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Il concerto musicale โ€œBattiato Nascostoโ€ di Andrea Ceccomori, tenutosi a Perugia, presso il tempio di San Michele Arcangelo, รจ stato accompagnato da una suggestiva interpretazione canora di Annalisa Baldi. Lโ€™emozionante esibizione รจ stata arricchita da una serie di danze sacre.

Battiato nascosto al tempio di San Michele Arcangelo รจ stato un concerto in crescendo. Un trionfo di emozioni, trasmesse magistralmente da parte di chi la musica la sa fare e interpretare in modo eccelso: protagonisti il maestro Andrea Ceccomori, sinonimo di bravura e sapienza musicale – sia come compositore sia come interprete โ€“ tutta lโ€™orchestra e la suadente ed eccellente voce di Annalisa Baldi. La loro รจ stata unโ€™interpretazione canora che ha rapito tutta la platea, catturata dalla vocalitร  e dagli assoli speciali del maestro Ceccomori.

 

Il concerto

 

Un evento dedicato alla dimensione spirituale e alla musica di Franco Battiato, una ricerca dellโ€™essenza nascosta dei testi e delle note delle sue canzoni che sempre parleranno alle anime sensibili. Un omaggio definito doveroso dello stesso Ceccomori, che prende vita dal ricordo della collaborazione con il cantautore siciliano per la Messa Arcaica, composizione sacra e tappa importante del profondo viaggio spirituale che scandรฌ tutta la vita di Battiato, presentata per la prima volta nellโ€™ottobre del 1993 nella Basilica di San Francesco dโ€™Assisi.
Battiato Nascosto รจ dedicato a San Michele Arcangelo, con la voce unica e irripetibile di Annalisa Baldi, il flauto dello straordinario Maestro Andrea Ceccomori, il bravissimo pianista e arrangiatore Antonio Cocomazzi, la meravigliosa destrezza della violoncellista Giovanna Famulari, gli eccellenti interpreti delle danze sacre curate da Otello Boco. Uno spettacolo sublime, capace di dare un insostituibile tributo a chi, con la propria musica, riesce a entrare in sintonia con la platea, aprendo le serrature di quei cuori che sono amanti dellโ€™arte e della bellezza in genere.

 

 

Andrea Ceccomori

Andrea Ceccomori รจ un flautista che ha suonato in tutto il mondo, portando la sua musica anche al cospetto di personalitร  importanti come Papa Francesco e la Regina Sofia di Spagna. รˆ direttore artistico e fondatore di importanti progetti come Baton for Peace, Assisi Suono Sacro, Keysound e Ars Pace. Ha collaborato con i piรน grandi musicisti a livello mondiale e molti teatri lo ricordano per le sue grandi interpretazioni anche come solista.

Il grande tenore Gianluca Terranova e lโ€™amore per lโ€™Umbria: le Operacorto presentate a Orvieto e Panicale arrivano su Sky.

Un altro personaggio molto famoso perchรฉ porta il canto lirico e lโ€™opera in ogni parte del mondo con grande professionalitร  e bravura ha scelto lโ€™Umbria per passare qualche giorno di riposo tra un successo e lโ€™altro, che colleziona in molti e importanti palcoscenici internazionali. Molto conosciuto e apprezzato allโ€™estero, in Italia la sua fortuna รจ dovuta anche al fatto di aver interpretato Caruso nella fortunata fiction di Rai 1. Stiamo parlando del Tenore Gianluca Terranova che questa estate in collaborazione con il Gal Orvietano e Trasimeno, ha portato nelle piazze umbre il suo spettacolo Lezioni di Canto Show con grande successo, รจ in questi giorni in onda su Sky con il suo Italia Opera Talent. ยซHo voluto presentare in anteprima al pubblico di Orvieto e Panicale la formula nuovissima di divulgazione dellโ€™opera lirica: la Operacortoยป. Raccontare unโ€™opera intera in venti minuti, significa arrivare a un pubblico smart – cosรฌ lo definisce Terranova – che non ha modo o tempo per poter apprezzare questo meraviglioso genere di intrattenimento che รจ osannato in tutto il mondo. ยซMi piacerebbe portare queste operacorto anche a teatro, per coinvolgere piรน gente possibileยป.

 

 

Il programma Italia Opera Talent in onda su Sky Explorer Channel 176, รจ una prima serie di un programma che coinvolge i territori italiani, lโ€™arte e la cultura, la gastronomia, trascinati dallโ€™opera lirica; 12 giovani talenti si sfidano a suon di do di petto per far vincere un operacorto che verrร  prodotta come short movie e presentata nei festival dei Corti internazionali. Dal lunedรฌ al sabato, alle 7-15-23, gli allenamenti poi la puntata della Gara la domenica alle 13 e alle 21, con una giuria prestigiosa e tanti ospiti di livello mondiale, da Raina Kabaivanska celebre soprano bulgaro a Lyndon Terracini il direttore artistico di Opera Australia a Giuseppe Cuccia Consulente artistico per le opere occidentali a Pechino e Tomer Zvulun direttore artistico di The Atlanta Opera. Il programma ideato e condotto da Gianluca Terranova si puรฒ seguire, anche se non si ha lโ€™abbonamento Sky, su www.explorertv.it negli stessi orari in streaming. ยซโ€ฆla mia amata Umbria ha visto lโ€™anteprima di questo format che farร  il giro del mondo, sarร  tradotta in piu lingue e prodotta in vari paesi, ma il mio sogno รจ quello di girare le operacorto nei borghi meravigliosi di questa regione splendidaยป.

Amore, amicizia, riscatto e blues: tutto questo racconta il film “La Ballata del Trasimeno”

La Ballata del Trasimeno, il film realizzato da VisualCam APS con la compartecipazione di Novifilm e di Philms, il sostegno della Regione Umbria, del GAL Trasimeno Orvietano, dellโ€™Unione dei Comuni del Trasimeno e dei Comuni di Magione e Castiglione del Lago, nonchรฉ di Umbria in Vespa, Frantoio Berti e Farma Centro,ย verrร  presentato domani alle ore 10.30, presso la Sala Partecipazioni di Palazzo Cesaroni, a Perugia.

Il mediometraggio nasce dallโ€™esperienza e dallโ€™intuizione di due membri del direttivo di VisualCam APS, Mauro Magrini e Arianna Fiandrini che non solo hanno collaborato come studio videofotografico al Trasimeno Blues, ma sono due persone profondamente radicate nel territorio: perchรฉ non raccontare lโ€™Umbria, con le sue tradizioni e contaminazioni attraverso una storia dai tratti blues?

Alla conferenza interverranno il regista Mauro Magrini, Arianna Fiandrini, autrice, sceneggiatrice e attrice, Mirko Revoyera, attore coprotagonista e addetto ai dialoghi, lโ€™attore protagonista Massimiliano Varrese e Gianluca Di Maggio, direttore artistico e ideatore di Trasimeno Blues. Sarร  presente tutto il cast e lo staff tecnico; modera Marco Pareti. Verranno anche suonati, in acustico, alcuni brani della colonna sonora del mediometraggio. Seguirร  un buffet offerto dalla produzione e dal Frantoio Berti.

 

Massimiliano Varrese e Arianna Fiandrini

Il soggetto

Protagonista de La Ballata del Trasimeno รจ un poliziotto, interpretato da Massimiliano Varrese, che in una missione come infiltrato, viene scoperto dalla malavita. Viene cosรฌ messo in atto il programma di protezione, organizzato dal vicequestore (Antonio Ballarano), il quale gli cambia il nome in Roberto Giansoni (richiamo a Robert Johnson bluesman dei primi del Novecento) e lo nasconde in Umbria da un contatto fidato. Il contatto รจ Renzo (Mirko Revoyera), un pescatore del lago Trasimeno, che lo accoglie sotto la sua ala protettiva e lo istruisce alla pesca. Roberto inizialmente รจ scontroso, anche perchรฉ proviene da un ambiente cittadino e ha frequentato i bassifondi, ma poi grazie al suo nuovo mentore, alla magnificenza della natura e dellโ€™ambiente rurale si apre e si rasserena.ย Jart (Fabrizio Martin), un chitarrista bluesman, gli fa conoscere il Trasimeno Blues e lรฌ Roberto incontra Giulia (Arianna Fiandrini), fotografa del festival. Queste due nuove amicizie lo aprono a una socialitร  semplice e naturale, portandolo a riscoprire sรฉ stesso. Per lui sarร  un vero e proprio cambiamento, che lo porterร  a riscoprire la semplicitร  delle tradizioni, la forza di Madre Natura e il suono spirituale del blues. Roberto ritornerร  al suo vecchio lavoro?

 

 

VisualCam APS

Visualcam APS รจ unโ€™Associazione culturale di Promozione Sociale con sede a Corciano che opera nel settore cineaudiovisivo e nelle arti in generale. Il direttivo รจ composto da professionisti specializzati sia in produzioni di format tv – dallโ€™idea alla realizzazione – sia di documentari, cortometraggi e produzioni musicali.

Lโ€™azienda magionese, leader nel Centro Italia nel settore della distribuzione diretta al mondo Ho.Re.Ca, della ristorazione e dellโ€™ospitalitร , festeggia un compleanno importante, reso possibile da anni di impegno, dedizione, capacitร  di evolvere e trasformarsi in base alle sempre nuove esigenze del mercato.

Questa lunga storia aziendale, che รจ anche e soprattutto una storia di famiglia, inizia nel 1962 a Magione, quando Domenico Cancelloni, insieme a sua moglie Imperia, decide di aprire una macelleria che, grazie alla lungimiranza del giovane imprenditore, presto diventa un centro allโ€™ingrosso di prodotti alimentari, giร  punto di riferimento per molti ristoranti della zona.

Da lรฌ lโ€™ascesa รจ costante: nel 1995 alla guida subentrano i figli Fabio e Simona (oggi rispettivamente presidente e vicepresidente) e nel 2006, con il superamento di 24 milioni di fatturato, nasce la holding Fa.Si., che detiene Cancelloni Food Service e Innovazione, specializzata nel noleggio in movimento e nellโ€™attivitร  editoriale, con la rivista Orizzonte.

Nel 2007 la Cancelloni Food Service diventa una societร  per azioni e riesce ad espandere ulteriormente il suo mercato tanto che nel 2019 il suo fatturato sfiora i 60 milioni di euro, con oltre 200 collaboratori, una rete vendita di 60 professionisti, unโ€™offerta che include 10.000 referenze food e non food e 5.000 clienti attivi su Umbria, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo ed Emilia Romagna.

Fabio e Simona Cancelloni basano il proprio operato sullโ€™innovazione ma anche sulla centralitร  delle persone, il rispetto dellโ€™ambiente e la valorizzazione del territorio. Lโ€™azienda che guidano รจ da sempre impegnata a offrire un servizio completo e personalizzato, intercettando al meglio le esigenze dei professionisti della ristorazione e cercando di anticipare le richieste del mercato del food service.

Cancelloni Food Service con i suoi 60 anni resta una solida realtร , un punto di riferimento nel tessuto imprenditoriale dellโ€™Italia centrale, pronta a ripartire appieno, allโ€™insegna di quei valori che sono da sempre le linee guida dellโ€™azienda: gratitudine, fiducia e innovazione.

La giornata di studi รจ promossa dall’associazione umbra โ€œFederico II di Svevia Hohenstaufenโ€. Sono previsti interventi istituzionali di: padre Marco Moroni, Custode del Sacro Convento di San Francesco di Assisi, Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, presidente della Provincia di Perugia e sindaco di Assisi, Andrea Romizi, sindaco di Perugia, Maurizio Oliviero, Rettore dell’Universitร  degli Studi di Perugia, Valerio de Cesaris, Rettore dell’Universitร  per Stranieri di Perugia, Cristina Colaiacovo, presidente della Fondazione Perugia, e Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria e del Cardinale Gualtiero Bassetti.

Vicario e primo successore di san Francesco, guida decisa dell’Ordine francescano, frate Elia รจ una figura complessa e affascinante (avido amministratore, amico dellโ€™imperatore, perfino alchimista?) a cui l’associazione umbra โ€œFederico II di Svevia Hohenstaufenโ€ dedica un importante convegno nazionale, che si svolgerร  sabato 15 ottobre, dalle ore 15, presso il Centro Congressi Hotel Giรฒ di Perugia. Promossa in collaborazione con il โ€œCentro Studi Frate Elia da Cortonaโ€ e la โ€œFondazione Federico II Hohenstaufenโ€ di Jesi, la giornata di studi dal titolo Tra Federico II e Frate Elia sarร  un appuntamento di altissimo profilo storico e accademico, con i contributi scientifici di docenti dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia, dellโ€™Universitร  La Sapienza di Roma, dellโ€™Universitร  Cattolica Sacro Cuore di Milano, dellโ€™Universitร  Statale di Milano e dellโ€™Istituto Scienze Religiose di Assisi.

Elia da Cortona

Elias Bonusbaro, a tutti noto come Elia da Cortona, originario del contado di Assisi, entrรฒ nell’Ordine intorno al 1211 e nel 1221 fu eletto vicario di Francesco e a lui fu affidata lโ€™organizzazione dellโ€™Ordine. Primo successore di Francesco, governรฒ con fermezza e determinazione in qualitร  di ministro generale e fu il principale promotore โ€“ e secondo una tradizione anche architetto โ€“ della costruzione della Basilica di Assisi, per la quale riuscรฌ a trovare i finanziamenti necessari fino al completamento. Destituito dalla guida dell’Ordine, non si sottomise allโ€™obbedienza al nuovo ministro generale e โ€˜si schierรฒโ€™ dalla parte dell’Imperatore Federico II giร  scomunicato da papa Gregorio IX; il passaggio al seguito di Federico fu la causa della scomunica che colpรฌ Elia nel 1239. Per lโ€™imperatore condusse alcune missioni diplomatiche di un certo rilievo tra cui non รจ da escludere quella per la riconciliazione tra il patriarca di Costantinopoli e l’Imperatore bizantino. Nel 1244 tornรฒ in Italia e si stabilรฌ con una decina di frati rimastigli fedeli a Cortona (dove venne colpito da una seconda scomunica), e da allora prese il nome di Elia da Cortona. Il riavvicinamento alla Chiesa e allโ€™Ordine e il perdono avvennero solo dopo la scomparsa di Federico II nel 1250, e poco prima della morte di Elia nel 1253.

 

Il convegno

Nel Convegno di sabato 15 ottobre, alle ore 15, dopo l’introduzione di Calogero Alessi, presidente dell’associazione umbra โ€œFederico II di Svevia Hohenstaufenโ€, di padre Antonio di Marcantonio, presidente del โ€œCentro Studi Frate Elia di Cortonaโ€ e di Paolo Mariani, presidente della โ€œFondazione Federico II Hohenstaufenโ€ di Jesi, ci saranno i saluti istituzionali di padre Marco Moroni, Custode del Sacro Convento San Francesco di Assisi, di Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, di Stefania Proietti, presidente della Provincia di Perugia e sindaco di Assisi, di Andrea Romizi, sindaco di Perugia, di Maurizio Oliviero, Rettore dell’Universitร  degli Studi di Perugia, di Valerio de Cesaris, Rettore dell’Universitร  per Stranieri di Perugia, di Cristina Colaiacovo, presidente della Fondazione Perugia e di Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria.

Nel Convegno di sabato 15 ottobre, alle ore 15, dopo l’introduzione di Calogero Alessi, presidente dell’associazione umbra โ€œFederico II di Svevia Hohenstaufenโ€, di padre Antonio di Marcantonio, presidente del โ€œCentro Studi Frate Elia di Cortonaโ€ e di Paolo Mariani, presidente della โ€œFondazione Federico II Hohenstaufenโ€ di Jesi, ci saranno i saluti istituzionali di padre Marco Moroni, Custode del Sacro Convento San Francesco di Assisi, di Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, di Stefania Proietti, presidente della Provincia di Perugia e sindaco di Assisi, di Andrea Romizi, sindaco di Perugia, di Maurizio Oliviero, Rettore dell’Universitร  degli Studi di Perugia, di Valerio de Cesaris, Rettore dell’Universitร  per Stranieri di Perugia, di Cristina Colaiacovo, presidente della Fondazione Perugia e di Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria.

Dopo lโ€™intervento del Cardinale Gualtiero Bassetti (โ€œfrate Elia a Cortonaโ€), sono previste le relazioni di Giulia Barone (โ€œI rapporti di frate Elia con Federico II), docente di Storia medievale presso l’Universitร  La Sapienza di Roma, di Maria Pia Alberzoni (โ€œfrate Elia al fianco di san Francescoโ€), docente di Storia medievale presso l’Universitร  Cattolica del Sacro Cuore di Milano, di Stefania Zucchini (โ€œPerugia tra Gregorio IX e Federico IIโ€), docente di Storia medievale presso l’Universitร  degli Studi di Perugia, di Paolo Capitanucci (โ€œLa leggenda di frate Elia alchimistaโ€), dell’Istituto Scienze Religiose di Assisi, infine di Grado Giovanni Merlo (โ€œIl destino di frate Eliaโ€), professore emerito di Storia del cristianesimo presso l’Universitร  Statale di Milano.
Presiede e conclude il convegno Maria Grazia Nico Ottaviani, giร  docente di Storia medievale presso l’Universitร  degli Studi di Perugia.

A Pomonte viene prodotto, secondo la tradizione, il carbone vegetale. Un prodotto dei carbonari locali, che caratterizza questo borgo collinare circondato dai meravigliosi boschi che si affacciano sulla vallata del Puglia.

Pomonte, frazione del comune di Gualdo Cattaneo (PG), si trova poggiata sulle colline che guardano la valle del torrente Puglia, mentre alle sue spalle cโ€™รจ la Valle Umbra. Il borgo ha una storia antica e sicuramente maggiormente conosciuta a partire dal Medioevo: il palazzo baronale, il castellaccio dellโ€™Albornoz e il Forte di Gregorio XII sono i luoghi di maggiore interesse culturale.
Ma la produzione di carbone vegetale e la tradizione dei carbonari per cui Pomonte รจ stata famosa nei tempi passati, oggi rimane come fiera, memoria storica e usanza, da cui la celebrazione de La Cotta del Carbone, che si attua ancora oggi come rievocazione della generazione del carbone vegetale. Il carbone di Pomonte viene impiegato soprattutto in cucina per le sue pregiate caratteristiche chimico-fisiche e per le profumate e selezionate essenze lignee utilizzate: lโ€™elce, il corbezzolo e lโ€™ornello, che trasferiscono i delicati profumi ai cibi cotti con questโ€™antica tecnica di cottura, rendendoli sublimi al palato.
Gianni Della Botte, membro della Proloco locale ed esperto di questa metodologia carbonara tanto che organizza anche laboratori didattici, ci racconta: ยซQuesta tecnica di produzione carbonara รจ antica, veniva praticata nei nostri boschi e il carbone vegetale prodotto veniva portato in molte cittadine umbre, anche a Perugia e Assisi. Era un lavoro importante che rappresentava un buon sostegno economico per le famiglie. Si costruisce una specie di cupola dove la legna, disposta in modo circolare e definito, viene ricoperta dalla terra. Terminata la preparazione si da fuoco alla cotta e, dopo qualche giorno di lenta combustione, si potrร  recuperare il carbone vegetale cosรฌ formato e pronto per lโ€™usoยป.

Il carbone vegetale prodotto a Pomonte ha delle caratteristiche uniche e speciali come lโ€™altissimo potere calorifico, la bassissima percentuale di umiditร , zolfo e ceneri nonchรฉ la mancanza di impuritร  e resine, rendono questo prodotto unโ€™eccellenza umbra che purtroppo รจ in via di abbandono, se non per qualche eroe delle tradizioni ancora rimasto.

ยซLโ€™Umbria mi ha catturato. Qui con il panorama sulle colline, in mezzo ai miei ulivi, con questa luce e questi colori, mi sento a casa piรน che in qualsiasi altro postoยป. Questo ha detto il regista Renzo Martinelli mentre, seduti dietro a una vetrata, ci godevamo il panorama delle colline umbre sotto una pioggia battente.

Renzo Martinelli

Lui, milanese, uomo di pianura che ha girato il mondo e filmato in tanti Paesi รจ stato catturato dai panorami corti e ondulati e dai mille colori dellโ€™Umbria. Dice che questo รจ il posto ideale per concentrarsi, scrivere una sceneggiatura e per vivere. Renzo Martinelli adesso sta scrivendo un nuovo film dal titolo Lโ€™uomo che scalava le dighe focalizzato sullo scandalo silenzioso che lo Stato ha attuato dopo il disastro del Vajont. Il film che sta preparando รจ il seguito di Vajont che uscรฌ nel 2001 e portรฒ sullo schermo lโ€™insieme di noncuranze di comodo che causarono quel disastro: una valanga dโ€™acqua spazzรฒ via quattro paesi, ricoprendoli di fango e lasciando dietro di sรฉ 2018 morti. Come se questa tragedia non bastasse, lo Stato ha lasciato che si truffassero i sopravvissuti. I fondi per la ricostruzione furono ampiamente manipolati e dirottati, lasciando i sopravvissuti qualche spicciolo ridicolo. I soldi furono impiegati altrove, sempre nel Nord-Est. Un’oscenitร  di cui non si รจ mai parlato. Martinelli invece ha avuto la voglia di portare in luce lo squallore che si cela dietro il dramma. Tutti i suoi film affrontano temi scottanti, temi che volutamente sono stati nascosti sotto una coperta di retorica e che lui ha sollevato. Film come Porzus, Ustica, Piazza delle cinque lune, Vajont e molti altri lasciano lโ€™amaro in bocca e molte domande senza risposta.

Martinelli, regista per vocazione

Andava ancora a scuola quando ha visto il film di Truffaut, Effetto notte. Una rivelazione! Il film racconta quello che accade mentre si gira un film, con tutti i problemi che insorgono durante la lavorazione. Attori che non vogliono recitare o che fanno i capricci, problemi con i tecnici e le maestranze e gli effetti che si mettono in scena. Dirigere un film vuol dire avere polso fermo ed essere a capo di una comunitร  di circa 300 persone. Fu lรฌ, seduto in una sala buia, che decise che quella sarebbe stata la sua strada.

 

Una scena del film “Vajont”

Mentre ha smesso di piovere e il panorama si รจ schiarito, sorseggiando una tazza di tรจ va avanti con il racconto del suo percorso per arrivare a essere regista. Il primo passo รจ stato quello di guardare i film con occhio critico e commentarli davanti al pubblico nei Cine Forum del circuito CCC di Milano. Poi ci fu lโ€™Universitร  e la specializzazione in cinematografia. Insomma, il ragazzo mise delle basi solide prima di iniziare. Le prime regie le fece girando documentari dโ€™arte che piacquero alla Rai, tanto da convocarlo per affidargli la regia delle sigle introduttive degli spettacoli televisivi. Suoi sono stati i filmati dello Zecchino dโ€™oro o di Piccoli Fans.
Lasciate le sigle televisive รจ la volta dei video musicali. Tutti gli artisti famosi sono passati davanti alla sua macchina da presa. Solo per citarne alcuni: Dalla, Cuccarini, Tozzi, Pino Daniele, Battiato molti altri. Poi ancora un cambio e passa dai video musicali alla pubblicitร ; con la Film Master si รจ occupato principalmente di pubblicitร  di whisky. Catturare lโ€™attenzione dello spettatore in 30 secondi erano le regole ferree della pubblicitร  di quegli anni ed รจ quello che Martinelli ha fatto per 10 anni. Stare perรฒ cosรฌ a lungo in mezzo ai superalcolici per un astemio รจ troppo, era arrivato il momento di fare il grande salto e di passare al cinema e riportare sullo schermo quello che lui desiderava comunicare al pubblico. Finito il tรจ e finita la pioggia era arrivato il momento di salutarci, restava unโ€™ultima curiositร .
Volevo sapere cosa amasse particolarmente dellโ€™Umbria e lui ha detto: ยซIl profumo del primo getto verde dellโ€™olio che esce dal frantoio e poi gustarlo sulla bruschettaยป. Ci siamo trovati dโ€™accordo.

Presentato stamattina presso Sala della Vaccara il progetto Around Perugia con i suoi nuovi itinerari cicloturistici per riscoprire il territorio.

Sei itinerari denominati Dolci Colline, fruibili con bici, MTB, Gravel ed e-bike, per scoprire il territorio perugino e le sue bellezze paesaggistiche, sette stazioni di sosta bike, 300 km di percorsi ciclabili, una app mobile per essere guidati alla scoperta del territorio: tutto questo e molto altro รจ Around Perugia, il progetto di valorizzazione finanziato dalla misura 16.7 del Programma di Sviluppo Rurale dellโ€™Umbria, finalizzato alla scoperta di nuovi itinerari dedicati agli amanti delle bici nelle sue diverse declinazioni.

Around Perugia รจ stato presentato questa mattina presso la Sala della Vaccara a Perugia dallโ€™assessore allo sviluppo economico, digitale e turismo del Comune di Perugia, Gabriele Giottoli. Con lui Eugenio Guarducci, presidente Sedicieventi, Gabriele Lena, presidente Int.Geo.Mod, e Luca Parenti, amministratore delegato di ROL Italia.

โ€œLโ€™obiettivo โ€“ afferma Gabriele Giottoli โ€“ รจ quello di attrarre nel capoluogo umbro i sempre piรน numerosi appassionati di cicloturismo con la possibilitร  di scoprire il suo suggestivo territorio e ammirarne le bellezze paesaggistiche e culturali. In particolare, Perugia vuole essere centro propulsivo di una progettualitร  finalizzata alla valorizzazione di tutta la Regione e degli spazi urbani ed extraurbani come attrattori di un turismo esperienziale che privilegia la qualitร  della vita. Grazie al finanziamento del progetto tramite il Programma di Sviluppo Rurale dellโ€™Umbria della Misura 16.7 รจ stato possibile dare vita a una nuova sinergia in ambito turistico tra il Comune di Perugia e la Regione Umbriaโ€.

Un plauso al progetto รจ stato espresso anche dal vicesindaco del Comune di Perugia, Gianluca Tuteri, in quanto va nella stessa direzione di altre iniziative finora messe in campo, volte a promuovere il benessere dei cittadini offrendo lโ€™opportunitร  di riscoprire la vita allโ€™aria aperta.

Around Perugia nasce da una sinergia tra il Comune di Perugia e vari soggetti del territorio: Associazione Strada del Vino Colli del Trasimeno, MAME S.S. Soc. Agricola, Int.Geo.Mod. Srl, Azienda Agricola Barcaccia, Corebook Multimedia & Editoria Snc, Azienda Agricola Battaglini Luca, Old Factory Garage Srl, Associazione La Casa degli Artisti, Associazione Perugia 1416, FIAB Perugia Pedala. Grazie al loro coinvolgimento i sei itinerari sono stati individuati, mappati e digitalizzati per essere integrati nellโ€™applicazione turistica cittadina Perugia InApp, attraverso la quale รจ possibile localizzare anche le innovative piazzole di sosta, i punti di interscambio tra i percorsi e accedere a informazioni su strutture ricettive ed esperienze sul territorio. Questo il link per scaricare Perugia InApp e scoprire i sei itinerari: www.intgeomod.com/perugiainapp.

In particolare, le piazzole di sosta interessano varie periferie del capoluogo e saranno dotate di differenti servizi, a seconda del luogo, tra cui stalli per la sosta, sedute, totem informativi, punti dโ€™acqua potabile e di ricarica per le e-bike.

Il brand e lโ€™immagine coordinata di Around Perugia sono stati curati dallโ€™Agenzia Sedicieventi che, durante Eurochocolate (dal 14 al 23 ottobre 2022), in collaborazione con Grifo Bike, promuoverร  la prima edizione della Choco Gravel, in programma il prossimo 22 ottobre lungo un itinerario che seguirร  i percorsi Dolci Colline.

Around Perugia sarร  quindi presente a Umbriafiere, in occasione della dolce kermesse, con uno spazio di promozione e comunicazione dedicato, focalizzato in particolare sulla Choco Gravel. La bicicletta Gravel, che ben si presta ad affrontare questi percorsi in parte sterrati, rappresenta infatti una scelta sempre piรน ambita dagli amanti delle due ruote. Per lโ€™occasione sono previsti speciali omaggi destinati ai partecipanti tra cui una confezione di golosi confetti Choco Gravel a forma di sassolini arricchiti di squisito cioccolato fondente. La partecipazione alla Choco Gravel prevede una quota di iscrizione di 15 euro con obbligo di prenotazione che puรฒ essere effettuata scaricando il modulo di iscrizione dalla pagina dedicata sul sito di Eurochocolate (www.eurochocolate.com/choco-gravel-2022) dove รจ possibile visionare anche i tracciati e il programma.

ยซCome sempre sto lavorando alla pittura ma anche a dei progetti paralleli, forse รจ piรน esatto dire intrecciati, in cui le riflessioni sullo spazio, sul tempo, sulla natura della visione vengono assunte anche attraverso le istallazioni, la scultura, la scritturaยป.

Fog olio e bitume su tela

Danilo Fiorucci รจ nato a Perugia dove vive e lavora. Si รจ diplomato allโ€™Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia con i docenti Nuvolo, Antonio Gatto, Bruno Corร  e Aldo Iori. Nel 1989 ha fondato lโ€™Associazione Arti Visive Trebisonda insieme a Moreno Barboni, Lucilla Ragni e Robert Lang. Intraprende poi unโ€™intensa attivitร  espositiva e organizzativa con mostre in Italia, Germania, Stati Uniti e Israele tra cui ricordiamo: Premio del Golfo 2006 Biennale Europea Arti Visive Camec La Spezia; XV Quadriennale di Roma Palazzo delle Esposizioni; Stemperando Biennale di pittura su carta Biblioteca Nazionale di Roma e Padiglione Italia Biennale di Venezia, Sala Nervi, Torino. Oggi collabora alla realizzazione di numerose esposizioni curate dallโ€™Associazione Trebisonda presso lโ€™omonimo centro per lโ€™arte contemporanea.

I suoi dipinti sono evanescenti ed eterei, dalle pennellate fluide e veloci. Qual รจ stata la spinta che lโ€™ha avvicinata al mondo dellโ€™arte?

รˆ difficile rintracciare un momento preciso. Non c’รจ dubbio che la mia infanzia – e credo valga per tutti – era pervasa da questa capacitร  di costruire mondi, attribuire alle cose una propria vita, una inesauribile spinta generatrice; poi c’รจ stato lโ€™incontro con il colore, il segno, la forma. Da questa condizione iniziale รจ scaturita una curiositร  inesauribile nei confronti dellโ€™arte, un assorbimento continuo dโ€™immagini, di storia, di pensiero; successivamente la formazione e lโ€™incontro con compagni sodali con cui scambiare e confrontarsi.

Nelle sue opere รจ spesso presente il colore nero, il bitume corposo degli sfondi che guida costantemente lo sguardo nella profonditร , in cui la luce รจ la forza generatrice. Ci racconta come nascono le sue opere?

La mia pratica nella pittura, fiume sotterraneo e continuo, si muove da un’originaria necessitร  di evidenziare la profonditร  dello sguardo. I primi lavori apparentemente monocromi erano ottenuti da un susseguirsi di velature per produrre addensamenti e punti di luce; una visione in immersione, ho cercato di essere dentro la pittura e non di fronte superando il modello prospettico. Questa modalitร  รจ andata avanti per anni, lo scarto รจ avvenuto ribaltando il processo, partendo quindi da una oscuritร  abissale (progetto cosmico) per rintracciare la luce originaria. Tecnicamente il lavoro procede sempre per velature e sovrapposizioni che producono non solo spazio ma temporalitร .

 

Lo spazio assente

Se posso chiederlo, a cosa sta lavorando in questo periodo?

Come sempre sto lavorando alla pittura ma anche a dei progetti paralleli, forse รจ piรน esatto dire intrecciati, in cui le riflessioni sullo spazio, sul tempo, sulla natura della visione vengono assunte anche attraverso le istallazioni, la scultura, la scrittura. Sto sviluppando per esempio un progetto, Lo Spazio assente, che ragiona sul vuoto, sulla centralitร  di questa tematica nellโ€™arte contemporanea. Credo di aver aperto il vaso di Pandora tali e tante sono le direzioni percorribiliโ€ฆ

Vorrei concludere chiedendole di lasciarci con una parola su cui meditare, che per lei rappresenti il connubio tra la sua arte e lโ€™Umbria.

Se tra queste colline intermedie tra Toscana, Umbria e Marche รจ nato il Rinascimento credo che la parola giusta sia armonia.

Proroga per un altro mese la mostra che Gubbio dedica ai 600 anni dalla nascita di Federico da Montefeltro, nellโ€™ambito delle celebrazioni indette dal Comitato Nazionale. Oltre 260 opere raccontano uno dei piรน importanti mecenati del Rinascimento, nato proprio a Gubbio nel 1422.
La ricca esposizione รจ visitabile con biglietto unico in tre sedi: Palazzo Ducale, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano.

Sarร  martedรฌ 1 novembre a siglare il termine della mostra โ€œFederico da Montefeltro e Gubbio. Lรฌ รจ tucto el core nostro et tucta lโ€™anima nostraโ€. Grande successo per la mostra diffusa nelle prestigiose sedi di Palazzo Ducale, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano che nei tre mesi e mezzo di apertura ha raggiunto 21.071 visitatori. Notevole lโ€™apprezzamento da parte del pubblico e della critica che ne ha siglato la proroga.
Nellโ€™anno delle celebrazioni per i 600 anni dalla nascita di Federico da Montefeltro, Gubbio celebra questo grande condottiero e capitano di ventura, ritenuto uno dei principali mecenati del Rinascimento. Il percorso della mostra โ€œFederico da Montefeltro e Gubbioโ€ esplora aspetti particolari della vita, dellโ€™operato e piรน in generale delle passioni culturali e letterarie di Federico da Montefeltro. Lโ€™allestimento offre al visitatore un viaggio nel mondo del Duca per scoprire la sua figura nella versione piรน completa e autentica possibile. Lโ€™elegante esposizione รจ curata da Francesco Paolo Di Teodoro con Lucia Bertolini, Patrizia Castelli, Fulvio Cervini e sarร  visitabile tutti i giorni con il seguente orario: dal lunedรฌ al venerdรฌ dalle 10 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 18.30.
โ€œUna proroga che arriva grazie a un successo grandissimo di pubblico e di critica – sottolinea il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati โ€“ e che permetterร  ora a moltissimi altri turisti e cittadini eugubini di godere delle bellezze ospitate da Palazzo Ducale, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano. Siamo davvero orgogliosi dei risultati e dei riscontri ottenuti dalla mostra, un evento al quale abbiamo creduto fortemente e al quale abbiamo dedicato le nostre migliori energie: ora scoprire il legame tra Federico e Gubbio sarร  possibile ancora per alcune settimane, unโ€™occasione che invitiamo tutti, inclusi i cittadini di Gubbio desiderosi di approfondire la propria storia e le proprie origini, a continuare a cogliereโ€.
Le parole della direttrice di Palazzo Ducale, Paola Mercurelli Salari: โ€œAncora una volta la sinergia tra le realtร  culturali del territorio si รจ rivelata una scelta vincente, capace di garantire a Gubbio negli ultimi cinque anni tre eventi di portata internazionale. La mostra โ€œFederico da Montefeltro e Gubbioโ€ ha richiesto un lungo lavoro di ricerca, di studio e di preparazione per la scelta e la movimentazione delle oltre 260 opere esposte. Uno sforzo enorme ampiamente ripagato da questa proroga, sollecitata dagli stessi visitatori, dalle scuole e dalle universitร  del centro Italia, desiderose di farne la meta di approfondimenti didattici e culturaliโ€.
La mostra ha ottenuto grande consenso e attenzione da parte dei mezzi di informazione. Lโ€™affluenza alla mostra รจ stata registrata sempre in buona crescita, con provenienza sia dal territorio che da fuori regione come tappa di turismo culturale. Grazie al biglietto unico si รจ proposto, infatti, un circuito che ha unito le tre sedi della cittร . Oltre 260 opere, tra dipinti, libri, monete, armi, armature, strumenti musicali e astronomici, permettono di scoprire e approfondire questo illustre personaggio della storia italiana, che tanto lustro diede alla cittร  di Gubbio, dove scelse di edificare il suo secondo Palazzo Ducale.
Molto richiesti sono stati anche i laboratori didattici per i piรน piccoli e le visite guidate, organizzati durante lโ€™estate e in occasione del Festival del Medioevo, e altrettanto partecipate le conversazioni tematiche con degustazioni โ€œUn aperitivo con Federicoโ€. In occasione della proroga, Gubbio Cultura e Multiservizi e l’Associazione Culturale La Medusa, rispettivamente gestori di Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano, hanno pianificato un mese di visite guidate dedicate alle scuole e attivitร  didattiche specifiche delle singole sezioni, per stimolare la curiositร  di bambini e ragazzi. Per le scuole che vorranno aderire basterร  prenotare alle due segreterie di Palazzo dei Consoli (075 9237703/4) e del Museo Diocesano (075 922904).
A corredo della mostra รจ stato pubblicato un ricco catalogo, edito da Silvana editoriale, di oltre 500 pagine con uno straordinario apparato iconografico di 550 immagini. Lโ€™accento รจ posto sul rapporto tra Federico e Gubbio spingendo lโ€™interesse sino ai tempi di Guidubaldo, anchโ€™egli, al pari di suo padre, nato nella cittร  umbra (il 24 gennaio 1472) da Battista Sforza, seconda, amatissima moglie di Federico, e scomparso prematuramente lโ€™11 aprile 1508.
Un lavoro importante, di grandissimo spessore culturale – sono le parole dellโ€™assessore alla Cultura Giovanna Uccellaniche illustra i contenuti di una mostra della quale siamo particolarmente orgogliosi, sia per il suo indiscutibile valore scientifico e storico, sia per il riscontro che ha ottenuto in termini di pubblico e di visitatori. Ora questa proroga ci permette di proporne i contenuti anche per il weekend di Ognissanti, un periodo di alta affluenza turistica in cittร , che siamo certi farร  sรฌ che nelle tre sedi dellโ€™esposizione si registrerร  un ulteriore boom di ingressiโ€.
Il risultato positivo della mostra โ€œFederico da Montefeltro e Gubbioโ€ premia la collaborazione tra le istituzioni pubbliche e private. Il progetto รจ stato promosso dal Comitato nazionale per la celebrazione del sesto centenario della nascita di Federico da Montefeltro insieme con la Direzione Regionale Musei Umbria, il Comune di Gubbio, Diocesi di Gubbio, Palazzo Ducale di Gubbio, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano con il contributo della Regione Umbria, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, in collaborazione con Gubbio Cultura e Multiservizi e Festival del Medioevo. Lโ€™organizzazione รจ affidata a Maggioli Cultura.
Nel percorso espositivo i visitatori hanno lโ€™occasione di ammirare una ricca e variegata raccolta di opere concesse in prestito da prestigiose istituzioni italiane e straniere nonchรฉ da collezionisti privati. In particolare dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, che conserva lโ€™intera biblioteca di Federico e dei suoi successori, giungono eccezionalmente quindici splendidi manoscritti (tra essi solo due facsimili), distribuiti fra le tre sedi.
A Palazzo Ducale sono raccontate le vicende costruttive del palazzo, la vita di corte e le arti a Gubbio nel periodo feltresco. Palazzo dei Consoli presenta una prima sezione dedicata al fare, guardare e pensare la guerra allโ€™epoca di Federico da Montefeltro e unโ€™altra alla cultura umanistica del duca. Al Museo Diocesano lโ€™esposizione รจ dedicata alle scienze matematiche, astronomiche e astrologiche, particolarmente care alla corte e al duca.

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