Il volume sarà presentato mercoledì 8 febbraio (ore 17.30) presso la Sala della Vaccara a Perugia
Quaranta illustri personaggi: il volume firmato da Giulia Ciacci e Laura Zazzerini per Intermedia Edizioni ripercorre le vite di coloro che hanno arricchito il prestigio del capoluogo umbro. I profili sono presentati sotto forma di «medaglioni brevi e incisivi», come li definisce Leonardo Varasano nella prefazione al libro, e sono impreziositi dai ritratti illustrati da Giulia Ciacci.
«Impresa ardua», scrivono le autrici, «scegliere i grandi di Perugia»: il I volume della collana presenta una selezione che non segue un ordine cronologico o tematico, ma propone vividi exempla di quanti hanno aggiunto «uno scintillio in più al lustro della città». I quaranta ritratti sono come carte da gioco che si lasciano mescolare dal lettore: vite avvincenti e aneddoti inaspettati rivelati, alla fine di ogni biografia, con accattivanti curiosità sul personaggio. Dai nomi più noti, come Luisa Spagnoli o Gerardo Dottori, ai protagonisti della storia del calcio perugino, passando per letterati, patrioti e filosofi del calibro di Giuseppe Prezzolini, Aldo Capitini, Sandro Penna, senza tralasciare il passato più remoto e le sue glorie.
Alla presentazione, che avrà luogo mercoledì 8 febbraio alle 17.30 presso la Sala della Vaccara, oltre alle autrici interverranno l’assessore alla cultura del Comune Leonardo Varasano, il coordinatore editoriale Marco Nicoletti e il critico d’arte Andrea Baffoni, in un incontro tutto perugino: una città che celebra la propria storia.
Giovani Penne è la sezione di AboutUmbria dedicata al progetto alternanza scuola-lavoro. A essere ospitati sono, in queso caso, gli articoli scritti dagli alunni del liceo scientifico G. Alessi di Perugia, guidati dalla professoressa Daniela Pera.
Ciò che ora vediamo come uno stupendo parco divertimenti a tema naturalistico, vari decenni fa era una collina priva quasi completamente di vegetazione. La storia di questo parco inizia quando il monte su cui è situato – il Monte Pulito, chiamato proprio così per la scarsissima vegetazione – fu comprato dall’imprenditore perugino Mario Spagnoli, il figlio di Luisa Spagnoli, conosciuta per l’invenzione dei Baci Perugina e per l’omonimo marchio di moda famoso in tutto il mondo.Sembra che Mario avesse sognato la madre Luisa, che gli consigliò proprio di acquistare quel terreno dove spesso lui andava a cavallo con la figlia Mariella. Dopo l’acquisto, per far rinascere la vegetazione, la collina fu sottoposta a operazioni di rigenerazione, come il dissodamento tramite cariche esplosive.Era il 19 giugno 1955 quando furono fatte esplodere più di 500 cariche di dinamite.
Mario Spagnoli, foto via www.luisaspagnoli.it
Successivamente venne piantato un uliveto, presso il quale fu creata una countryhouse, zona dedicata al tiro al piattello. Nel 1962 fu anche il punto di arrivo di una tappa del Giro d’Italia.
A mano a mano il parco prendeva forma e furono installate attrazioni per bambini. Una delle prime fu un castello come quello della Bella Addormentata; poi seguirono altri edifici legati sempre al mondo delle fiabe o della mitologia, come il rinomato cavallo di Troia. Tutti erano raggiungibili grazie a un trenino.
In origine avrebbe dovuto chiamarsi Spagnolia, ma poi, il 21 aprile 1963 venne aperto definitivamente al pubblico con il nome Città della Domenica. Uno degli eventi più importanti nella storia del parco divertimenti, fu la realizzazione nel 1968 di una pista artificiale da sci, dotata di illuminazione notturna e impianti di risalita. La pista era formata da un tappeto a griglia in uno speciale materiale plastico e si snodava sulla collinetta di via Col di Tenda. Era visibile dalla città grazie al suo inconfondibile colore azzurro. In seguito, fu dismessa per problemi di sicurezza.
La pista da sci della Città della Domenica, foto via Pinterest
Questo che fu il primo parco di divertimenti a tema d’Italia, conl’avanzare degli anni fu dotato anche di un ristorante che ancora oggi si affaccia su un fantastico panorama. Nel corso dei decenni si è evoluto e ha preso un aspetto più naturalistico eeducativo, ospitando al suo interno, oltre alle varie attrazioni, anche animali come daini, lama, mufloni, pavoni e asini. Completa questo quadro dedicato al mondo degli animali un Rettilario, tra i più importanti del nostro paese, che ha sede in una struttura a torre posta all’ingresso. All’interno, sono stati ricostruiti diversi habitat per coccodrilli e serpenti, realizzati in modo da tenere conto della provenienza e delle necessità climatiche e ambientali dell’esemplareospitato, chelimitano al minimo lo stress e allo stesso tempo permettono al visitatore una visita senza pericoli.
Ancora oggi il parco è sede di molte attività per bambini e ragazzi durante l’estate, anche se è visitato tutto l’anno da gruppi di scolaresche o da famiglie che vogliono trascorrere una giornata tranquilla e divertente a contatto con la natura. Tutti ringraziamo un uomo generoso che ha saputo vedere lontano e che… ha creduto in un sogno.