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Tre giorni di cinema e cultura a Castiglione del Lago, con ospiti ed eventi

Margherita Buy, foto by Pascal Le Segretain

Margherita Buy, Giuseppe Piccioni, Enrico Vanzina, Neri Parenti, Aurora Ruffino, Giulio Scarpati, Nora Venturini, Osvaldo Bevilacqua e Neri Marcorè. Prestigiosi nomi del mondo del cinema e della cultura sono ospiti e protagonisti della quinta edizione di Castiglione Cinema – Rdc Incontra, il festival cinematografico organizzato da Fondazione Ente dello Spettacolo, in occasione del novantesimo anniversario della Rivista del Cinematografo. Il festival, che parte oggi a Castiglione del Lago e si prolunga fino a domenica 12 giugno, propone eventi in piazza e proiezioni introdotte e commentate da registi e attori.
«È per noi ormai una tradizione consolidata questo festival, celebrato anche negli anni duri della pandemia. È un’occasione d’incontro tra i protagonisti del cinema: chi il cinema lo scrive, lo dirige, lo interpreta, lo racconta, lo guarda. Questa edizione sarà inoltre occasione di confronto, per capire come comporre la dimensione culturale con quella economica, le politiche del settore con la libertà artistica affinché lavorando insieme si possa generare crescita culturale, in un tempo in cui l’imbarbarimento collettivo appare come più di una minaccia. Ecco cosa vuole essere Castiglione Cinema – RdC Incontra: un’immersione nell’arte per essere sempre più autenticamente umani» sottolinea mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo. «Siamo alla quinta edizione – prosegue Romeo Pippi, consigliere del GAL Trasimeno Orvietano – un evento, il cui format prevede la partecipazione attiva di scuole e cittadini, che ha contribuito a far conoscere la nostra cittadina e il Trasimeno a registi, attori e giornalisti ma soprattutto ha fatto scoprire le potenzialità del mezzo cinematografico a studenti e cittadini. Il successo di questa manifestazione ci ha spinto, come GAL Trasimeno-Orvietano, a sceglierla e promuoverla, dando vita a una collaborazione con FEdS ed enti locali, come evento di area ampliandone la durata e con il coinvolgimento anche del territorio Orvietano oltre a quello del Trasimeno. Nel ringraziare il presidente Milani, uno per tutti, siamo fiduciosi nella riuscita di questa edizione ampliata e rinnovata del festival».

 

Il seminario

Con la quinta edizione torna inoltre il seminario rivolto ai professionisti del settore, realizzato nell’ambito del progetto: Il 75esimo anniversario della Fondazione Ente dello Spettacolo grazie al contributo della Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura. Politiche culturali e scenari economici per il futuro del cinema italiano è il titolo del seminario che verterà sul tema delle politiche culturali destinate a cinema e audiovisivo, anche alla luce del PNRR e della necessità di ripensare l’intera filiera dopo gli sconvolgimenti provocati da due anni di pandemia. Interverranno: Massimo Scaglioni (Professore ordinario di Storia ed Economia dei media presso UC e direttore del CeRTA), Marco Cucco (Professore associato in Culture della produzione cinematografica presso l’Università di Bologna e direttore del Master in Management del Cinema e dell’Audiovisivo), Robert Bernocchi (Data and Business Analyst Cineguru). Mentre, durante la seconda parte del seminario si parlerà dei vasi comunicanti del sistema, dalla critica ai nuovi mediatori culturali, con Gianni Canova, Rettore dell’Università IULM di Milano, Cecilia Valmarana, Vicedirettrice Cultura ed Educational RAI, Alberto Crespi, Responsabile Area Progetti editoriali CSC.

«Sono molto orgogliosa di essere la direttrice artistica di questa nuova edizione, un festival che negli anni è cresciuto sempre di più creando un legame forte con il territorio, con le persone che lo frequentano e le realtà che lo sostengono. Per questo motivo mi sono dedicata all’organizzazione di questo festival con tutta la mia professionalità, la mia voglia di fare e il mio entusiasmo, ma anche con grande senso di responsabilità, per portare avanti quell’idea di cinema che guida tutte le iniziative dell’Ente dello Spettacolo che ha al centro il concetto di comunità, di partecipazione e di condivisione dei saperi e che si traduce in un programma, di cui siamo veramente molto soddisfatti, che interseca cinema, teatro, letteratura, e che ancora una volta sceglie di dare ampio spazio agli incontri con i grandi protagonisti del cinema italiano, visti e raccontati nella loro dimensione professionale e umana» conclude Caterina Taricano, direttore artistico del festival.

 


Il programma completo:

VENERDI 10 GIUGNO

  • 18.00 piazza Mazzini: Che commedia la vita! – RdC incontra Neri Parenti (conduce Steve Della Casa)
  • 19.30 piazza Mazzini: Dentro questo tempo sospeso – RdC incontra Enrico Vanzina (conduce Valerio Sammarco)
  • 21.00 piazza Uffici omunali: proiezione Tre sorelle di Enrico Vanzina

 

SABATO 11 GIUGNO

  • 11.00 Poggio Santa Maria (Castiglione del Lago) Seminario Residenziale Politiche culturali e scenari economici per il futuro del cinema italiano (evento chiuso)
  • 17.00 piazza Mazzini il Cinema probabilmente – RdC incontra Neri Marcorè (conduce Steve Della Casa)
  • 18.30 piazza Mazzini: Strappare lungo i borghi – RdC incontra Osvaldo Bevilacqua (conduce Lorenzo Ciofani)
  • 19.30 piazza Mazzini: Arriviamo noi! – RdC incontra Aurora Ruffino (conduce Gianluca Arnone)
  • 21.00 piazza degli Uffici Comunali: proiezione Fuori dal mondo di Giuseppe Piccioni

 

DOMENICA 12 GIUGNO

  • 11.00 piazza Mazzini: Artisti in famiglia – RdC incontra Giulio Scarpati e Nora Venturini (conduce Federico Pontiggia)
  • 12.00 piazza Mazzini: Ritratti Confidenziali – RdC incontra Margherita Buy e Giuseppe Piccioni (conducono Gian Luca Pisacane, Caterina Taricano)

 


 

Al Circolo Velico il 9 giugno inaugurazione della mostra “Omaggio al Trasimeno”. Nel fine settimana i Campionati italiani Classe Fun

Si parte oggi 9 giugno alle ore 18,00 con l’inaugurazione della mostra d’arte contemporanea “Omaggio al Trasimeno” dei FogliettArt (Giancarlo, Gianluca e Gianmarco), a cui parteciperanno i rappresentati istituzionali del Comune lacustre, il presidente del Circolo Velico Giovanni Rosi e la vice presidente di RTN, Sara Tintori, oltre a numerosi soci e invitati.

La mostra dei FogliettArt, con il sostegno del Comune di Passignano s/T, del Circolo Velico Trasimeno, di AboutUmbria, di RTN e Radici & Talenti, terminerà il 16 giugno e il suo ingresso è libero e gratuito.

L’artista Gianluca Foglietta, ha così commentato: ‘’Mio padre Giancarlo ha iniziato giovanissimo la sua carriera pittorica, esprimendo la sua passione e le sue emozioni usando colori e pennello su una tela che prendeva vita. Io e mio fratello Gianmarco, siamo nati e cresciuti in un ambiente stimolante e creativo, che ci ha completamente assorbito e fatto innamorare dell’arte. Fin da quando eravamo piccoli, abbiamo iniziato a dipingere su delle tele, poste in dei piccoli cavalletti, vicino a dove dipingeva nostro padre. Passavamo molto tempo a curiosare tra gli articoli di giornale e i premi delle varie mostre che lo riguardavano. Affascinati da questo mondo, lo abbiamo seguito nel suo percorso artistico, continuando ad esercitarci e a sperimentare. Con il passare del tempo e il trascorrere della vita, i nostri stili si sono evoluti e diversificati, determinati dalle proprie ispirazioni, aiutandoci a conoscerci più nel profondo e rafforzando così il nostro legame. L’arte è la protagonista insostituibile delle nostre giornate, unite dalla stessa grande passione e voglia di creare”.

Dall’arte allo sport

Dal 10 al 12 giugno sulle acque antistanti il Circolo si disputeranno i campionati italiani di vela della classe Fun.

Il presidente del Circolo Velico Trasimeno, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di ospitare la mostra artistica “Omaggio al Trasimeno” della famiglia Foglietta e in particolare di accogliere dal 10 al 12 giugno i campionati Italiani della Classe Fun, imbarcazione di circa 7 metri con 4 persone di equipaggio. Saranno circa 20 le barche provenienti da varie regioni d’Italia, dove saranno previste 8 prove per i tre giorni di regata sul Trasimeno. E’ storica la partecipazione di equipaggi del Club Velico Trasimeno a regate su questa classe e molte sono state le vittorie dei nostri equipaggi a campionati sia italiani sia europei svoltisi negli scorsi anni. Anche questo ha contribuito, per il Club Velico Trasimeno, a ricevere la stella d’oro al merito sportivo del CONI, onorificenza che verrà consegnata il 29 giugno a Spoleto alla presenza delle maggiori autorità dello sport italiano”.

 

La grande mostra si inserisce nelle celebrazioni dei 600 anni dalla nascita del duca Federico da Montefeltro, avvenuta a Gubbio nel 1422. Palazzo Ducale, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano ospiteranno un’ampia esposizione di opere concesse in prestito da prestigiose istituzioni italiane e straniere, nonché da collezionisti privati.

Gubbio partecipa alle celebrazioni dei 600 anni dalla nascita del duca Federico da Montefeltro che ha avuto i natali, secondo più biografi, in questa città il 7 giugno 1422. Dal 20 giugno al 2 ottobre 2022 la grande mostra Federico da Montefeltro e Gubbio. Lì è tucto el core nostro et tucta l’anima nostra sarà ospitata nei tre luoghi espositivi più emblematici della città, il Palazzo Ducale, il Palazzo dei Consoli e il Museo Diocesano. L’esposizione, a cura di Francesco Paolo Di Teodoro con Lucia Bertolini, Patrizia Castelli e Fulvio Cervini, accende i riflettori su questo illustre personaggio della storia italiana, grande condottiero, capitano di ventura e uno dei principali mecenati del Rinascimento. L’inaugurazione della mostra è prevista domenica 19 giugno alle ore 15.30. Fino a questa data, la facciata di Palazzo dei Consoli ospiterà ogni sera, alle 21, spettacolari proiezioni artistiche in omaggio a Federico da Montefeltro, i suoi territori e i suoi anni.

Il sindaco Filippo Mario Stirati: «Puntare su un uomo universale come Federico da Montefeltro, sul legame che costruì con la città di Gubbio e celebrare il VI centenario della sua nascita significa non solo riscoprire un personaggio dalla forte personalità e poliedricità, ma investire, più in generale, nel rilancio della storia e della cultura italiana e della sua immagine nel mondo. Abbiamo lavorato per mesi con istituzioni, enti e Comuni per dare vita a un programma di celebrazioni di altissima qualità, in grado di presentare la figura di uno dei grandi personaggi del Rinascimento italiano e nel contempo far scoprire la storia, l’arte e la cultura  dei territori legati al nome dei Montefeltro. Questa mostra rappresenta certamente il cuore delle nostre iniziative, e sono certo che l’altissimo livello delle opere proposte nonché le sedi espositive, allo stesso tempo contenitori e oggetto di esposizione, sapranno conquistare i visitatori e introdurli in uno dei più appassionanti e intensi periodi della storia del nostro Paese».

La mostra ripercorre i momenti gloriosi vissuti dalla città di Federico e del figlio Guidubaldo, l’ultimo dei Montefeltro, dalla nascita del duca nel 1422 alla morte di Guidubaldo nel 1508. Diventa occasione per rileggere la storia di Gubbio tra la fine del Trecento e gli inizi del Cinquecento. Il percorso espositivo dà spazio, secondo ambiti peculiari, alle opere concesse in prestito da prestigiose istituzioni italiane e straniere nonché da collezionisti privati: manoscritti, dipinti, documenti, medaglie, monete, armi, armature, sculture, arredi. In particolare dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, che conserva l’intera biblioteca di Federico e dei suoi successori, giungono eccezionalmente quindici splendidi manoscritti (tra essi solo due facsimili), distribuiti fra le tre sedi.

Marco Pierini, direttore regionale Musei Umbria: «La mostra pone al centro Federico e Gubbio, il Palazzo Ducale e la città, crocevia di linguaggi storico-artistici, letterari, musicali di differente ispirazione. La mostra è il punto di arrivo di un percorso avviato nel 2018 con l’esposizione “Gubbio al tempo di Giotto. Tesori d’arte nella terra di Oderisi” e proseguito nel 2021 con la mostra “Oro e colore nel cuore dell’Appennino. Ottaviano Nelli e il ʾ400 a Gubbio”. Ora Federico e Guidobaldo assurgono a protagonisti della ricorrenza centenaria. Grazie al Comitato Nazionale per il VI centenario della nascita di Federico, che ha come capofila i Comuni di Urbino e Gubbio, con le Regioni, le Università, le istituzioni culturali delle due aree, oggi amministrativamente divisi ma un tempo uniti, si auspica che la sostanziale unità di intenti tra le istituzioni in campo, impegnate in un disegno condiviso e per la prima volta esteso all’intero territorio del Montefeltro, vada oltre il taglio del nastro per gli eventi in programma, perché solo dando continuità e prospettiva a questo eccezionale coinvolgimento saranno alimentati quei processi virtuosi che dalle residenze ducali irrorano di progettualità il territorio tutto».

Mons. Luciano Paolucci Bedini, Vescovo di Gubbio: «Ricordare la figura di Federico da Montefeltro significa fare memoria non solo delle vicende storiche e artistiche del signore e mecenate rinascimentale, ma anche dei suoi legami con la Chiesa del tempo e del suo rapporto con il sacro. Certo, con i parametri del pensiero socio-politico e religioso di oggi e la doverosa distinzione tra poteri temporali e percorsi spirituali e di fede, la vita e le scelte del Duca ci appaiono come un intricato romanzo storico. In questo contesto, non sempre è facile mettere a fuoco le scelte di “governo” di Federico nei rapporti con Roma e il Papato, visto che fu pure scomunicato per un periodo, ponendole poi in relazione con la sua personale religiosità. Un interessante cammino di fede che il Duca ha iniziato fin da fanciullo e che – nel corso della sua vita – ha approfondito anche grazie ad amicizie come quella con i monaci camaldolesi di Fonte Avellana e con san Bernardino da Siena. Tra i campi toccati dal suo mecenatismo artistico e culturale, c’è anche quello dell’astrologia che aveva voluto “cristianizzare” nella sua corte. Di questo, in particolare, ci narra il percorso espositivo nel Polo museale diocesano di Gubbio».

La mostra è promossa dal Comitato nazionale per la celebrazione del sesto centenario della nascita di Federico da Montefeltro, Direzione Regionale Musei Umbria, Comune di Gubbio, Diocesi di Gubbio, Palazzo Ducale di Gubbio, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano con il contributo della Regione Umbria, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, in collaborazione con Gubbio Cultura e Multiservizi e Festival del Medioevo. Il catalogo è di Silvana editoriale. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura.

 


www.mostrafedericogubbio.it

Ingredienti per 6 persone:

  • 1 l di latte
  • 200 g di semolino
  • 3 uova intero e rosso
  • 40 g di parmigiano
  • 100 g di prosciutto cotto o crudo
  • 50 g di mozzarella
  • 50 g di mortadella
  • 100 g di pomodori pelati

Preparazione:

Versare il latte, il burro e una presa di sale in una casseruola e porla sul fuoco; appena il latte bollirà, gettarci il semolino a pioggia mescolando contemporaneamente con un mestolo di legno per tutta la durata della cottura, che avverrà in 10 minuti circa. Togliere la casseruola dal fuoco, aggiungere il parmigiano e mescolare. Appena il semolino si sarà leggermente freddato, unire le uova. Imburrare molto bene una tortiera, intonacarla con il semolino o con il pane grattato e versarci metà del composto stendendolo con la lama di un coltello. Ricoprire la superficie con il prosciutto, la mortadella, la mozzarella e i pomodori, tutti tagliati a fettine. Ricoprire con il resto del semolino e cuocere in forno già caldo per circa 20 minuti. Sformare la torta su un piatto e servire subito.

 


Da Un secolo di cucina umbra, Guglielma Corsi, Edizioni Porziuncola, 1976.

Un abbraccio, più precisamente un abbraccio collettivo, è avvenuto durante la manifestazione della Notte Bianca a Passignano sul Trasimeno, denominata “Nessun Dorma”. Un evento ben organizzato, con una pluralità di spettacoli e un’offerta qualitativa di spessore.

Un abbraccio – quanto è importante riceverlo così come donarlo! – ti fa provare delle belle sensazioni. L’abbraccio è il primo segno di affetto dal momento che veniamo al mondo: un abbraccio è sincero, un abbraccio non mente, un abbraccio ti fa sentire se, chi lo fa, lo dona per circostanza o con spontaneità. Un abbraccio è semplicemente un abbraccio. Un atto bellissimo e profondo.
La gente, sia per il Covid sia per la guerra in terra di Ucraina, è stata distante e le persone hanno perso l’abitudine alle relazioni vis à vis, portandosi dietro i problemi di salute, economici e sociali. Eventi come la Notte Bianca a Passignano significano proprio questo, annullare le distanze, far ritrovare le persone in un’occasione scanzonata di divertimento, senza dimenticare l’importante ricaduta economica per gli operatori commerciali, quella di fare incassi interessanti dopo tanto tempo di buio.

 

Foto di “Notte bianca di Passignano sul Trasimeno”

Un fantastico abbraccio pluralistico!

Il vostro inviato lacustre ha visto, negli occhi dei partecipanti all’evento passignanese, spensieratezza e voglia di divertirsi. Ragazzi che ballavano e cantavano nei numerosi punti dove degli interessanti gruppi musicali o dj proponevano la loro musica con spettacoli, mostre, concerti, mercatini e degustazioni che completavano l’offerta della manifestazione. Un abbraccio collettivo nel segno del divertimento.
Nessun dorma è stato il titolo di questa edizione 2022 e, come nel testo della romanza scritta da Giacomo Puccini e cantata per la prima volta da Miguel Fleta, le parole sono significative e calzanti; si rivelano in perfetta sintonia con i sogni di chi ha partecipato all’evento e in particolare di quelle fanciulle trasognanti che speravano di incrociare uno sguardo principesco che le potesse dire: “guardi le stelle, che tremano d’amore e di speranza”. Complimenti agli organizzatori, al comune passignanese, all’associazione commercianti e alla proloco di aver proposto un così bell’evento certamente riuscito e di successo in un momento in cui ce n’era veramente bisogno.
Al mattino dopo, il Nessun Dorma non deve cessare e deve comunque valere anche per quello che sta succedendo nella vita di tutti i giorni. Restiamo vigili agli accadimenti del mondo e soprattutto in nome della Pace e della Libertà… parole più consone non esistono: Nessun Dorma!

Un concerto lirico dedicato alla musica dell’800 si terrà sabato 11 giugno. “Il Palio all’Opera” a cura dell’Orchestra Lirica Umbra.

Oltre alle attività tradizionali del Palio del Cupolone, che si terrà a Santa Maria degli Angeli dal 1o al 18 giugno, quest’anno, ci sarà (sabato 11 giugno) in piazza Garibaldi una novità: un concerto lirico dedicato alla musica dell’800. Il Palio dell’Opera, a cura dell’Orchestra Lirica Umbra fa la sua prima esibizione pubblica. Fondata dal Tenore Claudio Rocchi, porterà in scena tra le più famose arie d’opera, canzoni napoletane e brani sinfonici di compositori del secolo XIX, eseguiti da 10 maestri d’orchestra: Patrizio Scarponi (primo violino), Silvia Alessio (secondo violino), Daniele Marcelli (viola), Cristiano Bellavia (violoncello), Massimo Santostefano (contrabbasso), Nicolò Sannipoli (flauto traverso), Annalisa Tinti (oboe), Emanuela Sinigaglia (clarinetto), Cristiano Fiorucci (clarinetto basso) e Jonathan Whitman (corno). L’orchestra, diretta dal Maestro Michele Margaritelli, accompagnerà le voci del Mezzo-soprano Manuela Molinelli e del Tenore Claudio Rocchi. Le due voci hanno da poco cantato a Pretoria in Sud Africa in un concerto all’Ambasciata.

Venerdì 10 giugno 2022 dalle ore 10:00, presso Villa Livia – Lerchi, Città di Castello – porte aperte per tutti coloro che vorranno ammirare la bellissima ed elegante dimora immersa nella campagna umbra a pochi minuti da Città di Castello.

L’evento, organizzato da Maria Grazia Saberogi con Saberogi Property e curato dall’architetto Simona Bonini, nasce con l’obiettivo di consentire agli ospiti la conoscenza diretta dell’immobile e di confrontarsi direttamente con i tecnici per acquisire tutte le informazioni desiderate.

La tecnica dell’open house nasce negli USA, dove rappresenta ormai una consuetudine, ma negli ultimi anni sta prendendo piede in Italia. Una novità che riserva vantaggi sia per il venditore sia per l’agente che possono ottimizzare tempi e costi, ma che risulta interessante anche per il potenziale acquirente, che può visitare l’immobile senza lo stress di un appuntamento dai tempi serrati, nonché coglierne tutte le potenzialità, godendo al tempo stesso di un evento accogliente durante il quale incontrare persone e instaurare relazioni. Quando poi l’evento open house riesce a valorizzare, oltre alle caratteristiche dell’immobile, anche il contesto territoriale in cui esso è immerso trasmettendone al visitatore fascino e potenzialità, l’iniziativa di marketing immobiliare diventa un’operazione di marketing territoriale perché insieme all’immobile si promuove, e si vende, un intero territorio.

È questo il caso di Open House Villa Livia, durante il quale sarà possibile visitare una bellissima villa immersa nel cuore dell’Alta Valle del Tevere. La villa offre uno stile di vita giovane, dinamico e comodo. Disposta su 2 livelli con 4 camere da letto e una zona living articolata e impreziosita dal luminoso patio, è dotata di un’ampia cucina e zona pranzo con camino, per ricevere comodamente familiari e amici.
Il tutto è impreziosito da un giardino di 2500 mq con una bellissima piscina.

L’evento sarà allietato da musica e accompagnato da prelibatezze del territorio umbro.

Media partner dell’evento: Corebook Multimedia & Editoria.

 

Indirizzo: Strada provinciale 102 (Bivio per Celle), Lerchi, Città di Castello, Perugia.

Città della Pieve, 31 maggio ‘22 – La poesia e la fotografia, nei loro linguaggi d’arte, saranno protagoniste presso la Rocca di Città della Pieve, dove dal 3 al 5 giugno verranno declinate in varie e molteplici modalità..

L’inaugurazione della rassegna Poesia Trasimeno è prevista alle ore 11,00 di venerdì 3 giugno, presso i locali della Rocca Medievale Pievese, dove saranno presenti le autorità istituzionali per i saluti e l’ingresso sarà libero e gratuito per gli appassionati e i curiosi del genere.

Il programma, messo a punto dagli organizzatori, Jean Luc Bertoni e Marco Pareti, è vasto e si rivolge a tutte le fasce di età.

«La rassegna culturale – spiegano – è un insieme di eventi con vari linguaggi d’arte, sia espressivi sia visivi: una mostra fotografica, la poesia visiva, i reading poetici, la presentazioni di libri e di collane editoriali, la partecipazione di club letterari, un concorso letterario e fotografico con le premiazioni nelle sue varie sezioni: narrativa, racconti, video poesia, poesia, poesia dialettale, haiku e fotografia. Inoltre performance e interpretazioni poetiche, proiezioni di video/filmati, manifesti distribuiti per la città contenenti immagini e versi degli artisti aderenti all’evento, un catalogo illustrato, presentazioni animate per bambini, declamazioni di poeti partecipanti a concorsi di associazioni culturali partner, come FulgineaMente, Caffè Corretto, l’Accademia Pietro Vannucci di Città della Pieve e la Panchina dei Poeti, completano e arricchiscono il cartellone»

Sostengono la manifestazione, la Regione Umbria, il Comune di Città della Pieve, il GAL Trasimeno-Orvietano, l’URAT (Unione Ristoratori e Albergatori del Trasimeno), Europa Comunica Cultura, l’Associazione dei Mestieri del Cinema Umbri e come media partner, TEF, Umbria+TV, TeleRoma, Radici& Talenti, RTN Radio, AboutUmbria e MEP Radio.

 

L’associazione arti visive Trebisonda, con il patrocinio del comune di Perugia, organizza una rassegna di cinque mostre sotto il titolo generale di Drawing as concept.

Il tema analizzato fa riferimento alle modalità di intuizione, elaborazione e stesura iniziale dell’idea delineando i percorsi attraverso i quali l’intuizione si manifesta; le mostre sono accompagnate di volta in volta da un testo a carattere generale sulla tematica, corredato dai contributi di Marco Bastianelli e Mara Predicatori.

Gli artisti sono: Rita Albertini, Tito Amodei, Sauro Cardinali, Caterina Ciuffetelli, Ysabel Dehais, Carlo Dell’Amico, Roberto Ghezzi, Aldo Grazzi, Luca Leandri, Roberta Meccoli, Antonio Pazzaglia, Ugo Piccioni, Attilio Quintili, Margherita Taticchi e Sara Tosti.

Il termine Drawing, spesso tradotto nella nostra lingua con disegnare, rimanda al tirare (to draw), in modo particolare al tirare una linea su un foglio; inoltre ha un significato anche più recondito: tirare fuori dall’animo, o dalla mente. Per comprenderne il significato, bisogna tornare a disporsi nel punto di vista dell’ideazione progettuale, del disegno inteso come germoglio dell’idea o del segno che fissa l’ispirazione nel momento in cui arriva. Per questo motivo, già Vasari definiva il disegno padre della pittura, della scultura e dell’architettura, evidenziando anche che, per questa sua natura, il disegno è un’espressione o dichiarazione del concetto che si ha nell’animo; egli non dimentica che c’è una componente casuale nel disegno, la quale attiene a una dimensione più istintiva e momentanea, che potremmo chiamare ispirazione; ma affinché tale impeto creativo possa davvero farsi visibile nel segno, occorre una mano allenata dalla pratica e dallo studio. La mano infatti deve essere pronta a tirar fuori dalla mente l’idea e tradurla in un segno, è quindi fondamentale che l’artista abbia una certa padronanza del linguaggio dell’arte.
Quando viene considerata nel suo operare, l’arte trova nel disegno, non necessariamente compiuto e realizzato, ma anche inteso come ispirazione, pensiero o stimolo creativo, un momento fondamentale della sua genesi. Il disegno quindi mostra l’intimo dell’artista, l’estro creativo e la sua visione del mondo. Il disegno infatti ha la capacità di farci entrare nella dimensione intima del genio creativo, altrimenti preclusa; il disegnare non è soltanto uno schizzare o un abbozzare, ma assume anche lo statuto di forma d’arte a sé, poiché è espressione artistica nella sua specifica tecnica esecutiva. Il disegno quindi va considerato anche come genere artistico proprio, sia esso eseguito a china, a matita, a sanguigna, a carbone o con altre tecniche più moderne.

Centro per l’arte contemporanea Trebisonda, via Bramante 26, Perugia.
Dal 20 maggio al 12 giugno, venerdì-sabato-domenica dalle 17:30 alle 19:30.
Su appuntamento al 3315793797 – 3381593981

 

Maria Grazia Saberogi con “Saberogi Property” presenta all’esclusivo Open House VILLA LIVIA.
Venerdì 10 giugno 2022 dalle ore 10, si apriranno le porte di questa elegante dimora di campagna, sebbene solo a qualche minuto da Città di Castello. L’evento sarà allietato da musica ed accompagnato da prelibatezze del territorio umbro.
L’open House è un evento del settore immobiliare con il quale si aprono le porte di una casa e l’ospite può percorrerla e visitarla in tutti i suoi dettagli.
Villa Livia è una bellissima villa che offre uno stile di vita giovane, dinamico e comodo. La sua disposizione è su 2 livelli con una zona living articolata ed impreziosita dal luminoso patio; un’ampia cucina e zona pranzo con camino, vi permetterà di ricevere comodamente familiari e amici. La villa ha 4 camere da letto. Il giardino si estende su 2500mq con una bellissima piscina.
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