La serie americana, in questa ultima stagione, si sposta a Roma e la protagonista si ritrova a visitare il borgo di Solitano (luogo di fantasia) con un imprenditore tessile. I richiami a Cucinelli e Solomeo sono molto evidenti. Guardare per credere!
Chi conosce la realtà di Brunello Cucinelli e di Solomeo se ne sarà sicuramente accorto: nelle ultime due puntate della quarta stagione della serie americana Emily in Paris c’è un forte riferimento all’imprenditore e al borgo umbro. La protagonista Emily Cooper (Lily Collins) si ritrova a Roma in compagnia di Marcello Muratori (Eugenio Franceschini), giovane imprenditore italiano.
La sua è un’azienda di successo a gestione familiare che produce cachemere nel borgo di Solitano (il borgo reale è quello di Ostia Antica), alle porte della Capitale: qui la famiglia Muratori, imprenditori tessili legati ai valori tradizionali e al vivere semplice, ha costruito una scuola e un teatro. Ma non è tutto. C’è anche un esplicito omaggio al padre di Brunello Cucinelli, Umberto: infatti il padre di Marcello Muratori si chiama proprio Umberto.
Non c’è che dire, le analogie sono lampanti benché intrise di cliché sull’Italia e i suoi borghi, ma dopotutto il nostro Paese è anche questo ed è quello che piace tanto al mercato americano e asiatico.
La conferma della citazione arriva anche dallo stesso Brunello Cucinelli, che ieri in un post su Instagram ha ringraziato l’ideatore della serie, Darren Star, per questo omaggio. «Mio carissimo Darren, nel penultimo e ultimo episodio della quarta stagione della Serie Netflix Emily in Paris, da te ideata e diretta con genio, alcune espressioni e parole chiave, come Solitano, lusso discreto, Umberto Muratori, azienda di famiglia, tradizione, sobrietà, amore dei valori umanistici ed altre, costituiscono la materia più straordinaria per la divertente allegoria di Solomeo e della mia vita che hai saputo creare. Nel vedere quegli episodi dove la realtà di Solomeo è rappresentata allegoricamente, il mio cuore è stato pervaso da gioia e gratitudine, e sono certo che più ancora di me abbia sorriso felice mio padre Umberto, scomparso due anni fa, che hai voluto così graziosamente ricordare in Umberto Muratori, personaggio da te creato che, oltre al nome, richiama nel cognome il mestiere del mio amato babbo» scrive l’imprenditore.
Agnese Priorelli
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