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Nel pomeriggio di domenica 24 luglio 2022 al Parco Marco Caiella di Marsciano nel quartiere di Tripoli รจ stata inaugurata la nuova struttura in legno installata dal Comune.ย  Al taglio del nastro, effettuato dal sindaco Francesca Mele, erano presenti molti cittadini e i membri della Pro Loco Tripoli, presieduta da Alessandro Caiella, a cui รจ affidata la gestione del parco. Per lโ€™amministrazione, oltre al sindaco, erano presenti anche il vicesindaco Andrea Pilati, gli assessori Francesca Borzacchiello e Patrizia Trequattrini, il presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Antognoni e alcuni consiglieri comunali.

 

 

Come ha sottolineato lโ€™amministrazione, il lavoro fatto รจ un punto di inizio che va a potenziare la capacitร  di questo parco di essere un luogo di aggregazione per tante famiglie e tanti giovani che vivono nel quartiere e vogliono stare insieme, giocare e divertirsi in modo sano, riappropriandosi di spazi che appartengono alla comunitร . Per il rione Tripoli questa giornata ha significato il raggiungimento di un grande traguardo ma allo stesso tempo il punto di partenza per nuovi e importanti obiettivi. La nuova struttura, infatti, sarร  funzionale alla gestione del parco e alle altre attivitร  che la stessa Pro Loco riprenderร  a promuovere nel quartiere con lโ€™obiettivo di intensificare i momenti aggregativi e socializzanti, la condivisione di esperienze e la creazione di una comunitร  fra i residenti.

Lโ€™ex calciatore dellโ€™Inter parla dellโ€™Umbria, delle sue passioni e degli anni nerazzurri.

Undici anni da leader con la stessa maglia โ€“ quella dellโ€™Inter โ€“ aria e comportamento da bravo ragazzo, attaccamento alla famiglia e alla sua terra. Andrea Ranocchia, nato Bastia Umbra, difensore di professione, รจ ben lontano dallo stereotipo del calciatore: รจ uno che piace anche ai tifosi avversari per la sua educazione e gentilezza. Dopo aver vinto con lโ€™Inter un Campionato, due Coppe Italia e una Supercoppa e aver ricevuto il Premio Armando Picchi come Miglior difensore Italiano under 23 nella stagione 2010-2011, oggi veste la maglia del Monza, per iniziare a 34 anni una nuova avventura. Gli abbiamo fatto qualche domanda per conoscere non solo il Ranocchia calciatore, ma anche lโ€™Andrea di tutti i giorni. Unica domanda a cui non ha risposto รจ stata quella sulla vittoria del Campionato del Milanโ€ฆ chissร  perchรฉ?!

 

Andrea Ranocchia saluta l’Inter, foto via Facebook

Andrea, qual รจ il tuo legame con lโ€™Umbria?

รˆ un legame forte, perchรฉ รจ la terra dove sono nato, dove ho gli amici e dove vive la mia famiglia. Le mie radici sono qui e appena posso, quando ho un poโ€™ di tempo libero โ€“ non ne ho molto โ€“ torno ad Assisi e a Bastia Umbra.

Da bastiolo, per quale rione fai il tifo durante il Palio di San Michele?

Simpatizzo per il rione Moncioveta, ma quando cโ€™รจ il Palio non ci sono mai perchรฉ รจ giร  iniziata la stagione, quindi sono praticamente ventโ€™anni che non lo vivo. Perรฒ mi รจ sempre piaciuta molto lโ€™atmosfera che si crea e che si respira durante la festa, indipendentemente da chi vince o perde.

Dopo 11 anni hai lasciato lโ€™Inter: cosa vuol dire chiudere un capitolo cosรฌ importante della vita lavorativa?

Va bene cosรฌ. Sono contento di come รจ finita e soprattutto sono contento di quello che ho fatto in questi 11 anni allโ€™Inter. Questi anni e questa grande squadra mi hanno lasciato veramente tantissimo dentro.

Qual รจ il ricordo piรน bello e quello piรน brutto legato a questi anni nerazzurri?

Il piรน bello รจ sicuramente quando abbiamo vinto lo scudetto perchรฉ era tanto tempo che lโ€™Inter non ne vinceva uno. Ci ha ripagato di tutti gli anni un poโ€™ bui. Invece, il periodo piรน brutto รจ stato quello con i cambi di proprietร , i tanti allenatori. Insomma cโ€™era una grande confusione; perรฒ, piรน che periodo brutto, direi anni difficili in cui le cose non andavano bene.

Ora vesti la maglia del Monza: cosa ti aspetti da questa nuova esperienza?ย ย ย 

Sono contento e veramente grato di questa nuova esperienza. Ho molto entusiasmo e voglio fare una grande annata.

Sei partito dalle giovanili del Bastia e del Perugia: che ne pensi di finire la carriera โ€“ quando sarร  โ€“ col Perugia?

Non escludo nulla. Non so quando e dove finirร  la mia carriera, vedrรฒ quanta voglia ho ancora di giocare quando scadrร  il mio contratto col Monza. Lascio aperto tutte le porte, ma sinceramente non lo so. Ci penserรฒ quando dovrรฒ prendere altre decisioni lavorative.

 

Andrea Ranocchia con la maglia del Monza, foto by Facebook

Prima o poi tornerai comunque a vivere in Umbriaโ€ฆ

Quando smetterรฒ sicuramente tornerรฒ a vivere in Umbria: ho comprato una casa ad Assisi quindi con la mia famiglia vivremo lรฌ.

Cosa fa Andrea Ranocchia quando non fa il calciatore?

Quando non faccio il calciatore faccio il papร . Mi godo gli amici, la famiglia, gli affetti. Non ho tanto tempo libero perchรฉ sono sempre in viaggio tra allenamenti, partite e trasferte perรฒ cerco di dedicare tutto il mio tempo libero ai miei figli e alla mia famiglia.

Hai qualche hobby?

Sono un grande appassionato di vino, ma il mio hobby preferito รจ godermi i miei figli.

Paese situato su di unโ€™altura tra Amelia e Orvieto, Alviano รจ un piccolo comune in provincia di Terni.

Alviano

 

Borgo medievale con una strategica posizione, deve il suo nome alla famiglia degli Alviano, di cui divenne feudo durante il X secolo, e sotto il cui dominio divenne un importante centro economico e militare. Il paese raggiunse il massimo splendore con il condottiero Bartolomeo di Alviano, che decise di rimodernare lโ€™antica rocca di origini romane, trasformandola in una vera e propria fortezza militare, oggi chiamata Castello di Alviano o Doria Pamphili (venne acquistato nel 1654 dalla principessa Olimpia Pamphili). Il castello, dalla forma trapezoidale, si sviluppa su tre piani ed รจ circondato da una cinta muraria con quattro torri dโ€™angolo. Allโ€™interno รจ presente un cortile rinascimentale con un doppio loggiato su cui si affacciano degli ambienti signorili, come la Cappella di San Francesco, decorata con meravigliosi affreschi seicenteschi, tra i quali spicca il miracolo di San Francesco e le rondini, che la tradizione vuole sia avvenuto proprio ad Alviano nel 1212.
A oggi, il Castello di Alviano, oltre a essere una delle attrazioni maggiori per i turisti, รจ anche il punto di ritrovo della cittร . Nel piano signorile รจ situato il Municipio, al piano terra vi รจ il Centro di Documentazione audiovisiva sullโ€™Oasi di Alviano, mentre nei sotterranei รจ ubicato il Museo della Civiltร  Contadina. Inoltre, il chiostro รจ il luogo designato per festival ed eventi cittadini, come lโ€™iniziativa comunale Castello Narrante. Tra le chiese piรน importanti vi รจ senzโ€™altro la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, ornata da una tavola rinascimentale raffigurante la Santa circondata da angeli in gloria e realizzata dal pittore Nicolรฒ Alunno, e da un affresco ad opera dellโ€™artista Il Pordenone, commissionato dalla vedova di Bartolomeo di Alviano, che รจ ritratta assieme alla Madonna e alcuni Santi.

 

cosa vedere a guardea umbria

Oasi WWF di Alviano

 

Da non perdere lโ€™Oasi WWF di Alviano, unโ€™oasi di circa 900 ettari nelle vicinanze del paese e a ridosso dellโ€™omonimo lago. La riserva, situata allโ€™interno del Parco Fluviale del Tevere, con le oltre 250 specie censite di uccelli, รจ perfetta per gli amanti della fotografia e del birdwatching.
Curiositร : nei dintorni di Alviano, nella localitร  di Colle Villa, รจ possibile visitare delle abitazioni dei vecchi abitanti del paese. Queste dimore, chiamate Casette di Creta, realizzate con acqua, paglia e lโ€™argilla ricavata dai calanchi tipici del territorio, risalgono allโ€™Ottocento e sono una preziosa testimonianza della storia rurale della zona.

 


Per saperne di piรน su Alviano

Luciano Loschi, Presidente dellโ€™Accademia Umbra delle Erbe Spontanee e dellโ€™Accademia Italiana Piante Spontanee, da diversi anni svolge attivitร  di divulgazione e di formazione sulla cultura etnobotanica e naturalistica. Come micologo e presidente del Gruppo Micologico Naturalistico Folignate, organizza inoltre numerosi corsi di qualificazione legati al mondo dei funghi. Abbiamo parlato di valorizzazione del territorio, di riscoperta delle tradizioni e di alimenti del futuro โ€“ neanche a dirlo โ€“ davanti a un bel piatto di misticanza appena raccolta.

Luciano, come nasce la sua passione per le erbe spontanee? Cโ€™รจ stato qualcuno che le ha insegnato i โ€œtrucchi del mestiereโ€ o รจ solo una formazione da autodidatta?

La mia passione nasce dalla post adolescenza, quindi cinquantโ€™anni fa, quando mia nonna โ€“ che era residente a Forcatura, nellโ€™Oasi Naturalistica di Colfiorito โ€“ mi cucinava le erbe selvatiche del posto. Saltava in padella i cosiddetti grugni amari (Crepis vesicaria) insieme alla patata rossa di Colfiorito per addolcirli; con gli strigoli (Silene vulgaris) e le casselle (Bunias erucago) era solita preparare uno squisito ripieno per i ravioli, fatti in casa con le farine ottenute dai grani del luogo.

 

Comโ€™รจ nata lโ€™Accademia Umbra delle Erbe Spontanee? Quali sono le sue finalitร ?

La mia passione per tutto ciรฒ che ci offre la natura, in modo democratico e a costo zero, รจ continuata con lโ€™interesse per i funghi e per la micologia. Poi, circa 15 anni fa, insieme ad alcuni amici del territorio spellano e folignate, ho fondato lโ€™accademia, seguita, nel 2018, dallโ€™Accademia Italiana Piante Spontanee, nata grazie alla collaborazione di riconosciuti professori di botanica ed etnobotanica dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia e di quella di Camerino. La mia formazione da insegnante ha facilitato la divulgazione del mondo naturalistico, nonchรฉ della cucina rurale, che รจ unโ€™altra mia passione. Oggi, oltretutto, a seguito di evidenze scientifiche che ci confermano quanto le nostre nonne ci raccomandavano per lโ€™uso medicinale di tali erbe, associamo alla conoscenza di queste piante selvatiche il loro uso in cucina e lโ€™esaltazione del loro aspetto nutrizionale. Le finalitร  dellโ€™Accademia sono infatti quelle di divulgare la cultura naturalistica: argomento che, inizialmente, aveva raccolto lโ€™interesse di centinaia di soci del nostro Gruppo Micologico Folignate: fu proprio su loro richiesta decidemmo di iniziare a conoscere meglio le erbe spontanee del nostro territorio, quello umbro.

 

Cโ€™รจ qualche progetto in via di svolgimento di cui le piacerebbe parlarci?

Il progetto su cui stiamo lavorando รจ quello della creazione di una Casa Comune dei Semi delle Spontanee Circolari, in cui i semi, come dice il nome, circolino tramite lo scambio gratuito. Lโ€™utente porterร  i suoi in una bustina, con la data di raccolta, le coordinate geografiche del luogo di raccolta, il nome scientifico della specie e il tipo di terreno. In cambio, riceverร  una bustina di semi a sua scelta tra quelli disponibili nella Casa Comune. Ciรฒ consentirร , allโ€™Accademia Italiana Piante Spontanee, di creare una banca dati a uso e consumo degli appassionati.
Lโ€™obiettivo non รจ solo quello di far conoscere, ma anche di incrementare la biodiversitร  del territorio umbro. Inoltre, la Casa Comune ha le carte in regola per diventare uno strumento utilissimo per lโ€™agricoltura: in territori svantaggiati, la presenza di queste piante e dei relativi fiori potrร  portare allo sviluppo di unโ€™agricoltura sostenibile, coinvolgendo nuove generazioni di agricoltori e dando un apporto importante anche allโ€™apicoltura. Per esempio, cโ€™รจ una pianta spontanea poco conosciuta, la Inula viscosa, che รจ un ottimo deterrente naturale per la varroa, un acaro altamente nocivo per le api.

 

Molti ignorano le erbe spontanee declassandole a erbacce. Altri non le hanno mai prese in considerazione perchรฉ sembrano appartenere a un passato contadino ormai superato. Perchรฉ, secondo lei, la conoscenza delle erbe spontanee si รจ persa? E come si potrebbero invogliare le persone a riscoprirle e ad apprezzarle?

A mio avviso, la conoscenza di queste piante si รจ persa con lโ€™avvento dellโ€™industria agroalimentare. Fino a quel momento, queste erbacce venivano chiamate piante alimurgiche: alimurgia รจ un termine inventato dal medico, botanico fiorentino Giovanni Targiotti Tozzetti il quale, tre anni dopo la carestia che aveva colpito Firenze nel 1764, pubblicรฒ un trattato chiamato De alimentia urgentia, con sottotitolo Alimurgia, dalla fusione di alimentia e urgentia. In questo volume, portava il pubblico a conoscere una serie di erbe spontanee che potevano essere usate durante le carestie, le guerre, la povertร  e le disgrazie.
Oggi per sfamarsi non sono piรน necessarie, ma rappresentano un cibo di frontiera per la sostenibilitร  ambientale: si tratta dei cosiddetti superfood, alimenti che contengono principi attivi, sali minerali e vitamine essenziali per il benessere del nostro organismo. Va sottolineato, oltre allโ€™impatto nutrizionale, anche quello nutraceutico, poichรฉ queste piante erbacee, con il loro fitocomplesso, ci danno lโ€™opportunitร  di ingerire la parte nutraceutica, in grado di fungere da medicina per il nostro organismo. Ne sono un esempio la silimarina contenuta nel cardo mariano e lโ€™inulina contenuta nelle radici delle piante della famiglia delle Asteraceae, come la cicoria (Cichorium intybus). Nel caso della cicoria, per esempio, la sua fibra regolarizza il transito intestinale, contribuendo alla regolazione dellaย glicemia: รจ quindi consigliata per i diabetici per incrementare il rapporto di fibra e nutrire, come prebiotico, la parte buona del sistema immunitario, come i lattobacilli e i bifidobatteri.

 

 

La conoscenza delle erbe include anche una certa dimestichezza nei dialetti, che presentano variazioni importanti anche tra zone limitrofe. Lโ€™esperto di erbe deve essere anche un dialettologo? Come fa a destreggiarsi tra i mille nomi delle erbe?

Nelle erbe, anche i nomi volgari hanno un proprio significato etimologico, che dipende da come le varie civiltร  hanno spiegato il loro significato, spesso mutuato da tradizioni e detti locali. Ma cโ€™รจ un solo nome valido a livello planetario, che soddisfa le regole della nomenclatura binomiale – composta da famiglia, genere e specie โ€“ introdotta dal medico botanico svedese Linneo negli anni Cinquanta del 1700. รˆ proprio con questo sistema che Linneo riuscรฌ a classificare tutti gli esseri viventi del nostro pianeta, rappresentandoli attraverso un albero tassonomico di tipo gerarchico, specifico per piante, funghi e animali.

 

Quali sono le sue erbe spontanee preferite? Ne bastano tre.

La mia preferenza รจ determinata in primis dallโ€™aspetto culinario, seguito da quello nutrizionale, tenendo conto dellโ€™apporto di metaboliti secondari, sali e vitamine di cui lโ€™organismo sente il bisogno in determinati periodi. Al primo posto, per me, cโ€™รจ lโ€™aglio orsino (Allium ursinum), al secondo il caccialepre (Reichardia picroides) e al terzo il mastrice o ginestrella (Coronilla juncea).

 

 

Un riconoscimento promosso dalla Fondazione Italia USA per i neolaureati meritevoli

Alice Lezi di Perugia ha ricevuto lo scorso venerdรฌ, presso la Camera dei Deputati, il Premio America Giovani per il suoย talento universitario promosso dalla Fondazione Italia USA. Un riconoscimento rivolto ai giovani neolaureati meritevoli delle universitร  italiane. Affiancato al Premio America, lo storico riconoscimento destinato alle piรน prestigiose personalitร  di chiara fama internazionale, il Premio America Giovani vuole valorizzare ogni anno 1000 talenti del nostro Paese con percorso universitario di eccellenza, laureati con il massimo punteggio in discipline di interesse della Fondazione, per sostenerli concretamente nel loro ingresso nel mondo del lavoro globale e delle sfide internazionali. Infatti, oltre alla pergamena di premiazione, i giovani ricevono una borsa di studio a copertura totale per fruire gratuitamente del master online esclusivo della Fondazione Italia Usa in: Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy.

La dottoressa Lezi ha frequentato la facoltร  di Lingue presso l’Universitร  Ca’ Foscari di Venezia e ha svolto la triennale all’Universitร  La Sapienza a Roma, laureandosi con il massimo dei voti in lingua Coreana.

Iniziativa artistica attuata nellโ€™ambito del Progetto โ€œLinguaggio Donnaโ€
Passignano,ย  โ€“ Cโ€™รจ tempo fino a domani, domenica 24 luglio per visitare presso la Rocca Medievale di Passignano sul Trasimeno, la mostra fotografica corredata da versi denominata Donna nel Sociale.

Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte il Sindaco, il direttore del GAL Trasimeno-Orvietano Francesca Caproni, Luca Biagini, presidente del Rione Centro Storico di Passignano, le direttrici artistiche Roberta Costanzi e Graziella Mallamaci, Marco Pareti, ideatore del progetto.
Lโ€™iniziativa Linguaggio Donna, nella continuitร  dei temi che da tre anni la contraddistingue, vuole mettere in evidenza la bellezza, la sensibilitร , la gentilezza e lo spessore delle raffinate rispondenze lette al femminile in continuazione di intenti con le precedenti mostre Donna vede Donna e Donna vede Uomo.
In questa edizione – ha detto Roberta Costanzi – si vogliono sottolineare quelle attivitร  dove le donne o per lavoro o per volontariato, si impegnano in un servizio per il sociale, e vengono spinte e guidate dalla possibilitร  di offrire agli altri la propria umanitร  e solidarietร . Lโ€™attenzione delle fotografe รจ rivolta alla parte piรน dolce e confortante di ogni azione femminile, ai sorrisi che allievano, sminuiscono e danno un senso di assolutezza, anche in situazioni complicate, cosรฌ come le poetesse che in poche parole riescono a descrivere momenti unici, densi e comunque preziosi.
Graziella Mallamaci ha dichiarato: Il progetto DONNA NEL SOCIALE, vuole rinnovare il messaggio portante dellโ€™iniziativa Linguaggio Donna, in particolare il rispetto e lโ€™educazione, insieme alla letizia e alla bellezza delle donne che si occupano delle problematiche e delle esigenze riguardanti il mondo del sociale e della solidarietร . Ovviamente gli elaborati artistici, rifuggono da ogni forma di violenza e disprezzo, volendo essi stessi essere un esempio fattivo e proattivo di gioia e affetto, destinato a tutti e in particolare alle nuove generazioni. Affinchรฉ i giovani ne facciano uno stile di vita manierato, rispettoso e denso di gentilezza, con il riguardo e la cura verso le donne, altresรฌ verso i bambini e gli anziani e comunque verso tutti.
Il progetto รจ ambientato in Umbria, nel comprensorio del Lago Trasimeno, – come afferma Francesca Caproni – che con la sua bellezza paesaggistica e naturalistica, accoglie nella sua suggestiva e avvenente cornice, la grazia di alcune operatrici scelte dalle fotografe, che sono diventate modelle per lโ€™occasione, prestandosi durante la propria opera a farsi fotografare per trasmettere un messaggio costruttivo e a imperituro ricordo di ciรฒ che vuol dire sociale e solidarietร . Il GAL Trasimeno-Orvietano sostiene ben volentieri questo progetto culturale che promuove il territorio e invita le persone a conoscere i luoghi lacustri descritti nei pannelli fotografici.
In questo progetto DONNA NEL SOCIALE, partecipano sei fotografe, Agnese Baldelli, Emiliana Tamburi, Lorella Scalamonti, Sabrina Covarelli, Sofia Raggi e Susanna Mannarelli e sei poetesse, Anna Maria Bolletta, Eleonora Nucciarelli, Helena Malachova, Luisa Fabbri, Maria Rita Pugliesi e Olena Romanko. Al progetto hanno dato il loro contributo anche tre bravissime fotografe, provenienti dalla Sardegna, dalla Sicilia e dal Friuli Venezia Giulia: Roberta Marras, Mariella Finocchiaro, Sonja Marinsek, ciascuna di loro con una foto, per dare voce allโ€™iniziativa da un altro punto di vista. La prossima tappa sarร  a Monteleone di Spoleto dal 14 al 21 agosto, dove la mostra verrร  esposta allโ€™interno del palazzo Comunale.


Weekend con โ€œGiallo Trasimenoโ€ tra incontri, bellezze del territorio e mistero. Da venerdรฌ a domenica oltre 40 ospiti, spettacoli e la premiazione del concorso letterario

Un festival del libro, in particolare delย giallo, che possa continuare ad essere un evento di importanza culturale a livello nazionale sia per i cittadini dellโ€™intera comunitร  umbra, e in particolare del territorio su cui insiste, sia per i tanti turisti presenti e per quelli che ha saputo giร  attrarre da fuori Regione in occasione dellโ€™esordio dello scorso anno. รˆ con queste finalitร  che รจ stata presentata stamani la IIยฐ edizione di Giallo Trasimeno, un progetto ideato da Marco Pareti e da Jean Luc Bertoni, che mira a dar vita ad una tre giorni dedicataย al giallo nei suoi svariati generi: poliziesco, fantascienza, storico, spionaggio, noir e thriller.

 

 

Da venerdรฌ 22 a domenica 24 luglio la kermesse tingerร  di un colore diverso il Lago Trasimeno: location prescelte, il bellissimo centro storico della cittadina di Tuoro sul Trasimeno e lโ€™Isola Maggiore, certamente nevralgici per la propria offerta turistica e non solo.

Circa 40 le presentazioni autoriali ed editoriali con ospiti di primo pianoย (premi letterali nazionali), tra i quali spiccano Giampaolo Simi, Francois Morlupi, il generale Luciano Garofano, Sandra Bonzi, Paola Barbato, Enrico Luceri, Marco De Franchi, Nora Venturini, lโ€™attore Giulio Scarpati e i giornalisti umbri Alvaro Fiorucci ed Enzo Beretta. E poi una sezione dedicata ai Fumetti Gialli con Francesco Gaggia, Gabriele Saveri e lโ€™umbro Moreno Chiacchiera, ma anche la 2ยฐ edizione del concorso letterario a premi composto da treย sezioni (racconti gialli inediti ambientati sul lago Trasimeno; romanzi gialli inediti; romanzi gialli editi): ยซUn vero e proprio fiore allโ€™occhiello con 150 partecipanti (numero triplicato rispetto al 2021), una giuria di ben 50 addetti ai lavori e 10 premi a categoriaยป, spiega Jean Luc Bertoni. Ma non solo: previsti tre spettacoli teatrali a tema; animazioni e presentazioni di libri gialli per ragazzi e tra le novitร  un corso di scrittura di gialli e due punti di BookCrossing presso gli Infopoint attivi in piazza del Rondรฒ a Tuoro e al Molo di imbarco per l’Isola Maggiore a Punta Navaccia.

 

 

ยซIl giallo รจ uno dei generi piรน popolari e diffusi sul mercato editoriale con delle regole narrative che conquistano il lettore e questo tipo di romanzo, nelle sue declinazioni, รจ statoย in grado โ€“ ha detto Marco Pareti – di tenere in piedi il mercato dellโ€™editoria in anni difficili per il settore. Ora, sulla base del confortante successo dello scorso anno, vogliamo lanciare un messaggio di respiro nazionale per creare al Trasimeno il principale punto di riferimento nazionale per questo genere. Oltre a ciรฒ, รจ chiaro lโ€™obiettivo di offrire al territorio un evento di alta qualitร  culturale e al tempo stesso incrementare le opportunitร  di turismo nel territorio stesso. In tal senso i dati sono incoraggianti, visto che anche grazie a Giallo Trasimeno รจ previsto un weekend da tutto esaurito com impotanti ricadute per tutti i comuni del comprensorioยป. Proprio questo aspetto รจ stato rimarcato anche dal sindaco di Tuoro, Maria Elena Minciaroni, intervenuto con lโ€™Assessore comunale alla Cultura Thomas Fabilli, dal Consigliere regionale Eugenio Rondini e dal Direttore del Gal Trasimeno-Orvietano, Francesca Caproni. Fondamentali anche le collaborazioni con Pro Loco di Tuoro e Pro Loco di Isola Maggiore per un evento che darร  vita ad un programma ricco e in grado di attrarre diverse tipologie di pubblico. ยซAnche i piรน giovani โ€“ ha concluso Bertoni โ€“ tanto che per il prossimo anno puntiamo al coinvolgimento delle scuole della zonaยป.


Lโ€™evento โ€œLโ€™Umbria: il giardino di Romaโ€, organizzato dallโ€™architetto Simona Bonini e da Saberogi Property, si terrร  nella Capitale dal 26 al 31 luglio.

L’architetto Simona Bonini

Un salotto informativo dove si incontreranno professionisti del settore immobiliare che affronteranno tematiche come lโ€™assistenza allโ€™acquisto da parte di stranieri, il tipo di strutture ricettive presenti in Umbria e i loro legami giuridici e contrattuali, ma anche lโ€™arte e gli immobili storici, la fattibilitร  e le ristrutturazioni mirate al riuso, partendo da una visione inusuale in un particolare momento storico. Questo e molto altro รจ Lโ€™Umbria: il giardino di Roma, lโ€™evento organizzato dallโ€™architetto Simona Bonini insieme a Saberogi Property, con la collaborazione di AboutUmbria e Corebook Multimedia & Editoria, che si terrร  nella Capitale dal 26 al 31 luglio.

Numerosi gli interventi da non perdere durante la sei giorni, come quello di Debora Mendolicchio, art advisor, consulente dโ€™arte e investimenti che parlerร  de Lโ€™immobiliare e i patrimoni dโ€™arte: punti di contatto sinergie e presenterร  una pillola inerente la criptovaluta immobiliare; o quello dellโ€™avvocato Giovanni Imbergamo che lavora da anni con gli stranieri e presta assistenza agli americani che acquistano in Italia. Lโ€™avvocato Gianluca Ciurnelli invece racconterร  le tipologie di strutture ricettive e spiegherร  lโ€™ospitalitร  dellโ€™Umbria, mentre lโ€™avvocato Matteo Falchetti illustrerร  Ospitality e Food. Infine, Massimo Sacco, coach e consulente per la ristorazione, si occuperร  della giornata dedicata allโ€™enogastronomia umbra.

 

Palazzotto a Tuoro

 

ยซSaranno degli incontri โ€“ o meglio โ€“ dei salotti in movimento per informare sulle potenzialitร  dellโ€™Umbria, che spesso non sono conosciute e che restano fuori dai circuiti piรน battuti. Ci vogliamo rivolgere agli investitori, a chi vuole acquistare una seconda casa o a chi vuol fare delle operazioni immobiliari assistite e ben definite. Lโ€™Umbria โ€“ come recita il titolo dellโ€™evento โ€“ รจ il giardino di Roma, infatti, oltre a essere verde e vicina alla Capitale, รจ un luogo che spesso viene scelto dai romani per lโ€™evasione e per acquistare la seconda casa. Inoltre, dopo il Covid la mentalitร  รจ completamente cambiata. Ora si va alla ricerca di una slow life e lโ€™Umbria per questo รจ un luogo perfetto: ha mantenuto nel tempo quel vivere interiore e quellโ€™intimismo che oggi sono molto ricercati. Offe anche un patrimonio immobiliare che va dalla casa nel verde e dal casale allโ€™appartamento nel borgo. Ha delle strutture antiche da fare rivivere e da reinterpretare con delle ristrutturazioni mirateยป spiega lโ€™architetto Bonini.

 

La limonaia

 

Lโ€™Umbria non vuol essere considerata la sorella povera della Toscana e attira nel suo territorio acquirenti sia italiani che stranieri, che investono non solo nellโ€™immobiliare residenziale, ma anche in quello ricettivo. ยซI prezzi della Toscana sono pazzeschi e ora si trova veramente poco a livello immobiliare, lโ€™Umbria ha molto piรน da offrire in questo momento. Quando ristrutturi e vendi un immobile non vendi solo quello, ma anche il territorio e tutto ciรฒ che lo circonda, in questo la visione dellโ€™architetto รจ fondamentale. Io da architetto ho la mia visione iniziale e ho subito lโ€™idea di cosa puรฒ diventare quellโ€™immobile, di come posso trasformarlo in funzione di e usarlo in base alle esigenze diโ€ฆยป conclude Simona Bonini.

Tutto pronto per La Congiura al Castello, lo spettacolo multisensoriale che, da stasera 19 luglio fino al 23 e poi, ancora, dal 26 al 30 luglio, porterร  lo spettatore a rivivere gli eventi passati alla storia come la Congiura di Magione, ordita dal Cardinale Orsini ai danni di Cesare Borgia. Lโ€™evento, organizzato dal CRAL Domenico Cancelloni, รจ ospitato nel Castello di Magione (PG), location dโ€™eccellenza capace di restituire sensazioni e atmosfere inedite.

Nelle stesse sale in cui lโ€™ordito dei congiurati prese forma, lo spettatore potrร  rivivere, gustare e ammirare unโ€™esperienza a tutto tondo: rivivere il complotto del 1502 attraverso lo spettacolo itinerante della Compagnia Teatrale Magionese diretta da Giampiero Frondini; gustare i piatti elaborati dallo chef Paolo Trippini, ispirati allโ€™arte della caccia e alle erbe spontanee del territorio umbro; ammirare la mostra dโ€™arte di Giorgio Lupattelli, Lโ€™altra congiura, in cui i personaggi della vicenda offrono lo spunto per raccontare le loro origini e il loro territorio.

LA VICENDA

ยซAvvedutisi li Orsini, tardi, che la grandezza del Duca e della Chiesa era la loro ruina, feciono una dieta alla Magione, nel Peruginoยป. Cosรฌ narra Niccolรฒ Machiavelli nella sua celebre opera, Il Principe: tra il gennaio del 1500 e lโ€™estate del 1502 Cesare Borgia si era infatti impossessato dellโ€™intera Romagna e di parte delle Marche. Lui e suo padre, Alessandro VI, avevano dunque conquistato lโ€™egemonia sui territori ecclesiastici. La famiglia Orsini tentรฒ di opporsi a quello che sembrava un destino ineluttabile, tramando con alcuni dei signori dellโ€™Italia centrale che furono convocati proprio nel castello di Magione.

RIVIVI

Giampiero Frondini, con i suoi sessantโ€™anni di esperienza e il grande merito di aver fondato la compagnia teatrale professionista piรน antica della regione, restituirร  al pubblico un avvincente connubio tra storia e fiction. Gli attori ricreeranno, nelle suggestive sale del Castello, quei momenti drammatici sospesi fra realtร  e finzione, coinvolgendo gli spettatori in un immersivo percorso multisensoriale.รจ

 

GUSTA

Paolo Trippini, segnalato dalla Guida Michelin e Ambasciatore del Gusto Italiano, si รจ immerso nellโ€™atmosfera del tempo per rielaborare alcuni ingredienti tipici, capaci di esprimere lโ€™essenza autentica dellโ€™Umbria. In un menu ispirato all’arte della caccia, la selvaggina regna sovrana, sposandosi con le erbe spontanee del territorio selezionate da Luciano Loschi, presidente dell’Accademia Italiana Piante Spontanee. Il risultato รจ un connubio inedito capace di richiamare l’atmosfera e le suggestioni del passato.

AMMIRA

Partendo dagli scatti dei vari personaggi protagonisti della rievocazione storica, Giorgio Lupattelli, ne Lโ€™altra congiura, ha realizzato 16 tavole in pittura digitale, capaci di rappresentare lโ€™incastro tra i vari piani spazio-temporali su cui รจ articolato lo spettacolo e di creare un mondo onirico e surreale, in cui tutti i personaggi sono inscenati in luoghi-non luoghi arricchiti da elementi prelevati dalla storia dellโ€™arte contemporanea e dallโ€™iconografia propria dellโ€™artista.

IL MENU

I tesori dello scrigno: Fagottini di breasola di cervo e miniburger di selvaggina

Come un nido nel bosco: Il Nido del Colombaccio (nido di erbe cotte โ€“ spinacini selvatici, amaranto e altre erbe spontanee della stagione estiva โ€“ con pรขtรฉ di colombaccio e di daino, crostini di grano saraceno, uova di quaglia e tartufo)

Capriolo coronato: Farrotto alle erbe di bosco (portulaca e aglio orsino) e ragรน bianco di capriolo
Fette di limone caramellato

Il boccone del Cardinale: Medaglione di Cinghiale con ยซpiselli fricti in carne salataยป e cipolle rosse in agrodolce

Nobiltร  a banchetto: Frolla di segale con mousse ai frutti di bosco e crema allo zafferano

 

Tutto pronto per lโ€™edizione 2022 de La Congiura al Castello, lo spettacolo multisensoriale che, dal 19 luglio fino al 23 e poi, ancora, dal 26 al 30, porterร  lo spettatore a rivivere gli eventi passati alla storia come la Congiura di Magione, ordita dal Cardinale Orsini ai danni di Cesare Borgia. Lโ€™evento, organizzato dal CRAL Domenico Cancelloni, รจ ospitato nel Castello di Magione (PG), location dโ€™eccellenza capace di restituire sensazioni e atmosfere inedite.

Nelle stesse sale in cui lโ€™ordito dei congiurati prese forma, lo spettatore potrร  rivivere, gustare e ammirare unโ€™esperienza a tutto tondo: rivivere il complotto del 1502 attraverso lo spettacolo itinerante della Compagnia Teatrale Magionese diretta da Giampiero Frondini; gustare i piatti elaborati dallo chef Paolo Trippini, ispirati allโ€™arte della caccia e alle erbe spontanee del territorio umbro; ammirare la mostra dโ€™arte di Giorgio Lupattelli, Lโ€™altra congiura, in cui i personaggi della vicenda offrono lo spunto per raccontare le loro origini e il loro territorio.


Per info e biglietti: www.congiura.it

 

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