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Il 2 e il 9 luglio la biblioteca perugina ospiterà eventi e incontri per festeggiare il suo primo decennio di attività.

«L’augurio che faccio a San Matteo degli Armeni, per i suoi primi 10 anni di attività, è quello di amplificare e mantenere sempre più la sua vocazione di biblioteca votata a temi ambientali, alla pace e all’accoglienza. In pratica, quello che già si è verificato in questi anni». Con queste parole Leonardo Varasano, assessore alla Cultura del Comune di Perugia, celebra il decennio della biblioteca perugina. Gli fa eco Gabriele De Veris, responsabile della biblioteca: «Non avevamo traguardi per questi 10 ani, solo la speranza di poter far crescere la biblioteca a misura di comunità. I nostri punti di forza sono proprio le relazioni (con le associazioni del quartiere, ma anche con altre reti, compresa Seattle, città gemellata con Perugia), la creatività (abbiamo da poco sperimentato una dimostrazione del gioco del golf nel giardino) e ovviamente gli spazi (la biblioteca e il giardino). Organizziamo molte attività e circa un centinaio di presentazioni di libri ogni anno, dal 2012 al 2019 siamo arrivati a 15.000 presenze. Ora stiamo ricuperando il calo dovuto alla pandemia». Due, le giornate dedicate ai festeggiamenti: il 2 e il 9 luglio (programma).

 

San Matteo degli Armeni

 

Era, infatti, il 2 luglio del 2012 quando, dopo un lungo restauro, la biblioteca comunale – che si trova all’interno del complesso monumentale di San Matteo degli Armeni risalente al 1273 – apriva le sue porte, diventando un centro di documentazione e ricerca e una biblioteca con un patrimonio librario specializzato sui temi della pace, della nonviolenza, dei diritti umani, del dialogo interculturale e interreligioso e del commercio equo e solidale. Al suo interno sono custoditi il patrimonio librario del filosofo perugino Aldo Capitini e la bandiera della pace che portò alla prima Marcia Perugia–Assisi, oltre al Centro di documentazione Elisabetta Campus della Circoscrizione Umbria di Amnesty International e alla biblioteca ARPA Umbria di documentazione ambientale.
A tutto questo si aggiunge il Giardino dei Giusti del Mondo, inaugurato nel 2016 su proposta dell’associazione GARIWO (Gardens of the Righteous Worldwide) per celebrare la Giornata dei Giusti (il 6 marzo). «In quell’occasione vengono piantati uno o più alberi o istallata una targa a una persona, anche vivente, che ha salvato vite umane o difeso la dignità umana durante i totalitarismi. Ogni anno un comitato di associazioni insieme alla biblioteca propone e sceglie le persone; a oggi abbiamo 27 targhe e alberi. Da non dimenticare Il Roseto della Compresenza è nato spontaneamente nel 2017, grazie alle persone che curano gli orti urbani: ogni rosa è dedicata alla memoria di una persona che in qualche modo è stata legata alla biblioteca. La prima rosa è dedicata ad Aldo Capitini, che ideò anche il termine e il significato di compresenza» prosegue De Veris.

 

Giardino dei Giusti

 

Oggi le biblioteche non sono più luoghi vetusti e polverosi, ma dei veri e propri punti di ritrovo e spazi polifunzionali dove organizzare eventi, incontri e attività varie: cultura e al tempo stesso anche socialità. «In questi ultimi tre anni abbiamo utilizzato le biblioteche per moltissime mostre e conferenze, quindi è sì un luogo dove si acquisisce sapere, dove si consultano e si prendono i volumi, ma è anche un luogo sempre più votato alla socialità. Deve essere un posto sicuro e un punto di riferimento in cui, per esempio, un ragazzo di 15-16 anni può trascorrere del tempo in sicurezza, non solo per usufruire dei libri, ma anche per condividere momenti di socialità e incontrare coetanei» spiega con chiarezza l’assessore alla Cultura.
Una piccola curiosità. Dal 2015 la biblioteca è una delle sale comunali dove è possibile sposarsi: nella sala a piano terra oppure in uno degli spazi del giardino, in media vengono celebrati 6-7 matrimoni all’anno.

 

La consultazione virtuale

San Matteo diventa virtuale

Consultare di suoi volumi anche quando fisicamente non si può. È la novità e un’altra evoluzione di San Matteo degli Armeni, che diventa la prima biblioteca virtuale di Perugia, e più in generale dell’Umbria. Il progetto, ideato dallo studio di comunicazione CoMoDo (Comunicare Moltiplica Doveri), serve a valorizzare ancora di più il patrimonio storico, culturale e didattico del Complesso Monumentale e non sostituisce la visita in presenza ma la arricchisce, allargando il fronte dei possibili fruitori. Un vero e proprio viaggio virtuale per permettere non solo la consultazione dei volumi, ma una vera esperienza di visita, studio e approfondimento anche in quei periodi in cui non fosse possibile raggiungere fisicamente la biblioteca.
«Il ricco patrimonio di cultura del Complesso diventa ancora più accessibile grazie a una nuova forma di fruizione a distanza. Alla visita e alla consultazione in presenza, insostituibile, si affianca una preziosa e comoda alternativa. Nel solco di un processo che coinvolge il sistema bibliotecario comunale da tempo, anche San Matteo si dota di uno strumento di consultazione all’avanguardia che ne rafforza e incrementa la missione culturale» conclude l’assessore Varasano.

 


VISITA ONLINE LA BIBLIOTECA SAN MATTEO DEGLI ARMENI

È il tema promosso dal Movimento delle idee e del fare: le migliori esperienze a confronto con la cittadinanza insieme alle associazioni culturali e politiche e le liste civiche della regione.

Si apre venerdì 1 luglio 2022 ore 16.00  ad Assisi, presso la sede DigiPASS del Palazzo del Capitano del Perdono a Santa Maria degli Angeli, il primo di una serie di appuntamenti pubblici dell’agenda politica del Movimento delle Idee e del fare per l’Umbria, per una riflessione sulla situazione energetica e ambientale in tempo di crisi energetica e crisi bellica.
Caro energia, crisi idrica, caro bollette per cittadini e imprese, progetti per l’innovazione energetica, per la ricerca e la sostenibilità, saranno i temi principali dell’incontro pubblico con la cittadinanza, il primo in presenza, dopo due anni di pandemia, con l’obiettivo di imprimere, insieme ai soggetti nazionali e locali, comprese le liste civiche, che  hanno aderito all’iniziativa (vedi dettagli nella locandina allegata), una svolta seria in campo energetico, economico e ambientale in Umbria, nelle nostre città e in Italia.
Sara l’On. Rossella Muroni – Vice Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati presente all’appuntamento, a rappresentare la situazione nazionale, le misure per uscire dalla dipendenza energetica e gli scenari futuri del Paese e dell’Europa, insieme al prof. Ing. Franco Cotana dell’Università degli Studi di Perugia e al Dr. Stefano Nodessi Proietti in rappresentanza della Regione Umbria che faranno il punto sui progetti scientifici e le scelte in campo energetico e ambientale di cui l’Umbria è protagonista.
Sarà quindi un appuntamento di confronto sulle più significative e innovative esperienze imprenditoriali, istituzionali e sociali dell’Umbria, sulle idee, proposte e azioni per il futuro della regione come da programma degli interventi.
Dunque, un programma fitto di buoni propositi introdotto da Lorena Pesaresi e Sergio Santini del Movimento delle Idee e del Fare, con il contributo di apertura del Sindaco di Assisi  Stefania Proietti insieme ai giovani del Movimento Friday for Future con il contributo di Martina Carlini.

 

 

Prenderanno parte al dibattito Anna Chiacchierini Imprenditrice – Consorzio AGEA l’impianto di biogas di Sant’Egidio nel comune di Perugia, Albano Agabiti Presidente Coldiretti Umbria, Adriano Rossi Presidente Cooperativa di Comunità Monte Peja – Comunità energetica di San Vito in Monte, Francesco Cinti Ingegnere – Direzione ARPA Umbria, Carla Baldassarri  Vice Presidente Federconsumatori di Perugia, Ottavio Oriano Anastasi Presidente dell’Associazione NO-Profit Guardo Avanti, Luca Gammaitoni Professore Ordinario di fisica dell’Università degli Studi di Perugia, Daniele Zepparelli Direttore Umbria Green Festival.

Con l’adesione e partecipazione di associazioni e liste civiche: Alleanza Verde e Civica, Siamo Bevagna, Todi civica, Assisi Civica, Assisi Domani, Idee Persone Perugia, Associazione Guardo Avanti, Umbria Green Festival, Federconsumatori, Associazione Socialismo XXI, AboutUmbria e RTN Radio.

Un importante gesto di generosità da parte del Rotary Club di Città della Pieve, che ha donato un defibrillatore semiautomatico a favore della comunità pievese.

Il Rotary Club di Città della Pieve, nelle persone del presidente Giuseppe Piscitelli, della moglie Fiorenza e del prefetto rotariano Gennaro Albolino, hanno consegnato nella sala consiliare comunale al sindaco Fausto Risini, all’assessore Luca Marchegiani e a tutta la Giunta, un defibrillatore semiautomatico a servizio della cittadinanza e dei turisti.

 

Rotary Club Città della Pieve

 

Il defibrillatore è di grande utilità nella vita quotidiana dei soccorritori, riuscendo a salvare le vite delle persone che potrebbero accusare un malore di natura cardiaca. Infatti, si tratta di un piccolo strumento a dimensioni ridotte, dotato di due piastre da applicare a una persona priva di conoscenza per un presunto arresto cardiaco e l’apparecchio eroga la scarica elettrica necessaria per ripristinare la funzionalità del cuore. Il sindaco Fausto Risini, ha dichiarato: «Possiamo essere solo grati al Rotary Club di Città della Pieve e al suo presidente Giuseppe Piscitelli, per un gesto di così grande generosità che potrà salvare delle vite umane. Ringrazio a nome della nostra cittadina, tutti i rotariani pievesi, per la profonda sensibilità dimostrata e di aver messo a disposizione un prezioso defibrillatore».
Il presidente del Rotary Club pievese, Giuseppe Piscitelli, ha detto: «Siamo consapevoli dell’importanza di questo dispositivo, a servizio sia per i residenti sia per i tanti turisti che vengono a visitare il nostro bellissimo Borgo. Il nostro club ha pensato che il defibrillatore è un apparecchio fondamentale per salvare vite. Generalmente ci sono appena sette minuti per intervenire: è il brevissimo tempo che intercorre tra la vita e la morte. Per questo un defibrillatore può salvare una vita umana e noi, come rotariani, abbiamo creduto fortemente in questa iniziativa a favore della cittadinanza di Città della Pieve».

Fino al 9 luglio via dei Priori sarà animata da “Priorità Donna” giunta alla sua terza edizione.

La centralissima via dei Priori sarà teatro di eventi, crocevia pulsante di emozioni tutte dedicate all’universo femminile. Un susseguirsi di appuntamenti tra Arte, Fotografia e Laboratori; tra Poesia, Danza e Sport; tra Cultura e Dibattiti dedicati alle donne, allo loro creatività, sensibilità e resilienza.

 

 

La manifestazione, nata  nel 2020 da un’idea di Maria Antonietta Taticchi, Marco Pareti e Luca Cirimbilli, è  organizzata dall’Associazione Priori e da AICS Perugia, con il patrocinio e contributo dell’Assemblea Legislativa Regione Umbria e del Comune di Perugia, con il contributo della Banca Centro Credito Cooperativo Toscana Umbria e di Rm Italiantincendi, con la collaborazione di TRAarteterapia onlus, di Centro Danza Spazio Performativo  e di Umbria Nordic Walking Escursioni, di Claudia Bottini, storica dell’arte, Mons. Don Fausto Sciurpa, Marco Pareti, giornalista, Renata Mariotti e Monica Grelli, artigiane, Francesca Guiducci e Stefania Zucchini studiose di storia medievale e moderna

“La sessantacinquesima edizione del Festival dei Due Mondi ospita le migliori esperienze performative a livello internazionale, valorizzando teatri, spazi all’aperto e luoghi non convenzionali, di cui Spoleto offre una concentrazione unica in Italia: più di 60 spettacoli in 17 giorni e oltre 500 artisti da 36 paesi” (Monique Veaute, direttrice artistica).

La sessantacinquesima edizione del Festival dei Due Mondi s’inaugura venerdì 24 giugno alle ore 19:30, con il concerto della Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fischer in Piazza Duomo. L’Orchestra di Budapest è raggiunta dal Coro dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia per la prima esecuzione europea dell’oratorio di Philip Glass The Passion of Ramakrishna, accostato alla Suite n. 4 in re maggiore per orchestra di Johann Sebastian Bach.
La sezione Danza si apre con la celebre coreografia del Sacre du printemps di Pina Bausch, riletto dai ballerini della senegalese École des Sables fondata da Germaine Acogny, interprete con Malou Airaudo della seconda parte del dittico – lo spettacolo common ground[s] – dal 24 al 27 giugno al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti (ore 21:30, 20:30, 16:00, 20:30).

 

Le Sacre du printemps, credit Maarte Vanden Abeele

 

In scena al Teatro Romano sabato 25 e domenica 26 giugno (ore 21:30) Through the Grapevine di Alexander Vantournhout, coreografo belga che sfida il danzatore Axel Guérin a mantenere un costante contatto fisico in un eccentrico pas-de-deux. Nella Sala XVII settembre del Teatro Nuovo inizia Le Bal de Paris, spettacolo immersivo in realtà aumentata – in scena fino alla fine del Festival (giorni e orari su www.festivadispoleto.com) – dove gli spettatori sono invitati a partecipare al ballo ideato dalla coreografa spagnola Blanca Li, indossando visori ottici e sensori di movimento nel mondo reale e costumi di Chanel in quello virtuale. Arriva per la prima volta in Italia il Teatro Musicale dei registi francesi Jeanne Candel e Samuel Achache: da venerdì 24 a domenica 26 giugno a San Simone (ore 21:30, 19:00, 19:00) lo spettacolo Le Crocodile trompeur / Didon et Énée, vincitore del Premio Molière nel 2014 e tratto dall’opera di Henry Purcell, intreccia teatro shakespeariano e dramma musicale e coinvolge uno straordinario cast di attori che sono anche musicisti. Da venerdì 24 a domenica 26 giugno all’Auditorium della Stella (ore 19:45, ore 17:00, 17:00) debutta a Spoleto L’appuntamento ossia la storia di un cazzo ebreo, lo spettacolo con la regia di Fabio Cherstich tratto dal romanzo rivelazione del 2020 di Katharina Volckmer, nella nuova produzione del Teatro Franco Parenti. I musicisti della Budapest Festival Orchestra curano anche la rassegna di concerti da camera, a mezzogiorno e alle ore 17:00, al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, tra musica contemporanea e barocca.

 

Barbara Hannigan, Photo: Marco Borggreve

 

Grande attesa per la residenza di Barbara Hannigan, straordinaria cantante e direttrice d’orchestra invitata a Spoleto con una carta bianca e presente in quattro diversi concerti: sul podio come solista e direttrice dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per La Voix Humaine di Poulenc (2 luglio, Piazza Duomo), in duo con il pianista Stephen Gosling per Jumalattaret con musiche di John Zorn (3 luglio, Teatro Romano), al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi per l’happening musicale di domenica 10 luglio insieme ad Alessandro Carbonare e Antonio Pappano, con il quale condivide anche il palcoscenico del concerto finale (10 luglio, Piazza Duomo).
Fino al 10 luglio 2022 il cartellone ospita le migliori esperienze performative a livello internazionale, valorizzando teatri, spazi all’aperto e luoghi non convenzionali, di cui Spoleto offre una concentrazione unica in Italia: più di 60 spettacoli in 17 giorni, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 36 paesi in 19 sedi. Tra gli appuntamenti in arrivo la proposta musicale include jazz, elettronica e contemporanea, dalla rassegna di musica americana dell’ensemble Sentieri selvaggi alla performance di Tovel, tra sculture di pianoforti preparati ed elaborazione elettronica. Da non perdere le voci di Angelique Kidjo, Mariza e Dianne Reeves, in Piazza Duomo con i loro speciali concerti per Spoleto. Attesa per la nuova coreografia di Anne Teresa De Keersmaeker, l’omaggio a Trisha Brown a cinque anni dalla scomparsa, e i lavori della nuova generazione di coreografe e coreografi come Ayelen Parolin, Luz Arcas e Yoann Bourgeois. La sezione Teatro porta a Spoleto il regista tedesco Thomas Ostermeier e presenta gli ultimi lavori di drammaturghi italiani quali Leonardo Lidi, Davide Enia e del duo RezzaMastrella.
Intorno al cartellone ufficiale gli appuntamenti collaterali e gli eventi speciali fanno di Spoleto un luogo vivo della creazione artistica dei nostri giorni: incontri con gli artisti, premi, istallazioni d’arte, rassegne cinematografiche e mostre. L’artista Anselm Kiefer firma il manifesto ufficiale della 65ma edizione. Prosegue, con un impulso sempre più incisivo, il progetto avviato nel 2021 per rendere la macchina organizzativa del Festival aderente ai principi dello sviluppo sostenibile, perseguendo, con azioni concrete e mirate, alcuni degli obiettivi dell’Agenda 2030.

Ingredienti

  • 2 palombe
  • due spicchi d’aglio
  • due rametti di rosmarino
  • un ciuffo di salvia
  • due fette di cipolla
  • tre cucchiai di olive nere essiccate al forno e snocciolate
  • circa mezzo litro di vino rosso
  • una spruzzata di aceto di vino
  • olio extravergine di oliva
  • sale

 

 

Preparazione

Una volta che le palombe sono spennate e private del gozzo vanno sviscerate e le interiora ben pulite. Sminuzzare poi sul tagliere gli odori, l’aglio, la cipolla, le olive e le interiora delle palombe. Chi ha un camino e tempo a disposizione, potrà rinnovare un rituale secolare mettendo il preparato a cuocere sul fuoco in un tegame di rame allungato (la leccarda) con dell’olio, vino rosso di buon corpo, sale e una manciata di pepe nero. Sopra disporre le palombe allo spiedo e spennellate frequentemente con il sughetto della leccarda dove, una volta filtrato il composto, le palombe finiranno di cuocersi. Chi non ha il fuoco si accontenterà di una cottura al passo con il tempo, ma non per questo meno appetitosa. Allora niente leccarda ma un tegame in alluminio dove far soffriggere olio extravergine, con sale e pepe, quando prima era stato preparato. Poi una spruzzata di aceto e di vino rosso, lasciar cuocere finché non si sarà ristretto di circa la metà, provvedendo quindi a passare il tutto. Nel frattempo mettere le palombe, dopo averle untate, salate e pepate, in una teglia. Infornare a 180 gradi per 30 minuti abbondanti.

 


da Orvieto in ricette a cura de Lo Sportello del Cittadino, Italian Edition.

Riconosciuti dalla Regione i primi due distretti del cibo nati in Umbria, area sud-ovest Orvietano e Trasimeno-Corcianese.

È con grande soddisfazione che il Presidente del Gal Trasimeno-Orvietano, Gionni Moscetti, annuncia che è arrivata comunicazione ufficiale che i due distretti del cibo promossi dal Gruppo di Azione Locale, sono stati riconosciuti dalla Regione dell’Umbria e trasmessi al Ministero delle Politiche Agricole per essere annoverati nell’elenco nazionale.
Si tratta del Distretto del Cibo Agroalimentare delle produzioni certificate e tutelate dell’Area Sud Ovest Orvietano e del Distretto del Cibo Agroalimentare delle produzioni certificate e tutelate Trasimeno – Corcianese, entrambe con un territorio più ampio rispetto a quello del Gal stesso, infatti l’area Orvietana comprende oltre i comuni soci Gal anche i comuni di Todi, Montecchio, Baschi e Castiglione in Teverina arrivando a coinvolgere quindi anche un comune della Regione Lazio, mentre il secondo è comprensivo degli otto Comuni del Trasimeno soci Gal, più il Comune di Corciano. Due aree con una forte identità sotto l’aspetto agroalimentare e delle produzioni tipiche di qualità e biologiche, molte le aziende che hanno aderito ai due distretti ed eccellenti centri di ricerca, quali l’Università degli Studi di Perugia e il CNR.
«Un ringraziamento sincero all’assessore alle Politiche Agricole della Regione dell’Umbria Roberto Morroni, primo per aver definito la legislazione regionale in merito non appena insediato e anche per esserci stato vicino e aver creduto nel nostro lavoro che, tra animazione e attività amministrative operative, è durato poco più di un anno. Siamo in attesa dell’uscita del bando nazionale che, quest’anno ricco di risorse, ben 120 milioni di euro a livello nazionale che, auspichiamo possano sostenere anche l’economia umbra, nel settore primario» spiega Gionni Moscetti, Presidente del Gal Trasimeno-Orvietano.
I dettagli delle iniziative saranno presentati in una conferenza stampa che a breve sarà organizzata dalla Regione dell’Umbria insieme al Gal e ai due distretti.

Foligno, città dantesca grazie anche a un progetto innovativo e a percorsi urbani accessibili a tutti.

«Vien dietro a me e lascia dir le genti». Questa citazione dantesca (Purgatorio, canto V) è il leitmotive del progetto Divina Foligno, un invito rivolto direttamente al turista a immergersi in una esperienza suggestiva, alla scoperta di una città ricca di tesori artistici e culturali, spesso poco conosciuti.

Foligno ha presentato, lunedì 20 giugno, presso la corte di Palazzo Trinci questo innovativo progetto che punta su una sua caratteristica storicamente importante, quella di essere una delle città dantesche, caratteristica suggellata nel 2021 dal conferimento della medaglia da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

Gabriele Lena, Stefano Zuccarini, Michela Giuliani e Roberto Silvestri

 

Foligno è stata infatti sede, nel 1472, della stampa della prima edizione della Divina Commedia e, per celebrare questo importante evento, ha deciso di realizzare un progetto di promozione turistica e culturale collegando i suoi percorsi, in base alle caratteristiche salienti o a semplici suggestioni, alle tre Cantiche del poema dantesco attraverso un’applicazione digitale, a una nuova segnaletica urbana e a itinerari tematici urbani ed extraurbani in grado di fornire una visione completa ed esaustiva della grande offerta turistica del territorio.

Il progetto Divina Foligno è stato realizzato dalla rete di imprese Landmark Int.Geo.Mod, Corebook Multimedia & Editoria, Studio Naturalistico Hyla, Ing. Marco Zaroli –  e sviluppato in sinergia con il Comune di Foligno nell’ambito del programma  Agenda urbana di Foligno Smart community – Comunità, Sostenibilità – Foligno 2020, intervento OT.6 INT_01 Realizzazione della rete di attrattori culturali attraverso la realizzazione di itinerari culturali e tematici.

Circa dieci chilometri dei tre percorsi tematici e accessibili – Inferno, Purgatorio e Paradiso – partono dalle porte della città e attraversano il centro, snodandosi tra oltre ottanta punti di interesse identificati da targhe esplicative. A queste si aggiungono circa: centoventi pannelli con la segnaletica di accompagnamento, cinque leggii installati nelle piazze principali con spiegazioni anche in braille e cinque pannelli di grandi dimensioni posti nei punti di accesso alla città, che introducono il visitatore all’esperienza di visita e sui quali si trova il QR code per scaricare l’app e collegarsi al sito dedicato.

 

Inoltre, per chi volesse scoprire caratteristici e affascinanti itinerari esterni alla città, sono disponibili 13 itinerari extraurbani, pensati per essere percorsi a piedi o in bicicletta, che toccano i più suggestivi luoghi del territorio folignate, tra paesaggi unici, borghi antichi, parchi naturali e archeologici ed emergenze naturalistico-ambientali.

L’assessore al turismo Michela Giuliani, dopo aver ricordato la grande sinergia che ha reso possibile il raggiungimento di questo importante obiettivo e che ha visto partecipi varie aree dell’amministrazione comunale, coordinate dall’architetto Roberto Silvestri, ha sottolineato l’importanza del progetto che consente al turista una fruizione innovativa attraverso una segnaletica moderna e coordinata, un’applicazione tecnologicamente avanzata e una minuziosa attività di censimento dei siti di interesse che sono finalmente messi in rete e agevolmente fruibili.

Un progetto inclusivo che non dimentica le esigenze delle persone con disabilità motoria e sensoriale che, come poi approfondito da Gabriele Lena, rappresentante della rete LandMark, possono fruire dei leggii accessibili sopra menzionati, e di un sistema di notifiche automatiche da parte dell’applicazione che dopo l’avvio iniziale, si attiva autonomamente ogni volta ci si trovi nei pressi di un sito d’interesse.

Il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, ha espresso: «Grande soddisfazione per il risultato raggiunto». Ha sottolineato come finalmente anche Foligno possa disporre di una segnaletica turistica adeguata al luogo e ai numerosi attrattori che caratterizzano la città, una segnaletica che mancava ma che è di fondamentale importanza e che, integrata alla nuova APP, rappresenta «un passo ulteriore attraverso le nuove tecnologie per valorizzare ancora di più la città di Foligno».

Questo progetto è un motivo in più, non solo per i turisti ma anche per gli umbri, per visitare Foligno e scoprire la città, come non l’avete mai vista.

Inizia il 18 giugno “Trasimeno Terra del Gusto e dell’Arte”, l’evento dedicato all’enogastronomia, all’enoturismo e alle attrattive culturali del territorio del GAL Trasimeno-Orvietano.

Dopo il successo dell’edizione orvietana di fine estate scorsa, questo weekend parte dal territorio lacustre l’evento Trasimeno Terra del Gusto e dell’Arte, con una serie di iniziative che tendono a valorizzare l’arte partendo dai paesaggi e dalle opere di Perugino e Signorelli, in attesa cinquecentenari della morte dei due grandi artisti nel 2023. Con questa edizione, l’evento avrà continuità nell’arco dell’intero anno e investirà tutto il territorio del Gruppo di Azione Locale, con il quale collaborano principalmente i due consorzi turistici URAT e Consorzio Orvieto of Life, Fondazione e famiglia Cotarella, il Consorzio dei Vini di Orvieto, il Consorzio dei Vini Doc dei Colli del Trasimeno e la Strada del Vino Colli del Trasimeno.

Un evento che vede coinvolto un numero considerevole di aziende agricole, ma anche commerciali e soprattutto turistiche, che confidano in questa iniziativa per qualificare la loro offerta in un territorio ricco di tradizione, che aspira a collocarsi come attrattore di un turismo di nicchia. Si inizierà sabato 18 giugno una giornata dedicata al Perugino dal tema l’Arte e i Paesaggi nel Trasimeno, con il coinvolgimento dei Comuni di Città della Pieve, Panicale, Piegaro e Magione. Infatti, sia la mattina sia il pomeriggio, sarà possibile aderire a visite guidate rivolte esclusivamente alle opere del Perugino e della sua scuola, organizzate dagli uffici informazioni. Per l’intera giornata sarà possibile visitare in via straordinaria dei luoghi che sono normalmente chiusi al pubblico e in particolare la Chiesa di Sant’Andrea delle Ancaèlle a Sant’Arcangelo nel Comune di Magione, l’Oratorio di San Bernardino e la Chiesa di San Lorenzo a Gaiche nel Comune di Piegaro e la Cappella Donini Ferretti in loc. Lemura di Panicale, un tempo annessa alla relativa villa. In tutti questi tre luoghi si potranno ammirare le opere di Giovan Battista Caporali, allievo di Perugino e Signorelli e della scuola del Perugino, a ingresso gratuito. Nella stessa giornata a Città della Pieve, nella Sala S. Agostino, alle 15.30 si terrà il convegno Perugino e Signorelli 500mo anniversario: una opportunità per il Turismo Culturale tra Umbria e Toscana. Saranno presenti il senatore Luca Briziarelli, la Presidente della FIAVAT Ivana Jelenic, rappresentanti della Regione dell’Umbria, i quattro comuni del Protocollo d’intesa presentato il 6 settembre scorso, rappresentanti dell’Università e della commissione nazionale sul Perugino, rappresentanti dell’accademia Intrecci, famiglia e fondazione Cotarella, i rappresentanti dei due consorzi turistici dei due territori, altre autorità civili e religiose e, ovviamente il Gal e i presidenti dei due distretti del cibo, Trasimeno Corcianese e Area Sud Ovest Orvietano, relativamente Romeo Pippi e Gionni Moscetti. Sarà l’occasione per presentare i progetti sui quali si sta lavorando ormai da qualche mese a questa parte, a sostegno dello sviluppo di una economia turistica di qualità che possa rimanere oltre gli anniversari e attrarre molti visitatori che, incuriositi dalle opere e dai luoghi nei quali hanno lavorato e vissuto questi due grandi maestri del rinascimento italiano, possano ammirare e restare affascinati da tutto il resto. Sarà presentato il lavoro che il Senatore Briziarelli, ispiratore di questo progetto, sta portando avanti a livello nazionale, e il Master sul Turismo sostenibile e il Managment delle imprese creative e culturali, frutto di un accordo tra Accademia Intrecci e Business School Luiss di Roma, il cui obiettivo e di preparare i giovani ad accogliere il turista. Ascolteremo il contributo che potrà dare Fiavat, un’importante realtà nazionale sul turismo, il qualificato contributo dell’Università dalla relazione della Prof. Teza, e come si potranno sviluppare sinergie con altri importanti progetti quali per esempio i distretti del cibo. Alle 18,30 ci si sposterà alla Azienda La Cerreta di Sanfatucchio, dove si potrà visitare Artecerreta e ammirare un percorso di sculture finalizzato a esaltare, in chiave contemporanea, l’antico, in un suggestivo binomio fra arte e natura ispirato dalla passione pdella titolare dell’Azienda Paola Butali. Seguirà apericena sotto le stelle in Villa, con degustazione dei vini della Cantina Berioli.
I giorni successivi si svilupperà un programma ricco di cene stellate, apericena, street fodd e pic nic sotto le stelle, con degustazione dei vini del Trasimeno, e in particolare: domenica 19 giugno, ore 20.00, apericena sotto le stelle al Castello Cavalieri di Malta con accompagnamento musicale di Nhare Testi al violino e Leopoldo Calabria alla Chitarra.
Durante la Serata Sarò sarà possibile visitare la Cappella Interna al Castello con l’iconografia della scuola rinascimentale umbra. Mentre, martedì 21 giugno, proprio nel giorno del solstizio d’estate, alla Cantina Poggio Santa Maria a Castiglione del Lago, si potrà godere del magnifico panorama tra l’Umbria e la Toscana degustando una cena stellata con un menu proposto dai Fratelli Serva de La Trota di Rieti, due stelle Michelin in abbinamento con i vini della cantina Poggio Santa Maria.

Sabato 25 Street Food Sotto le Stelle nel centro storico di Castiglione del Lago, con degustazione dei vini del Trasimeno e Festival del Rosè nella notte romantica dei Borghi più belli d’Italia, in collaborazione con il Consorzio vini doc del Trasimeno e Strada del Vino Colli del Trasimeno. La prima parte dell’evento si conclude con Cena Vino Stelle & Bisonte organizzato da Morami Wine e Massimiliano Gatti Carni Pregiate, che presentano una degustazione di bisonte abbinata ai vini della Cantina Morami, giovedì 30 giugno 2022 ore 20,30 presso la Cantina Morami a Panicarola.

 

 

Durante i mesi di luglio e agosto seguiranno i pic nic sotto le stelle presso le aziende del territorio del Trasimeno con un ricco programma di appuntamenti. Il programma completo, con tutti i riferimenti per le prenotazioni, potrà essere consultato sul sito del Gal Trasimeno-Orvietano www.galto.info oppure sul sito di URAT www.lagotrasimeno.net. Conclusa l’esperienza del Trasimeno si tornerà a Orvieto dal 27 settembre al 2 ottobre 2022 e a seguire le cene stellate nei ristoranti della città di Orvieto da ottobre 2022 a giugno 2023. Trasimeno e Orvieto Terre del Gusto e dell’Arte aspira quindi a diventare un contenitore, dove tutto l’anno incontra contenuti interessanti e qualificati sull’arte come sulla gastronomia.

 


Grande successo di pubblico giunto da tutta Italia, per la kermesse dedicata alla poesia in tutte le sue forme, che si è svolta presso la Rocca Medievale Perugina di Città della Pieve. Oltre 100 autori, che nei tre giorni del festival culturale, hanno dato voce a parole, versi e immagini nei vari e innovativi linguaggi poetici.

A Città della Pieve ha avuto luogo la prima edizione di Poesia Trasimeno, il festival poetico nazionale dedicato alla poesia in tutte le sue forme. La manifestazione, organizzata da Jean Luc Bertoni e Marco Pareti, si è svolta con il patrocinio del Comune di Città della Pieve, del GAL Trasimeno-Orvietano, dell’URAT (Unione Ristoratori e Albergatori del Trasimeno) e di Europa Comunica Cultura. L’evento ha accolto la mostra di poesia visiva di Giorgio Moio, quella fotografica di Angelo Angelucci, quella artistica di Mara Pianosi e quella di Origami di Kim Hee Jin.

 

 

Il programma è stato denso e vario in tutte le forme tradizionali e innovative del linguaggio poetico, in linea con il concorso previsto in seno alla manifestazione che ha contato otto sezioni per le quali sono stati decretati i relativi vincitori: per la Poesia: Diletta Cappannini, Piera Andreani, Rita Bonetti e Graziella Mallamaci; per la Poesia Dialettale: Elvio Grilli, Igor Issorf e Vittoria Simone; per l’Haiku: Francesca Pecorella, Piera Andreani e Sara Orsetti; per la Fotografia, Carlo Coronella, Angelo Angelucci e Roberta Costanzi; per la Poesia Visiva: Stefania Paci; per i Racconti: Anna Maria Massari, Sandra Frenguelli e Danilo Di Prinzio; per i Romanzi: Daniela Iodice, Cristiano Parafioriti e Michele Caiati; per la Video Poesia, Marika Campeti, Lolita Rinforzi e Olena Romanko. La Giuria è stata presieduta da Bruno Mohorovich e composta da Barbara Colapietro, Pietro Sorcinelli e Sergio Tardetti. Premi speciali per la Cultura a Bruno Mohorovich, per il Teatro a Floriana La Rocca, per il Sociale a Elisabetta Chiabolotti e per la Letteratura a Marcello Soro.

Reading poetici, presentazioni di libri e di collane editoriali, proiezioni e filmati, concorsi e club letterari, presentazioni animate per bambini, con molti autori a vivacizzare la manifestazione, tra cui ricordiamo Donato Antonio Loscalzo, Maria Grazia Amati, Anthony Caruana, Angelo Lippo, Daniele Mastrobaldo Baldoni, Floriana La Rocca e molti altri. Tra gli ospiti il noto regista Enrico Bellami, il poliedrico artista Alfiero Toppetti e il presidente del Rotary Club di Città della Pieve, Giuseppe Piscitelli con la signora Fiorenza.

Partner dell’evento: I Mestieri del Cinema Umbri, il Consorzio dello Zafferano di Città della Pieve, le associazioni FulgineaMente, Accademia Pietro Vannucci di C.d.Pieve, Caffè Corretto e la Panchina dei Poeti di Isola Maggiore nel Trasimeno. Inoltre RTN Radio, AboutUmbria, Radici & Talenti, TEF e MEP Radio, sono stati i media partner.

 

 

Fausto Risini, sindaco del borgo pievese, ha detto: «Siamo orgogliosi di aver ospitato la prima edizione di Poesia Trasimeno, dove la poesia sensibilizza e onora gli animi. Siamo altresì contenti che eventi culturali come questo, facciano conoscere a chi non c’è mai stato, il nostro territorio e favoriscano un turismo sostenibile e attento alle nostre bellezze paesaggistiche e storiche e alle eccellenze enogastronomiche. Un arrivederci alla prossima edizione». La direttrice del GAL Trasimeno-Orvietano, Francesca Caproni, invece ha dichiarato: «Il nostro GAL è sempre vicino a eventi come Poesia Trasimeno, il festival della poesia che ci mancava. È una bellissima manifestazione culturale che contribuisce alla promozione del nostro comprensorio e ha fatto raggiungere i nostri luoghi da tantissimi turisti provenienti da varie località italiane e di conseguenza ha portato interessi economici alle attività locali. Siamo orgogliosi di aver contribuito alla perfetta riuscita di Poesia Trasimeno e non vediamo l’ora che giunga la seconda edizione».

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