Si apre al pubblico sabato 29 luglio 2023 alle ore 21:00, negli storici ambienti di Villa Fidelia a Spello (PG), la mostra Internazionale dโArte Contemporanea โStati dโArteโ.
Giunta alla settima edizione, รจ organizzata dallโAssociazione La Casa degli Artisti guidata da Carla Medici e Francesco Minelli e curata dal critico dโarte Andrea Baffoni, con il patrocinio di Ministero della Cultura, Regione Umbria Assemblea Legislativa, Provincia di Perugia, Comune di Spello e Camera di Commercio dellโUmbria. Durerร fino al 27 agosto e sarร aperta tutti i giorni dalle 15:30 alle 19:00 ad ingresso libero. Lโinaugurazione รจ presenziata dalle autoritร tra cui il Sindaco di Spello Moreno Landrini, Erika Borghesi consigliere provinciale e gli organizzatori della manifestazione.
Lโedizione 2023 pone particolare attenzione ai temi delle mutazioni sociali, soprattutto nellโambito delle nuove tecnologie. Molto spazio รจ lasciato alle ibridazioni uomo-macchina, attraverso installazioni dal sapore post-umano in cui il visitatore puรฒ immergersi fino a interagire direttamente con lโopera. Come sempre, comunque, gli artisti hanno avuto libera scelta sul tema potendo mantenere il proprio linguaggio e personalitร . Le opere esposte, pittoriche, scultoree installazioni sono presenti sia allโinterno che allโesterno della villa e nel parco. 70 in totale gli artisti, di cui 20 stranieri in rappresentanza di altrettanti paesi. Lโitinerario espositivo si sviluppa sui tre piani della mostra partendo dalla sezione piano terra dove lโattenzione รจ riservata ai temi della Terra, attraverso una lettura che dalle origini primordiali del pianeta porta fino allโimmaginario cosmico che troviamo al piano superiore. Accanto a ciรฒ lโindagine sul corpo attraverso opere pittoriche e installazioni sonore e luminose.
I temi si spostano quindi sullโattualitร andando ad indagare le dinamiche della vita contemporanea nei suoi aspetti piรน tragici, ma contemplando in essi anche dei risvolti ludici in grado di raccontare al meglio le tante sfaccettature della quotidianitร . Si arriva quindi ad opere piรน orientate verso temi filosofici, dove la riflessione sul tempo spinge gli artisti alla realizzazione di lavori dal profondo risvolto etico con unโattenzione specifica alla geometria e alla dimensione mentale dellโarte.
Parallelamente, allโinterno della Limonaia, รจ presente una sezione dedicata alle celebrazioni per il cinquecentenario di Perugino dal titolo: Perugino amico mio. Un pittore nei colori del nostro tempo, parte di un progetto piรน ampio portato avanti dalla Casa degli Artisti di Perugia nellโanno in corso. Durante dellโintero mese espositivo la manifestazione prevede lโorganizzazione di eventi collaterali artistici, musicali e teatrali, il tutto consultabile attraverso il sito della Casa degli Artisti di Perugia.
Dal 17 al 20 agosto Astra Arcana, Il Bacio della Medusa, Aldo Tagliapietra, La Maschera di Cera, La Cruna del Lago, Gianni Nocenzi, un omaggio a Franco Battiato, Furio Chiricoโs The Trip, Ancient Veil.
Torna lโappuntamento con il progressive rock: la quarta edizione di Trasimeno Prog Festival รจ stata presentata alla presenza del sindaco di Castiglione del Lago Matteo Burico e dellโassessore alla cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano. Il programma รจ stato presentato da Massimo Sordi, presidente di Trasimeno Prog, coadiuvato dal segretario Alfredo Buonumori.
Come lo scorso anno la manifestazione avrร un prologo a Perugia giovedรฌ 17 agosto, per poi trasferirsi nel weekend alla Rocca Medievale di Castiglione del Lago dal 18 al 20 agosto, e Leonardo Varasano ha messo in luce la proficua collaborazione fra Perugia e Castiglione del Lago che mette i Giardini del Frontone e la Rocca Medievale in un collegamento artistico che sta dando molte soddisfazioni, garantendo la prosecuzione anche negli anni a seguire: ยซCi lavoreremo appena finita la quarta edizioneยป.
La presentazione
Il via ai Giardini del Frontone di Perugia con un concerto gratuito di due band umbre, nel segno della valorizzazione del patrimonio culturale locale: i giovani โAstra Arcanaโ ed โIl Bacio della Medusaโ, che ritorna al Festival dopo la partecipazione del 2021 a Castiglione del Lago.
ยซUna collaborazione bella, significativa e fondamentale โ ha ribadito Matteo Burico โ per Castiglione del Lago e per la Cittร del Trasimeno. Sapere di poter contare su un capoluogo come Perugia, attento alle iniziative culturali e al loro sviluppo รจ molto importante. Grazie agli appassionati volontari di Trasimeno Prog e soprattutto a Massimo Sordi per lโenorme impegno profuso nellโorganizzazione dellโevento: questo genere musicale รจ bellissimo e va tramandato alle nuove generazioni. Il palcoscenico della Rocca Medievale รจ suggestivo e abbiamo pronto un progetto per ampliarlo, renderlo piรน accogliente, capiente e funzionale alla musica di ogni genere e al teatroยป. Massimo Sordi e Alfredo Buonumori hanno presentato il programma castiglionese: in collegamento da Genova รจ intervenuto Edmondo Romano, eccelso fiatista degli Ancient Veil che suoneranno domenica 20 agosto e presenteranno il nuovo album.
Astra Arcana
Il programma
Da venerdรฌ 18 agosto il Festival si sposterร nel classico e suggestivo scenario della Rocca Medievale di Castiglione del Lago, location dove il festival รจ nato: la band della voce storica delle Orme Aldo Tagliapietra che farร un omaggio allโalbum Felona e Sorona a cinquantโanni dallโuscita e poi โLa Maschera di Ceraโ, in tour nel ventennale della fondazione. Sabato 19 agosto sarร una giornata con tre spettacoli sul palco della Rocca: La Cruna del Lago presenterร lโalbum Schiere di sudditi non escludendo unโanteprima dalla prossima pubblicazione; sarร poi la volta del piano solo di Gianni Nocenzi, reduce da una recente apparizione in Umbria, in un inedito concerto lo scorso mese di maggio con il fratello Vittorio, ed infine si celebrerร a due anni dalla scomparsa la musica del maestro Franco Battiato. Per farlo sul palco lโOrchestra Sinfonica Internazionale composta da 53 elementi e diretta dal maestro Leonardo Quadrini, accompagnata da La Cruna del Lago e da ospiti a sorpresa che saranno svelati in un secondo momento.
Furio Chirico’s The Trip
Chiusura domenica 20 agosto con un altro doppio concerto; arriverร la nuova formazione โFurio Chiricoโs The Tripโ che presenterร lโalbum Equinox, uscito lo scorso anno, oltre ad una rivisitazione del repertorio dellโoriginale gruppo The Trip, che vedeva tra le sue fila lo scomparso tastierista ligure Joe Vescovi, un giovane Ritchie Blackmore (in seguito con i Deep Purple) e lo stesso Chirico alla batteria. Furio Chirico si รจ collegato telefonicamente raccontando le sue esperienze.
Infine, un altro fiore allโocchiello della manifestazione sarร gli โAncient Veilโ del fiatista Edmondo Romano con lโanteprima nazionale assoluta del nuovo album della formazione, in uscita in autunno. Spazio anche ai libri dedicati alla musica: venerdรฌ 18 nel pomeriggio in piazza Bruno Meoni Walter Gatti presenterร il libro โEssenze: vita di Claudio Rocchiโ mentre in serata incontro sul palco della Rocca Medievale con Lelio Camilleri per raccontare attraverso i suoi libri un viaggio attraverso i Beatles, Caravan, King Crimson e il suono del progresso. Sabato 19, sempre nel pomeriggio in piazza Bruno Meoni Fabio Zuffanti ci parlerร di Franco Battiato attraverso il suo piรน recente libro sullโartista siciliano: โSegnali di vita. La biografia de La voce del padroneโ.
Domenica 20 infine sarร ancora la piazza Bruno Meoni ad ospitare la presentazione del libro di M. Deborah Farina presenterร il libro โOsannaplesโ. Romanzo rock di un sogno psichedelico; poi sul palco della Rocca lโAssessore alla Cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano presenterร il suo libro โNazione pop; lโidea di patria attraverso la musicaโ.
Non mancherร per gli appassionati la possibilitร di acquisti con la terza โFiera del discoโ nei tre giorni di Castiglione del Lago, in piazza Gramsci, e varie presentazioni di libri dedicati al mondo della musica. Anche questโanno, quindi, un ricco menรน per i seguaci del genere progressive rock, tra tradizione e innovazione; due caratteristiche che da sempre contraddistinguono questa manifestazione.
ANGSA รจ lโAssociazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici che, dal 1985, difende i diritti delle persone con autismo e delle loro famiglie.
Costituita inizialmente da genitori, familiari, tutori e persone nello spettro autistico รจ unโAssociazione di Promozione Sociale e unโOrganizzazione non lucrativa di utilitร sociale. ANGSA ha anche una sede in Umbria, in Piazza Mazzini a Bastia Umbria. Ce ne parla la dottoressa Eleonora Spalloni, responsabile regionale per la raccolta fondi, che mi spiega anche lโevoluzione ventennale di quella che prima era unโassociazione di genitori e ora conta piรน di trenta dipendenti.
ยซIn realtร dagli anni Ottanta le cose sono un poโ cambiate: per fare un esempio, anche il termine soggetti รจ stato superato in favore della parola persone, che รจ piรน rispettosoยป ci tiene subito a sottolineare.
Dottoressa Paola Carnevali Valentini
Lโassociazione nazionale si suddivide in settori regionali o provinciali. In Umbria, ANGSA esiste da circa ventโanni ed รจ da allora che la dottoressa Paola Carnevali Valentini la guida, portando avanti attivitร di formazione, di sensibilizzazione e di informazione sul territorio attraverso seminari, convegni, interventi nelle scuole e sensibilizzazione delle famiglie attraverso i pediatri.
ยซIn questo modo andiamo ad abbracciare anche i primi anni di vita del bambino, quando lโautismo si manifesta. Lโindividuazione del disturbo pregiudica infatti la presa in carico e poi lo sviluppo del bambino stesso: รจ diverso iniziare un percorso a 18-20 mesi o oltre i due anni di etร . Nel primo caso, infatti, si prende in carico il bambino nella fase dello sviluppo, quando cominciano a manifestarsi tutti quegli aspetti che, nel caso dellโautismo, risultano compromessi: la socialitร , la comunicazione, il comportamento. Nei bambini autistici, la quasi impossibilitร a comunicare sfocia in manifestazioni comportamentali che possono essere autolesive, eterolesive o non adatte al contestoยป spiega E.S. ยซBisogna comprendere che ancora sappiamo davvero poco dellโautismo, specie sulle cause scatenanti. Non si sa se sia un problema genetico. In ogni caso, quando la famiglia riceve la diagnosi, spesso si ritrova in unโimpasse emotiva. ร qui che entra in gioco la rete di supporto ANGSA, strutturata in centri di servizio che, al momento, si occupano di circa 80 famiglie e non solo umbre.ยป continua.
L’interno della struttura
I progetti dedicati agli adulti: le due anime de La Semente
Una volta perรฒ termina la scuola dellโobbligo, insorgono nuove difficoltร , una delle quali รจ legata alla gestione della quotidianitร . Proprio per aiutare i ragazzi a trovare il proprio posto nel mondo, favorendo lโintegrazione e la socializzazione, nonchรฉ per garantirne lโoccupazione, nel 2011 รจ nata La Semente, che consta di due anime. La prima รจ il centro diurno, una struttura socio-sanitaria accreditata al SSN che, al momento, ospita 17 ragazzi. In questo vecchio essiccatoio a Limiti di Spello (PG), ristrutturato con fedeltร storica e autosufficiente dal punto di vista energetico, i ragazzi vengono preparati al mondo del lavoro attraverso un ventaglio di attivitร che vanno dalla creazione della carta alla ginnastica, dalla musica alla ceramica. Vengono loro assegnati dei compiti piรน o meno semplici, attraverso unโagenda coloratissima e, in alcuni casi, persino illustrata. Vengono abituati a muoversi in ambienti che simulano un ufficio o una stanza privata, in cui dedicarsi alla lettura in solitudine: si tratta di ambienti creati e arredati con materiali insonorizzanti, in modo che i ragazzi non possano sentirsi infastiditi da echi o rumori indesiderati. Certo che la campagna spellana in cui si trova il complesso, alle pendici di quel Monte Subasio che regala panorami indimenticabili, sicuramente contribuisce a creare un locus amoenus in cui coltivare progetti eโฆ intenti, cosรฌ come dichiara lo slogan de La Semente.
La seconda anima รจ proprio quella commerciale, legata alla cooperativa agricola votata al turismo sociale, alla produzione e alla vendita. Il progetto abbraccia infatti lโospitalitร – con la struttura ricettiva affacciata sul Monte Subasio – la produzione di conserve biologiche, la creazione di regalie aziendali e lโattivitร di catering per gli eventi mensili.
ยซLa cooperativa รจ proprio figlia di ANGSA e ciรฒ รจ evidente nella sua gestione, nel suo statuto e nel suo CDA. Finora abbiamo avuto 4 inserimenti lavorativi, sia come utenti sia come soci lavoratori della cooperativaยป dichiara E.S.
Tra i progetti, anche il Centro Up!
Tra i progetti di ANGSA Umbria si annovera anche il Centro UP di Assisi, un centro socio-educativo per minori attivo dal lunedรฌ al sabato, che si occupa del supporto scolastico e di attivitร socio-educative dedicate a minori con autismo. Lโintervento, allโinterno del Centro, prevede lโimpiego di tecniche cognitivo-comportamentali che si rifanno ai principi dellโABA e del metodo Denver. Gli educatori del Centro svolgono le loro sessioni principalmente allโinterno del centro, ma la presa in carico del minore รจ globale. Sono pertanto previsti anche interventi scolastici e assistenza domiciliare. In particolare, vengono offerti:
intervento precoce mediato dai genitori e dagli insegnanti;
intervento cognitivo comportamentale presso il Centro Up;
intervento di supporto in ambito scolastico;
intervento mediato dai pari in scuole medie inferiori e superiori;
lavoro di gruppo per implementazione di abilitร sociali;
parent training.
A sostegno delle attivitร
Si puรฒ sostenere ANGSA Umbria attraverso donazioni come il 5×1000, lโerogazione liberale classica (con bonifico) o partecipando alle iniziative che vengono organizzate periodicamente. Si possono anche sostenere le attivitร de la Cooperativa La Semente attraverso lโacquisto dei prodotti della cooperativa o alloggiando presso la struttura ricettiva.
Giร annunciata la seconda stagione, che sarร girata sempre a Panicale. Da questa sera, su Canale 5 andrร in onda la seconda puntata.
Perugia, Panicale, Magione e il Lago Trasimeno: sono queste le location umbre dove รจ stata girata la serie televisiva Signora Volpe, in programma in questi giorni su Canale 5. La seconda puntata andrร in onda mercoledรฌ 26 luglio (ore 21,30), mentre la prima ha registrato 1.392.000 spettatori (share 10,5%), posizionandosi al secondo posto fra i programmi di prima serata. Un successo che ha indotto i produttori a pianificare la seconda stagione che sarร girata tra settembre ed ottobre prossimi sempre nella zona di Panicale e dintorni.
Foto su concessione di Route 24 – Acorn- Cattleya. Credits Foto di Moris Puccio
Signora Volpe รจ stata creata da Rachel Cuperman e Sally Griffiths. La coppia รจ produttrice esecutiva insieme a Fox, Marc Samuelson e Josie Law per Route 24, Catherine Mackin e Bea Tammer per Acorn Media Enterprises, Simon Cox per Banijay Rights, che distribuisce a livello internazionale. Il service di produzione in Italia รจ a cura di Cristina Giubbetti per Cattleya. Produttrice รจ Candida Julian-Jones, mentre la regia รจ affidata a Bindu de Stoppani e Declan Recks. Come la prima stagione, Signora Volpe andrร in onda su Acorn TV di AMC Networks, servizio di streaming video britannico-americano in abbonamento che offre programmi televisivi in vari territori: Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda, altri paesi del Commonwealth, Spagna e Messico. Una vetrina di tutto rispetto per lโUmbria. La prima stagione della serie, che prevede tre puntate della durata di 90 minuti, รจ stata girata nei mesi di maggio e agosto 2021 tra Umbria e Lazio.
TRAMA PRIMA STAGIONE – La storia vede protagonista Emilia Fox nei panni di una ex spia britannica in Italia, Sylvia Fox. Delusa dal lavoro, viene invitata dalla nipote Alice al suo matrimonio italiano. Lโoccasione perfetta per prendersi una pausa. Arrivata a Panicale, piccolo borgo della provincia di Perugia, trova una realtร diversa rispetto a quella da cui proviene. Una realtร pacifica, in cui sembra che nulla possa succedere. Tuttavia, qualcosa succede. Ed รจ decisamente inaspettato. Il futuro sposo scompare allโimprovviso e, poco dopo, il cadavere di una donna riemerge dal lago. Impossibile per Sylvia non indagare. Ben presto la donna si trova perรฒ coinvolta in altri casi, tra furti di maiali, persone scomparse e complotti. Le sue indagini danno i risultati sperati, portando Sylvia faccia a faccia con lโassassino. Ma neppure la conclusione del caso la convincerร a tornare a Londra: Panicale รจ troppo bella per non restare a viverci.
Foto su concessione di Route 24 – Acorn- Cattleya. Credits Foto di Moris Puccio
TRAMA SECONDA STAGIONE – La seconda stagione (che sarร composta sempre da tre puntate da 90 minuti ciascuna) vede l’ex spia britannica Sylvia Fox ancora piรน profondamente innamorata dell’Italia e della vita nella pittoresca cittadina medievale di Panicale. Contrariamente alle aspettative della sorella Isabel, Sylvia sembra aver perso i suoi istinti nomadi e, dopo un anno di vita a Panicale, sta rapidamente entrando a far parte della comunitร locale. Sylvia passa il suo tempo a riconnettersi con sua sorella e a restaurare una splendida ma fatiscente vecchia casa in collina. Ma le vecchie abitudini sono dure a morire, e anche se Sylvia potrebbe essersi lasciata alle spalle il suo lavoro all’MI6, le sue abilitร uniche e il suo appetito per la soluzione dei misteri rimangono immutati. Man mano che la relazione di Sylvia con il bel capitano dei carabinieri Giovanni Riva (Giovanni Cirfiera) si sviluppa, Riva รจ a sua volta frustrato e grato per la partecipazione stravagante di Sylvia a una serie di indagini locali. La stagione vedrร la Fox indagare su un omicidio e un ricatto che coinvolge pilastri della comunitร di Panicale; andare sotto copertura a una micidiale festa in casa sulle rive del Lago Trasimeno; e incontrare un vecchio nemico in cerca di vendetta su Sylvia, con il risultato che la sua famiglia e il Capitano Riva si impegnano in una corsa contro il tempo per salvarle la vita.
Da novembre 2022 il museo รจ passato sotto la Direzione Regionale musei dellโUmbria e il mese scorso ha riaperto al pubblico.
Un viaggio nel Pleistocene Inferiore (circa 1,5 milioni di anni fa) รจ quello che aspetta il visitatore del Museo Paleontologico Luigi Boldrini di Pietrafitta, riaperto al pubblico e passato sotto la gestione della Direzione Regionale musei dellโUmbria.
Un luogo, senza dubbio, tra i piรน significativi, non solo del territorio ma dโEuropa, sia per lโabbondanza dei fossili rinvenuti, sia per il loro valore scientifico, riconosciuto a livello internazionale. La collezione โ rinvenuta nel bacino di Tavernelle-Pietrafitta inizialmente dallo stesso Luigi Boldrini, assistente di miniera e dipendente Enel, e poi dei ricercatori dellโUniversitร di Perugia – offre migliaia di resti fossilidipiante (36 specie identificate mediante frutti e semi, 11 specie mediante pollini), molluschi dโacqua dolce (5 specie), insetti (almeno 6 ordini) e soprattutto vertebrati (ben 40 specie tra pesci dulciacquicoli, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi). Sono proprio questi ultimi a rendere unica la fauna di Pietrafitta.
Mammut. Foto di Philms
Gli ospiti del museo
Il mammut รจ sicuramente la maggiore attrazione, ma spettacolari sono anche gli scheletri del rinoceronte Stephanorhinus etruscus e i resti di cavallo. Ricca e variegata la collezione di artiodattili, con almeno due specie di cervi (tra cui la forma gigante Praemegaceros obscurus) e con una delle testimonianze piรน antiche dโEuropa per il gruppo dei bisonti, rappresentati dalla specie arcaica Eobison degiulii; degna di nota la presenza di un primate, la bertuccia Macaca sylvanus, e del castoro Castor fiber, entrambi presenti con i resti tra i piรน ricchi dโEuropa.
Non mancano i carnivori, che compaiono con un ghepardo gigante (Acinonyx pardinensis), un orso di medio-piccola taglia (Ursus etruscus) e un mustelide semiacquatico (Pannonictis nesti). Gli uccelli – generalmente rari nei fossili – sono invece abbondanti con circa 200 ritrovamenti scheletrici identificati: la maggior parte รจ riferibile a specie acquatiche o semiacquatiche simili a quelle oggi presenti nellโarea mediterranea.
ยซI vertebrati a sangue freddo sono stati oggetto recentemente di studi approfonditi. Tra i ritrovamenti di maggior interesse, ancora sotto la lente della squadra guidata dal professor Marco Cherin con il professor Roberto Rettori, entrambi del dipartimento di Fisica e Geologiaย dellโUniversitร degli Studi di Perugia, cโรจ una ranagigante del genere Latonia, che si credeva estinta milioni di anni prima. Sono anche in programma approfondimenti e studi che porteranno diverse novitร e nuovi allestimentiยป spiega Tiziana Caponi, direttrice del Museo paleontologico.
Rinoceronte Stephanorhinus. Foto by Philms
Un nuovo corso
ยซDa novembre 2022 il museo รจ passato sotto la Direzione Regionale musei dellโUmbria e il mese scorso ha riaperto al pubblico. Siamo ancora in una fase di assestamento e di rodaggio con il nuovo personale e la nuova organizzazione. Sperimentiamo e impariamo a conoscere la struttura, ma soprattutto aspettiamo di vedere qual รจ la risposta dei visitatori. Per ora รจ possibile visitarci tre volte a settimana (martedรฌ, giovedรฌ e domenica), ma lโobiettivo รจ quello di ampliare: il museo finora non aveva unโapertura continuativa, anche questa รจ una novitร da gestireยป prosegue la direttrice.
Il nuovo percorso della struttura apre anche a importanti collaborazioni con le realtร del territorio, tra cui Enel, che ha realizzato un impianto fotovoltaico da 32 kW sulla copertura dellโedificio per favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili, la sostenibilitร e ridurre i consumi energetici del museo, con benefici economici e ambientali. Insomma, la Preistoria che guarda al futuro!
ยซLa collaborazione con Enel si sviluppa anche con la possibilitร di ammirare nella vicina centrale elettrica le macchine scavatrici โ di loro proprietร โ che hanno permesso il recupero di questi fossiliยป conclude la dottoressa Tiziana Caponi.
Un tuffo nel passato, in un luogo che era fondamentale recuperare non solo per lโUmbria, ma per tutto il patrimonio paleontologico europeo.
ยซNei nostri territori cโรจ stato un profondo cambiamento generazionale, sociale e anche politico. Sono cambiati i protagonisti della vita pubblica ed รจ mutato lโorizzonte culturale; tuttavia รจ rimasto intatto il cuore verde e spirituale di questa regioneยป.
Cardinale Gualtiero Bassetti
Il cardinale Gualtiero Bassetti รจ andato in pensione la scorsa primavera, ma รจ rimasto arcivescovo emerito della sede metropolitana di Perugia – Cittร della Pieve, che ha guidato dal 2009 al 2022. Nato in Toscana ma umbro dโadozione, dal 2017 al 2022 รจ stato anche presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI). Abbiamo avuto la possibilitร di fargli alcune domande su Perugia e sullโUmbria, ma anche sulla situazione mondiale e su aspetti della sua vita privata come il recente pensionamento: ยซFarรฒ il sacerdote a tempo pieno, con la stessa passione di prima ma con minori impegni. Se ce ne sarร lโopportunitร , darรฒ il mio contributo per valorizzare il patrimonio culturale e religioso del territorioยป.
Eminenza, come sono cambiate Perugia e lโUmbria in questi tredici anni in cui รจ stato vescovo dellโarcidiocesi di Perugia-Cittร della Pieve?
In tredici anni sono cambiate molte cose sia a Perugia sia in Umbria. Del resto รจ profondamente mutata la societร nella sua interezza. Il passaggio dโepoca a cui ha fatto spesso riferimento Papa Francesco รจ una questione reale, concreta e visibile. Nei nostri territori cโรจ stato un profondo cambiamento generazionale, sociale e anche politico. Sono cambiati i protagonisti della vita pubblica ed รจ mutato lโorizzonte culturale, tuttavia รจ rimasto intatto il cuore verde e spirituale di questa regione: i paesaggi e i borghi sono rimasti gli stessi, non hanno perso le loro peculiaritร storiche e sono indubbiamente tra i piรน belli dโItalia; i luoghi sacri piรน famosi, ma anche quelli meno noti, continuano inoltre a essere frequentati, non solo dal turismo religioso, ma da molti fedeli che si abbeverano alla sorgente della fede che qui in Umbria sgorga ormai incessantemente da secoli.
รdiventato cittadino onorario di Perugia: si sente ora un poโ perugino? Le ha fatto piacere questo riconoscimento?
Mi ha fatto molto piacere questo riconoscimento perchรฉ significa che forse ho lasciato non solo qualcosa di buono, ma anche qualcosa di mio in questa cittร . Le parole delle autoritร civili, a partire da quelle del sindaco, mi hanno veramente commosso e fatto sentire parte di una storia cittadina antica e prestigiosa. ร proprio vero, come diceva La Pira, che le cittร hanno unโanima. E adesso anchโio mi sento compartecipe di questโanima.
Cโรจ qualcosa che vorrebbe dire ai perugini che ancora non ha detto loro o che non โpotevaโ dire per il ruolo che ricopriva?
Non ho nascosto assolutamente nulla al mio popolo. Piuttosto, ai perugini vorrei aggiungere: siate sempre voi stessi coltivando con premura e amore la nostra cittร . Siate accoglienti perchรฉ ogni giorno che passa crescono nelle persone le lacrime da asciugare e le piaghe da fasciare. I primi difensori della cittร sono infatti gli stessi abitanti che la vivono quotidianamente investendo energie, risorse e idee. In questi anni ho visto alcuni borghi della cittร risorgere in modo eccezionale. Questa mi sembra la strada per il presente e per il futuro.
Stiamo vivendo, e abbiamo vissuto, anni molto difficili: pandemia, guerra e ora lโombra della carestia. Il ruolo della Chiesa e i numerosi appelli del Papa quanto sono importanti? Si potrebbe fare qualcosa di piรน?ย
Il Papa e tutta la Chiesa si stanno impegnando alacremente per far cessare il terribile conflitto in Ucraina, cercando di dar vita a un negoziato, portando aiuti materiali dove รจ necessario e assistendo migliaia di rifugiati. Parlo della guerra in Ucraina perchรฉ รจ quella piรน vicina a noi, ma la Chiesa cattolica รจ presente, non da ora, in tutte le zone di crisi del mondo. Lo stesso impegno รจ stato profuso inoltre durante la pandemia, cercando di aiutare in ogni circostanza gli ammalati, le persone sole, le famiglie e gli anziani. Tutti i canali a nostra disposizione โ diplomatici, sociali e spirituali โ sono sempre aperti per prendersi cura dellโuomo ferito. Tuttavia, da sempre, lo sforzo piรน importante della Chiesa non รจ propriamente visibile ma รจ sicuramente quotidiano, costante e incessante: ed รจ la preghiera. Dโaltronde come diceva La Pira, la preghiera รจ la forza motrice della storia.
Ha vissuto la pericolositร del Covid in prima persona: un poโ questa esperienza lโha cambiato?
ร stata unโesperienza, al tempo stesso, durissima e preziosissima. Sono stato a un passo dalla morte e ho sentito la vita che mi stava abbandonando. In quei momenti ho sperimentato lโabbandono nelle braccia di Dio. Un abbandono totale e pieno di speranza. Sul letto della terapia intensiva inoltre ho sperimentato la sofferenza della malattia ma anche lโamore dei medici e degli infermieri che si sono presi cura di me. Sono stati per me una sorta di angeli in camice bianco che vivevano il loro lavoro come una missione. Li porterรฒ sempre nel mio cuore. E condividere le sofferenze del Covid nellโOspedale della Misericordia, accanto alla mia gente, รจ stata per me una grazia di Dio.
Il Cardinale con i bambini di una scuola perugina
Nella sua nuova residenza nel palazzo vescovile di Cittร della Pieve porterร la sua grande biblioteca: cโรจ un volume al quale รจ piรน affezionato?
Ci sono molti volumi a cui sono legato, a partire da quelli della mia formazione. Penso per esempio ai libri di Maritain e Mounier, molti dei quali in lingua francese, che hanno caratterizzato la mia gioventรน. Ai tantissimi libri di e su Giorgio La Pira, da cui ho spesso tratto ispirazione e che ho citato molte volte nei miei interventi pubblici. Oppure a quelli di don Mazzolari e di don Milani. Inoltre sono anni che sul mio tavolo ci sono diverse edizioni della Divina Commedia, mi esercito nellโimparare a memoria le terzine piรน significative. Ci sono perรฒ anche alcuni volumi piรน personali che contengono una dedica e che mi ricordano una parte importante della mia vita. Penso per esempio al libro di Giuliano Agresti, Vita nuova di San Francesco del 1978. Un libro bellissimo di una persona che, non solo รจ stata Rettore del Seminario di Firenze e poi vescovo di Spoleto, Norcia e Lucca, ma anche segnato la mia vita come uomo e come sacerdote.
In molti se lo chiederanno: cosa fa un cardinale in pensione?
Farรฒ il sacerdote a tempo pieno, con la stessa passione di prima ma con minor impegni. Laddove ci sarร bisogno del mio aiuto, compatibilmente con la mia salute, io ci sarรฒ. E magari, se ce ne sarร lโopportunitร , darรฒ il mio contributo per valorizzare il patrimonio culturale e religioso del territorio.
A Cittร della Pieve รจ di casa anche il premier Mario Draghi, magari vi incontrerete per la cittร โฆ
E sarร lโoccasione per confrontarci su tanti problemi vitali…
Sabato 22 e domenica 23 luglio tornano le Giornate dellโArcheologia a Lugnano in Teverina, con unโappendice enogastronomica incentrata sul vino, prodotto di eccellenza del nostro territorio. Un connubio che vede archeologia e vino in perfetta sintonia grazie ai tanti progetti che si stanno sviluppando nel territorio.
Questโanno non รจ stata organizzata la classica campagna di scavo, con gli archeologi americani delle universitร di Tucson, Yale e Standford, come accaduto negli ultimi anni, ma il lavoro si รจ incentrato su due progetti in via di realizzazione, con la collaborazione degli archeologi italiani e la supervisione del Prof. David Soren: la ricostruzione in 3d della Villa Romana di Poggio Gramignano e le riprese di un cortometraggio sulla vita quotidiana della villa stessa.
Progetti che saranno di grande impatto mediatico per la promozione del sito archeologico di Lugnano che a breve sarร possibile visitare grazie alla copertura realizzata con un finanziamento delle Aree Interne. La giornata di sabato 22 si aprirร con lโAssemblea dellโAssociazione UNA QUANTUM un organismo che conta decine di affiliati in tutta Italia e in Europa, fondata con lo scopo di favorire lo sviluppo e la diffusione di software e hardware per la gestione e la valorizzazione dei Beni Culturali, che รจ presieduta dallโarcheologo lugnanese Roberto Montagnetti.
Dalle 17,30 nella sala consiliare del Comune, ci sarร un talk dal titolo Vino, Archeologia ed Ospitalitร . Talk con gli attori che stanno cambiando il territorio. Saranno presenti tanti relatori che racconteranno le loro esperienze.
Per lโArcheologia ci sarร in collegamento da Tucson il professor David Soren che saluterร da cittadino onorario i lugnanesi e relazionerร sui vari progetti in itinere sulla villa di Poggio Gramignano insieme allโarcheologo lugnanese Roberto Montagnetti. Il collegamento tra vino ed archeologia sarร dato proprio dal professor Soren che, nei primi anni di scavo, trovรฒ dei residui carbonizzati di vite oggi esposti al museo, dal quale si potrebbe risalire con analisi mirate al riconoscimento genetico.
Sarร poi il vino protagonista finale del talk con lโapprofondimento sullโingresso del Comune di Lugnano in Teverina nellโItinerario del Consiglio dโEuropa ITER VITIS, Il Cammino della Vite grazie al partenariato con lโAssociazione I Borghi piรน Belli dโItalia e con il lavoro in sinergia delle associazioni Umbre e Toscane che stanno promuovendo questa iniziativa.
Poi la parola passerร ai produttori vitivinicoli piรน importanti del territorio che racconteranno le loro proposte e innovazioni, ma soprattutto sul recupero degli antichi vitigni, per rendere il prodotto e il territorio sempre piรน attraenti.
Concluderanno la serie di interventi i giornalisti e critici enogastronomici Luigi Cremona e Lorenza Vitali. La serata si concluderร con un aperitivo con i vini migliori presso il convento di S.Chiara e poi tutti in piazza per lo stand gastronomico organizzato dal Comitato festeggiamenti con musica dal vivo. Domenica di nuovo protagonista lโArcheologia con lโOpen Day alla Villa Romana di Poggio Gramignano e al Museo Civico con visite guidate.
ยซIl tema del prossimo anno sarร โLa Bellezza del Donareโ. Con i nostri service portiamo avanti numerosi progettiยป.
Unโimportante rappresentanza della sezione Lions Club Perugia Host รจ venuta a trovarci in redazione. Intorno a un tavolo abbiamo fatto con loro una bella chiacchierata, durante la quale, con orgoglio e trasporto, ci hanno raccontato i loro progetti passati e futuri, le tante iniziative che svolgono, la forte coesione e il senso di appartenenza che tra i soci si viene a creare: ยซSiamo in 120, ma ci conosciamo tuttiยป. Insieme alla neo Presidente Letizia Mezzasoma erano presenti il Presidente uscente Giuseppe Maria Famร , il Vice Presidente Giorgio Guercini, il Segretario Vincenzo Biondi e la Presidente Zona B IX Circoscrizione Ketty Savino.
Da sinistra: Sonia Bagnetti, Eleonora Cesaretti, Agnese Priorelli, Vicenzo Biondi, Giorgio Guercini, Ketty Savino, Letizia Mezzasoma, Giuseppe Maria Famร e Ugo Mancusi
Il Lions Club Perugia Host โ tra i piรน antichi e numerosi dโItalia – รจ il primo che si รจ formato in cittร nel lontano 1956 (oggi ne sono presenti altri 4), quando si รจ tenuta la prima Charter Night: dalla sede centrale degli Stati Uniti fu consegnata la Carta Costitutiva, che sanciva lโappartenenza al movimento lionistico internazionale. Da allora ogni anno la celebrazione di quellโevento รจ abbinata al passaggio di consegne fra il Presidente uscente e quello entrante, simboleggiato dal Passaggio della Campana che, con il suo tocco, inizia e chiude ogni incontro Lions.
ยซIn molti erroneamente pensano che siamo solo un club di persone che si riunisce per banchettare e divertirsi. Non cโรจ niente di piรน lontano. ร vero, spesso organizziamo delle cene e dei momenti conviviali che diventano occasioni, non solo per raccogliere fondi โ noi ci autofinanziamo โ ma anche per confrontarci sui progetti e mettere in cantiere idee future. I nostri obiettivi sono ben altri, cosรฌ pure il nostro impegno. In questi anni ci siamo dedicati a tantissime attivitร e promozioni culturali con dei service mirati che spaziano dalla salute (con giornate dedicate allo screening e alla prevenzione) allโambiente (promuovendo le energie rinnovabili con un occhio al cambiamento climatico), dalla cultura (con spettacoli, mostre e concerti) allo sport, fino alla disabilitร , alla colletta alimentare e alle raccolte fondi per le popolazioni colpite da terremoti e alluvioni (da ultimo per la popolazione dellโEmilia Romagna). Collaboriamo anche con la Caritas Diocesana, lโIstituto Serafico di Assisi e il Banco Alimentare. Un impegno a 360 gradi che tocca diversi aspetti per non lasciare indietro nessunoยป spiega a gran voce il quartier generale del Lions Club Perugia Host.
Colletta alimentare
Lโultimo service portato avanti, del quale sono molto orgogliosi, รจ quello di educazione civica: Dalla Cultura dei Diritti a quella dei Doveri che, progettato e proposto dal Perugia Host, รจ diventato service nazionale. ยซPer noi รจ stata una grande soddisfazione. Vorremmo coinvolgere sempre di piรน le scuole anche con eventi, mostre e contest ad hoc perchรฉ รจ fondamentale la partecipazione attiva dei giovaniยป proseguono i membri del Club.
Il loro impegno e tanti traguardi raggiunti si manifestano concretamente anche con la donazione di alcuni materiali dโarredo per la nuova scuola primaria di Umbertide e per il reparto di oncoematologia pediatrica dellโospedale di Perugia, con la raccolta fondi per lโassociazione Real Eyes Sport e con il Giocattolo Sospeso in occasione delle feste natalizie. Senza dimenticare il restauro del portone del Palazzo dei Priori a Perugia. Molti progetti virtuosi che meritano di essere comunicati e per questo inizierร nei prossimi mesiย una collaborazione con AboutUmbria Magazine che dedicherร una sezione alle attivitร di Lions Perugia Host.
Consegna premio Melvin Jones
ยซIl nostro obiettivo รจ impegno e partecipazione, che ci vengono ripagati non solo con dei riconoscimenti ricevuti dagli Organismi Centrali Lions (quattro Melvin Jones โ il massimo riconoscimento Lions โ nel 2022, due nel 2023), ma anche dal sostegno dalle istituzioni locali e dai tanti cittadini ai quali il Perugia Host continuerร a dedicare instancabilmente la propria attivitร anche nellโannata 2023-24 allโinsegna del motto: La Bellezza del Donareยป concludono i Lions.
Abbiamo ricevuto in redazione questa lettera firmata dalla signora Manuela Molinelli, che porta alla luce le difficoltร che ruotano intorno al mondo della lirica e lo scarso interesse che gli viene riservato in Umbria e in Italia.
Durante la pandemia del Covid19, tra melomani, appassionati di Opera Lirica e addetti ai lavori circolavano soventi frasi condite di speranza, mista a sconforto: โSperiamo che lโOpera sopravviva, speriamo di uscirne presto. LโOpera va vista in teatro, speriamo che le limitazioni vengano abolite per tornare alla normalitร .โ In veritร , almeno per quanto riguarda la nostra serafica regione, la pandemia ha semplicemente svolto il ruolo di capro espiatorio per consentire ai quattro che maneggiano lโintera macchina e ai dieci che ne tirano i fili, di tergiversare e di nascondendosi dietro al nulla.
Quali sono i veri e propri fatti che ci spiegano come funziona la realtร operistica umbra, se tale si puรฒ chiamare?
Senza citare Istituzioni o persone, analizziamo punto per punto lo stato attuale, partendo da coloro che rendono lโOpera in grado di esistere, cioรจ gli spettatori. Da chi รจ composto il pubblico umbro appassionato di Opera Lirica? Ebbene, si tratta di persone per lo piรน over cinquanta. Vuoi per la pandemia, vuoi per altri fattori, nel pubblico non si รจ verificato un cambio generazionale, che sarebbe stato necessario per la sopravvivenza vera e propria di questโarte. Il risultato รจ evidente: a spettacoli e concerti vi sono praticamente sempre numerosi posti invenduti. Quasi del tutto inutile per gli addetti ai lavori sprecar soldi in pubblicitร perchรฉ, gran parte dei giovani, non conoscendola, se ne frega altamente.
Non si tratta della questione del prezzo dei biglietti, a cui spesso si dร la colpa – perchรฉ per andare al concerto del Mรฅneskin i giovani pagano fior di quattrini senza batter ciglio – si tratta proprio di disinteresse totale. A cosa รจ dovuto questo disinteresse? Allโignoranza piรน totale riguardo al suddetto argomento.
Vi faccio un esempio concreto: provate a chiedere a un qualsiasi universitario se preferisce la regia di Carsen o di Livermore, e vi guarderร come si guarda un alieno. Facciamone uno piรน semplice: chiedetegli qual รจ la sua Opera preferita di Puccini, il 99% rimarrร a bocca aperta come un baccalร . Senza offesa per i pesci. Mentre di giorno in giorno la situazione peggiora e la barca continua a imbarcare acqua, cosa si fa per porre rimedio a questo problema?
Nulla. Oppure si ridicolizza lโOpera, abbassandola a un livello amatoriale, travisandola e offendendola. โTanto nessuno la capisce! Tanto chi fa caso ai tagli? Tanto chi si accorge che il cantante ha fatto cinquanta stecche e che lโaria non sembra manco lontanamente simile a come รจ scritta? Tanto che importa se non si capisce nulla della trama? Tanto che importa se non ci sono archi nellโorchestra? Tanto che importa se il direttore salta come un grillo e sembra stia ballando la Macarena, invece di dirigere? Tanto che importa se la regia รจ praticamente inesistente?โ
Non importa nulla! Tanto il pubblico รจ composto solo da parenti, amici e affini che non sono mai andati allโOpera e che quando usciranno diranno a tutti che รจ stato bellissimo e che hanno ascoltato unโesecuzione stupenda, quando in realtร a essere vittima di unโesecuzione รจ stata solo lโOpera stessa. E magari il giorno dopo usciranno articoli fantastici scritti da amici di amici di amici che osanneranno gente che in realtร ha cantato, suonato e diretto in maniera vergognosa, degna nemmeno di un saggio di fine anno delle scuole elementari. Per fortuna non esistono piรน i terrificanti loggioni come fu a suo tempo quello del Regio di Parma, quindi tutti usciranno felici e contenti dallo scempio, mentre il povero compositore si rivolta nella tomba.
Vi svelo un segreto… non cโรจ nulla da essere orgogliosi nellโaver prodotto mediocritร ! Nulla. E la mediocritร non dovrebbe essere ammessa nรฉ scusata in nessun luogo, dal grande teatro al giardino di un paesino medievale. Quando riusciremo a convincere pubblico e autoritร che, per non far morire lโOpera Lirica, lโunica cosa fondamentale รจ mettere la musica, quella vera, in primo piano, senza svilirla crudelmente affidandola nelle mani di incapaci?
La diffusione della mediocritร , seppur compiuta sotto la spinta di nobili intenti, non permetterร alle immortali melodie dei nostri compositori dโinsediarsi nei cuori della gente! La mediocritร annoia e non emoziona, la mediocritร puรฒ ottenere un momento di gloria momentanea ma niente piรน. Per riportare davvero in auge lโOpera Lirica sono necessari ARTISTI (lo scrivo in maiuscolo), oltre a persone che comprendano davvero la problematica della morte dellโOpera. Per presentarla a chi non la conosce ci vogliono persone che la amino e la conoscono davvero e soprattutto che non pensano solo ai loro interessi personali.
LโItalia รจ la patria di Giuseppe Verdi, Gioacchino Rossini, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini, Ruggero Leoncavallo, Pietro Mascagni e Giacomo Puccini. Solo questo imporrebbe che maestri e professori, come accade in Germania o Austria, conoscano e insegnano fin dalla scuola primaria la bellezza dellโOpera ai propri studenti. Certamente รจ difficile farla amare a bambini che poi tornano a casa da genitori impreparati cresciuti a merendine e Grande Fratello e convinti che sia una noiosa zuppa per vecchi decrepiti. Si dร la colpa alla pandemia, alla mancanza di denaro, ma allโatto pratico non si sta facendo nulla per il pubblico di domani. Al di lร di questo, la situazione in generale, รจ a dir poco surreale. Associazioni che non pagano o che lo fanno in tempi improponibili, che offrono ai cantanti professionisti 300 euro per sei prove e una recita a unโora di macchina da casa.
Ma veniamo al punto dolente di questa riflessione: vi sono tantissimi cantanti validi che non cantano mai perchรฉ non hanno la fortuna di essere simpatici a quei quattro tizi che gestiscono un poโ tutto. Alcune associazioni presentano opere e mettono in locandina gente che in realtร non รจ stata nemmeno contattata, servendosene come specchietto per le allodole. Ci sono cantanti che dopo un anno dalle recite non hanno visto il becco di un quattrino, mentre chi li ha chiamati vanta rinascite e fantomatiche riprese in fantomatiche arene. Ci sono cantanti, e questo capita in tutta Italia, che vengono contrattati per 1000 euro lordi in luoghi lontani da casa: se facciamo due conti e togliamo le tasse, lโalloggio e il vitto da pagare, in tasca non rimane nulla. Ovvio che poi decidano di dedicarsi ad altra professione, visto che questa non porta a nulla.
La conclusione che se ne deduce – e dico questo premettendo che ci sono rare eccezioni – รจ che lโambiente musicale nella nostra regione sia gestito unicamente da soggetti che pensano solo al proprio orticello avuto in concessione da amici fraterni. Da questi orticelli si ricavano verdure che non vengono divise con chi aiuta a zappare, ma vengono tutte cucinate e mangiate da questi pochi individui.
Quando, chi di dovere si accorgerร di questa situazione? Quando cambierร questa triste realtร ? Forse mai. Le cose qui non si fanno seriamente, mi dispiace dirlo ma รจ cosรฌ. E allora sapete cosa penso… meglio non far piรน nulla piuttosto che illudersi di poter vivere in questo posto con musica e cultura. ร con molta amarezza che affermo queste cose ma vi assicuro che non sono solo provocatorie (solo un pochino) ma principalmente vengono dal cuore. Perchรฉ credo che non ci sia nulla di piรน crudele e meschino che illudere chi veramente ha dedicato la propria vita allโarte e ci crede.
Giovedรฌ 27 luglio (ore 21.30) allโArena Barton Park a Perugia si rivive la musica di Fabrizio de Andrรฉ – PFM Tour Falsi dโautore 1979, grazie alla Living Band – PFM tribute.
Il concerto di beneficenza sarร a ingresso libero e tutte le generose offerte raccolte andranno a sostegno dei progetti della Caritas diocesana di Perugia-Cittร della Pieve. I membri della band, Giuseppe Locatelli voce solista, Francesco Massetti chitarra e voce, Arnaldo Ridolfi violino e fisarmonica, Gianluca Paradisi chitarra, Massimo Pucciarini tastiera e moog, Marco Pellegrini batteria e cajon e Vincenzo Lucatelli al basso, riproporranno al pubblico lo storico concerto del 1979 di Fabrizio De Andrรฉ con la rock band milanese PFM.