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Jacopo lo spilungone, il mistico e il poeta

di Renata Covi

Nei momenti piรน bui della sua storia, quando imperiali e Chiesa si fronteggiavano e mentre i condottieri costruivano castelli e massacravano gli avversari, lโ€™Umbria ha partorito due grandi figure che sono agli antipodi rispetto alla violenza che era attorno a loro: San Francesco e Jacopone da Todi.

Un santo e un mistico. Due uomini che attraverso la sofferenza hanno scritto e parlato di pace, di intima serenitร  e di povertร . Se di San Francesco si รจ scritto e visto tanto, del poeta di Todi si sa tanto e niente. Entrambi si sono scontrati con un papa. Innocenzo III approva la regola di San Francesco, Bonifacio VIII non sopporta le critiche. Prima scomunica Jacopone e poi lo costringe a un’orrenda prigionia. Cinque anni di carcere durissimo, da cui esce ferito nel corpo ma pacificato nello spirito.
Jacopone รจ un poeta come San Francesco ed entrambi, prima di Dante, hanno usato il volgare italiano con risultati elevatissimi. Jacopone si รจ servito della poesia per esprimere la sua relazione personale con Dio. Molti ricordano i versi struggenti tratti dal Pianto della Madonna ai piedi della croce:

O figlio figlio figlio
amoroso giglio,
โ€ฆ
figlio bianco e vermiglio
figlio senza simiglio
figlio a chi mโ€™appiglio.

 

Tutti amavano la sua poesia, ma il tempo ha calato su di lui un velo di silenzio. Il silenzio รจ durato trecento anni e finalmente con lentezza cโ€™รจ stato il risveglio. Dopo il Todi International Music Master, il Todi Festival e la mostra dedicata ad Ayrton Senna, Todi ha dedicato un ciclo di conferenze alla scoperta della veritร  su Jacopone. O meglio, la veritร  su dove รจ morto, nellโ€™Abbazia di San Lorenzo a Collazzone e su chiostro della chiesa di San Fortunato, dove รจ stato tenuto prigioniero. Sembra che abbia soggiornato anche nel convento di Montesanto.
Jacopone era uno spilungone: era magro e lungo – da cui il soprannome – e si vestiva da bizzoco francescano: indossava cioรจ il saio da terziario francescano. In un’immagine รจ raffigurato in ginocchio, in meditazione, davanti allโ€™immagine di Cristo e senza aureola. Jacopone non รจ stato fatto santo perchรฉ la chiesa non ha mai perdonato la scomunica che gli era stata inflitta da Bonifacio VIII, il papa che peraltro sgambettava a testa in giรน nellโ€™Inferno di Dante.

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Renata Covi

Redattrice enogastronomia e tradizioni popolari