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Slow life, intimità e immobili accessibili: l’Umbria attira italiani e stranieri

di Agnese Priorelli

L’evento “L’Umbria: il giardino di Roma”, organizzato dall’architetto Simona Bonini e da Saberogi Property, si terrà nella Capitale dal 26 al 31 luglio.

L’architetto Simona Bonini

Un salotto informativo dove si incontreranno professionisti del settore immobiliare che affronteranno tematiche come l’assistenza all’acquisto da parte di stranieri, il tipo di strutture ricettive presenti in Umbria e i loro legami giuridici e contrattuali, ma anche l’arte e gli immobili storici, la fattibilità e le ristrutturazioni mirate al riuso, partendo da una visione inusuale in un particolare momento storico. Questo e molto altro è L’Umbria: il giardino di Roma, l’evento organizzato dall’architetto Simona Bonini insieme a Saberogi Property, con la collaborazione di AboutUmbria e Corebook Multimedia & Editoria, che si terrà nella Capitale dal 26 al 31 luglio.

Numerosi gli interventi da non perdere durante la sei giorni, come quello di Debora Mendolicchio, art advisor, consulente d’arte e investimenti che parlerà de L’immobiliare e i patrimoni d’arte: punti di contatto sinergie e presenterà una pillola inerente la criptovaluta immobiliare; o quello dell’avvocato Giovanni Imbergamo che lavora da anni con gli stranieri e presta assistenza agli americani che acquistano in Italia. L’avvocato Gianluca Ciurnelli invece racconterà le tipologie di strutture ricettive e spiegherà l’ospitalità dell’Umbria, mentre l’avvocato Matteo Falchetti illustrerà Ospitality e Food. Infine, Massimo Sacco, coach e consulente per la ristorazione, si occuperà della giornata dedicata all’enogastronomia umbra.

 

Palazzotto a Tuoro

 

«Saranno degli incontri – o meglio – dei salotti in movimento per informare sulle potenzialità dell’Umbria, che spesso non sono conosciute e che restano fuori dai circuiti più battuti. Ci vogliamo rivolgere agli investitori, a chi vuole acquistare una seconda casa o a chi vuol fare delle operazioni immobiliari assistite e ben definite. L’Umbria – come recita il titolo dell’evento – è il giardino di Roma, infatti, oltre a essere verde e vicina alla Capitale, è un luogo che spesso viene scelto dai romani per l’evasione e per acquistare la seconda casa. Inoltre, dopo il Covid la mentalità è completamente cambiata. Ora si va alla ricerca di una slow life e l’Umbria per questo è un luogo perfetto: ha mantenuto nel tempo quel vivere interiore e quell’intimismo che oggi sono molto ricercati. Offe anche un patrimonio immobiliare che va dalla casa nel verde e dal casale all’appartamento nel borgo. Ha delle strutture antiche da fare rivivere e da reinterpretare con delle ristrutturazioni mirate» spiega l’architetto Bonini.

 

La limonaia

 

L’Umbria non vuol essere considerata la sorella povera della Toscana e attira nel suo territorio acquirenti sia italiani che stranieri, che investono non solo nell’immobiliare residenziale, ma anche in quello ricettivo. «I prezzi della Toscana sono pazzeschi e ora si trova veramente poco a livello immobiliare, l’Umbria ha molto più da offrire in questo momento. Quando ristrutturi e vendi un immobile non vendi solo quello, ma anche il territorio e tutto ciò che lo circonda, in questo la visione dell’architetto è fondamentale. Io da architetto ho la mia visione iniziale e ho subito l’idea di cosa può diventare quell’immobile, di come posso trasformarlo in funzione di e usarlo in base alle esigenze di…» conclude Simona Bonini.

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Agnese Priorelli

Laureata in Scienze della Comunicazione, è giornalista pubblicista dal 2008. Ha lavorato come collaboratrice e redattrice in quotidiani e settimanali. Ora collabora con un giornale online e con un free press. È appassionata di cinema e sport.