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Gubbio attraverso gli occhi di Frida: re-immaginare lo Spirito del luogo

Sulle colline umbre, immersa nella sua ricca storia e cultura, si erge Gubbio, una città che affascina con la sua architettura medievale e rinascimentale.

Dai palazzi signorili come il Palazzo dei Consoli, alle chiese imponenti come la Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo, Gubbio racconta un passato glorioso, permeato di arte e tradizione. A migliaia di chilometri di distanza, in Messico, Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón ha dato vita a un universo artistico unico e vibrante. I suoi autoritratti, carichi di simbolismo e intensità emotiva, hanno reso la sua figura un’icona del XX secolo. I colori vivaci, le linee audaci e l’esplorazione di temi profondi come l’identità, il dolore e la morte, caratterizzano lo stile inconfondibile di Kahlo.

 

 

Cosa accadrebbe se questi due mondi, così lontani nel tempo e nello spazio, si incontrassero? Immaginate Gubbio ripensata attraverso la lente audace di Frida Kahlo. L’intelligenza artificiale ci offre l’opportunità di esplorare questa affascinante fusione, dando vita a una storia che ridefinisce i paesaggi di Gubbio con i colori e le emozioni dell’arte della pittrice messicana.

Ci avventuriamo in questa visione ipotetica e analizzando le immagini generate dall’IA possiamo scoprire come l’architettura di Gubbio si intreccia con lo stile iconico di Frida. Oltre l’estetica, il processo di generazione delle immagini è avvenuto attraverso l’utilizzo di un prompt specifico, un testo che descrive in dettaglio la visione che desideravo realizzare. Il prompt include elementi chiave dell’architettura di Gubbio, come le sue chiese imponenti e le strade tortuose – e riferimenti di Frida Kahlo, menzionando i suoi colori vivaci, le foglie, l’uso di simboli e l’esplorazione di temi come l’identità e la sofferenza.

 

 

L’intelligenza artificiale ha quindi elaborato queste informazioni, attingendo al suo vasto database di immagini e conoscenze artistiche, per generare una serie di immagini uniche. Notiamo subito la presenza di elementi architettonici distintivi di Gubbio. Il Palazzo dei Consoli, adornato con colori vivaci e motivi floreali che ricordano le opere di Kahlo. Le arcate del Palazzo Pretorio, incorniciate da giungle lussureggianti, richiamando la connessione di Kahlo con la natura.
Troviamo simboli e motivi ricorrenti nell’opera di Kahlo, come gli uccelli che potrebbero fungere da custodi mistici dei monumenti di Gubbio. Le sopracciglia unite e i baffi caratteristici di Frida potrebbero comparire su statue o facciate, riecheggiando la sua vasta collezione di autoritratti (150 per l’appunto), dove rinasceva ogni volta.

 

 

Il successo della fusione degli stili dipende dall’equilibrio raggiunto dall’IA. Le immagini appaiono armoniose, con l’architettura di Gubbio che funge da tela su cui si innestano con naturalezza gli elementi di Kahlo. In questa realtà, il suo spirito permea le immagini. La sua presenza è palpabile come le pietre delle antiche vie di Gubbio. È una vagabonda spettrale, con la sua iconica corona di fiori, il suo sguardo ci racconta lotte e trionfi personali. Risuona con i temi universali dell’amore, della perdita e della resilienza dello spirito umano.

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Andrea Martina Tiberi

Designer, docente universitaria e ricercatrice in Tecnologie Emergenti dell’Architettura alla London South Bank University.