«A livello culturale e musicale, secondo me, l’Umbria è una delle regioni più avanzate in Italia».
Il pianista umbro Giovanni Guidi, pupillo di Enrico Rava, è tra i più apprezzati jazzisti europei under 40. Folignate D.O.C., in questo periodo di quarantena forzata utilizza il web e i suoi canali social per allietare il pubblico: dal sito del musicista è possibile seguire, al costo di un caffè, i suoi concerti originali e inediti. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con lui, per scoprire il suo talento e il suo attaccamento all’Umbria, ma soprattutto i suoi nuovi progetti online. «Per chi fa il mio lavoro l’interazione con chi ascolta non può essere sostituita da niente e per questo non vedo l’ora di poter tornare a suonare. Ma, visto il momento, la rete rappresenta l’unica soluzione per poter continuare a lavorare. Ho deciso di strutturare la mia attività sul web in modo da rendere la fruizione qualitativamente migliore, offrendo contenuti esclusivi a chi vorrà seguirmi».
La prima domanda è d’obbligo: Giovanni qual è il suo legame con l’Umbria?
Sono nato a Foligno. Sono umbro di nascita e penso che non ci sia legame più forte di questo.
Quando ha iniziato a suonare il piano?
Ho iniziato intorno agli 8-9 anni, senza un particolare motivo, solo per curiosità e perché mi piaceva questo strumento.
Perché il piano e non un altro strumento?
Volendo fare una battuta, perché quando si va in tour il pianoforte è uno strumento che non ti devi portare dietro, quindi è molto meno faticoso di altri. Per la mia pigrizia è perfetto.
Quanto è stato importante l’incontro con Enrico Rava?
Un incontro fondamentale. Mi ha notato mentre frequentavo i seminari estivi di Siena Jazz: mi ha inserito nel gruppo Rava Under 21, trasformatosi in seguito in Rava New Generation.
Il suo impegno sociale è molto forte: a livello culturale e soprattutto musicale, cosa manca in Umbria, cosa funziona e cosa andrebbe migliorato?
A livello culturale e musicale l’Umbria, secondo me, è una delle regioni più avanzate in Italia. Non dimentichiamo che vanta due dei più importanti Festival del Paese (Umbria Jazz e il Festival dei Due Mondi), oltre a tantissime altre iniziative importanti. Se dovessi dire, dovremmo forse migliorare e adeguarci sempre di più alla contemporaneità.
Un’orchestra sinfonica, ad esempio, se la meriterebbe…
Sì, penso proprio di sì.
I lavoratori dello spettacolo sono tra i più colpiti dal lockdown: cosa servirebbe per un’immediata ripartenza del settore?
Purtroppo dobbiamo essere consapevoli che, per come stanno adesso le cose, una ripartenza del settore così come lo abbiamo conosciuto fino a pochi mesi fa, è impensabile. Dobbiamo prenderne atto e capire tutti insieme come affrontare questa sfida nel migliore dei modi.
I social ora sono diventati il nuovo palco e lei ne fa largo uso: lo faceva anche prima della pandemia?
Sì. Uso da sempre i miei canali social per condividere la mia musica, le mie idee e riflessioni. Negli anni si è creata una bella e nutrita comunità con cui ho il piacere di confrontarmi e che mi supporta nelle mie attività. Recentemente, poi, ho promosso un vero e proprio Digital Tour, suonando in diretta streaming su Facebook – gratuitamente – dalle pagine dei festival e dei club in cui avrei dovuto tenere dei concerti in questo periodo. Il progetto è andato molto bene e mi ha convinto a proseguire in questa direzione anche nei prossimi mesi, almeno finché non si potrà tornare a suonare dal vivo.
Se potesse sognare: con chi le piacerebbe duettare?
Senza dubbio Paul McCartney.
Se l’Umbria fosse una melodia, una canzone, quale sarebbe?
Semo gente de Foligno!
Quali sono i suoi progetti futuri?
Da pochi giorni sono partito con due nuovi progetti digitali. Sulla piattaforma Patreon (www.patreon.com/GiovanniGuidiJazz) sottoscrivendo un piccolo abbonamento, è possibile avere accesso a tanti contenuti originali ed esclusivi pubblicati periodicamente. Brani registrati, concerti in streaming, guide all’ascolto. E su youtube si può seguire una rassegna tematica di quattro concerti originali ispirati ai colori, che si possono vedere con una piccola donazione. Per chi volesse, nel mio sito e nei miei canali social ci sono tutte le informazioni utili per seguire la mia attività concertistica anche in questo periodo così particolare (sito: giovanniguidi.it/digital-tour/ e canali social www.facebook.com/GiovanniGuidiJazz/).
Per finire: come descriverebbe l’Umbria in tre parole?
L’associazione più immediata: cuore verde d’Italia.
La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regione…
Mamma e papà, che sono umbri e mi hanno fatto umbro.
Agnese Priorelli
Ultimi post di Agnese Priorelli (vedi tutti)
- Diana Bacosi: “Vincere l’Olimpiade è un’emozione che non si può descrivere a parole” - Ottobre 31, 2024
- G7 Disabilità: un summit utile o una goffa sfilata? Punti di vista differenti che guardano allo stesso evento - Ottobre 17, 2024
- Francesca Di Maolo: “I membri del G7 devono cambiare visione e guardare la persona. Non servono solo interventi assistenziali” - Ottobre 10, 2024