Si è svolta a Panicale, in una gremita sala parrocchiale adiacente a Piazza San Michele Arcangelo, la presentazione della trilogia di libri di Daniela Musini, Le Magnifiche, Le Indomabili, Le Incantatrici, 33 donne per ogni profilo nel complesso 99 che hanno fatto la storia d’Italia e non solo.
L’autrice, che ha coinvolto ed emozionato il pubblico con una abilità scenica da grande professionista, è una personalità molto importante del mondo della cultura, famosa in Italia e nel mondo ed è una artista poliedrica in quanto scrittrice ma anche, attrice, drammaturga e pianista. Acclamata interprete dell’opera di D’Annunzio e delle figure di Eleonora Duse e Maria Callas, ha lavorato in tutto il mondo da Berlino ad Ankara, da Istanbul a Colonia, Kyoto, San Pietroburgo, Varsavia e così via. Ha scritto 9 testi teatrali tra cui la mia Divina Eleonora e Maria Callas. Ha conseguito 17 premi alla carriera e 36 premi letterari a livello nazionale ed internazionale.
L’evento organizzato in collaborazione tra l’associazione Accademia Masoliniana e La Trama di Anita APS entrambe di Panicale, è stata l’occasione per festeggiare la festa della mamma con un evento culturale dedicato a grandi donne, che spesso sono mamme e vivono il doppio rapporto, con i figli ma anche genitoriale, oppure non lo vogliono essere per dare spazio nella loro vita ad altre priorità. L’autrice in colloquio con Francesca Caproni, che ha cercato di carpire l’essenza del progetto editoriale, ma anche molte curiosità di queste 99 figure femminili, tra cui due umbre Santa Chiara e Luisa Spagnoli e un’altra che in Umbria e addirittura a Panicale ha vissuto per un periodo di tempo, nella splendida villa di Mongiovino, che è Lucrezia Borgia, con le sue mille contraddizioni, rispetto alle quali viene moralmente condannata per i suoi costumi sessuali ma che in realtà è stata invece una grande tessitrici di relazioni a favore della famiglia Borgia e della storia dell’Epoca. Daniela Musini ha raccontato di alcune di loro, dalle più famose alle meno conosciute, da Giovanna d’Arco a Rita Hayworth, passando per tante altre figure, sottolineando un aspetto, che quasi sempre dietro al successo e all’immagine idilliaca del personaggio, ci sono disagi e sofferenze che nessuno sa e nessuno vede, quindi non è tutta luce quella che brilla.
E’ stata quella di sabato – spiega Francesca Caproni – un’altra iniziativa che ha arricchito il panorama degli eventi culturali di Panicale ed ha seguito il ciclo di incontri di CulturAscolto che ha avuto un successo straordinario nei primi mesi dell’anno, sia di pubblico che di contenuti, ma ovviamente anche di promozione del territorio, oltre al fatto che la ricerca ha prodotto nuove scoperte sotto l’aspetto storico e culturale. Sono fermamente convinta – continua – che in questi piccoli Borghi debbano essere gli appuntamenti culturali ad arricchire il calendario degli eventi, a coinvolgere i giovani, perché cultura è bellezza e benessere, ma anche economia.
Redazione
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