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Drawing as concept #1

L’associazione arti visive Trebisonda, con il patrocinio del comune di Perugia, organizza una rassegna di cinque mostre sotto il titolo generale di Drawing as concept.

Il tema analizzato fa riferimento alle modalità di intuizione, elaborazione e stesura iniziale dell’idea delineando i percorsi attraverso i quali l’intuizione si manifesta; le mostre sono accompagnate di volta in volta da un testo a carattere generale sulla tematica, corredato dai contributi di Marco Bastianelli e Mara Predicatori.

Gli artisti sono: Rita Albertini, Tito Amodei, Sauro Cardinali, Caterina Ciuffetelli, Ysabel Dehais, Carlo Dell’Amico, Roberto Ghezzi, Aldo Grazzi, Luca Leandri, Roberta Meccoli, Antonio Pazzaglia, Ugo Piccioni, Attilio Quintili, Margherita Taticchi e Sara Tosti.

Il termine Drawing, spesso tradotto nella nostra lingua con disegnare, rimanda al tirare (to draw), in modo particolare al tirare una linea su un foglio; inoltre ha un significato anche più recondito: tirare fuori dall’animo, o dalla mente. Per comprenderne il significato, bisogna tornare a disporsi nel punto di vista dell’ideazione progettuale, del disegno inteso come germoglio dell’idea o del segno che fissa l’ispirazione nel momento in cui arriva. Per questo motivo, già Vasari definiva il disegno padre della pittura, della scultura e dell’architettura, evidenziando anche che, per questa sua natura, il disegno è un’espressione o dichiarazione del concetto che si ha nell’animo; egli non dimentica che c’è una componente casuale nel disegno, la quale attiene a una dimensione più istintiva e momentanea, che potremmo chiamare ispirazione; ma affinché tale impeto creativo possa davvero farsi visibile nel segno, occorre una mano allenata dalla pratica e dallo studio. La mano infatti deve essere pronta a tirar fuori dalla mente l’idea e tradurla in un segno, è quindi fondamentale che l’artista abbia una certa padronanza del linguaggio dell’arte.
Quando viene considerata nel suo operare, l’arte trova nel disegno, non necessariamente compiuto e realizzato, ma anche inteso come ispirazione, pensiero o stimolo creativo, un momento fondamentale della sua genesi. Il disegno quindi mostra l’intimo dell’artista, l’estro creativo e la sua visione del mondo. Il disegno infatti ha la capacità di farci entrare nella dimensione intima del genio creativo, altrimenti preclusa; il disegnare non è soltanto uno schizzare o un abbozzare, ma assume anche lo statuto di forma d’arte a sé, poiché è espressione artistica nella sua specifica tecnica esecutiva. Il disegno quindi va considerato anche come genere artistico proprio, sia esso eseguito a china, a matita, a sanguigna, a carbone o con altre tecniche più moderne.

Centro per l’arte contemporanea Trebisonda, via Bramante 26, Perugia.
Dal 20 maggio al 12 giugno, venerdì-sabato-domenica dalle 17:30 alle 19:30.
Su appuntamento al 3315793797 – 3381593981

 

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Giulia Venturini

Laureata in Beni e Attività Culturali, è specializzata in Storia dell'Arte e in Archeologia.