Qualificare lโUmbria e Terni attraverso una visione dโinsieme, contemporanea, di tanti dettagli interconnessi.
Around The Nera รจ un conio del 2023 pensato per serie di articoli, interviste e ricerche sul Nera o la Nera, come porta dellโUmbria Sud, da Orte al salto del Velino, via gole del Nera e attorno a Terni. Un reportage sul Lungo Nera, teatro di interventi di rigenerazione urbana nellโarea ex Opificio Siri trasformato nel centro museale e contemporaneo Caos, che danno a questa parte di cittร il necessario ruolo di driver di sviluppo culturale. Sullโopera incompiuta Genesis di Beverly Pepper (around the incomplete work) che in quellโarea doveva sorgere, e un focus sul Drago, emblema della cittร . Tra questi, Estratto di Drago, dallo scitale al Thyrus in 3D, in cui si concentrano le fasi salienti. Cultura e contemporaneitร sono i denominatori, per qualificare Terni e lโUmbria attraverso una visione dโinsieme, di tanti dettagli interconnessi.
Case opera dโarte, collezionismo locale e arte pubblica
Nel contesto piรน ampio, Around The Nera ha esplorato le identitร sommerse di Terni il cui tessuto artistico si rivela attraverso le narrazioni del collezionismo locale, parallele allโarte pubblica. Iniziative culturali come Atelier liberi (Profili Babocci), CavourArt, e TowerA hanno fatto emergere questo aspetto con lโapertura di spazi temporanei dellโarte nelle dimore private e nei luoghi di culto simbolici e suggestivi, in un transito di artisti incessante. Il Duomo, ornato con le splendide porte di Bruno Ceccobelli, espone Kathartirio di Valentina Angeli, sotto le volte romaniche a crociera di San Francesco, Lauretta Barcaroli deposita Ogni possibile mondo.ย Narrazioni a tratti inattese che scorrono dalle Tre Piazze di Ridolfi del centro al Lungonera, e alla Terni medioevale. Tra gli innumerevoli palazzi dellโarchitettura urbanistica moderna della ricostruzione post bellica si scoprono Case opera dโarte per dirla alla Edmond de Goncourt, come Alberici Paparoni e il suo unico giardino rinascimentale. Case autobiografiche, in cui, per il tramite di oggetti e opere dโarte, si raccontano gli artisti attraverso le Collezioni di famiglia.
Durante un periodo di fervida immaginazione, Oberdan Di Anselmo, artista e collezionista, si proponeva lโambizioso obiettivo di trasformare Terni in un centro all’avanguardia dellโarte. La Galleria Poliantea, inaugurata da Di Anselmo, ospita mostre di rilievo come quella di Carla Accardi nel 1968. Lโartista Mario Schifano contribuisce con una vasta produzione, mentre le raccolte Tonelli e la presidenza di Giulio Carlo Argan nellโAssociazione degli artisti di Terni, fondata da Aurelio De Felice, hanno testimoniato lโimpegno e la vitalitร artistica della cittร .
Museo diffuso: le sculture occupano spazi nelle piazze, ornano i cardini stradali delle rotatorie in un Museo a cielo aperto
Storia di Terni tra le sculture diffuse a cielo aperto, con lasciti importanti, opere di artisti, scultori e architetti di fama nazionale e internazionale che hanno indirizzato lโimmaginario collettivo, e celebrato lโidentitร della cittร . Ad iniziare da Hyperion a rappresentare la conca ternana di Agapito Miniucchi, scultore accostato dal critico dโarte Sandro Parmiggiani a David Smith, a Ettore Colla e altri grandi protagonisti della scultura internazionale, come Mark Di Suvero e Bernar Venet. Il prezioso mosaico di Corrado Cagli della Fontana dello Zodiaco il cui bozzetto preparatorio del diametro di tre metri e mezzo viene esposto a New York al CIMA, Center for Italian Modern Art. Lโiconico ago d’acciaio della Fontana dello zodiaco simbolo dinamico della cittร , con il TRIPODE in acciaio della passerella di Terni, contribuisce a creare un’atmosfera artistica unica e suggestiva. Completata dal maglio per lโacciaio piรน grande del mondo, la monumentale Pressa della Davy Brothers Ltd e societร Terni, la Lancia di Luce di Arnaldo Pomodoro, Le libertร ย di Giulio Turcato, e altre sinergie scultoree compenetrate nel tessuto urbano. Per citarne alcune: Forme in evoluzione dello spazio n. 1ย di Umbro Battaglini, Sinergica dedicata al campione di motociclismo Libero Liberati, i Riccioliย di Eliseo Mattiacci, il totem di Umberto Mastroianni, Farfalle primitive intuizioni. LโAlbero, ed E-terni. ย Effigi della cittร dellโacciaio, in cui la Acciai Speciali assume un ruolo determinante nella cittร anche in termini artistici. Ancora scultori dellโacciaio legati a Terni come Andrea Forges Davanzati che porta lโacciaio ternano nella sistemazione di Piazza Gerusalemme, e nella Cupola di via Rossetti a Milano sotto forma di un ramรจage di nastro di acciaio inossidabile ispirata al globo del Palazzo della Secessione a Vienna.
Storie invisibili: le opere hanno celebrato lโidentitร della cittร fondata sul rapporto acqua e acciaio ma anche la sua vocazione all’energia, materiale e immateriale
Tutto sembrava indicare che Terni, col suo museo diffuso, potesse divenire uno dei siti di Umbria Contemporanea, un parco regionale dellโarte ideato dalla Fondazione Pepper in cui inserire Genesis della scultrice americana Beverly Pepper molto legata allโUmbria e a Terni. Nonostante gli sforzi ventennali, variazioni di progetto e misteri mai svelati dalla Fondazione Pepper, lโopera si perde dal fondo culturale, resta solo la vasca vuota della fontana che avrebbe incarnato un sentimento ristorativo ideale. Il valore simbolico del fiume Nera e la Cascata da installare a coronamento di quell’area riqualificata del Museo della cittร , poco distante dai giardini che ospitano il Tiro in pietra di Terni. In quel tratto del Nera se ne puรฒ solo immaginare la presenza โ nessunโaltra opera dellโartista รจ a Terni –ย con alcuni bozzetti dellโepoca di progettazione.ย Tra questi, un originale disegno di Genesis che fa vivere ancora quellโidea, rimesso allโarchitetto dellโUrbanistica di Terni Mauro Cinti per la custodia intellettuale dellโopera.
Slices di Drago. Una leggenda che diventa realtร , un mito che diventa simbolo
Cโรจ la storia di Terni del Comune libero, nelle grandi dispute del medioevo di scomunicanti e scomunicati, di aquile rosse e aquile nere, dei castellari di difesa, dei Magnati, e dei Banderari. Negli emblemi il drago ghibellino combatte contro i leoni, รจ artigliato dallโaquila rossa dei Guelfi. Alle trame storiche si mescolano i racconti delle leggende. Nellโimmaginario medievale, lโaria malsana delle paludi circostanti, dal Velino al Nera, che mieteva vittime per la malaria, viene identificata con un mostro dโacqua, un drago. La cui soluzione era uccidere la fera. Con opportune opere di bonifica, il drago sconfitto, come narra la leggenda da un giovane della casata Cittadini (poi Cittadini Cesi), divenne il simbolo della forza della cittร . Il Drago e il fiume che dettero le insegne a Terni. Razionalmente, la storia dellโascesa di questa potente famiglia che spronรฒ i ternani per il dominio sulla conca, contro i reatini che si erano insignoriti del Castello sulla Cascata delle Marmore. Restii allโassestamento del selvatico scenario idrogeologico della piana, che il Cavo Curiano dei romani aveva avviato con il taglio della costa rocciosa sovrastante lโantico nucleo di Terni, per liberarla dai ristagni.
Se pare strana la presenza di un Drago in cittร pensiamo a Lubiana con il drago nello stemma comunale, e il noto Ponte dei draghi. Se ci si domanda quanto le sculture dislocate in cittร siano state effettivamente poste a rappresentarne l’identitร , nel concetto di arte diffusa, e nel tentativo di dialogo con lโultra mondo dellโarte si inserisce appieno la nuova opera monumentale Thyrus. Il Drago รจ un simbolo fortemente comunitario. Lโintuizione dello scultore e Docente in Discipline Plastiche Marco Diamanti di realizzarne una scultura, รจ lโinterpretazione contemporanea dei meccanismi tra lโuomo, i miti e i luoghi. Un oggetto culturale che รจ totem emblematico e genius loci di Terni. ยซUnโopera non calata dallโalto. Realizzata con tecniche moderne – spiega lโartista. Lโingegneria 3D applicata a una forma, lโanima tecnologica nascosta nella materia. Soprattutto una leggenda che diventa realtร . Fosse anche realizzata con lo stilema di un fantasy – conclude –ย avvicina i giovani alla propria storia, e allโarte. Una ricerca che va al di lร dell’opera e investe in altro modo il territorio. Di fatto Thyrus sembra essere una di quelle sculture fatte per intersecarsi con altre coseยป.
Rammenta stilisticamente Lโuomo e la donna in acciaio di Batumi, simbolo della conciliazione delle diversitร . In anticipo sulla scultura, la dima di acciaio per delineare gli spazi sul basamento nella rotonda Filipponi che ospiterร il Drago per Terni incisa col motto Ars longa vita brevis, mentre sono in corso le prime attivitร di produzione al laser per trasformare i fogli di acciaio nelle slices di drago.