
Nulla. Oppure si ridicolizza lโOpera, abbassandola a un livello amatoriale, travisandola e offendendola. โTanto nessuno la capisce! Tanto chi fa caso ai tagli? Tanto chi si accorge che il cantante ha fatto cinquanta stecche e che lโaria non sembra manco lontanamente simile a come รจ scritta? Tanto che importa se non si capisce nulla della trama? Tanto che importa se non ci sono archi nellโorchestra? Tanto che importa se il direttore salta come un grillo e sembra stia ballando la Macarena, invece di dirigere? Tanto che importa se la regia รจ praticamente inesistente?โ
Non importa nulla! Tanto il pubblico รจ composto solo da parenti, amici e affini che non sono mai andati allโOpera e che quando usciranno diranno a tutti che รจ stato bellissimo e che hanno ascoltato unโesecuzione stupenda, quando in realtร a essere vittima di unโesecuzione รจ stata solo lโOpera stessa. E magari il giorno dopo usciranno articoli fantastici scritti da amici di amici di amici che osanneranno gente che in realtร ha cantato, suonato e diretto in maniera vergognosa, degna nemmeno di un saggio di fine anno delle scuole elementari. Per fortuna non esistono piรน i terrificanti loggioni come fu a suo tempo quello del Regio di Parma, quindi tutti usciranno felici e contenti dallo scempio, mentre il povero compositore si rivolta nella tomba.
Vi svelo un segreto… non cโรจ nulla da essere orgogliosi nellโaver prodotto mediocritร ! Nulla. E la mediocritร non dovrebbe essere ammessa nรฉ scusata in nessun luogo, dal grande teatro al giardino di un paesino medievale. Quando riusciremo a convincere pubblico e autoritร che, per non far morire lโOpera Lirica, lโunica cosa fondamentale รจ mettere la musica, quella vera, in primo piano, senza svilirla crudelmente affidandola nelle mani di incapaci?
La diffusione della mediocritร , seppur compiuta sotto la spinta di nobili intenti, non permetterร alle immortali melodie dei nostri compositori dโinsediarsi nei cuori della gente! La mediocritร annoia e non emoziona, la mediocritร puรฒ ottenere un momento di gloria momentanea ma niente piรน. Per riportare davvero in auge lโOpera Lirica sono necessari ARTISTI (lo scrivo in maiuscolo), oltre a persone che comprendano davvero la problematica della morte dellโOpera. Per presentarla a chi non la conosce ci vogliono persone che la amino e la conoscono davvero e soprattutto che non pensano solo ai loro interessi personali.
LโItalia รจ la patria di Giuseppe Verdi, Gioacchino Rossini, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini, Ruggero Leoncavallo, Pietro Mascagni e Giacomo Puccini. Solo questo imporrebbe che maestri e professori, come accade in Germania o Austria, conoscano e insegnano fin dalla scuola primaria la bellezza dellโOpera ai propri studenti. Certamente รจ difficile farla amare a bambini che poi tornano a casa da genitori impreparati cresciuti a merendine e Grande Fratello e convinti che sia una noiosa zuppa per vecchi decrepiti. Si dร la colpa alla pandemia, alla mancanza di denaro, ma allโatto pratico non si sta facendo nulla per il pubblico di domani. Al di lร di questo, la situazione in generale, รจ a dir poco surreale. Associazioni che non pagano o che lo fanno in tempi improponibili, che offrono ai cantanti professionisti 300 euro per sei prove e una recita a unโora di macchina da casa.
Ma veniamo al punto dolente di questa riflessione: vi sono tantissimi cantanti validi che non cantano mai perchรฉ non hanno la fortuna di essere simpatici a quei quattro tizi che gestiscono un poโ tutto. Alcune associazioni presentano opere e mettono in locandina gente che in realtร non รจ stata nemmeno contattata, servendosene come specchietto per le allodole. Ci sono cantanti che dopo un anno dalle recite non hanno visto il becco di un quattrino, mentre chi li ha chiamati vanta rinascite e fantomatiche riprese in fantomatiche arene. Ci sono cantanti, e questo capita in tutta Italia, che vengono contrattati per 1000 euro lordi in luoghi lontani da casa: se facciamo due conti e togliamo le tasse, lโalloggio e il vitto da pagare, in tasca non rimane nulla. Ovvio che poi decidano di dedicarsi ad altra professione, visto che questa non porta a nulla.
La conclusione che se ne deduce – e dico questo premettendo che ci sono rare eccezioni – รจ che lโambiente musicale nella nostra regione sia gestito unicamente da soggetti che pensano solo al proprio orticello avuto in concessione da amici fraterni. Da questi orticelli si ricavano verdure che non vengono divise con chi aiuta a zappare, ma vengono tutte cucinate e mangiate da questi pochi individui.
Quando, chi di dovere si accorgerร di questa situazione? Quando cambierร questa triste realtร ? Forse mai. Le cose qui non si fanno seriamente, mi dispiace dirlo ma รจ cosรฌ. E allora sapete cosa penso… meglio non far piรน nulla piuttosto che illudersi di poter vivere in questo posto con musica e cultura. ร con molta amarezza che affermo queste cose ma vi assicuro che non sono solo provocatorie (solo un pochino) ma principalmente vengono dal cuore. Perchรฉ credo che non ci sia nulla di piรน crudele e meschino che illudere chi veramente ha dedicato la propria vita allโarte e ci crede.
Manuela Molinelli
IOT LIVEโฆ tieni acceso lo smartphone in teatro!
Il nuovissimo Talent per cantanti lirici, ideato e condotto dal tenore Gianluca Terranova in onda su SKY 176 Explorer Hd, con successo di pubblico e stampa, approda in teatro con il format IOT LIVE; prime due date in Umbria a Cittร della Pieve e Orvieto il 3 e 5 gennaio 2023, date organizzate in collaborazione con il Gal Trasimeno-Orvietano.
Il format consiste in una gara di cantanti lirici, accompagnati al pianoforte dal Mยฐ Sergio La Stella (41 anni al Teatro dellโOpera di Roma) che saranno votati in tempo reale dal pubblico in sala e da coloro che seguiranno la diretta Instagram.
Basterร seguire @iot_italiaoperatalent su Instagram e alla fine della gara si potrร porre il like sul cantante preferito; chi riceverร piรน like sarร il vincitore e accederร di diritto alle fasi eliminatorie di IOT Seconda Edizione 2023-24.
Le due serate umbre verranno registrate e messe in onda successivamente, dando visibilitร alle bellezze della regione e mettendo in risalto le sue meravigliose opere dโarte – come le opere del Signorelli e del Perugino nel 500mo anniversario dalla loro morte – che faranno da scenografia allโintera gara in teatro.
Il 4 e 5 gennaio inoltre, al Teatro Mancinelli di Orvieto, saranno aperte al pubblico le audizioni per i cantanti lirici provenienti da tutto il mondo che vorranno partecipare alla seconda edizione di IOT.
La Giuria di queste selezioni umbre sarร formata da:
– il nuovo direttore artistico del Teatro di Tradizione di Sassari: il baritono Mยฐ Alberto Gazale;
– lโagente lirico Mยฐ Angelo Gabrielli della Stage door Agency;
– il direttore artistico del programma: il Tenore Gianluca Terranova;
– il Mยฐ Sergio La Stella;
I giurati saranno presenti durante le gare IOT LIVE in qualitร di osservatori dei giovani talenti ma non voteranno, dando al pubblico pieno potere decisionale.
Per info scrivere a italiaoperatalent@gmail.com www.operatalent.it
Il Gal Trasimeno-Orvietano e le Amministrazioni Comunali di Orvieto e Cittร della Pieve ringraziano il Maestro Gianluca Terranova, una voce e un tenore famoso in ogni parte del mondo, che ha deciso di portare questa proposta in Umbria e, soprattutto, che mette a disposizione il suo impegno per diffondere lโOpera Lirica tra i giovani incoraggiando e selezionando nuovi talenti provenienti da ogni Paese del mondo. Un format piacevole, leggero, ma di altissimo livello che coinvolge altri grandi professionisti oltre il Maestro Terranova, in una strada che vuole diffondere e valorizzare un settore della cultura che รจ tutto italiano e che viene apprezzato in ogni parte del Globo. Una opportunitร anche per far conoscere lโUmbria, una promozione per queste due cittadine che ospiteranno il Talent, e che di Bellezza possono vantarsi ed avvantaggiarsi a supporto dellโeconomia turistica.
Un concerto lirico dedicato alla musica dellโ800 si terrร sabato 11 giugno. โIl Palio allโOperaโ a cura dellโOrchestra Lirica Umbra.
Oltre alle attivitร tradizionali del Palio del Cupolone, che si terrร a Santa Maria degli Angeli dal 1o al 18 giugno, quest’anno, ci sarร (sabato 11 giugno) in piazza Garibaldi una novitร : un concerto lirico dedicato alla musica dellโ800. Il Palio dellโOpera, a cura dell’Orchestra Lirica Umbra fa la sua prima esibizione pubblica. Fondata dal Tenore Claudio Rocchi, porterร in scena tra le piรน famose arie d’opera, canzoni napoletane e brani sinfonici di compositori del secolo XIX, eseguiti da 10 maestri d’orchestra: Patrizio Scarponi (primo violino), Silvia Alessio (secondo violino), Daniele Marcelli (viola), Cristiano Bellavia (violoncello), Massimo Santostefano (contrabbasso), Nicolรฒ Sannipoli (flauto traverso), Annalisa Tinti (oboe), Emanuela Sinigaglia (clarinetto), Cristiano Fiorucci (clarinetto basso) e Jonathan Whitman (corno). L’orchestra, diretta dal Maestro Michele Margaritelli, accompagnerร le voci del Mezzo-soprano Manuela Molinelli e del Tenore Claudio Rocchi. Le due voci hanno da poco cantato a Pretoria in Sud Africa in un concerto all’Ambasciata.
Nella straordinaria scenografia naturale del vecchio molo alla Darsena di Passignano sul Trasimeno domenica 13 settembre Coralium, il Coro Lirico dellโUmbria, ha realizzato open air un evento mai proposto neppure dai grandi teatri: ha allestito e portato in scena al calar del sole di una giornata di grecale nientemeno che Il Tabarro, una delle tre opere del Trittico Pucciniano del 1918.
Tra il respiro impetuoso del vento che agitava la superficie delle acque e lo sfilare silenzioso dei battelli illuminati che rientravano in darsena, รจ andata in scena una delle opere piรน passionali del grande Maestro.
Grazie alla sensibilitร del Comune di Passignano e al solido sostegno del Club Velico locale, il Trasimeno รจ stato sacro testimone e proscenio di una grande suggestione. La piรน completa delle arti, lโOpera Lirica, con la musica e il canto ha compiuto ancora una volta il prodigio di rendere vera per un pubblico attento e partecipe una vicenda dโamore di sangue e di poesia.
Michele, impersonato dal famoso baritono Andrea Sari, Giorgetta dalla preziosa voce del soprano Paola Stafficci, Luigi dalla voce drammatica e potenteย del tenore Claudio Rocchi, la Frugola con la forte caratterizzazione di Rosalba Petranizzi: sono stati protagonisti di una vicenda complessa e lacerante piena di sentimenti forti e situazioni psicologicamente intriganti. Unโambientazione sociale ricca di spunti di modernitร , che riguarda personaggi riconoscibili tra le file della gente comune, giร in qualche modo definibile come sottoproletariato urbano, in unโatmosfera tra il noir e lโintrigo.
Grandi le emozioni assicurate dalla regia di Stefano Rinaldi Miliani, che giocava sulla liason dellโelemento acqua tra il Trasimeno e la Senna, dove si svolge la vicenda, qui riportata ai nostri anni โ50, dove le midinettes, le allegre sartine della Parigi inizio โ900, diventano le merlettaie del lago, appassionate di intrecci e di canzoni dโamore.
Il Coro Lirico era diretto dal deciso gesto di Sergio Briziarelli e lโintensitร musicale della partitura era affidata al raffinato tocco del pianista Ettore Chiurulla.ย Il Coro Lirico dellโUmbria con questo nuovo appuntamento dร seguito e senso al Progetto Opera Trasimeno iniziato giร dal 2016, che vorrebbe eleggere il Trasimeno a lago pucciniano: legittimamente, dal momento che il grande compositore amava assai frequentare le sue sponde in compagnia del suo ospite Riccardo Schnabl.
Un progetto ambizioso e avvincente che tutti gli artisti del coro contribuiscono a far crescere anche con le rispettive competenze, come quella di sarta teatrale del soprano Noemi Marroni creatrice del paradigmatico Tabarro, il grande mantello a ruota di Michele da cui lโopera prende il nome. Il successo decretato dalla presenza di un folto pubblico โ sia pur disciplinato e distanziato – entusiasta della novitร dellโevento ma soprattutto felice di assistere in un simile luogo a questa opera poco rappresentata, ha rafforzato i propositi del sindaco Sandro Pasquali, dellโassessore Christian Gatti e di tutta lโamministrazione comunale, di continuare insieme a Coralium con il Progetto Opera Trasimeno per dare appuntamento a cittadini e turisti nella bella stagione a unโaltra opera nei meravigliosi scenari del nostro lago.
Un trionfo giร realizzato al Morlacchi si ripeterร questa sera (ore 21) nellโarena del Frontone.
Confermato lโentusiasmo di coloro che avevano chiesto una replica del grande evento dello scorso febbraio, e che e lucevan le stelle lo ascolteranno sotto il firmamento che fa da scenografia naturale al grande spettacolo portato a Perugia da Ermanno Fasano e la Solti snc.
Una Gabrielle Mouhlen altera ed elegante, nello stesso tempo appassionata, รจ la Floria Tosca che incanterร il pubblico perugino. Una grande artista sorretta da un cast di esperienza per recitare i tre atti di una delle piรน belle opere di Puccini, la stessa con cui il Teatro La Scala ha aperto la stagione. Il soprano, che ha giร interpretato lo stesso personaggio al Festival Pucciniano di Torre del Lago e al Musikthetaer di Essen, si รจ giร detta innamorata di Perugia, ed รจ bene lieta di tornare, e magari fare anche qualche giro da turista. Lo stesso vale per Davi Ryu che ha interpreterร con intensitร Mario Cavaradossi, un personaggio che puรฒ dare spazio alla sua potenza vocale e al suo impeto interpretativo.
Ermanno Fasano, lโimpresario, ci aveva promesso per questa data la Boheme, ma lโemergenza sanitaria ha ristretto i tempi di preparazione, e riferisce: โSiccome siamo abituati a una certa qualitร cui non vogliamo rinunciare, abbiamo deciso di trasformare il limite in virtรน, e accontentare tutti coloro che a febbraio non erano riusciti a entrare al Morlacchi per il veloce sold out e per lโimpossibilitร di realizzare una replicaโ. Ho Joun Lee impersonerร il terribile Scarpia รจ un baritono ormai riferimento per spettacoli lirici in tutto il mondo.
Nellโintervista al Direttore e Maestro Concertatore, Lorenzo Castriota Skanderbeg ci regala alcune chicche ricordando che non a caso Tosca era lโopera preferite e dirette da Gustav Mahler, ed รจ una delle opere piรน amate anche da altri direttori per la genialitร della musica pucciniana da cui sono nati gli stessi Musical americani, da cui discendono e a cui si sono ispirati molti altri compositori successivi, anche di musica Pop.
La regia รจ affidata a Guido Zamara che nel rispetto della tradizione riesce sempre a sorprenderci con qualche particolare innovativo che coinvolge il pubblico con la ricerca del significato che generalmente nello stile zamarese si svela nel finale.
La presenza dellโorchestra sinfonica della cittร di Grosseto insieme al Coro Lirico dellโUmbria ha creato un connubio artistico toscoumbro sperimentato ormai da tre anni e che si rinnova e rafforza in ogni evento, confermato anche nelle tournรฉe fuori regione.
Una menzione speciale a Stefano Rinaldi Miliani, che nella sua lunga carriera ha interpretato molti ruoli, e ha calcato le scene di teatri di tutto il mondo, e dopo averlo giร rappresentato allโArena di Verona, anche domani interpreterร Angelotti ha offerto unโottima interpretazione sia scenica che vocale.
Una presenza di freschezza fanciullesca comunque connotata da professionalitร matura รจ stata portata dalla presenza del Coro delle Voci Bianche del Conservatorio di Perugia, con la direzione del Maestro Franco Radicchia, il quale riferisce che: โIl coro ha da tempo obiettivi artistiche ed educativi che portino i piccoli e i giovani alla conoscenza della musica di alto livello, come formazione del futuro fruitore del belloโ. In un iter educativo che responsabilizza notevolmente i cantori e le famiglie a un senso di formazione e preparazione. Fra tutti emerge la figura del pastorello che sarร interpretato da Tommaso Tortoioli in un tripudio di sentimenti e passioni forti quale รจ Tosca, ha porterร con naturalezza e grande espressivitร la purezza dellโetร novella.
Importanti collaboratori del Coro Lirico e in questo contesto di tutta lโopera messa in scena i maestri preparatori Sergio Briziarelli ed Ettore Chiurulla, che oltre alla preparazione degli artisti del coro, contribuiranno con grandi effetti sonori afferenti ai vari contesti musicali.
Lo stesso Ermanno Fasano, titolare della S.O.L.T.I , che giร da oltre tre anni porta lโOpera Lirica nella nostra cittร , entusiasta dellโaccoglienza e dalla calorositร del pubblico perugino promette che febbraio al Morlacchi sarร un appuntamento annuale conย lโOpera, dove ci incanterร con un altro importantissimo titolo, e facendo i dovuti scongiuri che sul palcoscenico sono doverosa consuetudine.
ยซIl maestro Pavarotti mi ha insegnato tanto. Abbiamo fatto lezione per sei anni, mi disse che ero bravo e che dovevo seguire i suoi consigliยป.
Ammetto che รจ stata una delle interviste piรน lunghe che abbia mai fatto, oltre quarantacinque minuti di chiacchiere. Ne รจ perรฒ valsa la pena, perchรฉ Claudio Rocchi โ tenore nato e vissuto a Bettona โ ha tanti aneddoti e curiositร da raccontare: ยซPotrei scriverci un libroยป mi confessa. In effetti ha ragione. Senza nessun freno abbiamo parlato delle lezioni con Luciano Pavarotti, di come vive il suo lavoro, del mondo della lirica e della musica di oggi che non apprezza. Il tenore umbro ha calcato tanti palcoscenici in giro per il mondo e sogna di essere il protagonista alla Prima del Teatro alla Scala. ยซNon mi do limiti!ยป
Claudio Rocchi
Claudio, qual รจ il suo legame con lโUmbria?
ร un legame di vita, un legame fortissimo. Mi sento umbro al 100% e questa sensazione mi accompagna quando sono allโestero. Porto la regione in giro per il mondo: mi รจ capitato spesso di cucinare per gli amici stranieri la torta al testo o di raccontare loro aneddoti e storie sullโUmbria.
Ci racconti la sua esperienza col maestro Luciano Pavarottiโฆ
ร iniziata per caso. Allโepoca โ nel 1999 – studiavo al Conservatorio e lavoravo in fabbrica: la zia dellโinfermiere di mio nonno era la cuoca di Pavarotti a Pesaro: il Maestro aveva nella cittร marchigiana una casa bellissima, sul mare, dove spesso trascorreva del tempo. Ovviamente nessuno avrebbe mai pensato che questo passaggio di voci sarebbe andato a buon fine. E invece sรฌ. Un mese dopo โ inizio 2000 – mentre ero al lavoro, mi chiamรฒ mia mamma per dirmi che Pavarotti mi aspettava nel pomeriggio per unโaudizione. Senza nemmeno prepararmi sono partito. Lui a fine provino mi disse: ยซQuando ci rivediamo?ยป Da quel giorno, ogni volta che si trovava a Pesaro, facevamo lezione insieme.
Quanto tempo sono durate le vostre lezioni?
Sei anni. Ci vedevamo tre-quattro volte allโanno, ma sono stati momenti fondamentali, mi ha insegnato tantissimo: la respirazione, lโemissione, lโapertura del palato e della gola, il giro degli armonici e tanto altro.
Qual รจ lโinsegnamento che non dimenticherร mai?
Mi diceva sempre: ยซLa voce la devi dare, non la devi fareยป. Inoltre, lโultima volta che lโho visto, mi ha detto che non dovevo avere altri insegnanti: ยซSei bravo, devi fare solo quello che ti dico io e aspettareยป. Cosรฌ ho fatto, ho aspettato che arrivasse il mio momento. Il ricevere un bravo dal lui mi ha riempito d’orgoglio.
Quandโรจ che un ragazzino decide di diventare un tenore?
Non si decideโฆ ci nasci o non ci nasci. Io fin da piccolo cantavo, spesso quando ero nellโofficina di mio padre. Cantavo soprattutto musica leggera italiana. Un giorno, alla fine della terza media, la mia professoressa di tecnica, durante la cena di fine anno scolastico, si accorse della mia voce e mi prese appuntamento con un maestro di Napoli che veniva in Umbria per far lezione ai Cantori di Assisi. Andai cosรฌ ad Assisi per il provino: mi fece fare dei vocalizzi per sentire lโestensione della voce e poi mi disse: ยซOra vai in farmacia a comprare dei pacchi di cerottiโฆ Nostro Signore รจ stato troppo buono con te e se qualcuno ti sente cantare ora, ti rovina. Devi mettere i cerotti davanti alla bocca fino a 18-19 anniยป io allโepoca avevo 12 anni ยซquando la voce sarร maturataยป. Non fu proprio cosรฌ, a casa mia lโentusiasmo era talmente forte che mi mandarono alla Scuola Comunale di Musica a Bastia Umbra e iniziai a studiare pianoforte. Poi arrivรฒ il Conservatorio, a Perugia.
Sogna mai di essere il protagonista della Prima al Teatro alla Scala di Milano?
ร un sogno. Ci penso e ci ho sempre pensato, perchรฉ non mi do limiti: cosรฌ come cantare nei teatri di New York e Londra, anche se La Scala resta sempre lโรฉlite, nonostante in questi anni sia calata un poโ.
Ci spieghi meglio.
Oggi รจ molto piรน importate lโaspetto, lโessere televisivo e avere una voce che piace a chi sceglie gli interpreti per una rappresentazione. Molte belle voci non vengono scelte perchรฉ non giuste. Poi ci sono delle lobby molto forti che incidono moltissimo. Il mondo della lirica รจ molto difficile e spesso si va avanti solo con le raccomandazioni. Ma lasciamo stareโฆ
Qual รจ lโopera che le piace piรน interpretare?
La Tosca. In questโopera ci sono delle musiche talmente belle che anche chi non si รจ mai avvicinato alla lirica, ascoltandola, si emoziona. Tosca, per me, รจ unโopera meravigliosa.
Lo spieghi a noi profani: che cosโรจ lo studio dello spartito?
Non รจ solo lo studio delle note, ma anche la storia, il personaggio, il perchรฉ fa quello, cosa voleva esprimere lโautore, quali sono le sue emozioni, i suoi pensieriโฆ Unโopera non va solo eseguita, va soprattutto interpretata, si deve entrare appieno nel personaggio. Lo studio dello spartito รจ questo, una visione a 360 gradi dellโopera, e per questo serve un bravo maestro per avere le direttive giuste ed entrare nel profondo.
Cosa vuol dire per lei cantare?
Nel cantare noi ci consumiamo, siamo sul palcoscenico nudi e tiriamo fuori lโanima. Non รจ solo un eseguire. ร questa la differenza tra un cantante e un esecutore: รจ facile trovare tanti esecutori, piรน difficile รจ trovare bravi cantanti, quelli che ti fanno emozionare quando li ascolti.
Pochi giorni fa se nโรจ andato il maestro Ennio Morriconeโฆ lo ha mai incontrato?
Purtroppo no. Resterร sempre tra i piรน grandi. Che musica, ragazzi! Con solo quattro note ha creato dei capolavori e ha lasciato musiche che resteranno eterne.
Ascolta musica pop?
Ascolto tutta la musica, di ogni genere.
Le piace la musica che circola in questo periodo?
Un periodo cosรฌ basso, forse, non cโรจ mai stato, basta vedere quello che รจ stato presentato a Sanremo. Ci sono testi che passano in radio che sono terribili, senza parlare delle voci. Si sentono delle rime assurde e spesso mi chiedo: ยซMa i cantautori del passatoโฆ li avranno mai ascoltati? Lucio Dalla, Mogol, tanto per dire i primi che mi vengono in mente, li avranno mai letti?ยป. Basta leggere i testi per capire le differenze.
Non mi dica che non cโรจ nessun cantante che le piace…
Gli unici cantautori che apprezzo sono Max Gazzรจ e Brunori Sas.
E a livello vocale?
No, non cโรจ nessuno. Si punta piรน sullโimmagine e sul personaggio che sulla voce, i talent hanno distrutto il mondo della musica invece di farlo evolvere. Il commercio comanda su tutto, devi essere un personaggio che piace al pubblico. Ahimรจ, non si punta piรน sulla voce.
Ha dei progetti in cantiere?
Nei prossimi giorni parto per un concerto nel nord della Polonia, poi andrรฒ i primi di agosto ad Anghiari e poi a Castiglione del Lago. Piano piano abbiamo ripreso le nostre attivitร .
Come descriverebbe lโUmbria in tre parole?
Genuina, sorprendente, unica.
La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regioneโฆ
Pace.
Le note immortali del Maestro dei Maestri, Giuseppe Verdi, risuoneranno tra le fronde dei lecci e le statue del Teatro dellโArcadia dei Giardini del Frontone (Perugia) per deliziarci con due delle opere liriche piรน amate al mondo.
La Traviata
Due recite che preannunciano grandi emozioni, il 23 luglio Rigoletto e il 30 La Traviata, messe in scena dallโimpresario Ermanno Fasano con Musica e Spettacolo di Roma, animeranno lโestate culturale perugina. Lโamore per la lirica รจ una passione di famiglia in casa Fasano: basti pensare che il papร , Aldo, stimato tenore e impresario, si iscrisse allโAlbo delle Imprese di Musica Lirica lo stesso anno di istituzione di tale prestigioso e storico registro e cioรจ il 1967, con numero di protocollo 2.
Oltre cinquantโanni di passione e professione generano profonda esperienza; non a caso lo scorso anno, con la messa in scena di Madama Butterfly, sempre ai Giardini del Frontone, si รจ registrato il sold out. Il pubblico entusiasta chiese di ripetere la graditissima esperienza. Ed eccoci accontentati, questโanno si raddoppia, con due titoli: Rigoletto e La Traviata.
Forse non tutti conosceranno la trama o la stessa opera, ma siccome la lirica รจ identificata come patrimonio universale, lโAssociazione di Perugia Amici della Lirica, da sempre impegnata nella divulgazione, offrirร occasione di conoscenza e approfondimento di entrambi i titoli.
Comunque di una cosa sono certa, ci sono note e arie che sono riconoscibili da tutti, anche perchรฉ spesso vengono usate in contesti creativi al di fuori del palcoscenico. Chi non ha mai sentito La donna รจ mobile o Amami Alfredo? Questโultima fece commuovere la stessa Vivian in Pretty Woman. Per alcuni puristi la citazione sembrerร dissacrante, ma la Lirica รจ nata come spettacolo popolare, e tale deve tornare.
ร questa, la speranza che anima il Coro Lirico dellโUmbria, che nella persona del suo Presidente, il professor Paolo Galmacci – insieme agli altri componenti del direttivo – tanto si impegna per riportare una stagione stabile a Perugia. Molti nostri concittadini fanno dei veri pellegrinaggi per andare ad ascoltare lโOpera dal vivo, fino a Verona, Macerata e tanti altri templi della musica, e riuscire ad avere degli spettacoli di questa portata a Perugia รจ unโoccasione imperdibile.
La Traviata
Per lโimportante evento, nel cast, attentamente selezionato dallo stesso Ermanno Fasano, ci saranno cantanti lirici internazionali, quali Sergio Bologna, Claire Cooolen, Caung Mang Lee, Antonio Marani e Asude Karayavuz che si cimenteranno nel Rigoletto.
Mentre Erica Wen Meng Gu interpreterร Violetta, e i nostri David Sotgiu e Andrea Sari saranno rispettivamente Alfredo e Giorgio Germont ne La Traviata.
In ogni serata si impegneranno oltre cento artisti. Insieme ai protagonisti, ben 60 elementi dellโOrchestra sinfonica di Grosseto, il Coro Lirico dellโUmbria diretto dal maestro Sergio Briziarelli, i ballerini del Centro Danza, il regista Guido Zamara, e il Maestro Direttore e Concertatore Lorenzo Castriota Scanderbeg; nonchรฉ numerose altre maestranze, tra tecnici, truccatori, parrucchieri, costumisti e altri operatori, ma fra tutti la regina resterร sempre unica e sola lei: la musica!
Parafrasando il titolo di un famoso romanzo, e poi film, concludo dicendo che, durante i prossimi martedรฌ di luglio, non solo le stelle staranno a guardareโฆ ma anche ad ascoltare!
La Traviata
Ai Giardini del Frontone il mese dโagosto รจ iniziato con Madama Butterfly della produzione Musica e Palcoscenico di Roma
Madama Butterfly, foto Giancarlo Belfiore
Un evento con una straordinaria partecipazione di pubblico. La coda, giร unโora prima della recita, faceva presagire lโinteresse, ma ยซla realtร รจ andata oltre le piรน rosee aspettativeยป dice il produttore Ermanno Fasano. Infatti lโopera ha fatto sold out. Oltre cento le maestranze messe in campo, tra lโorchestra della Cittร di Grosseto, gli acclamati solisti, e al seguito attrezzisti, tecnici luci, tecnici audio, costumisti, truccatori, parrucchieri.
Importante coordinatore, insieme a Cinegatti, il Coro Lirico dellโUmbria, capitanato dal prof. Paolo Galmacci. Questโultimo riferisce dellโimportante e imponente lavoro di squadra che inizia mesi e mesi prima dello spettacolo. A tal motivo si ringrazia in particolare l’Associazione Borgo Bello e in specie il presidente Orfeo Ambrosi e tutte le restanti associazioni patrocinatrici, evidenziando l’Associazione Amici della Lirica che, in due serate precedenti la recita, con la presidente Carla Mantovani ha raccontato la trama dell’opera e lo spirito pucciniano, contribuendo a creare cultura musicale e un ascolto piรน consapevole.
Il numeroso pubblico che ha partecipato all’evento, foto Giancarlo Belfiore
Lo straordinario afflusso di pubblico per Madama Butterfly al Frontone รจ la conferma che abbiamo tutti bisogno di bellezza, e il Bel Canto italiano รจ un patrimonio culturale molto apprezzato nel mondo che appartiene a chiunque lo sappia amare.
La lunghissima coda davanti alla cassa, la composta attenzione, la partecipazione emotiva e i ripetuti applausi per gli artisti, confermano che quello che pensava il Maestro Giuseppe Verdi del pubblico perugino โ il fatto che sia un pubblico colto – รจ ancora e quanto mai vero.
Lo stesso Maestro Alessandro Nisio, scomparso lo scorso maggio e a cui รจ stato dedicato lโevento, ripeteva spesso ยซragazzi ricordate che noi ci mettiamo tutta la competenza e la passione possibile, ma la magia dello spettacolo l’accende l’energia del pubblico. noi siamo qui per loro e grazie a loroยป.
Madama Butterfly, foto Giancarlo Belfiore
Lโidea dellโOpera allโaperto nasce da un’idea del Coro Lirico dell’Umbria in accordo con l’impresario teatrale Ermanno Fasano e Cinegatti, gestore dell’arena del Frontone. Con il Patrocinio del Comune di Perugia, e il particolare favore dell’Assessore alla Cultura Maria Teresa Severini, da alcuni mesi si รจ dato il via a un progetto che ha portato per la prima volta, nel cuore della nostra cittร , uno spettacolo grandioso, come puรฒ esserlo soltanto un’opera lirica tra le piรน note e amate nel mondo. ย ย ย ย Il che ha significato lavoro, studio, contatti e tanta determinazione, per tradurre idee e parole nei fatti che contano.
Ha significato la venuta a Perugia di una macchina organizzativa di lunga esperienza, quale รจ Musica e Spettacolo, e lโinvestimento in prima persona dell’impresario Ermanno Fasano che, a rischio di fare un evento nel fulcro delle vacanze estive, aggiungeva anche un luogo senza unโalternativa a possibili temporali estivi. La sfida รจ stata vinta, e con grande soddisfazione. Anche gli artisti di fama internazionale quale Diana Jung (nei panni di Chochosan), Massimo Sirigu (nel ruolo di Pinkerton), e il Maestro Castriota Skanderbeg, hanno molto apprezzato Perugia e lโentusiasmo con il quale รจ stato accolto lo spettacolo. Conferma tangibile e inequivocabile che, tra i tanti eventi importanti, lo spazio per la stagione dellโopera lirica, a Perugia, cโรจ.
Madama Butterfly, foto di Oscrina di Simone
Con la sua voce da mezzosoprano ha incantato i teatri dโItalia e non solo. Marina Comparato, cantante lirica e perugina DOC, vive da diverso tempo a Firenze ma porta lโUmbria nel suo cuore.
Marina Comparato
Lei vive a Firenze, qual รจ il suo legame con Perugia e lโUmbria?
Sono nata a Perugia e ci ho vissuto fino a 19 anni, poi mi sono trasferita a Firenze per motivi di studio e poi di lavoro, ma resto legata a questa terra, perchรฉ qui cโรจ la mia famiglia. Ho un legame affettivo e ovviamente familiare.
Crede che questa regione in questo ambito artistico รจ ben sfruttata?
Ha tante iniziative culturali legate al teatro e alla musica, ma il mondo della lirica, il mio mondo, non รจ quasi presente. Questo per me รจ una nota dolente. Perugia รจ, forse, lโunico capoluogo italiano a non avere una stagione lirica. Lโinteresse da parte del pubblico cโรจ e si vede nelle rare rappresentazioni, manca perรฒ quello della politica. Cโรจ solo il Teatro Lirico Sperimentale โAbriano Belliโ di Spoleto che punta sul questโarte. Io sono molto legata a questo teatro perchรฉ ho vinto nel 1997 il loro concorso lirico, che รจ uno dei piรน importati d’Italia.
Come si potrebbe intervenire?
In molte regioni, penso alla Toscana, allโEmilia Romagna e alle Marche, i piccoli teatri si consorziano e danno vita a delle realtร liriche molto interessanti.ย A Perugia ci sono โGli amici della liricaโ che organizzano incontri ed eventi, ma sono costretti ad andare fuori regione per vedere le opere. Servirebbe un intervento concreto da parte della politica, che per ora non si รจ interessata di questโambito.
La scelta di lasciare la sua cittร รจ stata dettata dalla carriera. Si รจ mai pentita?ย
Dal punto di vista lavorativo sono stata costretta, ma mi manca sempre la mia cittร e torno ogni volta che posso. Perรฒ devo dire che non mi sono mai pentita della scelta fatta.
Lo stereotipo degli umbri chiusi lo ha mai avvertito, glielo hanno fatto mai notare?
A me no, perchรฉ sono stata educata ad essere aperta versoย il mondo, ma da perugina ammetto che Perugia รจ una cittร chiusa verso chi non รจ nato o verso chi non vive la cittร . A volte mi sento io stessa un poโ tenuta fuori visto che non ci vivo da diverso tempo. Non cโรจ molta apertura verso lโesterno, ma รจ una caratteristica storica dei perugini: da sempre sono ombrosi e chiusi. La stessa cittร ha ben due cinta di mura che la difendono e lโapertura non รจ certo stata incoraggiata dai trasporti pubblici. Basta pensare alle linee ferroviarie che la rendono ancora piรน isolata.
Tre parole per descrivere lโUmbria…
Verde, golosa e sconosciuta.
La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regione…
San Francesco e i suoi viaggi. ร partito da una piccola regione ed รจ arrivato in tutto il mondo.
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