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Mostra internazionale del merletto e del ricamo: a Panicale, dal 17 al 19 settembre, con stand, mostre e spettacoli.

Il borgo di Panicale, dal 17 al 19 settembre, si mette il suo vestito migliore fatto di pizzi, tulle e merletti per ospitare la nona edizione di Fili in Trama, che aspetta il suo pubblico per riscoprire le antiche tradizioni del ricamo, che rappresentano anche una vera risorsa economica per il territorio.

 

 

La Mostra internazionale del merletto e del ricamo, che quest’anno ospiterà 35 espositori provenienti dall’Umbria e da altre regioni italiane – a causa del Covid dall’estero non arriverà nessuno – è organizzata dal Gal Trasimeno-Orvietano per racchiudere nel borgo perugino le eccellenze delle scuole e delle tecniche di ricamo di tutto il mondo, forte della tradizione dell’Ars Panicalensis della scuola di Anita Belleschi Grifoni. Imponente anche la rete di associazioni del comprensorio che forniranno un contributo concreto, al pari delle istituzioni locali, per la riuscita dell’evento: da La Trama di Anita a TèathronMusikè, che si abbina, come di consuetudine, al Pan Opera Festival; dalla Casa degli Artisti di Perugia alla Fondazione Denis Cichi; dall’Arca di Pan a Polis Cooperativa Sociale; non ultime la Pro Loco, la Parrocchia, Il Centro sociale anziani e le Confraternite di Panicale.

«Per far sì che la manifestazione di svolga in totale sicurezza prenderemo tutte le dovute precauzioni per regolare il flusso di accesso e controlleremo il green pass all’entrata dei diversi locali. L’inaugurazione sarà domani alle ore 16» spiegano Marco Mannarelli, presidente dell’associazione La Trama di Anita, e Francesca Caproni, direttrice del Gal Trasimeno-Orvietano che ci hanno illustrato l’evento.
La piazza principale e i vicoli di Panicale – che saranno addobbati per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante – ospiteranno stand, mostre fotografiche e di pittura e spettacoli (dal teatro all’opera, dai concerti alle rappresentazioni itineranti) e il ritorno della prestigiosa sfilata di moda dal titolo Vivi a colori, sabato sera nella cornice di piazza Umberto I, dove capi di abbigliamento interamente realizzati con pizzi, ricami e merletti saranno i veri protagonisti. Per la prima volta verranno esposti, in esclusiva, vecchi pizzi dell’Ars Panicalensis.
«Al Sommo Poeta renderemo omaggio anche con uno spettacolo e focalizzeremo l’attenzione sulle donne afghane, con una mostra fotografica a loro dedicata. Una vera chicca è il percorso per le vie del borgo in cui si potranno ammirare quadri – dal XIV al XX secolo – che ritraggono donne intente a ricamare. Da non perdere nemmeno le mostre di pittura (I doni di Denise dell’artista Denise De Visscher Cichi, Il filo è il mio pennello di Mauro Ottaviani e la mostra personale di Barbara Gallo), le mostre fotografiche (Donna vede Uomo e il contest fotografico Suggestioni in trama) e gli spettacoli teatrali, tra questi Accadde al Tramonto, domenica ore 20.30» illustra Mannarelli.

Qui il programma completo


 

Città della Pieve: successo e apprezzamenti per la presentazione del protocollo d’intesa tra istituzioni civili e religiose per i 500 anni dalla morte di Perugino e Signorelli, anche direttamente dal conduttore Bruno Vespa.

Si è svolta a Città della Pieve la conferenza stampa per la presentazione del protocollo d’intesa tra il Gal Trasimeno-Orvietano, i Comuni di Città della Pieve, Cortona, Orvieto e Todi e le relative Diocesi che sancisce la collaborazione di questi Enti per le celebrazioni, nel 2023, della ricorrenza dalla morte di Pietro di Cristoforo Vannucci detto il Perugino e di Luca Signorelli. L’appuntamento aperto dal Presidente del Gal Trasimeno- Orvietano Gionni Moscetti, che ha ringraziato i firmatari per aver individuato il Gal come Ente Capofila del Protocollo e salutato i presenti.

 

 

L’iniziativa, con il prestigioso coordinamento del noto conduttore televisivo Bruno Vespa ha visto la presenza della Presidente della Regione dell’Umbria Donatella Tesei, del Senatore Luca Briziarelli, della Prof. Laura Teza Università degli Studi di Perugia, dei Sindaci delle quattro città Firmatarie Fausto Risini, Luciano Meoni, Roberta Tardani e Antonino Ruggiano, di Riccardo Cotarella, Dominga Enrica e Marta Cotarella, Ruggero Parrotto della Fondazione, e del Presidente e del Direttore del Gal Trasimeno-Orvietano Gionni Moscetti e Francesca Caproni.

Apprezzamenti per l’iniziativa sono arrivati direttamente da Bruno Vespa che ha sottolineato come un evento di questo tipo è riuscito a mettere insieme una serie di istituzioni civili, religiose e due Regioni, nei tempi giusti, con due anni di anticipo, per costruire un progetto serio e credibile che valorizzi il territorio in modo integrato tra Arte, Enogastronomia e tante altre autenticità che hanno queste bellissime Regioni del Centro Italia.

La conferenza è iniziata con una domanda del noto saggista, al Senatore Luca Briziarelli, colui che ha ideato questo progetto ed e messo insieme i soggetti pubblici e privati coinvolti. Alla domanda come le è venuta questa idea, il Senatore ha risposto che è stato innanzitutto ispirato dalla necessità di passare dal concetto di territorio marginale a quello di area di confine tra Umbria e Toscana,  lavorando in sinergia a sostegno dell’offerta turistico-culturale, mettendo insieme il doppio evento di due personaggi che hanno lasciato un importante segno della loro opera artistica nei nostri territori, così da rappresentare una opportunità sul piano economico per riscoprire quell’Italia di mezzo, troppo spesso schiacciata dal dibattito Nord/Sud, che non si può certo perdere.

 

 

Anche la Presidente Donatella Tesei, ha plaudito all’iniziativa e garantito il sostegno della Regione dell’Umbria a questo Protocollo, che parte nei tempi giusti e che si coordinerà anche con altri eventi ed iniziative che si realizzeranno nell’intero territorio Umbro. Ha assunto inoltre l’impegno a mantenere e far crescere i rapporti istituzionali con tutte le regioni del centri Italia.

Condivisione e sostegno da tutti i Sindaci coinvolti e disponibilità da parte dell’Università degli Studi di Perugia, portate dalla Prof. Laura Tezi, a collaborare per la definizione del progetto che seguirà al protocollo di Intesa.

Riccardo e Dominga Cotarella hanno portato il contributo della partnership privata, sottolineando come la collaborazione tra istituzioni pubbliche e private attraverso l’impegno comune può creare valore aggiunto ad ogni progetto. Dominga ha ricordato il programma dell’evento Orvieto Città del Gusto e dell’Arte che si svolgerà ad Orvieto dal 27 settembre al 3 ottobre prossimi e, rappresenterà la prima occasione per presentare anche approfondimenti sul Protocollo d’intesa e sui progetti che ne seguiranno. I rappresentanti del Gal hanno inoltre assicurato impegno non solo nel coordinare l’accordo, ma anche per coinvolgere gli altri Gal in modo da farne un progetto di cooperazione interregionale che potrebbe supportare una importante azione di marketing territoriale.

La serata si è conclusa invitando gli intervenuti all’evento di Orvieto, ma anche annunciando a una prossima data per presentare il progetto a Roma, e comunicarlo a livello nazionale.

L’albero di Natale più grande del mondo disegnato sull’acqua – inaugurato lo scorso anno a Castiglione del Lago sul Trasimeno – ha dato alla luce tanti piccoli alberelli.

Lo scorso anno con l’accensione dell’albero di Natale adagiato sul Trasimeno è stata organizzata la campagna Adotta una luce e pianta un albero: un progetto, che ha riscosso un grande successo, è stato innovativo e sperimentale e si è inserito in maniera armonica nell’habitat lacustre. Le 2558 luci adottate hanno reso possibile la nascita di nuove piante – aceri, frassini, querce e pioppi – presso l’ex aeroporto Eleuteri. 

 

L’inaugurazione del progetto

 

L’idea è nata grazie l’associazione Eventi Castiglione del Lago, che ha voluto restituire un dono al territorio: «In ogni attività umana, e quindi anche nell’organizzazione di un evento per il territorio, bisogna sempre pensare all’ambiente che ci ospita. Ed è per questo che abbiamo lanciato il progetto di adozione a distanza: per ogni lampadina dell’albero più grande del mondo che verrà adottata, ci impegneremo a piantare un albero. Piccoli gesti che messi insieme possono cambiare il volto di un territorio» affermarono i responsabili di Eventi. A un anno di distanza la promessa è stata mantenuta e presentata con una cerimonia alla quale hanno partecipato il sindaco di Castiglione del Lago Matteo Burico, la direttrice del GAL Trasimeno Orvietano Francesca Caproni e i rappresentanti degli sponsor, delle tante associazioni castiglionesi che hanno collaborato alla buona riuscita del progetto e naturalmente i volontari di Eventi, guidati dal presidente Marco Cecchetti.

«Abbiamo consegnato alla collettività 2558 nuove piante che rappresentano tanto per tutti noi, un’opera che è molto significativa per il nostro ambiente e per tutti i cittadini. Il sostegno è arrivato da tantissime persone, ma soprattutto dai castiglionesi che hanno deciso di credere con forza nella sfida di costruzione dell’albero più grande del mondo disegnato sull’acqua» ha ricordato Cecchetti.

La rinascita dell’aeroporto

Difficoltosa è stata la scelta del luogo di piantumazione: la zona che era sembrata più idonea era l’ex aeroporto Eleuteri, sottovalutando però le problematiche collegate al fatto che l’area fa parte della zona ZPS (Zona di Protezione Speciale) Lago Trasimeno che comprende la ZSC (Zona Speciale di Conservazione). Dopo quasi un anno d’iter burocratici, l’associazione Eventi ha portato a termine il progetto operativo di piantumazione – uno dei più ambiziosi d’Italia e il più grande mai realizzato in Umbria – lungo il percorso ciclabile del Trasimeno.

Il vicepresidente dell’Associazione Eventi di Castiglione del Lago, l’architetto Mirko Ceccarelli, che ha curato in prima persona l’aspetto progettuale e tecnico-amministrativo della messa a dimora delle piantine, ha dichiarato: «È stato un lavoro impegnativo e non senza difficoltà. Alla fine, grazie a tutta la squadra dell’associazione, siamo riusciti a realizzare questo sogno, che ha sfaccettature ecologiche, sociali e pedagogiche. Al momento abbiamo completato il lotto 1 e in parte il 2. A breve sarà portato a termine l’ultimo lotto, il 3. Roverelle, frassini, aceri, salici e pioppi, saranno le specie degli alberi che correranno lungo il percorso della pista ciclabile del Trasimeno, che passa all’interno dell’ex aeroporto Eleuteri di Castiglione. Una grande soddisfazione a servizio di tutta la comunità».

L’obiettivo è quello di migliorare le aree verdi presenti e realizzarne di nuove per la fruizione dei cittadini e dei turisti e al contempo migliorare e integrare gli habitat forestali presenti – già tutelati a livello europeo.

 

L’area individuata

 

«Il GAL ha creduto da subito in questo progetto perché questi eventi, la cultura e l’ambiente sono alla base della nostra economia e credo che siano essenziali per ripartire dopo la pandemia che, ci auguriamo tutti, passi prima possibile. Chi viene al Trasimeno non viene per un turismo di massa ma viene perché apprezza ed ama il territorio e il suo ambiente che abbiamo saputo valorizzare: il GAL si occupa di questo e sostiene Eventi e i suoi progetti in collaborazione con il Comune di Castiglione del Lago» ha spiegato la direttrice Francesca Caproni. Anche il sindaco Burico è entusiasta dell’iniziativa che vede come un primo passo verso la rinascita: «Non mi stancherò mai di ringraziare l’associazione Eventi senza la quale questo non sarebbe stato possibile: queste piantine sono il simbolo della rinascita in attesa di ripartire con i prossimi eventi che segneranno la ripartenza del territorio, con forza e con fiducia nel futuro».

 

«Credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi». (Gianni Rodari)

Maria Pia Minotti

Le favole hanno sempre un lieto fine, quest’anno però per Fiabando nell’isola che c’è non c’è stato. Le avversità meteorologiche che si sono abbattute sull’Umbria a settembre hanno fatto annullare l’ottava edizione dell’evento, che si svolge ogni anno dal 2012 all’Isola Maggiore, sul lago Trasimeno.

«Quest’anno abbiamo dovuto annullare questo fantastico evento che ci aveva richiesto un grande dispendio di energie, sia per le pratiche burocratiche sia per la mole delle offerte e le persone impegnate. Il meteo del 27 settembre non ci è stato favorevole, forse, per l’avversità della strega Karabà che ogni tanto ci fa dei brutti scherzi! Insomma, una vera e propria congiura contro il fantasioso, fiabesco appuntamento annuale con elfi e fate, folletti e terribili antagonisti, con clown scintillanti, con musicanti e attori, bambini e adulti in festa, laboratori e letture, pittori e virtuosi della fotografia. Tutto questo è Fiabando» racconta Maria Pia Minotti psicoterapeuta ed ex insegnante, ma soprattutto ideatrice e curatrice della manifestazione.

 

Teresa Bruno

 

L’evento – tranne in due occasioni, la prima e la settima edizione – si svolge in una sola giornata e ha come punto focale della mattinata la scrittura della propria fiaba: le persone vengono invitate a seguire le tappe strutturali in cui sono guidati dalla stessa Maria Pia Minotti e da attori e clown sulla via della Fiaba, il lungolago che da via Guglielmi arriva fino alla piazza di San Francesco, dove consegnano il loro elaborato con tutti gli elementi che lo rendono personale: «Ci forniscono anche i loro contattati in caso di una nuova edizione stampata di Fiabe a pelo d’acqua. Si tratta di un vero e proprio laboratorio di fiabe aperto a tutti, da 0 a 100 anni, in cui tutti possono scrivere la propria storia. Ogni anno gli spettacoli pomeridiani sono vari e quest’anno avrebbero visto impegnati il Laboratorio Teatrale del Martedì di Magione, Stefano Marzuoli, Gianna Moretti del Teatro C’Art di Castelfiorentino, Marta Mingucci di Levanto, La Compagnia degli Asini di Mercadante di Firenze, il tutto condito dalle Bolle di Sapone giganti di Gloria Noto e dai pittori e dalle pittrici che si sarebbero cimentati in una estemporanea con esposizione in via Guglielmi» prosegue la signora Minotti.

 

 

Questa giornata magica nel mondo delle favole e della fantasia è possibile anche grazie al sostegno del GAL Trasimeno Orvietano che si occupa di tutta la parte pubblicitaria. «Per noi – che siamo tutti organizzatori volontari – è un supporto fondamentale e molto importante» conclude Maria Pia.


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