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Si alza il sipario sulla Congiura al Castello

Dieci giorni per tornare a rivivere, per il terzo anno consecutivo, un evento storico ambientato nello scenografico Castello di Magione. Un modo diverso, originale e coinvolgente, quello della Congiura al Castello, per scoprire la storia, l’arte e il gusto. Al via oggi l’edizione 2019. 

Lo scenario

Tra il gennaio 1500 e l’estate del 1502, Cesare Borgia – una delle figure più controverse del Rinascimento italiano, passato alla storia come un leader cinico e spregiudicato, nonché come uno spietato assassino, al punto che solo nel 2007 gli è stata concessa la sepoltura cristiana – aveva ormai acquistato un grande potere politico. 
Dopo essersi alleato insieme al padre, papa Alessandro VI, con il re Luigi XII di Francia, si era infatti dato alla conquista del Ducato di Milano, presto seguito dal territorio della Romagna e dal Regno di Napoli. 
Furono proprio le sue mire su Bologna a destare grandi preoccupazioni, non solo nei suoi nemici, ma anche nei suoi stessi capitani e alleati, tanto che questi ordirono una congiura, nell’umbro Castello della Magione, per toglierlo di mezzo. 
L’attentato fallì e le ripercussioni furono fatali: i congiurati vennero quasi tutti strangolati, chi a Senigallia chi a Castel della Pieve (PU), pagando a caro prezzo il loro ardimento nonché la loro eccessiva fede nei fantomatici accordi di pace ventilati dal Valentino. 

Lo spettacolo teatrale

Il complotto del 1502 sarà inscenato dalla compagnia teatrale itinerante guidata da Giampiero Frondini che, con i suoi sessant’anni di esperienza e il grande merito di aver fondato la compagnia teatrale professionista più antica della regione, restituirà al pubblico un avvincente connubio tra storia e fiction. L’idea, nata da Marcello Lillini, è arricchita dalla sceneggiatura di Valter Corelli e dello stesso regista e coadiuvata dalla consulenza storica di Giovanni Riganelli. 

La cena d’epoca

L’esperienza offerta dalla Congiura non si limita all’ascolto e alla vista. A soddisfare l’olfatto e il palato interverranno le pietanze rielaborate da Paolo Braconi e Marino Marini di Archeofood, l’associazione che da anni si occupa di riadattare o avvicinare al gusto attuale le ricette dell’epoca, raccontandole al pubblico. Il fine ultimo di questo processo che, prima di essere fruizione, è uno studio lungo e approfondito, è quello di comprendere meglio la storia e non di rivivere soggettivamente le sensazioni del passato, peraltro irripetibili. A ispirare il menu dell’edizione 2019, al pari delle precedenti, è il banchetto di oltre cento portate offerto da Malatesta IV Baglioni – figlio del sopravvissuto congiurato Giampaolo – ai suoi ospiti nella città di Crema. Questo lauto pasto era arricchito da pesce d’acqua dolce, come pesci perseghi fritti e tenconi di laco a lesse, che riporta alla mente quello del Lago Trasimeno, all’epoca assente ma oggi ben noto al grande pubblico. Carpe regine, tinche e persici sono stati quindi reinterpretati seguendo le ricette proprie dell’alta cucina dell’epoca e privilegiando le preparazioni in cui era previsto il mosto cotto, come dolcificante o base per mostarde. Altra novità di questa edizione è quello che nel ricettario di Scappi viene identificato come succussù, cioè il couscous, la pasta di semola di origine araba che nel 1500 aveva cominciato a diffondersi anche in Europa. 

Le mostre

Altra novità dell’edizione 2019 è la doppia mostra d’arte firmata dall’artista umbro Giorgio Lupattelli: una, incentrata sulla Congiura, trae ispirazione dallo spettacolo teatrale per addentrarsi in un ragionamento sul territorio dell’artista, sulla sua gente e sulle sue origini; l’altra si configura come un omaggio, nel cinquecentesimo anno dalla morte, a Leonardo Da Vinci. Questa seconda mostra, assumendo come tema quel volo al quale aspiravano le macchine volanti di Leonardo, procede per citazioni sino all’allunaggio, di cui ricorre il cinquantesimo anniversario.
Le tavole in digital painting di Lupattelli, integrando fotografie e immagini prese dal web, riproducono un mondo parallelo, onirico e surreale, con chiaroscuri di matrice caravaggesca e citazioni colte dall’arte antica e contemporanea, arricchite dagli elementi tipici dell’iconografia dell’artista. 

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Mercoledì 17 e Mercoledì 24 Luglio

  • Biglietto spettacolo, cena e mostra: € 50.00

Ore 20.45: convocazione per aperitivo | Ore 21.30: spettacolo | Ore 22.30: cena

  • Biglietto solo cena: € 30.00

Ore 19.45: convocazione per aperitivo | Ore 20.15: cena

  • Biglietto solo spettacolo: € 20.00

Ore 21.45: convocazione per aperitivo | Ore 22.30: spettacolo

16-18-19-20-22-23-25-26 Luglio

Biglietto spettacolo, cena e mostra: € 50.00

  • Ore 19.45: convocazione per aperitivo | Ore 20.15: cena | Ore 22.30: spettacolo
  • Ore 20.45: convocazione per aperitivo | Ore 21.30: spettacolo | Ore 22.30: cena

Per informazioni e prenotazioni

www.congiura.it
info@congiura.it
+39 348 3065019

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Eleonora Cesaretti

Giornalista, è laureata in Lettere Moderne e in Informazione, Editoria e Giornalismo ed è appassionata di letteratura contemporanea, scrittura, fumetto e nuovi media. Ha collaborato come editor per diverse case editrici e come articolista per testate online. Caporedattrice, editor e web designer, svolge attività di creazione di contenuti, correzione bozze, coordinamento e realizzazione di siti web.