Con Umbria Ecologia Artificiale ci immergiamo in un affascinante viaggio attraverso i borghi umbri, reinventando le loro pittoresche bellezze attraverso l’occhio e la mente di grandi artisti del passato.
Questa volta ci addentriamo nell’incantevole Assisi, famosa per i suoi santi Francesco e Chiara, dove l’architettura medievale e le sue statue evocano la purezza del suo Genius Loci – lo spirito del luogo. Oggi, grazie all’immaginazione assistita dall’intelligenza artificiale, possiamo spingere i confini della creativitร e domandarci come sarebbe questa cittร se fosse stata progettata da madame Hilma af Klint, una delle figure piรน emblematiche del movimento astrattista del XX secolo.
di Andrea Martina Tiberi
Hilma af Klint, artista svedese, vissuta a cavallo tra XIX e XX secolo, ha intrapreso un viaggio audace alla scoperta della connessione tra mondo tangibile e spirituale. Ha sfidato le convenzioni artistiche del suo tempo e ha osato esplorare i confini dell’arte e dell’anima umana.ย Il lavoro di Hilma af Klint va compreso nell’ambito del Modernismo, un periodo in cui molti artisti cercavano nuove forme nell’arte, nella spiritualitร e nella scienza. Altri artisti, come Wassily Kandinsky, Piet Mondrian e Kasimir Malevitch, erano altrettanto interessati alla spiritualitร , spinti dalla corrente teosofica. Ad Assisi, l’incontro tra lโarchitettura religiosa e l’arte onirica di Hilma af Klint avrebbe dato vita a un connubio unico tra il terreno e il divino.
di Andrea Martina Tiberi
L’intelligenza artificiale, in questa narrazione, agisce come il ponte tra il genio di af Klint e l’architettura sacra di Assisi. Le linee, i piani e le masse si evolvono sotto la sua visione alternativa, creando elementi architettonici complessi che emanano un’aura metafisica. Archi, piattaforme, colonne, corridoi e portici compongono un passaggio clericale a cielo aperto, dove cerimonie mistiche sembrano svolgersi in simbiosi con il naturale scorrere del tempo, unโarcheologia di pensieri segreti e sogni nascosti. Le forme fluide e i colori ricchi del suo mondo interiore penetrano nelle fondamenta stesse di Assisi. Gli edifici, le statue di uomini e le sculture non sono semplici rappresentazioni, ma sono accompagnati da portali circolari, ricchi di geometrie e colori.
di Andrea Martina Tiberi
La pavimentazione รจ ora un tappeto di trame, e i visitatori camminano su caselle che sembrano portare in mondi nuovi. Questa visione enigmatica di Assisi, plasmata dall’arte di Hilma af Klint, non รจ solo una reinterpretazione, ma un esperimento che indaga la connessione tra il terreno e il celeste, tra la realtร visibile e il mondo dell’inconscio. ร un omaggio alle forme e ai colori che vanno al di lร della superficie, un’invocazione di una realtร nascosta che ci chiama ad esplorare le profonditร della mente.
In un’entusiasmante fusione tra passato e futuro, il progetto Umbria Ecologia Artificiale si propone come strumento generativo per esplorare i borghi storici dell’Umbria attraverso lo sguardo di brillanti architetti, designer e artisti del passato.
Montefalco secondo il progetto Umbria Ecologia Artificiale
In questo viaggio fantastico ci concentreremo su Montefalco, uno dei gioielli nascosti della regione, re-immaginando la sua architettura in chiave neoplastica. Pensate a una nuova prospettiva, un’idea che fonde la purezza delle linee geometriche e i colori audaci di PietMondrian con la realtร tangibile. Qui, insieme esploreremo l’influenza rivoluzionaria del movimento De Stijl sulle strutture in pietra delle abitazioni, sulle vie lastricate e sull’antico castello di questo meraviglioso borgo. L’arte geometrica, non piรน relegata alla tela bidimensionale, diventa un elemento di design funzionale. Queste immagini – generate tramite intelligenza artificiale – ci fanno immergere nel carattere tridimensionale del Razionalismo architettonico, ma sotto una nuova luce.
Bagnata dalle acque del Clitunno, La Ringhiera dell’Umbria conquista visitatori da tutto il mondo con le sue colline di uliveti e filari di viti. Montefalco, luogo intriso di storia millenaria, traccia le sue radici nell’epoca dellโImpero Romano, quando era conosciuta come Coccorone. Attraverso i secoli, il borgo ha attraversato varie fasi di sviluppo, ciascuna lasciando un segno nel suo tessuto urbano. Dal periodo medievale, quando fiorirono i liberi comuni, fino al Rinascimento, ogni epoca ha contribuito al suo fascino. La Cinta Duecentesca e la maestosa Piazza del Comune, adornata da palazzi nobiliari rivisitati in maniera razionalista con quadrati di colori compatti, ci parlano di una cittร prospera e modernista.ย
Ci sono due fattori che mi hanno stupita, fattori che non pensavo che l’intelligenza artificiale avrebbe catturato. Il primo riguarda la palette che mescola i colori primari con colori caldi richiamanti la natura. Mondrian amava quelli che al tempo erano conosciuti come colori primari, utilizzava (quasi) solamente quelli nei suoi dipinti, oltre al bianco e al nero. BLU, GIALLO, ROSSO, segno di purezza e metafora dellโorigine. Dโaltra parte, Montefalco, come tanti borghi umbri, ha una palette colori dettata dal tufo. Piacevole sorpresa vedere che la soluzione al dogma dei colori primari per Mondrian, lโAI abbia risposto con un compromesso di classe.
Lโaltro aspetto, che puรฒ lasciare incuriositi รจ lโeleganza nella composizione delle immagini. Gli elementi che nei dipinti di Mondrian sono protagonisti, le linee e i quadrilateri creati da queste, nell’immaginario AI diventano cornici del meraviglioso mondo di Montefalco. Un luogo in cui si puรฒ fare una breve pausa, lasciando lo sguardo vagare nel panorama mozzafiato, per immergersi nella contemplazione di una bellezza che abbraccia l’anima. Viste spettacolari e a tratti nostalgiche vengono inquadrate, come il cipresso tra i filari, con estro artistico da sottrazione di materia nelle strutture scolpite nella pietra, o colate di cemento e applicazioni in vetroresina, o nella costruzione di padiglioni dallo scheletro sottile.
Particolare di Montefalco
Mondrian aveva un debole per la purezza della linea – retta e intensa – la quale rappresentava i valori universali del suo immaginario astratto. Elemento chiave anche in queste immagini di Montefalco a trasformare il paesaggio urbano e rurale del borgo, conferendogli una nuova griglia e un’atmosfera che vede mescolati gli angoli retti del linguaggio neoplastico e l’affascinante essenziale irregolaritร del patrimonio storico. Forme, colori, suggestioni ci iniziano a una complessitร che va oltre i confini di una visione statica della realtร .ย
L’arte geometrica, raffinata e suggestiva, si espande all’interno dei vigneti stessi. Sulla Strada del Sagrantino, ci lasciamo guidare alla scoperta delle radici culinarie locali e dei tesori enogastronomici che si celano nel cuore di questa terra generosa. Qui, tra i filari ordinati che accolgono le viti del rinomato vino Sagrantino, il paesaggio si svela in una composizione di topografie organiche. I campi agricoli sono suddivisi in una griglia di rettangoli e quadrati che abbracciano le curve delle colline, donando un affascinante effetto visivo che cattura l’attenzione dall’alto.ย
Proprio come Mondrian ha scosso la temperie artistica con la sua Espressione De Stijl nel Ventesimo secolo, Montefalco ci ha avvolti con il suo fascino unico, svelando l’estetica delle forme nei suoi scorci inaspettati. Qui, ogni peregrinazione si trasforma in esperienza epifanica, una rara opportunitร per sondare il carattere enigmatico della creativitร algoritmica, dell’essenza sottesa della natura e dell’incanto senza tempo dell’Umbria. Vi invito a esplorare, a lasciarvi abbracciare dalle lusinghe della storia, con anima curiosa e occhio affilato alla ricerca di meraviglie.
ร umbra lโazienda partner IBM che ha realizzato uno dei primi assistenti virtuali in intelligenza artificiale basati sul servizio Watson Assistant operativi in Italia: si chiama Ubico, startup innovativa avviata da Marco Ciofetta, insieme a Nicola Cesaroni, a Perugia circa quattro anni fa.
Una start up ormai consolidata che mette in campo una piattaforma di comunicazione e digital marketing 4.0 in grado di far leva sulle capacitร dellโintelligenza artificiale. Con un obiettivo: permettere a organizzazioni e aziende di ogni tipo di condividere con gli utenti qualsiasi tipo di informazione su molteplici canali, creando e mantenendo relazioni.
Lโinnovazione Ubico non รจ rimasta inosservata e ha trovato fin da subito sostegno nel programma IBM per le startup, come racconta Ciofetta: ยซร stato fondamentale avere accesso alla tecnologia e ai servizi di IBM. Questo in modo gratuito per un anno, usufruendo di un credito mensile. Un aiuto che รจ stato anche prorogato a seguito della pandemiaยป. Il sistema, in sintesi, รจ in grado di comprendere in maniera molto efficace le domande degli utenti e di fornire risposte in maniera totalmente autonoma, sia a quelle di tipo FAQ (a risposta fissa) che a quelle che richiedono lโaccesso a informazioni contenute in sistemi gestionali, come ad esempio quelle su tempi di consegna per uno specifico ordine, del saldo su un determinato conto o dellโinvio di una specifica fattura.
La tecnologia รจ stata applicata al progetto Trinity ViaggiStudio Srl, partito a febbraio di questโanno e tuttโora in corso, che sfrutta la tecnologia di IBM Watson Assistant, ed รจ volto ad aumentare la soddisfazione del cliente e il tasso di conversione del sito web grazie all’introduzione di un widget di live chat in grado di interagire con i visitatori in tempo reale; ridurre il carico di lavoro del personale del servizio clienti, aumentando, al contempo, la reputazione aziendale.
La soluzione sviluppata, e fornita da Ubico, ha previsto lโaddestramento di un bot conversazionale basato sul servizio IBM Watson Assistant, che attualmente interagisce con i visitatori del sito web, 24 ore su 24, 7 giorni su 7 rispondendo a oltre 120 domande da parte degli utenti. L’implementazione ha previsto il graduale caricamento di tutte le risposte alle FAQ che venivano rivolte al servizio clienti dellโazienda, e nel successivo training del sistema, costantemente monitorato per identificare ogni interazione o richiesta dell’utente precedentemente non rilevata. Il tutto in una modalitร rapida e fluida.
Unโanalisi volta a valutare i primi mesi di progetto ha evidenziato che il sistema, a oggi, ha saputo gestire la quasi totalitร delle domande per le quali รจ stato addestrato a rispondere, e circa lโ80% delle domande complessive poste dai visitatori del sito web. Ulteriori commenti lasciati dagli utenti vengono inseriti e integrati nel sistema, per migliorare lโapprendimento e le prestazioni.
Sullo sfondo della pittoresca cittadina umbra di Spello, un progetto artistico speculativo sta dando vita a un’esperienza unica che fonde passato e presente.
Umbria Ecologia Artificiale, un’iniziativa che ricrea l’atmosfera dei borghi umbri in chiave contemporanea, ci invita a riflettere su come i grandi maestri del passato avrebbero immaginato i magnifici borghi umbri. In questa affascinante combinazione, lo stile di Vincentvan Gogh si trasforma in un’intrigante melodia visiva durante l’Infiorata, lโevento annuale che celebra il Corpus Domini.
Spello secondo Van Gogh
L’infiorata di Spello, un’opera d’arte effimera che trasforma la cittร , diventa cosรฌ il perfetto scenario per l’espressione artistica che Van Gogh avrebbe adottato. Immaginatevi alzare lo sguardo e perdervi in un caleidoscopio di stelle, proprio come gli antichi spettatori di Hispellum facevano nei loro momenti di contemplazione. Le immagini generate artificialmente catturano l’essenza della notte stellata che tanto ha affascinato Van Gogh. Le maestose mura romane che circondano la cittร , fedeli custodi della sua storia millenaria, diventano sfondo per l’espressione artistica di Umbria Ecologia Artificiale. La fusione di questi due elementi crea un contrasto suggestivo, che mescola l’imponenza del passato con la vitalitร del presente. Ma รจ durante la Notte dei Fiori, quando Spello si illumina di luci soffuse e i girasoli brillano sotto la luna, che Umbria Ecologia Artificiale rivela tutto il suo splendore. Vediamo trasformare la cittadina in un vero e proprio regno di colori in gradienti, dove architettura e natura si incontrano in una danza senza tempo e catturano l’essenza di questa notte magica.
Nella sua creazione, l’intelligenza artificiale ha sapientemente abbracciato i caratteri unici della morfologia di Spello. Si respira un’atmosfera onirica senza stravolgimenti. Le prospettive a tre punti, tanto care a Van Gogh, le strade tortuose di Spello che si estendono verso l’orizzonte, i tetti delle case che sembrano inclinarsi leggermente, conferiscono un senso di vitalitร alle strade silenziose. Queste prospettive insolite, che sfidano la tradizionale rappresentazione visiva, ci avvolgono in un mondo che spesso ci sfugge, una realtร che Van Gogh stesso avrebbe ammirato. Sembra aver catturato una realtร senza filtri, una visione autentica che ne svela l’essenza profonda. Gli edifici storici, le strade acciottolate e le piazze si fondono con il paesaggio in un modo che sembra trascendere i confini fisici, come se le pareti degli edifici respirassero e i tetti danzassero al ritmo di una melodia segreta.
Le via di Spello nello stile di Van Gogh
Queste immagini generano una connessione emozionale con l’osservatore, che si ritrova a contemplare una realtร che va oltre il semplice sguardo superficiale. Sfumature e proporzioni, la delicatezza dei dettagli come quella vecchia automobile rossa parcheggiata di fronte ad un portone blu (forse un teatro?) e l’intensitร dei colori ci risucchia in un mondo che sembra tangibile eppure etereo. ร proprio questa capacitร dell’intelligenza artificiale di rivelare una realtร nascosta, ma intrinsecamente presente, che rende lโesperienza cosรฌ affascinante. Ci permette di guardare oltre il visibile e di abbracciare un’interpretazione unica e personale del mondo che ci circonda.ย
Questo connubio tra intelligenza artificiale e arte, tra Spello e la visione di Van Gogh, ci invita a riflettere sulla bellezza che puรฒ emergere quando l’innovazione tecnologica si unisce alla sensibilitร artistica. Questa esperienza artificiale รจ un invito a visitare Spello e a immergersi nella bellezza che i paesaggi umbri hanno da offrire. ร un richiamo per gli abitanti della regione e per i turisti da tutto il mondo che desiderano vivere un’esperienza unica.
ยซIl settore turistico รจ in prima linea come beneficiario dellโintelligenza artificiale. Basti pensare a quanto sia determinante soddisfare le aspettative del cliente e le potenzialitร che potrebbero emergere da guide virtuali completamente immersiveยป.
ยซChissร come Picasso rappresenterebbe la mia cittร natale? Cosรฌ รจ nata Umbria Ecologia Artificiale โ tuttora in fase di completamento – che prevede immagini di paesaggi umbri mozzafiato usciti fuori dalle mente piรน geniali dellโarte europea, da Leonardo Da Vinci a Pablo Picassoยป. Il progetto รจ nato dalla mente di Andrea Martina Tiberi, designer, nativa di Orvieto ma che vive e lavora a Londra come docente universitaria e ricercatrice in Tecnologie Emergenti dellโArchitettura alla London South Bank University. Ci ha spiegato la sua idea e la sua utilitร per rilanciare il turismo dellโUmbria.
Andrea Martina Tiberi, Architetto
Dottoressa, cosa sโintende per intelligenza artificiale applicata allโarte?
Parlando di intelligenza artificiale spesso ci immaginiamo robot e complicati sistemi informatici lontani dalla nostra vita quotidiana In realtร , questo mondo di algoritmi e funzioni รจ parte integrante della nostra routine, basta pensare ai social network e ai sensori di alcune automobili per parcheggiare. Non basterebbe un libro per esplorare il significato di intelligenza artificiale applicata allโarte, ma piรน comunemente lo possiamo intendere come il risultato di unโoperazione informatica da parte di un algoritmo addestrato a produrre oggetti o immagini estraendo dati da un database secondo parametri predefiniti. Tutto questo si puรฒ riassumere in un atto di co-creazione tra artista e computazione. Tuttavia, la mia percezione sullโargomento รจ che, alludendo allโintelligenza artificiale, siamo combattuti tra il desiderio di scoprirne il potenziale e la paura di essere sopraffatti da uno strumento che potremmo non sapere utilizzare.
Comโรจ nata lโidea di Umbria Ecologia Artificiale?
Lโidea รจ nata in maniera del tutto casuale. Il mio lavoro richiede un ricircolo continuo di idee e narrazioni e, quando mi confronto con un nuovo progetto, cerco ispirazione nelle gallerie dโarte londinesi. Mi ritrovai cosรฌ di fronte al dipinto di Turner View of Orvieto, esposto alla Tate Britain. ยซChissร come Picasso rappresenterebbe la mia cittร natale?ยป, mi sono chiesta. Cosรฌ รจ nata Umbria EcologiaArtificiale โ tuttโora in fase di completamento – che prevede immagini di paesaggi umbri mozzafiato usciti fuori dalle mente piรน geniali dellโarte europea, da Leonardo Da Vinci a Pablo Picasso. Nei giorni successivi, la mia mente era completamente assorbita dal pensiero di co-creare un qualcosa di inimmaginabile e, incuriosita dallโincredibile potenziale, ho incominciato immediatamente a sperimentare con i miei dati. In poco tempo ho costruito un archivio di immagini generate algoritmicamente dei miei progetti precedenti e questo mi ha dato modo di conoscere il comportamento dellโalgoritmo e quindi di indirizzare al meglio le istruzioni per raggiungere il risultato che desideravo. Devo ammettere che il prodotto ha quasi sempre superato ogni aspettativa e non ne sono lโunica artefice. Questa opera รจ un atto di co-creazione tra grandi menti e un algoritmo, io lโho solamente eseguita.
Come puรฒ intervenire concretamente questo tipo di intelligenza artificiale nei borghi umbri?
Siamo in un momento storico delicato nel quale gli architetti sono obbligati a tenere conto dellโimpatto ambientale di un progetto. Questa tecnologia puรฒ soddisfare allo stesso tempo requisiti ambientali, funzionali ed estetici offrendoci una visione della soluzione ottimale ai requisiti di progetto. Per fare un esempio, la rigenerazione della Caserma Piave di Orvieto richiederebbe un processo di sviluppo organico invece che di assemblaggio meccanico. In questo, interrogare un algoritmo che si รจ nutrito precedentemente di tutte le informazioni utili per implementare la vivibilitร e la sostenibilitร dei luoghi, รจ sicuramente un carattere determinante nel successo del progetto di riqualificazione. In un futuro non molto lontano, avremo a disposizione un modello informatico che analizzerร la situazione urbana, identificherร i problemi legati a luogo e relazioni, e proporrร possibili soluzioni. Oggi, la psicologia ambientale รจ dettata da Evidence Based Design – Progettazione sulla Base di Evidenze – ed รจ il futuro della pianificazione urbana sostenibile. Quando si hanno determinati gruppi di dati, che siano demografici, topologici e economici, รจ possibile fare delle predizioni e dei calcoli in tempi cosรฌ brevi che il cervello umano non puรฒ biologicamente sostenere. Questi dati servono per costruire una solida validitร del progetto, in quanto la metodologia utilizzata รจ sistematica e giร testata. Nel mio caso siamo ben lontani dal proporre un progetto di questo genere a 360 gradi: lโutilizzo di un programma che crea immagini da descrizioni ha una valenza prettamente concettuale ed estetica.
Orvieto top view Picasso Style
Quali sono i borghi umbri che si prestano meglio per questo progetto?
Sicuramente i borghi che hanno delle aree in disuso beneficerebbero di una tecnologia di questo genere. Il fattore determinante รจ porre allโalgoritmo le giuste domande. Come ogni cosa generata dalla mente umana, anche lโintelligenza artificiale ha dei difetti, i cosiddetti bias: come esseri umani, nutriamo la macchina con preconcetti talvolta non etici e cosรฌ la istruiamo a compiere i nostri stessi errori. Non sarร facile costruire un modello imparziale. Tutti i nostri borghi dellโUmbria possono beneficiare da unโanalisi estetica e simbolica, specialmente i luoghi in disuso con alto potenziale economico e sociale. Orvieto, con la sua Caserma Piave in disuso, sarebbe un ottimo trampolino di lancio per sperimentare una progettazione dettata dallโintelligenza artificiale.
Qual รจ il vantaggio per la promozione turistica e il territorio?
Il settore turistico รจ in prima linea come beneficiario dellโintelligenza artificiale. Basti pensare a quanto sia determinante soddisfare le aspettative del cliente, ci riferiamo alla qualitร della sua esperienza – User Experience – e le potenzialitร che potrebbero emergere da guide virtuali completamente immersive, da contenuti digitali atti a promuovere i punti di attrazione, oppure – in termini di massa – da sistemi piรน pragmatici di cooperazione tra presenza economiche ed enti della regione per arricchire i meno abbienti. Determinante รจ chiedere alle persone che andranno a utilizzare quello spazio come lo vorrebbero, e con questo mi riferisco a tutte le presenze umbre che si occupano di attrarre forze socio-culturali ed economiche, dal settore enogastronomico ai musei, ai teatri, al consiglio allโurbanistica della regione. Uno dei vantaggi per il territorio sta nellโidentificazione dei centri per lo sviluppo, e nella selezione degli investimenti da parte delle regioni e dei comuni. Se pensiamo alla scienza, questa converte informazioni in conoscenza, e lโintelligenza artificiale basata su dati scientifici ci permetterebbe di trasformare questa conoscenza in utilitร . Parliamo di una tecnologia che ha preso piede ormai nelle nostre vite piรน di quanto realizziamo e continuerร a espandersi fino a che non avrร colpito tutte le sfere che richiedono una metodologia e delle istruzioni ben definite, come ad esempio in un macchinario da costruzione o nellโaccuratezza di una stima per gli immobili.
Orvieto sketch, Ricardo Bofill Style
Lei รจ docente universitaria e ricercatrice in Tecnologie Emergenti dell’Architettura alla London South Bank University: come vi si arriva, partendo dallโUmbria?
Questo percorso รจ durato sette anni. Lasciare lโItalia non รจ mai stato un sogno nel cassetto, รจ stata piรน una necessitร dettata dai miei interessi. Sono cresciuta tra le sale da ballo di mia madre e le falegnamerie di mio padre, e posso dire che lโarte ha sempre fatto parte della mia vita. Ho studiato Architettura al Politecnico di Milano, in cui ho compreso lโimportanza di questa disciplina come scienza sociale, e costruito una base teorica solida per affrontare le ricerche che sto eseguendo. Londra mi ha aperto le porte dellโintuizione. In un ambiente culturale cosรฌ poliedrico e internazionale, i concetti della progettazione dellโarchitettura sono definiti globalmente in nome del progresso scientifico. Terminato il Master in Architettura alla London South Bank University ho incominciato a lavorare come disegnatore freelance in Italia e nel Regno Unito e come docente nei laboratori di progettazione di LSBU, dove sto conducendo il mio dottorato di ricerca in integrazione di realtร virtuale nellโeducazione e computazione per il sociale.
Intelligenza artificiale e radiologia sono gli ingredienti. Ricerca scientifica e spin-off della ricerca sono gli attori. Aiutare la societร al tempo del Coronavirus, lโobiettivo.
Cโรจ anche un pezzetto di eccellenza umbra nel metodo innovativo che diagnostica la polmonite da Covid-19. AnnalisaPolidori, fisica perugina, รจ co-fondatrice di DeepTrace Technologies, societร spin-off della Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia che ha messo a punto un metodo per riconoscere la presenza della polmonite interstiziale causata dal Coronavirus sulla base di una normale radiografia digitale. Con lei, nel team, Matteo Interlenghi, il CEO Christian Salvatore, premio Forbes Under-30 nel 2017 per la categoria Science&HealthCare e la Professoressa Isabella Castiglioni, tra le 100 esperte europee in area STEM (www.100esperte.it).
Dottoressa Annalisa Polidori
Ciรฒ รจ stato possibile attraverso la collaborazione con un gruppo di ricercatori dellโUniversitร di Milano Bicocca, dellโUniversitร Statale di Milano, del CNR, dellโIRCCS Policlinico San Donato e dellโOspedale San Gerardo di Monza. ยซLโevolvere della pandemia ha accelerato le sinergie, i medici di due ospedali lombardi ci hanno chiesto di provare ad applicare le nostre tecnologie dโintelligenza artificiale sulle tante immagini che stavano raccogliendo dei pazienti con Coronavirus, per rendere piรน efficienti e accurate le loro valutazioni; cosรฌ abbiamo provato a fare dei test. Quando abbiamo visto che cโerano risultati promettenti, ci siamo adoperati per creare qualcosa di utile in tempi brevi. Cโรจ stato uno sforzo enorme da parte dei medici che hanno collaborato in questo progetto: prima di ogni algoritmo e tecnicismo, รจ stata determinante la caratura umana e professionale del personale ospedalieroยป spiega Annalisa Polidori.
Vantaggi e precisione
Il software dโintelligenza artificiale – addestrato utilizzando 500 radiografie di pazienti della Lombardia – permette di migliorare la diagnosi del Coronavirus a partire da una semplice radiografia al torace. ยซMigliorare la diagnosi, in questo caso, significa fornire una diagnosi che sia in grado di differenziare tra pazienti con polmonite interstiziale causata da Covid-19 e pazienti con sintomi clinici da Coronavirus ma non affetti da polmonite interstiziale. Questo inquadramento risulta molto utile in una fase di emergenza come quella che abbiamo vissuto o quando รจ fondamentale valutare preventivamente se un paziente deve essere inquadrato come Covid o meno. Il sistema di intelligenza artificiale haimparato a distinguere in maniera automatica pazienti affetti da polmonite Covid e pazienti senza polmonite, con una sensibilitร e specificitร elevataยป prosegue Annalisa.
RX con presenza di Covid utilizzate per l’addestramento dell’algoritmo
I vantaggi di questo metodo โ che verrร testato maggiormente in diverse strutture ospedaliere lombarde – sono la rapiditร di risposta, il basso costo e la possibilitร di essere effettuato al letto del paziente, anche al domicilio. Va perรฒ detto che ciรฒ non sostituisce i test diagnostici biologici, perchรฉ permette dโindividuare solo pazienti affetti da polmonite interstiziale, non tutti i pazienti affetti da Covid-19. ยซVorrei sottolineare anche due altri aspetti. Innanzitutto, per individuare meglio la polmonite da Coronavirus stiamo mettendo a punto un metodo per la diagnosi di altri tipi di polmonite; lโaltro aspetto interessante รจ che questo strumento potrebbe essere utilizzato anche in Paesi dove manca una certa expertise medica e dove gli ospedali sono meno presenti, soprattutto per la popolazione in aree ruraliยป, puntualizza la dottoressa Polidori.
Non solo Covid-19
Ma non รจ tutto. Non solo Coronavirus per DeepTrace Technologies, che ha sviluppato molti altri progetti, tra i quali TRACE4AD per la diagnosi precoce della malattia di Alzheimer: ยซSi tratta di una piattaforma in continua evoluzione, gli use-case provengono dalle collaborazioni ospedaliere che vengono attivate su richiesta degli ospedali e per le quali cโรจ una casistica numericamente interessante per poter addestrare un algoritmoยป conclude la co-fondatrice.