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Vestiti preziosi nella campagna di Todi

di Renata Covi

Unโ€™idea poi uno schizzo: ecco come nascono i vestiti. Poi lo schizzo viene razionalizzato, sviluppato e ingrandito sino a prendere vita sotto forma di cartamodello.

Il cartamodello รจ la base per scegliere il tessuto piรน idoneo a valorizzare quello che era solo un abbozzo su carta. Come vuole la prassi, pronto il cartamodello, si puรฒ procedere a tagliare la stoffa e a cucire il vestito; la prassi perรฒ non รจ un dogma anche se non sembra essere cosรฌ facile da ribaltare.

Se a creare vestiti, invece di un sarto, mettiamo unโ€™artista architetto e per di piรน donna, le cose cambiano e la prassi va in malora. Parte integrante della mentalitร  dellโ€™architetta รจ la geometria, ed รจ proprio la geometria che lei applica anche per realizzare vestiti. Emanuela Romiti รจ unโ€™architetta che progetta costumi dโ€™epoca partendo da due diversi punti che convergono, ovviamente, nel vestito elaborato e pronto da indossare. I due punti sono il tessuto e la storia rivisitata. Chi viene prima? Dipende. Lei, Emanuela Romiti, รจ una ricercatrice impulsiva e unโ€™accumulatrice seriale di tessuti e oggetti dโ€™abbigliamento che acquista e accantona dicendo: si vedrร . Finora lโ€™accumulo ha trovato sempre un utilizzo. Come Sherlock Holmes guarda il tessuto e cerca lโ€™indizio giusto che le farร  scattare lโ€™idea.
Lโ€™indizio puรฒ nascondersi dentro il tessuto. Se, ad esempio, il tessuto ha un ricamo a disegno sinuoso, sarร  la geometria che si impadronirร  del disegno per valorizzarlo.
Ho visto un abito molto bello, morbido e ricco fatto con rettangoli di stoffa: un rettangolo piรน un rettangolo, piรน un rettangolo hanno creato una meraviglia che perรฒ non ha niente di rettangolare. Magico. Alla fine ha prevalso la fantasia sulla geometria, ma รจ stata la geometria a guidarla.
Il cartamodello che per tutti i sarti รจ la base indispensabile per tagliare la stoffa lei non lo usa. Allโ€™architetta bastano tessuto, manichino e forbici.

 

 

Altro suo punto di forza รจ la lettura della storia. Emanuela Romiti crea costumi in base a quello che il personaggio le ispira, senza badare a quello che la storia con la S maiuscola imporrebbe sia nel tessuto sia nel colore.
Eppure, alla fine, quando lโ€™abito รจ cucito ed รจ in mostra sul manichino non ci sono dubbi che sia il vestito di quel personaggio e di quellโ€™epoca. I suoi costumi fanno concorrenza agli atelier specializzati in costumi teatrali. Ad agosto 2020 i suoi costumi furono esposti nelle sale del teatro comunale di Todi portando i visitatori ad attraversare i secoli con la fantasia e con le mani.

Alcune creazioni si potevano pure toccare; si partiva da Desdemona per arrivare a Josefine Baker. Immagine e fantasia sono il connubio magico di quei vestiti che invogliano a indossarli. La professoressa che per anni ha insegnato Scienza della moda e progettazione stilistica ha un bagaglio di conoscenze multiplo. Per lei guardare un vestito vuol dire entrare nellโ€™epoca da un punto di vista stilistico, economico per la conoscenza del tessuto e tecnico perchรฉ, per deformazione professionale, guarda il tessuto in divenire, esattamente come guarderebbe un terreno che diventerร  un palazzo.

Emanuela Romiti, artista dalle molte sfaccettature, non ha un atelier ma un vero e proprio laboratorio nella campagna di Todi. Le colline che vede dalle finestre del laboratorio lโ€™hanno invogliata a riportare su carta lโ€™emozione che le ispirano quei panorami e creare delle acqueforti.

La prossima estate, Covid permettendo, ABC eventi aprirร  uno spazio espositivo nel centro di Todi, dove saranno in mostra per essere ammirati vestiti e costumi o forse saranno solo vestiti da sposa di ogni epoca. Vestiti dโ€™artista. Forse si potranno pure provare e magari anche acquistare. Si vedrร .

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Renata Covi

Redattrice enogastronomia e tradizioni popolari