Per chi vive o frequenta una regione ricca dโimportanti corsi dโacqua come lโUmbria รจ normale aver avuto in qualche modo a che fare con una trota: vuoi perchรฉ trainati dalla passione per la pesca a mosca, vuoi perchรฉ di fronte a un succulento cartoccio non si puรฒ dire di no o vuoi per il solo fatto che siamo abituati a collegare questo magnifico pesce alle chiare, fresche e dolci acque di petrarchesca memoria. Non tutte le trote dei nostri corsi dโacqua perรฒ ci raccontano la stessa storia e, se si va ad approfondire lโargomento, saltano fuori problematiche del tutto inaspettate.

Trota mediterranea (Salmo cettii). Foto di Massimo Lorenzoni
Iniziamo a fare un poโ di chiarezza: la trota mediterranea nativa (Salmo cettii) รจ un salmonide esclusivo dellโarea mediterranea che, attualmente, nel territorio italiano si trova in uno stato di conservazione sfavorevole, tendente al declino. Questa specie frequenta i tratti alti dei bacini idrografici insulari e peninsulari appenninici e i torrenti montani delle Alpi occidentali.
Ma come fa a essere a rischio di scomparsa una specie ittica che viene allevata in molte troticolture e puntualmente reimmessa nei corsi dโacqua con importanti ripopolamenti proprio a ridosso della stagione di pesca? Semplicemente perchรฉ non tutte le trote sono ugualiโฆ
Si stima che ad oggi in Italia rimangano solo qualche migliaia di individui appartenenti alle popolazioni diย Salmo cettiiย autoctone, con popolazioni isolate in piccoli bacini idrici di montagna.
La specie รจ particolarmente minacciata dallโalterazione degli habitat, dal bracconaggio e dai rilasci illegali con entitร non autoctone che ne impoveriscono il patrimonio genetico.
Proprio su questโultimo punto vogliamo porre lโattenzione, in quanto quelle azioni di ripopolamento non pianificate e soprattutto i frequenti rilasci illegali di animali pronto pesca per la stagione alieutica non fanno che deteriorare ulteriormente il giร profondamente minato corredo genetico della specie.

Trota fario (Salmo trutta). Foto di Massimo Lorenzoni
Ricerche effettuate dallโUniversitร degli Studi di Perugia hanno messo in evidenza che in Umbria sono presenti solo tre popolazioni residue costituite quasi esclusivamente da trota mediterranea, presso il Torrente il Rio al confine con la regione Marche, il Torrente Monterivoso e la parte alta del Fiume Vigi nel sottobacino del Fiume Nera.
Proprio per salvaguardare la specie allโinterno del suo areale รจ in corso il progetto LIFE STREAMS Salmo ceTtii REcovery Actions in Mediterranean Streams โ LIFE18 NAT/IT/000931 che ha come obiettivo principale il recupero della trota mediterranea nativa (Salmo cettii) in sei aree pilota del territorio italiano, attraverso la progettazione e lโadozione di azioni concrete e coordinate di conservazione.
Tra le sei aree pilota figurano alcuni siti della Sardegna, del Parco Nazionale della Majella, del Parco Regionale di Montemarcello-Magra-Vara, del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, del Parco Nazionale del Pollino e del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Un grande sforzo congiunto, con lโobiettivo di preservare una specie, erroneamente considerata di poca importanza, che invece ci mostra da unโaltra prospettiva il carattere aspro e selvaggio dei corsi dโacqua di montagna.
BIBLIOGRAFIA
- Carosi A., Ghetti L., Padula R., Lorenzoni M. Population status and ecology of the Salmo trutta complex in an Italian river basin under multiple anthropogenic pressures. Ecol Evol. 2020; 00:1โ14. https://doi.org/10.1002/ece3.6457