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Quattro giorni di gusto, festa, incontri, dibattiti, mercato, laboratori, show cooking, musica, area ludico – educativa per bambini, un concorso dedicato agli studenti delle scuole dellโ€™infanzia e tanto pesce di lago, fiume e mare. Lโ€™evento รจ in programma al percorso verde di Pian di Massiano dal 6 al 9 giugno.

Nuova location e tante novitร  culinarie e culturali. Sarร  piena di sorprese la seconda edizione di I Love Fish, la manifestazione ad ingresso libero in programma presso il percorso verde Leonardo Cenci di Pian di Massiano di Perugia da giovedรฌ 6 a domenica 9 giugno prossimi. Quattro giorni di gusto, festa, incontri, dibattiti, mercato, laboratori, show cooking, intrattenimenti musicali serali, area ludico – educativa per bambini, un concorso dedicato agli studenti delle scuole dellโ€™infanzia e tanto pesce di lago, fiume e mare: il tutto da godersi in pieno relax ed immersi nella natura. Una straordinaria manifestazione enogastronomica, che proporrร  una selezione di oltre trenta piatti di pesce, sia innovativi che legati alla tradizione. Ogni piatto sarร  unโ€™esperienza culinaria unica, che si accompagnerร  a racconti e riflessioni sul consumo consapevole, promuovendo lโ€™importanza della salubritร  del pesce a tavola e il suo impatto socio-ecologico, con il coinvolgimento di tante realtร  associative ed economiche legate al settore ittico e non solo. Lโ€™evento รจ organizzato da Verso Associazione di promozione sociale in collaborazione con Un/Lab Snc con il patrocinio del Comune di Perugia e dellโ€™Unione dei Comuni del Trasimeno.

LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA

I Love Fish sarร  teatro per le storie della migliore imprenditoria ittica territoriale e nazionale, per un serio racconto della itticoltura italiana, sempre piรน attenta e sostenibile. Un luogo idoneo per ospitare le cooperative della pesca dei mari dโ€™Italia, per un dialogo a due voci, quello della pesca di acque salate e dolci, cosรฌ da portare il mare dove il mare non cโ€™รจ. Ma ci sarร  spazio anche per le ricette, show cooking, master class e tanto altro ancora.

Tra i maggiori partner e relatori che interverranno nei panel divulgativi della manifestazione e che si alterneranno nei due palchi di I Love Fish, ci saranno rappresentanti di: Regione dellโ€™Umbria, Comune di Perugia, Unione dei Comuni del Trasimeno, Parco Tecnologico 3A, Almanacco Barbanera, Ada Gourmet, Cooperativa dei Pescatori del Trasimeno, Cooperativa dei Pescatori Stella del Lago, Cooperativa dei Pescatori Proloco Chioggia e Sottomarina, Erede Rossi Silvio Itticoltura, Ittica Tranquilli, Cherubini Troticoltura, Biodistretto Lago di Bolsena, Scuole dellโ€™Infanzia del Territorio Perugino, Universitร  dei Sapori Perugia, Universitร  per Stranieri di Perugia, Strada del Vino Colli del Trasimeno, Strada dei Vini Etrusco-Romana, Strada Dei Vini del Cantico, Strada del Sagrantino, Strada dellโ€™Olio DOP Umbria, Eurofishmarket, blog โ€œInformare per non abboccareโ€, Valentina Tepedino (Veterinaria), Mirko Revoyera (Cantastorie del mare).

Spazio alle cooperative di pesca che, nel corso degli anni, hanno dimostrato capacitร  nel saper trasformare lโ€™attivitร  piรน antica, in linea con le sfide attuali, che le vedono impegnate anche in nuove progettualitร  legate alla trasformazione del pescato, sino ad una proposta gastronomica dal lago alla tavola. Previste iniziative con la Cooperativa dei Pescatori del Trasimeno e la Cooperativa dei Pescatori Proloco Chioggia e Sottomarina che proporrร  due ricette molto amate della tradizione veneta.

Fiume Europa. Il programma culturale di I Love Fish propone un focus sulla cultura del pesce dโ€™acqua dolce presente non solo in Italia ma anche in Europa. In questo contesto il Parco Tecnologico 3A dellโ€™Umbria rafforzerร  quei racconti che mettono in luce le progettualitร  legate alla tutela della biodiversitร  e la presenza di ospiti provenienti da alcuni paesi dellโ€™Europa, cosรฌ da arricchire lโ€™esperienza proposta ai visitatori. Il vino ed olio giusto. Confermata la collaborazione con le Strade del Vino e dellโ€™Olio dellโ€™Umbria, per una visione a tutto tondo dellโ€™interessante mondo gastronomico regionale. Il palco centrale vedrร  protagoniste le master class condotte dai sommelier delle Strade dei Vini e dellโ€™Olio per un viaggio di conoscenza nellโ€™abbinamento tra i piatti proposti nella manifestazione e i miglior vini ed oli regionali.

 

 

Ci saranno anche le Universitร  al servizio del gusto. Attive le collaborazioni con Universitร  per Stranieri e con Universitร  dei Sapori di Perugia per ampliare, con autorevolezza, il racconto storico gastronomico di I Love Fish. Ai professori saranno affidati i percorsi culturali legati allโ€™identitร  locale, con approfondimenti storici e gastronomici, che ci condurranno in un mondo del gusto per cui lโ€™Italia รจ famosa in tutto il mondo. Per lโ€™Universitร  per Stranieri il professor Emore Paoli proporrร  letterature e ricette storiche che saranno le protagoniste dello showcooking a cura di chef Polito della Locanda del Capitano. Per lโ€™Universitร  dei Sapori di Perugia รจ prevista una lezione sulle tecniche di conservazione dei prodotti ittici di acqua dolce e mare nella storia, condotta dal professor Marino Marini, docente di Storia e Cultura dellโ€™Alimentazione e di Cucina Italiana della tradizione, con una dimostrazione di cucina a cura della chef Catia Ciofo.

Previsti anche un appuntamento speciale con Barbanera, autore del piรน celebre Almanacco e Calendario d’Italia dal 1762, dal titolo โ€œPisces, i cicli delle stelle e della lunaโ€ ed un incontro con Ada Stifani, chef stellato (Stella Michelin 2024) del Ristorante Ada di Perugia. I Love Fish coinvolgerร  la miglior ristorazione locale ed ospita quelle realtร  gastronomiche che rappresentano il mondo della cucina di pesce, a tutto tondo. Saranno presenti: Osteria Rosso di Sera a zonzo, La Locanda dei Pescatori del Trasimeno, Osteria Tincaโ€™nto, La Vecchia Frittoria, Proloco Chioggia e Sottomarina, Proloco Ars Badiola, Proloco Villa Pitignano, Martana Ittica, Lago di Bolsena, F.lli Maurizi Ristorante Pescheria Montalto di Castro, Tipici Mediterranei Taranto, Dulcinea Gelateria.

 

 

Allโ€™interno della manifestazione ci sarร  anche una ricca proposta di prodotti in vendita che coinvolgono le produzioni locali di eccellenza, per poter replicare anche a casa, i piatti assaggiati e per poter conoscere le migliori realtร  produttive a chilometro zero. Nellโ€™Area Mercato saranno presenti, ad oggi: Leo Bongusto, Pepeleu, Apicoltura Galli, Genial Gem, La Contessa Tartufi, Redox Life, Alagna & Spanรฒ Stocco di Mammola, Il Podere della Quercia, Azienda Agricola F.lli Marconi.

Spazio ai bambini. Tante le iniziative che coinvolgeranno i piรน piccoli a partire da โ€œNutriamo il futuroโ€, il contest rivolto ai bambini delle scuole dellโ€™infanzia di Perugia che consiste nella realizzazione di grandi pesci di cartone, decorati con materiali di scarto e riciclo. I grandi pesci decorati verranno poi esposti durante la manifestazione e le scuole saranno premiate con materiale didattico e kit-gioco realizzati sul tema delle opere artistiche regionali; le piรน meritevoli riceveranno delle Gift Card offerte dal centro commerciale Quasar Village. Il tema del riciclo sarร  riproposto nellโ€™ambito della manifestazione con laboratori dal tema โ€œEcco il mare che vogliamoโ€. E poi ancora โ€œGlu glu storie di mareโ€, pomeriggio teatrale di e a cura di Mirko Revoyera. Il sabato pomeriggio di I Love Fish, offre uno spettacolo teatrale per i bambini e bambini dai 6 ai 10 anni, ideato e curato da un artista poliedrico come Mirko Revoyera, attore e cantastorie che farร  viaggiare i bambini, dal Mar dei Sargassi al Mare Plicenico della Valle dei Calanchi. Prevista anche unโ€™area giochi sempre disponibile, adiacente allโ€™area dedicata alle proposte gastronomiche. Sarร  affidata ai professionisti di Ideattivamenteย che proporranno giochi di costruzioni in legno per tutte le etร . Prevista anche unโ€™importante attivitร  sullโ€™educazione alimentare dedicata ai bambini.

 


Per ulteriori informazioni: www.ilovefish.it

Facebook: @ilovefishperugia

Istagram: ilovefishperugia

Al principio del XVI secolo, probabilmente nel 1537, lโ€™umanista Matteo Dallโ€™Isola Maggiore compone un poema eroico-didascalico in esametri latini intitolato al lago che gli aveva dato i natali.

La Trasimenide (Trasimenis), che citiamo nella bella traduzione di Daniele di Lorenzi, รจ conosciuta soprattutto per il suo secondo libro, dove sono descritte le diverse tecniche di pesca impiegate nel lago, nonchรฉ le tipologie, qualitร  e abitudini del ยซvario volgo dei pesci, non esperto del proprio nomeยป.
Dallโ€™Isola menziona complessivamente sei specie indigene โ€“ tinca, cavedano, lasca, scardola, luccio, anguilla โ€“ tre delle quali particolarmente rinomate: ยซPotrebbe cedere il luccio di fronte a quello che nuota nel Tevere? / Questi hanno saporita la coda, le menole sono lodate per il petto e per la testa. Lโ€™anguilla รจ un cibo da porre / sulle mense di uomini eletti, in invernoยป.

Lโ€™esportazione del pesce del Trasimeno

Nel secolo dโ€™oro del pesce – come รจ stato definito il Cinquecento – Dallโ€™Isola celebra il Trasimeno attraverso quel settore di mercato per il quale era conosciuto in tutta lโ€™Italia centrale.
Questo lago โ€“ scriveva due secoli prima Fazio degli Uberti nel Dittamondo โ€“ รจ tanto ricco di buon pesce ยซChe assai ne manda fuor della sua terraยป. E non solo grazie alle tecniche di conservazione, in particolare la salagione e lโ€™essiccamento. Nellโ€™epistola Thrasimeni descriptio seu de felicitate Thrasimeni (1458), Giannantonio Campano descrive le modalitร  con cui il pesce fresco arriva da Perugia ai mercati ittici di Roma e della Toscana: quando arrivano i primi freddi e soffia il vento di tramontana le strade brulicano di carrettieri che trasportano ceste di vimini intrecciati ricolme dโ€™acqua, dove il pesce si conserva vivo per diversi giorni.
Per comprendere lโ€™importanza dellโ€™esportazione del pesce del Trasimeno nella prima etร  moderna basti ricordare un dato: nel 1469 la cittร  di Perugia stipulรฒ con Siena un accordo in base al quale le avrebbe destinato 200.000 libbre di pesce allโ€™anno, di cui 180.000 durante la Quaresima. A interessare lโ€™esportazione sono soprattutto i pesci grossi e relativamente pregiati come quelli menzionati nei versi di Dallโ€™Isola: i lucci, le tinche (per le quali usa il termine latino ยซmenuleยป) e soprattutto le prelibate anguille, quelle che, affogate nella vernaccia e abbrustolite, avrebbero provocato, secondo la voce raccolta da Dante, la morte per indigestione di Martino IV e, quindi, la sua collocazione in Purgatorio nel girone dei golosi (Pg. XXIV, 20-24). Secondo Dante e i suoi commentatori piรน antichi le anguille responsabili della morte del papa provenivano dal lago di Bolsena. Ma รจ probabile che arrivassero invece dal Trasimeno, considerando che Martino IV morรฌ e fu sepolto a Perugia.
Del resto queste anguille erano davvero degne delle mense ยซdegli uomini elettiยป. Buona prova ne รจ la scala dei prezzi del mercato ittico di Prato nellโ€™autunno-inverno 1441: in dicembre le anguille del Trasimeno costano 8 soldi, per acquistare quelle provenienti dal lago di Bientina e dal Padule di Fucecchio, invece, ci vogliono dai 2,4 ai 5 soldi a seconda della grandezza e delle oscillazioni del valore di mercato in rapporto alle festivitร  del calendario liturgico. Meno marcata (circa un dieci per cento) la differenza di prezzo per i lucci e per le tinche.

 

La tinca

La lasca, salubre per eccellenza

Tuttavia in etร  moderna il pesce piรน costoso e apprezzato รจ quello di mare. Nel suo trattato sui pesci romani del 1524, lโ€™umanista e medico comasco Paolo Giovio scrive che il luccio ยซnon ha mai avuto alcuna lode o pregio alle tavole dei signoriยป. A fronte perรฒ della cattiva nomea dellโ€™ยซhispida secchezza delle polpeยป, le sue proprietร  organolettiche e curative sono considerevoli: ยซper parer di tutti i Medici, รจ riputato molto sanoยป. Di piรน: le mascelle di luccio, abbrustolite e ridotte in polvere, miscelate nel vino, servono a sciogliere i calcoli renali e della vescica. Le proprietร  dietetiche del pesce di lago sono esaltate anche da Bartolomeo Scappi che ricorda come i medici lombardi raccomandino ai malati la carne ยซbianchissimaยป del persico, proveniente dallโ€™altopiano del Tesino e dal Lago Maggiore. Le carni della lasca โ€“ scrive invece Dallโ€™Isola โ€“ non solo sono ottime, salvo che nel periodo successivo alla deposizione delle uova, ma ยซAegris hoc pisciculorum genus modeste sumptum non interdiciturยป.
Forse allora non รจ un caso che, negli scrittori fiorentini, la lasca sia sinonimo per antonomasia di salute: ยซElla รจ sana come una lascaยป, scrive Pietro Aretino nel Dialogo nel quale la Nanna insegna a la Pippa, ยซe le sue carni son piรน nimiche de le bruttezze che non รจ ella degli sgherriยป. La lasca indica a Firenze genericamente il pesce, come del resto appare dal celebre verso dantesco che allude alla costellazione dei Pesci in Pg XXXII 54 (ยซla celeste lascaยป). Tuttavia uno dei primi commentatori della Commedia, Francesco da Buti, precisa in una chiosa: ยซLasca รจ una specie di pesci che si trova nel lago di Perogiaยป. O almeno vi si trovava in abbondanza.

Il cavedano

Benessere dei cittadini e non solo

Dal Cinquecento al 1917, anno in cui fu soppressa, la pesca della lasca si svolgeva tramite impianti fissi di cattura costituiti da palizzate di tronchi dโ€™albero che si estendevano dalla riva verso il centro del lago, tra le quali erano posizionati cumuli di fascine che offrivano riparo ai pesci durante lโ€™inverno (la cosiddetta pesca-nave). Dalla seconda metร  del Novecento, la lasca del Trasimeno รจ estinta, probabilmente anche a causa dellโ€™abbassamento del livello idrico che ha causato lโ€™impaludamento delle rive.
Questo rischio era stato previsto dal medico ed erudito perugino Annibale Mariotti in uno scritto, completato nellโ€™anno della Rivoluzione francese, volto a confutare il progetto di prosciugamento del Lago Trasimeno presentato a Pio VI da alcuni nobili possidenti terrieri. Con lโ€™abbassamento del livello dellโ€™acqua โ€“ osserva Mariotti โ€“ le famiglie povere di Perugia e dei territori circostanti non potranno provvedersi del loro alimento principale: la lasca, ยซabbondantissimo pesce non men salubre, che di sapore squisitoยป. Aumenterร  lโ€™importazione del pesce proveniente dallโ€™Adriatico che, per la lunga percorrenza, ยซnon pesce, ma peste a caro prezzo si compraยป. O, peggio, i cittadini dovranno sostituire quegli ottimi alimenti con i ยซpessimi, e perniciosissimi salumi, per la provvista deโ€™ quali fuor dโ€™ogni buono, ed economico regolamento tante migliaja escono da detta Cittร , e dallo Statoยป.
Lโ€™argomentazione centrava due questioni correlate: la salute dellโ€™economia del governo perugino e quella dei suoi cittadini. In primo luogo la letteratura scientifica europea aveva dimostrato lโ€™alto valore delle proteine del pesce anche in relazione allโ€™aumento delle capacitร  riproduttive, come del resto osservava Montesquieu ne Lโ€™esprit des lois: ยซPeut-รชtre mรชme que le parties huileuses du poisson sont plus propres ร  fournir cette matiรจre qui sert a la gรฉnรฉrationยป (l. II, cap. 13). Ma soprattutto la preparazione dei prodotti di norcineria richiedeva lโ€™uso del sale sul commercio, del quale pesava la forte tassazione imposta dalla Camera Apostolica. Nel 1540 lโ€™aggravio della gabella del sale aveva provocato la nota insurrezione di Perugia con la conseguente sua sottomissione a Paolo III. Le ragioni mediche ed economiche addotte da Mariotti in difesa del lago e dei suoi abitanti appaiono, dunque, strettamente legate alla salvaguardia dellโ€™autonomia politica della sua cittร .

INGREDIENTI

4 trotelle da porzione

40 g di tartufo nero di Norcia

2 alici sotto sale

1 spicchio dโ€™aglio

ยฝ bicchiere di olio extravergine dโ€™oliva

 

PREPARAZIONE

Lessate le trote, togliete pelle e spine, fate a pezzetti la polpa e ponetela in un piatto da portata. Dissalate le alici, diliscatele e fatele a pezzetti, sbucciate lโ€™aglio, schiacciatelo e fatelo soffriggere nellโ€™olio, quindi gettatelo via. Ponete lโ€™olio cosรฌ insaporito con le acciughe, fatele sciogliere a fuoco basso, quindi allontanate la pentola dal fuoco e ponetevi il tartufo a scagliette. Mescolate e versate sulle trote.

 

Questa รจ una ricetta della Valnerina. Le trote venivano consumate dalla gente piรน ricca che poteva permettersi di acquistarle; gli altri, se le trovavano, le vendevano. La trota si faceva anche arrosto, dopo averla farcita e spolverizzata con un trito di prezzemolo, aglio e pane, salato e papato, e irrorato col limone. Si cuoceva in olio e si serviva.ย 

 

Per gentile concessione di Calzetti e Mariucci Editore.

ยซSiamo nati con le macerie della Grande Guerra, abbiamo resistito alla Seconda Guerra Mondiale, siamo passati indenni dalla Prima alla Seconda Repubblica e abbiamo dato lavoro a tanti giovani, dopo la crisi economica degli anni 2000. Questa รจ la Cooperativa Pescatori del Trasimenoยป.

Ogni mattina, dโ€™estate e in inverno, con la tramontana o con la nebbia, con il buono o il cattivo tempo, i pescatori partono con le loro barche e le loro reti – veri e propri simboli della loro passione – alla conquista del pesce del lago Trasimeno. Uno specchio dโ€™acqua che, benchรฉ poco profondo, ha una fauna ittica molto ricca. Pesci pregiati o di poco valore, di mercato o predatori, riempiono ogni giorno le maglie delle reti della Cooperativa Pescatori del Trasimeno, fondata a San Feliciano nel 1928 che a oggi conta 30 soci pescatori e 13 persone a terra.

 

Foto by Cooperativa Pescatori del Trasimeno

 

ยซLโ€™obiettivo della Cooperativa โ€“ che lo scorso anno ha festeggiato 90 anni di storia – รจ quello di dare lavoro ai giovani: molti, infatti, a causa della crisi economica degli ultimi anni si sono riavvicinati a questo lavoro. C’รจ perรฒ anche lo scopo di valorizzare con la sostenibilitร  il Trasimeno, raccontandone la storia e il suo ambiente che รจ, giorno dopo giorno, sempre piรน a rischio. Il lago sta collassando, le sue acque poco profonde lo rendono molto precario e delicato; qualsiasi evento lo puรฒ danneggiare, anche una semplice siccitร . Inoltre, sta perdendo la sua biodiversitร  e manca sempre piรน spesso il pesce pregiato mangiato dai cosidetti pesci predatori. Per questo stiamo cercando con tutti gli attori coinvolti – Regione Umbria, Arpa, Legambiente, Ispra โ€“ di monitorarlo, ma servirebbe un aiuto concreto da parte della Comunitร  Europea. Facciamo fatica a sopravvivere e la mancanza di risorse di certo non aiuta: lo smantellamento delle Province, ad esempio, ha avuto un forte impatto su di noi. Loro si occupavano a 360 gradi del Trasimeno; oggi invece cโ€™รจ unโ€™assenza totale di un soggetto che si occupi del lago e di tutto quello che lo circondaยป spiega Valter Sembolini, amministratore delegato della Cooperativa Pescatori del Trasimeno.

 

Foto storica della Cooperativa Pescatori del Trasimeno

 

Si tratta di una vera e propria azienda che trasforma e commercializza il pesce catturato dai suoi pescatori: innovazione, consapevolezza, conoscenza, educazione e sostenibilitร  sono la missione della Cooperativa, che mette in moto ogni giorno unโ€™economia circolare a tutti gli effetti. ยซTra noi pescatori e lโ€™indotto che coinvolgiamo (ristoratori e altri soggetti) diamo lavoro a circa 200 persone, il settore ittico รจ un anello fondamentale del turismo del Trasimeno. Ovviamente oggi non ci occupiamo solo di pesca: trasformiamo, vendiamo a km zero, facciamo innovazione e puntiamo sul turismo con il trasposto pubblico. Purtroppo solo di pesca non si riesce piรน a vivereยป aggiunge Sembolini.
Il bottino dei pescatori puรฒ essere acquistato direttamente in Cooperativa oppure degustato nei migliori ristoranti del Trasimeno, che vengono quotidianamente riforniti.

Per vivere il Trasimeno come dei veri pescatori

La Cooperativa Pescatori del Trasimeno vive anche di attivitร  extra. Organizza battute di pesca per essere pescatori per un giorno, per vivere unโ€™avventura a stretto contatto con la natura del lago: provare lโ€™emozione dellโ€™uscita allโ€™alba sulle tipiche imbarcazioni dei pescatori, posizionare le reti, raccoglierle e tornare a casa con il pescato.
Per chi ama il buon cibo – in particolare il pesce – vengono organizzati corsi di cucina in collaborazione con Slow Food per far conoscere le ricette tradizionali dellโ€™area. Il piatto forte รจ sicuramente il pesce dโ€™acqua dolce (carpa, persico reale, tinca, anguilla, gamberone…) che in molti considerano meno buono del cugino di mare e piรน difficile da cucinare.
ยซQuando, tra un anno, avremo realizzato la nostra Locanda del Pescatore si potrร  consumare il pescato direttamente con noi e inizierร  la vera attivitร  di cucinaยป conclude lโ€™amministratore delegato.
รˆ possibile anche immergersi nella natura con escursioni nei luoghi piรน affascinanti, per osservare e fotografare le varie specie faunistiche presenti o – perchรฉ no – per un tuffo in acqua; oppure organizzare weekend e serate in spiaggia con musica e grigliate di pesce.

 

Foto by Cooperativa Pescatori del Trasimeno