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Diverse le iniziative nella nostra regione per ricordare, a 100 anni dalla sua nascita, il grande intellettuale italiano.

PERUGIA
In occasione del 100° anniversario della nascita di Pier Paolo Pasolini, la Biblioteca Augusta e San Matteo degli Armeni ospitano la mostra Prospettiva Pasolini.

L’esposizione è visitabile
_ in Augusta da sabato 5 marzo, ore 11.00 inugurazione
_ a San Matteo degli Armeni da venerdì 11 marzo, ore 17.00 inaugurazione fino a venerdì 13 maggioIn Augusta è allestita la sezione espositiva dedicata alla figura di Pasolini editorialista scomodo.

Si può leggere le dichiarazioni rilasciate quando fu intervistato da intellettuali come Ferdinando Camon o giornalisti come Furio Colombo, al quale rilasciò l’ultima intervista, poco prima di essere ucciso.

Una aggiunta significativa riguarda i contatti che legarono lo scrittore all’Umbria: l’amicizia con il poeta perugino Sandro Penna, la partecipazione a un’importante edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto nella quale conosce Ezra Pound e lo storico rapporto con la Pro Civitate Christiana di Assisi.A San Matteo degli Armeni l’esposizione è dedicata all’impegno di Pasolini a difesa dell’ambiente: ricordiamo che San Matteo ospita la biblioteca ARPA Umbria di documentazione ambientale.Il percorso espositivo è a cura di Simone Casini, Carlo Pulsoni e Francesca Tuscano, Università degli Studi di Perugia.In collaborazione con Comune di Perugia, Università degli Studi di Perugia e Pro Civitate Cristiana.Illustrazione di Maria Lisa BrozzettiIngresso gratuito.

È consigliata la prenotazione.

 

FOLIGNO
Stasera il pianista umbro Giovanni Guidi inaugurerà il suo nuovo progetto 100 Comizi d’amore dedicato a Pier Paolo Pasolini. Guidi ha deciso di iniziare proprio da Foligno, la sua città, in occasione dei 100 anni dalla nascita del grande poeta, scrittore, intellettuale, regista del ‘900. Sarà un concerto con solo pianoforte: “cento preghiere a cento anni dalla sua nascita perché tutte e tutti vorremmo che non fosse mai morto”.

Appuntamento allo Spazio Zut (ore 21.15) in occasione di Umbria Factory Off, rassegna multiforme di vari linguaggi artistici che prende il via questa sera con lo spettacolo “Cantico dei Cantici” del Premio Ubu Roberto Latini.

«A livello culturale e musicale, secondo me, l’Umbria è una delle regioni più avanzate in Italia».

Il pianista umbro Giovanni Guidi, pupillo di Enrico Rava, è tra i più apprezzati jazzisti europei under 40. Folignate D.O.C., in questo periodo di quarantena forzata utilizza il web e i suoi canali social per allietare il pubblico: dal sito del musicista è possibile seguire, al costo di un caffè, i suoi concerti originali e inediti. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con lui, per scoprire il suo talento e il suo attaccamento all’Umbria, ma soprattutto i suoi nuovi progetti online. «Per chi fa il mio lavoro l’interazione con chi ascolta non può essere sostituita da niente e per questo non vedo l’ora di poter tornare a suonare. Ma, visto il momento, la rete rappresenta l’unica soluzione per poter continuare a lavorare. Ho deciso di strutturare la mia attività sul web in modo da rendere la fruizione qualitativamente migliore, offrendo contenuti esclusivi a chi vorrà seguirmi».

 

Giovanni Guidi, foto di Roberto Cifarelli

La prima domanda è d’obbligo: Giovanni qual è il suo legame con l’Umbria?

Sono nato a Foligno. Sono umbro di nascita e penso che non ci sia legame più forte di questo.

Quando ha iniziato a suonare il piano?

Ho iniziato intorno agli 8-9 anni, senza un particolare motivo, solo per curiosità e perché mi piaceva questo strumento.

Perché il piano e non un altro strumento?

Volendo fare una battuta, perché quando si va in tour il pianoforte è uno strumento che non ti devi portare dietro, quindi è molto meno faticoso di altri. Per la mia pigrizia è perfetto.

Quanto è stato importante l’incontro con Enrico Rava?

Un incontro fondamentale. Mi ha notato mentre frequentavo i seminari estivi di Siena Jazz: mi ha inserito nel gruppo Rava Under 21, trasformatosi in seguito in Rava New Generation.

Il suo impegno sociale è molto forte: a livello culturale e soprattutto musicale, cosa manca in Umbria, cosa funziona e cosa andrebbe migliorato?

A livello culturale e musicale l’Umbria, secondo me, è una delle regioni più avanzate in Italia. Non dimentichiamo che vanta due dei più importanti Festival del Paese (Umbria Jazz e il Festival dei Due Mondi), oltre a tantissime altre iniziative importanti. Se dovessi dire, dovremmo forse migliorare e adeguarci sempre di più alla contemporaneità.

Un’orchestra sinfonica, ad esempio, se la meriterebbe…

Sì, penso proprio di sì.

I lavoratori dello spettacolo sono tra i più colpiti dal lockdown: cosa servirebbe per un’immediata ripartenza del settore?

Purtroppo dobbiamo essere consapevoli che, per come stanno adesso le cose, una ripartenza del settore così come lo abbiamo conosciuto fino a pochi mesi fa, è impensabile. Dobbiamo prenderne atto e capire tutti insieme come affrontare questa sfida nel migliore dei modi.

I social ora sono diventati il nuovo palco e lei ne fa largo uso: lo faceva anche prima della pandemia?

Sì. Uso da sempre i miei canali social per condividere la mia musica, le mie idee e riflessioni. Negli anni si è creata una bella e nutrita comunità con cui ho il piacere di confrontarmi e che mi supporta nelle mie attività. Recentemente, poi, ho promosso un vero e proprio Digital Tour, suonando in diretta streaming su Facebook – gratuitamente – dalle pagine dei festival e dei club in cui avrei dovuto tenere dei concerti in questo periodo. Il progetto è andato molto bene e mi ha convinto a proseguire in questa direzione anche nei prossimi mesi, almeno finché non si potrà tornare a suonare dal vivo.

 

Se potesse sognare: con chi le piacerebbe duettare?

Senza dubbio Paul McCartney.

Se l’Umbria fosse una melodia, una canzone, quale sarebbe?

Semo gente de Foligno!

Quali sono i suoi progetti futuri?

Da pochi giorni sono partito con due nuovi progetti digitali. Sulla piattaforma Patreon (www.patreon.com/GiovanniGuidiJazz) sottoscrivendo un piccolo abbonamento, è possibile avere accesso a tanti contenuti originali ed esclusivi pubblicati periodicamente. Brani registrati, concerti in streaming, guide all’ascolto. E su youtube si può seguire una rassegna tematica di quattro concerti originali ispirati ai colori, che si possono vedere con una piccola donazione. Per chi volesse, nel mio sito e nei miei canali social ci sono tutte le informazioni utili per seguire la mia attività concertistica anche in questo periodo così particolare (sito: giovanniguidi.it/digital-tour/ e canali social www.facebook.com/GiovanniGuidiJazz/).

Per finire: come descriverebbe l’Umbria in tre parole?

L’associazione più immediata: cuore verde d’Italia.

La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regione…

Mamma e papà, che sono umbri e mi hanno fatto umbro.

Guarda la gallery dell’ultima settimana di concerti di Umbria Jazz!