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Weekend con “Giallo Trasimeno” tra incontri, bellezze del territorio e mistero. Da venerdì a domenica oltre 40 ospiti, spettacoli e la premiazione del concorso letterario

Un festival del libro, in particolare del giallo, che possa continuare ad essere un evento di importanza culturale a livello nazionale sia per i cittadini dell’intera comunità umbra, e in particolare del territorio su cui insiste, sia per i tanti turisti presenti e per quelli che ha saputo già attrarre da fuori Regione in occasione dell’esordio dello scorso anno. È con queste finalità che è stata presentata stamani la II° edizione di Giallo Trasimeno, un progetto ideato da Marco Pareti e da Jean Luc Bertoni, che mira a dar vita ad una tre giorni dedicata al giallo nei suoi svariati generi: poliziesco, fantascienza, storico, spionaggio, noir e thriller.

 

 

Da venerdì 22 a domenica 24 luglio la kermesse tingerà di un colore diverso il Lago Trasimeno: location prescelte, il bellissimo centro storico della cittadina di Tuoro sul Trasimeno e l’Isola Maggiore, certamente nevralgici per la propria offerta turistica e non solo.

Circa 40 le presentazioni autoriali ed editoriali con ospiti di primo piano (premi letterali nazionali), tra i quali spiccano Giampaolo Simi, Francois Morlupi, il generale Luciano Garofano, Sandra Bonzi, Paola Barbato, Enrico Luceri, Marco De Franchi, Nora Venturini, l’attore Giulio Scarpati e i giornalisti umbri Alvaro Fiorucci ed Enzo Beretta. E poi una sezione dedicata ai Fumetti Gialli con Francesco Gaggia, Gabriele Saveri e l’umbro Moreno Chiacchiera, ma anche la 2° edizione del concorso letterario a premi composto da tre sezioni (racconti gialli inediti ambientati sul lago Trasimeno; romanzi gialli inediti; romanzi gialli editi): «Un vero e proprio fiore all’occhiello con 150 partecipanti (numero triplicato rispetto al 2021), una giuria di ben 50 addetti ai lavori e 10 premi a categoria», spiega Jean Luc Bertoni. Ma non solo: previsti tre spettacoli teatrali a tema; animazioni e presentazioni di libri gialli per ragazzi e tra le novità un corso di scrittura di gialli e due punti di BookCrossing presso gli Infopoint attivi in piazza del Rondò a Tuoro e al Molo di imbarco per l’Isola Maggiore a Punta Navaccia.

 

 

«Il giallo è uno dei generi più popolari e diffusi sul mercato editoriale con delle regole narrative che conquistano il lettore e questo tipo di romanzo, nelle sue declinazioni, è stato in grado – ha detto Marco Pareti – di tenere in piedi il mercato dell’editoria in anni difficili per il settore. Ora, sulla base del confortante successo dello scorso anno, vogliamo lanciare un messaggio di respiro nazionale per creare al Trasimeno il principale punto di riferimento nazionale per questo genere. Oltre a ciò, è chiaro l’obiettivo di offrire al territorio un evento di alta qualità culturale e al tempo stesso incrementare le opportunità di turismo nel territorio stesso. In tal senso i dati sono incoraggianti, visto che anche grazie a Giallo Trasimeno è previsto un weekend da tutto esaurito com impotanti ricadute per tutti i comuni del comprensorio». Proprio questo aspetto è stato rimarcato anche dal sindaco di Tuoro, Maria Elena Minciaroni, intervenuto con l’Assessore comunale alla Cultura Thomas Fabilli, dal Consigliere regionale Eugenio Rondini e dal Direttore del Gal Trasimeno-Orvietano, Francesca Caproni. Fondamentali anche le collaborazioni con Pro Loco di Tuoro e Pro Loco di Isola Maggiore per un evento che darà vita ad un programma ricco e in grado di attrarre diverse tipologie di pubblico. «Anche i più giovani – ha concluso Bertoni – tanto che per il prossimo anno puntiamo al coinvolgimento delle scuole della zona».


La giornalista domenica sarà a Umbrialibri: «Sono contenta di tornare in Umbria, sono quattro o cinque anni che non vengo».

Abbiamo scambiato alcune battute con la giornalista e scrittrice Daria Bignardi che, domenica 10 ottobre, sarà a Perugia (ore 12 presso l’Aula Magna del Complesso Monumentale di San Pietro a Perugia) in occasione di Umbrialibri per presentare il suo ultimo romanzo Oggi faccio azzurro. Una storia irresistibile – a tratti comica e a tratti struggente – che mescola leggerezza e profondità, grazia e tenerezza, esplorando il dolore e il rapporto con noi stessi.
«Oggi faccio azzurro è un modo di dire tedesco che significa Oggi non vado a lavorare. Viene dal Medioevo quando gli artigiani vedevano il cielo azzurro solo un giorno alla settimana, quando appunto non andavano a lavorare» spiega l’autrice.

Daria Bignardi, foto di Claudio Sforza

Il libro (edito da Mondadori) ci fa conoscere il dolore e l’umanità, attraverso gli occhi di Gabriele, «come l’arcangelo», che però «in Germania è un nome da donna», e di Galla. Lei, da quando è stata lasciata dal marito, senza una ragione, passa le giornate a fissare dal suo divano la grande magnolia nel cortile, fantasticando di porre fine a quel dolore insopportabile del quale si dà la colpa. Se esce di casa è solo per incontrare la psicanalista Anna Del Fante o per andare in carcere, dove canta con altre dieci volontarie in un coro di detenuti tossicodipendenti. Durante un viaggio a Monaco di Baviera entra per caso in un museo dove è allestita la mostra della pittrice tedesca Gabriele Münter, amante del pittore Vasilij Kandinskij. Galla si sente ipnotizzata dalle sue opere e da quel momento la voce di Gabriele entra nella sua vita, tormentandola, prendendola in giro, raccontandole la sua lunga storia d’amore con Kandinskij, così simile a quella di Galla con l’ex marito Doug. Galla incrocia sulla sua strada altri due pazienti della psicanalista: Bianca, un’adolescente che non riesce più ad andare a scuola, e Nicola, un seduttore compulsivo, vittima di attacchi di panico, in un incontro a sorpresa che potrebbe stravolgere le esistenze di tutti e tre.

Le storie d’amore di Galla e Gabriele sono molto simili anche se vissute in due epoche lontane: la sofferenza d’amore non ha tempo. Cento anni fa si soffriva come oggi…

È vero! Infatti la pittrice Gabriele Münter, il fantasma che parla con Galla e che nell’iperuranio è diventata una femminista radicale, è indignata e le dice: «Non posso credere che cento anni dopo stiamo ancora messe così!».

La pittrice è un alter ego di Galla?

Secondo me Gabriele Münter è una delle voci interiori di Galla: quella che fa più fatica a esprimere.

Gabriele “mangia” pure i Baci Perugina… 

Mi sono divertita a far parlare quest’artista nata alla fine dell’Ottocento in modo spiccio e diretto, come se fosse la sorella un po’ brusca ma divertente che Galla non ha mai avuto.

Tutti i personaggi sono a loro modo imprigionati da qualcosa: amore, carcere, paure, ansia, droga. Qual è la prigione più grande della società di oggi?

Eh, ce ne sono parecchie di prigioni e ognuno ha la sua: la cosa più difficile, oggi come un tempo, è proprio essere liberi.

Ha qualche ricordo legato all’Umbria?

A Perugia era venuta ad abitare una delle mie migliori amiche del liceo, Maria Rita Albertini, e ho passato con lei e la sua meravigliosa famiglia diverse Pasque. Poi ci sono stata parecchie volte al Festival del Giornalismo. Una volta ne ho approfittato per fare un sopralluogo a Cascia perché stavo scrivendo un mio libro intitolato Santa degli impossibili, che in qualche modo è stato ispirato dalla figura di Santa Rita. Sono contenta di tornare in Umbria, sono quattro o cinque anni che non vengo: vi aspetto domenica a mezzogiorno, tra l’altro mi presenterà uno scrittore che stimo moltissimo, Giancarlo De Cataldo, che è con me anche nella giuria del Premio Severino Cesari, carissimo amico umbro.

Tra gli appassionati, Enrico Luceri è un nome famoso ed affermato di Giallo Mondadori e sarà ospite alla prima edizione di Giallo Trasimeno, la tanto attesa kermesse letteraria dedicata al genere crime. L’evento si svolgerà dal 23 al 25 luglio a Tuoro sul Trasimeno, a Punta Navaccia e Isola Maggiore.

Enrico Luceri, parteciperà a Giallo Trasimeno portando ulteriore vanto alla manifestazione che dal 23 al 25 luglio prossimi, tra suspense e brividi, accoglierà con un programma denso di appuntamenti ed eventi, tutti gli amanti del genere letterario giallo e dei suoi vari tipi, nelle località di Tuoro s/T, Punta Navaccia e Isola Maggiore.

Lo scrittore Luceri è vincitore del Premio Tedeschi ed è uno degli autori di punta dei Giallo Mondadori; è un ingegnere romano che ha scritto vari romanzi, racconti, articoli, saggi e sceneggiature. Ricordiamo, tra le sue tante opere, Le colpe dei figli, Lacrime di donne tradite, Il mio volto è uno specchio, Fata Morgana, Donne al buio, Dietro questo sipario, Le notti della luna rossa, Lo sguardo dell’abisso, Il vizio del diavolo, Linea Retta e molti altri.

Ha sempre interpretato la sua attività autorale con sacrificio, impegno, passione e modestia. Ama gli animali e in particolare i gatti che convivono in casa con lui e pensa che a volte siano meglio degli umani.

Giallo Trasimeno è organizzato dalla Bertoni Editore e Marco Pareti, in collaborazione con il Comune di Tuoro s/T, il GAL Trasimeno-Orvietano, le ProLoco di Tuoro e Isola.

Il Sindaco di Tuoro s/T, Maria Elena Minciaroni, ha ricordato: «Non vediamo l’ora che Giallo Trasimeno apra al pubblico e siamo emozionati per questo. Ci siamo preparati per dare il meglio ai nostri visitatori. Sulla stessa linea sono le varie Autorità Istituzionali che interverranno all’evento e della loro attenzione e vicinanza, siamo grati».

Fabrizio Magara, presidente della ProLoco toreggiana, ha dichiarato: «Siamo felicissimi di contribuire con la nostra ProLoco, alla riuscita dell’evento, in cui crediamo molto. Tra l’altro, abbiamo organizzato il concerto rock con la bravissima Alteria e sostenuto, con Giallo Trasimeno, lo spettacolo teatrale Accadde al tramonto di e con Stefano de Majo, accompagnato dalla cantante e musicista Marialuna Cipolla, liberamente tratto dal romanzo di Marco Pareti edito da CoreBook. Ma le sorprese non sono finite qui».

Anche la presidente della ProLoco isolana, Silvia Silvi, ha detto: «Siamo ben felici di ospitare Giallo Trasimeno a Isola e tutti gli appassionati del genere. Siamo stati attenti a tutti i dettagli affinché questa sia una prima edizione indimenticabile e credo che ai visitatori della manifestazione sia dedicato un programma ampio e vario».

Nel programma della kermesse è prevista un’estemporanea di pittura su invito e un Body Painting “In Giallo”, due eventi a cura di Francesco Minelli e Carla Medici, responsabili de La Casa degli Artisti di Perugia. Mentre l’URAT, tramite il suo presidente Michele Benemio, ha proposto un’offerta dedicata ai visitatori di Giallo Trasimeno, con le strutture alberghiere e ristorative associate,.

La collaborazione di Thriller Nord, delle librerie Le Pagine sul lago di Passignano s/T. e Libri Parlanti di Castiglione del Lago, hanno contribuito in modo sostanziale alla programmazione dell’evento.

È stato svelato il nome di un altro scrittore di primissimo piano che parteciperà a Giallo Trasimeno, il Festival Letterario Nazionale dedicato ai libri gialli che si terrà dal 23 al 25 luglio 2021 a Tuoro sul Trasimeno (PG) e sulla sua Isola Maggiore.

L’avvicinarsi dell’inizio evento sta destando molto interesse e curiosità, infatti già dalle prime informazioni rilasciate dagli organizzatori e dopo aver annunciato la partecipazione di Piergiorgio Pulixi e Livia Sambrotta, la manifestazione si arricchisce ulteriormente di un’altra presenza autorale di primissimo piano: Mirko Zilahy.

L’evento è organizzato da Bertoni Editore e Marco Pareti, con il supporto del Comune di Tuoro s/T, del GAL Trasimeno-Orvietano e delle ProLoco di Tuoro e Isola Maggiore. La dott.ssa Francesca Caproni, direttrice del GAL Trasimeno-Orvietano, ha commentato: «Eventi di caratura nazionale come Giallo Trasimeno, dove i contenuti letterari e culturali in genere, fanno da attrattori per un turismo sostenibile ci vedono convinti sostenitori, in quanto la ricaduta economica e la promozione territoriale è indubbia».

Mirko Zilahy, ha insegnato lingua e letteratura italiana a Dublino, è stato editor per Minimum Tax e il traduttore del Cardellino di Donna Tartt. È un giornalista pubblicista e cultore di letteratura inglese all’Università di Perugia. Vive a Roma e tra le sue passioni c’è il calcio e la birra scura. Zilahy è uno scrittore dotato di gran talento e tecnica che si è espresso, riscuotendo grandi successi, con opere che sono molto apprezzate dagli amanti del genere.

Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo: È così che si uccide, La forma del buio, Così crudele è la fine. Durante la manifestazione, Mirko Zilahy presenterà la sua ultima opera, L’uomo del bosco, edita da Longanesi.

Giallo Trasimeno porta con sé un concorso letterario curato da Bertoni Editore, che è stato di gran richiamo e dedicato ai racconti gialli ambientati al Trasimeno, agli inediti e agli editi, di cui le premiazioni avverranno durante l’evento. Inoltre, la kermesse toreggiana dedicata al crime, ospiterà lo spettacolo teatrale dal titolo Accadde al tramonto di e con Stefano de Majo, accompagnato dalla chitarra e dalla voce di Marialuna Cipolla, e tratto liberamente dall’omonimo libro giallo di Marco Pareti, edito da CoreBook.

 


Le informazioni sulla manifestazione, si possono trovare sulla pagina Facebook di Giallo Trasimeno.

Grande passerella di autori che parteciperanno a Giallo Trasimeno, il Festival dedicato al libro giallo che si svolgerà dal 23 al 25 luglio 2021 a Tuoro sul Trasimeno, Campo del Sole di Punta Navaccia e nella sua Isola Maggiore.

L’evento, organizzato dal Comune toreggiano insieme alle Proloco di Tuoro e Isola, alla Bertoni Editore e a Marco Pareti, avrà il piacere di ospitare, durante il primo giorno della manifestazione, uno scrittore di primissimo piano: Piergiorgio Pulixi.
Il Sindaco di Tuoro, Maria Elena Minciaroni, ha dichiarato: «Siamo onorati di ospitare Piergiorgio Pulixi a Giallo Trasimeno. Un grande scrittore di gialli che porta lustro a questo evento di carattere nazionale, che richiamerà un gran numero di autori ed editori e soprattutto persone interessate e appassionate al mondo del crime. Il concorso letterario con le tre sezioni, quella di racconti gialli ambientati sul lago Trasimeno, poi di inediti ed editi, rende più interessante e attrattiva la manifestazione Giallo Trasimeno. Piergiorgio Pulixi, invitato dalla Bertoni Editore, è un bravissimo scrittore del genere che impreziosisce la nostra manifestazione e aprirà, durante la prima giornata, la passerella di firme importanti di romanzi gialli, che avremo come illustri ospiti nel prosieguo dell’evento. Colgo l’occasione per ringraziare Bertoni Editore e Marco Pareti che, insieme alle ProLoco di Tuoro e di Isola e al GAL Trasimeno-Orvietano, stanno facendo un gran lavoro organizzativo. Insomma sarà un Giallo Trasimeno con il botto e con tante sorprese, a cui non si potrà assolutamente mancare».

 

Piergiorgio Pulixi, foto via Facebook

 

Piergiorgio Pulixi è uno scrittore di noir e thriller che attualmente pubblica con Rizzoli Editore ed Edizioni E/O, ha ricevuto molti riconoscimenti ed è stato vincitore di numerosi premi letterari. È stato invitato come relatore a festival dedicati ai Crime Writers, in India e in Inghilterra. Nato a Cagliari, attualmente vive a Milano e fa parte del collettivo di scrittura Mama Sabot. Ha scritto moltissimi libri di successo dove le sue ultime opere thriller, Lo stupore della notte e L’isola delle anime, e poi quelle della serie I canti del male, Il canto degli innocenti e La scelta del buio, precedono la sua ultima opera della serie, pubblicata nel 2021, Un colpo al cuore, edita da Rizzoli. Pulixi scrive per le pagine culturali della La Nuova Sardegna e insegna scrittura creativa e tecniche di narrazione.
Prossimamente saranno svelati altri importanti autori che parteciperanno all’evento. Le informazioni sulla manifestazione e sul concorso letterario, sono disponibili nella pagina Facebook di Giallo Trasimeno.

L’evento Giallo Trasimeno, in programma il 23, 24 e 25 luglio 2021 a Tuoro sul Trasimeno (PG) e sulla sua Isola Maggiore, è un festival dedicato al poliziesco e al crime in genere. Ci sarà spazio per autori e editori e per momenti dedicati all’intrattenimento, all’arte e ai prodotti tipici del lago Trasimeno.

 

Nasce Giallo Trasimeno, il Festival Letterario Nazionale riservato al seguitissimo mondo dei libri gialli, da una collaborazione del Comune di Tuoro sul Trasimeno, del GAL Trasimeno-Orvietano, delle ProLoco di Tuoro s/T e di Isola Maggiore, della Bertoni Editore e di Marco Pareti. L’evento avrà luogo dal 23 al 25 luglio 2021, dove sarà accolto nella splendida cornice del lago Trasimeno e si terrà nelle suggestive location di Isola Maggiore, di Campo del Sole a Punta Navaccia e nel centro storico di Tuoro s/T.

 

 

Tre giorni dedicati al giallo, nei suoi generi poliziesco, fantascienza, storico, spionaggio, noir o thriller e ce ne saranno per tutti i gusti e tutte le età, per adulti e per ragazzi. Gli appassionati del genere e non solo, che interverranno all’evento, potranno apprezzare la presenza di illustri ospiti che, con la loro partecipazione, impreziosiranno la kermesse lacustre. Alla manifestazione Giallo Trasimeno, hanno aderito un gran numero di autori provenienti da tutta Italia e molti Editori di primo piano.
Il programma è denso di appuntamenti molto interessanti che, oltre alle presentazioni autoriali ed editoriali, prevedono una serie di eventi dentro l’evento che renderanno particolare e dinamica questa Prima Edizione di Giallo Trasimeno.
Appuntamenti dedicati ovviamente al mondo dei libri gialli e all’intrattenimento connesso al tema poliziesco e alla qualità dei prodotti tipici del territorio. Gli ideatori di Giallo Trasimeno hanno previsto, in seno all’evento, un concorso letterario a premi dedicato ai gialli e composto da tre sezioni: la prima di racconti gialli inediti ambientati sul lago Trasimeno, la seconda di romanzi gialli inediti e la terza di romanzi gialli editi.
Per rimanere aggiornati sull’evento Giallo Trasimeno, conoscere il programma dettagliato della manifestazione e il regolamento del concorso letterario, è disponibile la Pagina Facebook di Giallo Trasimeno.

Nel 1999 nasce ad Assisi Nati per Leggere, il programma italiano di promozione della lettura in età precoce. A 20 anni di distanza si celebra l’anniversario con una serie di eventi nazionali e locali.

In occasione del ventennale dalla fondazione di Nati per Leggere, siamo andati nella sezione di Tuoro sul Trasimeno, che si trova all’interno della Biblioteca Comunale. Qui abbiamo conosciuto alcune volontarie dell’evento, di cui nove hanno seguito recentemente un corso abilitativo e ogni martedì pomeriggio accolgono con un sorriso genitori e bambini, per dedicarsi tutti insieme alla lettura.

 

 

Una volontaria ci racconta: «Leggere a un bambino vuol dire stimolare la sua fantasia, sviluppare precocemente la sua capacità concettuale, la proprietà di linguaggio e favorire il suo apprendimento. Qui non solo i bambini hanno trovato un nido ma anche le mamme, che hanno uno spazio di confronto e dove fanno rete insieme ai propri figli».

Per i vent’anni di Nati per leggere si è voluto modificare l’area della biblioteca destinata ai più piccoli, creando due spazi distinti per fascia di età; ai bambini sotto ai due anni è stato dedicato un angolo nido. Nell’area ci sono dei tappeti previsti per le comuni sedute di grandi e piccini e una poltrona speciale, dedicata alle mamme in attesa o che allattano. L’invito alla raccolta differenziata e a non entrare con le scarpe per l’igiene, completano il messaggio ambientale. Le immagini dell’artista Leo Lionni, arricchiscono gli interni per la sensibilizzazione all’arte.

 

 

L’assessore alla Cultura, Thomas Fabilli, ci ha spiegato: «L’entusiasmo che condivido con le volontarie è grande e siamo certi che la lettura per i piccoli può portare ottimi frutti. Abbiamo deciso insieme alle volontarie di spedire a ogni bambino nato negli ultimi 3 anni, una lettera di invito per l’incontro del martedì pomeriggio, ottenendo un ottimo riscontro. Ringrazio con infinito affetto e stima tutte le protagoniste di NpL, in particolare la pediatra Elena Cappellani, le volontarie Claudia Banella, Orietta Mazzoni e Annalisa Maestrucci che hanno sempre dimostrato un amore materno e un grande impegno per questo progetto».

Parallelamente alla storia ufficiale, ai grandi eventi storici che si riversano nei libri di storia, si dipana il racconto di coloro che hanno condotto la propria vita all’ombra dei grandi, smarriti nelle pieghe di una quotidianità che, di banale, a ben vedere, aveva ben poco. Narrazioni scaturite dall’assenza, dall’ufficiosità, dal peso di una presenza che, seppur fuggevole, impartiva inopinabili ordini dall’alto.

 

 

È questo il clima che avvolge la figura di Thadea, la figlia segreta di Carlo V che Andrea Margaritelli ci illustra nello splendido volumetto illustrato edito dalla Fondazione Guglielmo Giordano. Un libello dalla copertina cartonata, da collezione, abbellito dalle miniature tratte dai documenti giunti sino a noi dal Sedicesimo secolo, presentati, in tutta la loro fascinosa ufficialità, tra le pagine di una storia che sembra un romanzo, ma non lo è.
È proprio con queste parole che Maria Grazia Nico Ottaviani, professoressa del Dipartimento di Lettere dell’Università di Perugia, introduce il volume; un monito che riecheggia nella chiosa di Andrea Margaritelli, come a voler rimarcare la veridicità di tale, incredibile, scoperta.
Perché, in questa storia ambientata tra le Fiandre e l’Italia centrale, le nebbie avvolgono non solo la figlia mai riconosciuta dell’imperatore, ma anche sua madre, la bella e affascinante Orsolina Arcipreti della Penna, nobildonna perugina che, per tutta la vita, intessé una fitta corrispondenza con Carlo, interessato a salvaguardare gli interessi della figlia in nome della sua posizione e della sua genealogia.

 

 

Sebbene preso dal governo del suo enorme impero, inoltre, Carlo non perse occasione di vedere la figlia – come tutte le altre avute da diverse donne sparse in tutta la Penisola – e ovviamente non mancò occasione per far valere le proprie ragioni, come nel caso del matrimonio combinato, per la figlia, dai fratelli di Orsolina.
Carlo – figura che giganteggia nei libri di storia, come ci ricorda Nico Ottaviani –  si configura quindi come una sorta di custode, anche per interposta persona: basti pensare alla figura della balia, che accompagna la crescita, lontana dai riflettori, di Thadea. In effetti, numerose sono le donne nella vita della giovane: prima le suore che la accolgono, poi le nutrici che la crescono a Collazzone, nel monastero di San Lorenzo, non troppo distante né troppo vicina alla madre Orsolina.
Da questa storia tratteggiata da Margaritelli, curiosamente emergono i tratti peculiari di molti personaggi – le capacità di mediazione di Orsolina, la vena vendicativa dei di lei fratelli, l’arrivismo della famiglia De’ Cuppis di Montefalco, al cui rampollo Sinibaldo va in sposa Thadea e, non ultimo, il piglio autoritario dello statista Carlo – ma il carattere della vera protagonista, Thadea, resta pressoché un mistero. Qualche tratto emerge dalle missive inviate dalla donna a Filippo II affinché egli la riconosca come figlia di Carlo, ma la posizione di subalternità di Thadea, assieme al tono di supplica usato, ci danno una visione piuttosto parziale del suo carattere.
Possiamo solo fantasticare, lasciando il sentiero battuto della Storia per inoltrarci in quello buio, impervio e senza via d’uscita dell’immaginazione. Partendo però da un racconto storico: quello condotto in Thadea, La figlia segreta di Carlo V.

 


Thadea, La figlia segreta di Carlo V

Andrea Margaritelli

Fondazione Guglielmo Giordano

Ed. Illustrata

96 pagine

Un lombardo che vive in Umbria e che racconta la Sicilia del commissario Montalbano: «In Umbria manca solo il mare, ma per me non è un problema, tanto posso vivermi quello della Sicilia quando giro la serie».

Alberto Sironi

Alberto Sironi è stato nostro ospite, e con lui abbiamo fatto una chiacchierata in occasione dell’evento Fa’ la cosa giusta, per scoprire tutti i segreti del commissario più famoso d’Italia. Il regista dei record – quasi vent’anni dietro la telecamera della serie con in media 10 milioni di telespettatori – si è formato alla scuola d’arte drammatica del Piccolo di Milano dove, sotto la guida di Giorgio Strehler, ha cominciato a lavorare come attore in piccole parti teatrali. Negli anni Settanta ha iniziato le collaborazioni con la Rai come sceneggiatore e regista: dopo una sequela di esperienze come regista, alla fine degli anni Novanta è arrivato il Commissario Montalbano, tratto dai romanzi scritti da Andrea Camilleri.

Ora lei vive in Umbria: qual è il suo rapporto con questa regione?

Ho sposato un’umbra e ora vivo qui. Inizialmente gli umbri sono un po’ chiusi – questo va detto – però quando poi entri in confidenza con loro si dimostrano persone cordiali. Mi piacerebbe molto raccontare una storia ambientata in questo territorio.

La sua carriera è iniziata in teatro con Giorgio Strehler: quanto le è servita questa scuola per far poi televisione?

Nei sei anni che sono stato con Strehler, al Piccolo di Milano, ho imparato una ginnastica che mi ha facilitato il lavoro in televisione; inoltre prediligo attori che hanno fatto teatro, per me è più facile lavorare con loro.

Ci sveli un segreto: cos’è che funziona di questa serie?

Questo successo prosegue nel tempo perché il pubblico ama i racconti di Andrea Camilleri. Andrea racconta i personaggi, descrive gli ambienti, narra un tipo di mondo ambientato oggi, ma che in realtà è figlio del suo mondo di tanti anni fa. I racconti così diventano in qualche modo storici. Abbiamo tolto le automobili: nei nostri film per le strade non c’è nessuno, sono deserte. Il commissario Montalbano ha una vettura che era vecchia fin da quando è uscito il primo film. Abbiamo creato una sorta di mondo magico per assecondare il modo di narrare di Camilleri. Questo è quello che ama il pubblico. Un’altra cosa che apprezza molto è la voglia di vivere bene del Commissario. Gli italiani vogliono mangiare bene, amano le donne e hanno bisogno dei loro amici. Il pubblico, quando aspetta l’uscita di un film di Montalbano, è come se aspettasse d’incontrare un amico, uno di loro.

Il regista Sironi con la giornalista Agnese Priorelli

Secondo lei il successo della serie trascina la letteratura o è il contrario?  

Questo è difficile da stabilire. Sicuramente noi abbiamo aiutato a vendere di più rispetto a una normale editoria, però il personaggio di Montalbano era già abbastanza popolare. Camilleri ha cominciato a scrivere nel 1997, noi abbiamo cominciato a girare un paio di anni dopo. Sono certamente due modi diversi, c’è chi ama il genere letterario chi il film, quindi non si può stabilire.

Montalbano viene trasmesso in oltre venti paesi nel mondo: si aspettava tutto questo?

Quando abbiamo cominciato nessuno poteva immaginare il successo che Montalbano avrebbe avuto in Italia e nel mondo. Oggi noi giriamo in 4K, un sistema tecnicamente evoluto, ma fino a qualche anno fa – per mia scelta – giravamo in 35 millimetri: questo ci ha permesso di avere un prodotto perfetto, con più definizione e profondità di campo. In questo modo abbiamo conquistato il mercato statunitense e non solo.

Ha mai pensato di lasciare la serie?

Fare Montalbano mi piace ancora, non credo però che durerà più di tanto, forse ancora due o tre anni.

Ci vuol raccontare qualche curiosità del dietro le quinte?

La prima che mi viene in mente è stata quando arrivò Belen Rodriguez per girare l’episodio in cui era protagonista. C’era gente ovunque ad aspettarla: quindi abbiamo deciso di farla arrivare sul set con un giorno di ritardo dal previsto e a bordo di un’ambulanza.

Montalbano sposerà mai Livia?

No, non la sposerà mai. (ride)

Il pubblico arrivato per Alberto Sironi

Da regista, come racconterebbe l’Umbria?

L’Umbria dovrebbe uscire dal solito cliché dei borghi medioevali. Mi piacerebbe raccontare una storia che vada oltre, ambientata in un altro periodo storico. Questa regione ha molto da dire. Mi basterebbe avere un buon copione.

Per finire: cosa vuol dire per lei Fare la cosa giusta?

Lavorare sempre con impegno.

Titolo: Mario Angeloni. Profilo biografico, documenti, testimonianze

Autore: Renato Traquandi

Editore: Volumnia

Anno di pubblicazione: 2016

152 p., f.to cm. 17 x 24, brossura illustrata

ISBN: 9788889024836

Prezzo: € 12.00

 

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In occasione delle celebrazioni dei 120 dalla nascita e 80 dalla morte di Mario Angeloni, ricorrenza che si è tenuta nel 2016, si è costituito a Perugia un comitato per commemorarne l’anniversario. Il comitato, nato su iniziativa della Società di Mutuo Soccorso tra gli Artisti e gli Operai di Perugia, ha visto l’adesione di numerose istituzioni e associazioni. Oltre alla commemorazione del 24 giugno tenutasi alla Sala dei Notari e al convegno all’Università per Stranieri del 2 dicembre scorso, è stata pubblicata per i tipi della Volumnia questa importante testimonianza curata da Renato Traquandi.

Il libro

Il volume, corredato da testimonianze e documenti, si divide in tre parti: La storia e l’ambiente. Perugia città natale di Mario; L’espatrio e la vita politica in Europa; La guerra civile spagnola. Atto di nascita della resistenza europea. Inoltre include i discorsi tenuti da Mauro Volpi (professore di Diritto pubblico comparato all’Università di Perugia) e da Urbano Barelli (avvocato e vicesindaco di Perugia) in occasione della cerimonia del 24 giugno, una prefazione della di Maria Cristina Laurenti (docente di Storia del pensiero politico contemporaneo all’Università La Sapienza di Roma) e si conclude con la postfazione del politico Valdo Spini.

L'uomo

Il libro ha il pregio di riscoprire e valorizzare la persona di Mario Angeloni, figura di spicco, sicuramente molto nota ma poco conosciuta, soprattutto dalle nuove generazioni.

«Un uomo – ha ricordato Volpi – che ha onorato la sua città non solo con la forza delle sue idee, democratiche, repubblicane, antifasciste e internazionaliste, ma anche con l’esempio concreto giunto fino al sacrificio della propria vita».

Nato e vissuto a Perugia, avvocato e fervente repubblicano, ha partecipato come volontario alla Prima Guerra Mondiale. Si è opposto strenuamente al regime fascista, subendo persecuzioni, aggressioni, l’incarcerazione e infine l’esilio, prima in Francia e poi in Spagna, dove nel 1936 si arruola come volontario a sostegno della Repubblica Spagnola. Ed è in un ospedale di Sarinera in Aragona che il 28 agosto del 1936 muore dopo essere stato colpito durante la battaglia del Monte Pelato.