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Perugia fa notizia col Festival del Giornalismo

Numeri, ospiti ed eventi degni del più grande evento europeo sui media.

L’aria che si respira a Perugia durante il Festival Internazionale del Giornalismo è qualcosa di unico. Potrebbe sembrare un evento autoreferenziale e dedicato solo agli addetti ai lavori, ma, se si scava bene, non è così: il centro della città si anima di personaggi, di giornalisti famosi e di aspiranti tali, ma anche di persone curiose e sempre pronte a informarsi. Nell’era in cui l’informazione ha cambiato pelle, in cui tutti possono – grazie ai social – scrivere una notizia, il ruolo del giornalista, forse, diventa ancora più importate e deve mantenere e, in alcuni casi, ritrovare quell’autorevolezza che aveva in passato, destreggiandosi tra fake news e odio 4.0.
Per questo il festival diventa un luogo d’incontro irrinunciabile per discutere di questo mestiere, ma soprattutto per affrontare i temi cruciali che riguardano da vicino le nostre società contemporanee.
La XIII edizione è alle porte – si svolgerà dal 3 al 7 aprile – e si prepara ad accogliere e ospitare, come sempre, speaker, esperti, giornalisti, accademici, attivisti e un pubblico proveniente da tutto il mondo.

 

Foto di Bartolomeo Rossi

Diamo i numeri

Saranno presenti oltre 600 speaker e quasi 300 eventi per cinque giorni intensi tra tavole rotonde, presentazioni, keynote speech, workshop, interviste, serate teatrali. Il 49% degli speaker saranno donne: «Siamo riusciti, finalmente, ad avere quasi la parità tra speaker donne e uomini. L’obiettivo per il 2020 è arrivare almeno al 50 e 50» ha affermato Arianna Ciccone, organizzatrice del festival.
Arriveranno da tutto il mondo anche i 128 volontari, studenti, aspiranti giornalisti, fotografi provenienti da 19 diversi paesi: Argentina, Francia, Germania, Ghana, Grecia, Kenya, India, Italia, Lituania, Malta, Messico, Pakistan, Polonia, Regno Unito, Romania, Russia, Slovenia, Spagna, Tunisia.
Tanti e variegati saranno gli argomenti affrontanti in questa edizione: disinformazione, cambiamento climatico, cyber guerra e disinformazione, intelligenza artificiale, ruolo delle tecnologie, crisi umanitarie e migrazioni, giornalismo investigativo, l’importanza della relazione di fiducia con i cittadini, fact-checking, data journalism, engagement, start-up, giornalismo investigativo transnazionale, diversità e inclusione per migliorare la qualità dei contenuti, i modelli di business e la libertà dei media sotto attacco.

 

Foto di Silvia Mazzocchin

Gli ospiti da non perdere

La co-fondatrice dell’evento Arianna Ciccone intervisterà il presidente della Camera Roberto Fico. Il pm Nino Di Matteo, il direttore dell’Ansa Luigi Contu e il giornalista e scrittore Saverio Lodato affronteranno il tema: Il patto sporco. Il processo Stato-mafia nel racconto di un suo protagonista, mentre il tema de La corruzione è un furto di futuro, un furto di democrazia vedrà la partecipazione del presidente dell’Anac Raffaele Cantone, che ne discuterà con Amalia De Simone del Corriere.it.
Tra gli incontri in calendario ci saranno anche quello con Vladimir Luxuria e il giornalista e attivista Pasquale Quaranta dal titolo: La transessualità spiegata ai bambini (e non solo) e Where are you? Le storie dietro la fotografia icona della crisi dei migranti in cui Andrea Bosello (Fox Networks Group Italia), Marco Cattaneo (direttore Le Scienze), Fabrizio Gatti (L’Espresso), Massimo Sestini (fotografo) mostreranno le prime immagini del reportage Where are you? a cura di National Geographic.
Giorgio Meletti de Il Fatto Quotidiano discuterà invece con il professor Luigi Zingales dell’Università di Chicago sul capitalismo e sulla sua crisi. Sarà il direttore de Il Fatto Quotidiano.it Peter Gomez, poi, a parlare di ‘ndrangheta con il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri e con il saggista Antonio Nicaso, nell’incontro Storia segreta della ‘ndrangheta. Una lunga e oscura vicenda di sangue e potere (1860-2018).

 

Diego Bianchi, in arte Zoro, foto di Bartolomeo Rossi

Marco Travaglio, invece, sarà protagonista di uno degli appuntamenti teatrali. Sul palco, saliranno anche Roberto Saviano, Lirio Abbate (vicedirettore de L’Espresso), Pif e i protagonisti di Propaganda Live come Diego Bianchi, in arte Zoro, e Marco Damilano.
Tra i tanti ospiti non possiamo non citare anche il professor Gianfranco Pasquino, il conduttore di Report Sigfrido Ranucci, l’astronauta Samantha Cristoforetti, il vincitore del Festival di Sanremo Mahmood, Paolo Flores D’Arcais, Corrado Formigli, Nando Pagnoncelli, la scrittrice Michela Murgia e il cantante Niccolò Fabi che racconterà il suo viaggio in Africa: A casa loro. Viaggio che ha fatto insieme a Medici con l’Africa Cuamm per incontrare le persone che hanno potuto e hanno scelto di rimanere in Africa.

 


 

Tutti gli eventi saranno a ingresso libero e in live streaming. I contenuti del Festival saranno disponibili anche on-demand sulla piattaforma media.journalismfestival.com e su Youtube.

Programma completo.

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Agnese Priorelli

Laureata in Scienze della comunicazione, è giornalista pubblicista dal 2008. Ha lavorato come collaboratrice e redattrice in quotidiani e settimanali. Ora collabora con un giornale online e con un free press. È appassionata di cinema e sport. Svolge attività di inserimento eventi e di social media marketing e collabora alla programmazione dei contenuti. Cura per AboutUmbria Magazine, AboutUmbria Collection e Stay in Umbria interviste e articoli su eventi.