Venerdรฌ 7 parte finalmente la prima edizione del Festival dei Tramonti
Fino al 16 luglio tra Monte del Lago, Montecolognola, San Feliciano e Passignano si celebrerร un vero e proprio omaggio al Lago Trasimeno organizzato dallโAPS Trasimeno Cultura Futuro e Sostenibilitร .
Una 10 giorni densa di attivitร , suddivise in tre principali aree di interesse โ Gusta, Ammira, Vivi โ con protagonisti artisti di strada, attori, musicisti, ballerini, sportivi e chef. A cominciare dalle due cene esclusive con vista sul lago e con intrattenimenti artistici e dagli assaggi in versione street food per degustare prodotti tipici passeggiando in riva al lago al tramonto.
Non mancheranno iniziative dedicate ai bambini, tra alimentazione mirata, momenti ludici e narrazioni oltre a convegni, mostre, ricerca e degustazione di erbe spontanee.
Attivitร per il cosiddetto turismo dinamico, con crociere sul lago Trasimeno (con soste nelle isole), pilates, trekking a piedi e a cavallo, avventure in mountain bike, canoa, sup e kayak.
Spazio allโarte con campus, concerti, performance di danza, cinematografia, mostre di fotografia e percorsi entusiasmanti, con i luoghi del Festival dei Tramonti che saranno animati da artisti di strada, maghi, mentalisti, giocolieri, serate di osservazione astronomica, esperienze di numerologia.
Di seguito un elenco dettagliato degli ambiti dei vari eventi in programma:
AMMIRA โ ARTE, CINEMA, DANZA, CULTURA
Gruppi street art, performance artistiche, buskers
Video art & dance performance
Proiezione di film, cortometraggi, documentari, video experimental, cinema dโimpresa, videoclip, cineturismo, cinema adv
Spettacolo di para pole dance
Musica e canto operistico
Concerti emozionali
Serate di osservazione astronomica guidata
Numerologia allโorizzonte: esplorando i misteri al tramonto
Convegno con mostra presentazione della biodiversitร spontanea del Lago Trasimeno
Mostre di fotografia, arte e artigianato
Campus di cinema, danza e fotografia
VIVI โ TURISMO DINAMICO
Crociere intorno al Lago
Incontri di pilates al tramonto
Story trekking
Trekking a cavallo
Avventure in mountain bike alla scoperta del Trasimeno
Lago in libertร : esperienze in canoa, avventura ed esplorazione
GUSTA โ FOOD EXPERIENCE
Esclusive cene evento: un viaggio di ricerca e di sapore, la celebrazione del nostro territorio
Degustazioni in stile street food
Aperisup: il cocktail al tramonto arriva direttamente in sup
Slurp kids: ti raccontiamo la storia, prepariamo la ricetta?
SantโAndrea e San Spiridione, protettori dei pescatori del lago Trasimeno, si festeggiano rispettivamente il 30 novembre e il 14 dicembre, con grande riverenza religiosa e laica.
Il lago Trasimeno, fin dalla notte dei tempi, รจ abbinato con lโantica arte della pesca: un binomio inscindibile! Infatti, i pescatori che solcano le acque lacustri, con le loro caratteristiche barche, fissano il loro sapiente sguardo in lontananza per scrutare le veritร meteorologiche del cielo e si guardano attorno per capire i venti, la loro forza e direzione, e ancor oggi utilizzano sistemi di pesca ancestrali.
Matteo dallโIsola giร nel XVI secolo, li aveva narrati e cosรฌ ben descritti nella sua Trasimenide che, nei tempi odierni, quando dalla riva del lago li vediamo lanciare in acqua il giacchio o posare i tofi o i martavelli, ci sembra di riviverne gli antichi gesti.
I pescatori del Trasimeno sono una testimonianza unica e portatrice del sapere, degli aneddoti, della custodia della beltร dei luoghi ma anche delle problematiche delle antiche acque del Tarsminass, che vanno ancora maggiormente protette nel segno della tradizione e della salvaguardia di questa antica e preziosa arte della pesca, che andrebbe maggiormente tutelata, conservata e sostenuta.
Una delle tradizioni del Trasimeno รจ appunto la cerimonia religiosa e conviviale che celebrano i pescatori lacustri: San Spiridione รจ quello festeggiato da quelli di San Feliciano, mentre SantโAndrea รจ celebrato da tutti gli altri pescatori del lago e non solo. SantโAndrea, protettore universale dei pescatori, รจ lโApostolo che indicรฒ a Gesรน il bambino che aveva nella cesta i pani e i pesci che poi vennero utilizzati nel miracolo della moltiplicazione, mentre San Spiridione proviene dallโOriente – era nativo dellโIsola di Cipro – e il suo nome significa dono: il Santo protettore prescelto dai pescatori di San Feliciano.
Le celebrazioni dei due Santi sono cerimonie che annoverano grande partecipazione degli addetti ai lavori, autoritร religiose, politiche e civili. Le due ricorrenze rappresentano lโincontro e il vostro inviato lacustre ne ha avuto la piacevole testimonianza diretta: lโamore per il lago, per il proprio lavoro ma anche le preoccupazioni imprescindibili del mestiere e dellโambiente lacuale sono oggetto di costruttivo confronto e speranzoso dibattito tra i tanti intervenuti per trovare le giuste soluzioni da applicare come determinazione alle specifiche esigenze del settore.
La Cooperativa Pescatori del Trasimeno di San Feliciano, con il Presidente Aurelio Cocchini e lโAD Valter Sembolini, e quella denominata Stella del Lago di Panicarola, presieduta da Ivo Bianconi, dapprima hanno celebrato con una Santa Messa il proprio Santo e poi cโรจ stato un dibattito tra i convenuti. In chiusura di ciascuna ricorrenza cโรจ stato un momento conviviale.
Foto di Cooperativa dei Pescatori del Trasimeno
Un sano campanilismo tra le due cooperative testimonia lโamore che questa brava gente di pescatori ha per il proprio lago e per il proprio mestiere, a cui va riconosciuto un gran tributo di stima, gratitudine e solidarietร . Da parte di chi ha il potere decisionale politico e civile, si sperano ulteriori sostegni per il mondo della pesca e per gli operatori economici locali, in aggiunta a quelli numerosi giร fatti, per continuare a proteggere e sviluppare lโaccoglienza lacustre, cosรฌ che i visitatori potranno apprezzare lโeccellenza umbra del Trasimeno e chi, come la comunitร dei pescatori, ne รจ lโelemento prezioso, irrinunciabile, certo e caratterizzante.
Domenica 15 maggio torna la Giorgissima, la gara podistica (con anche una passeggiata non competitiva) sulle rive del lago Trasimeno, in memoria di Giorgia Panciarola, la ragazza di soli 19 anni, tragicamente scomparsa un anno fa in un incidente stradale alle otto del mattino mentre si recava a scuola.
Anche questโanno il ricavato delle iscrizioni, delle donazioni (individuali e degli sponsor) raccolte dal Comitato Amici di Giorgia sarร totalmente devoluto allโistituto Serafico di Assisi.
Lโappuntamento, sia per la gara podistica (11 km) che per la camminata (4,5 km) รจ alle ore 8.30 nellโarea camper di San Feliciano (Magione), con partenza alle ore 9.30. La manifestazione รจ patrocinata dal Comune di Magione e dalla Federazione italiana di atletica leggera.
ยซCi teniamo a ringraziare di cuore tutte le persone che rendono possibile questa seconda edizione della Giorgissima – afferma a nome del Comitato Amici di Giorgia Fabio Panciarola, il papร della ragazza – perchรฉ intorno a questa corsa abbiamo visto crescere tanto amore e tanta passione. Giorgia era una ragazza buona, sempre pronta ad aiutare le persone che hanno bisogno. Lo spirito della Giorgissima รจ il suo spirito e tenerlo vivo per noi รจ motivo di grande gioiaยป.
Unโintervista, realizzata qualche mese fa dal vostro inviato lacustre, a uno dei protagonisti dell’iniziativa Ricostruiamo il Barchetto del Trasimeno, l’imbarcazione storica andata completamente distrutta durante un incendio. La storia รจ lieto fine, tanto che il Barchetto รจ stato – e sarร – il protagonista indiscusso di diverse iniziative.
Barchetto del Trasimeno
Si era da poco conclusa da poco la Festa del Giacchio, la sagra del borgo lacustre di San Feliciano organizzata dalla locale Pro Loco che vede ogni anno l’allegra e nutrita partecipazione di molti paesani e forestieri e ha come indiscusso protagonista il pesce di lago. Il nome della Festa prende origine dall’antica rete conica da pesca, appunto il giacchio, che ancora oggi i pescatori del Trasimeno lanciano in acqua con gesti liturgici che si ripetono incessantemente nella loro storia millenaria.
Durante lโultima serata della festa il vostro inviato lacustre, passeggiando tra i festaioli, รจ arrivato nei pressi del vicino Museo della Pescae del Trasimeno che, sul suo piazzale, ospita una bella barca in legno di recentissima costruzione e dalle forme un po’ particolari, protetta da una tettoia tipica di cannine di lago.
Lรฌ ha incontrato casualmente una persona sconosciuta, con la quale รจ iniziata una piacevole conversazione che, dopo educati convenevoli, ha dato vita a un racconto molto interessante sulla barca esposta.
Il vostro inviato lacustre non ha resistito a fare qualche domanda per approfondire l’appassionata narrazione del gentile ignoto e cosรฌ ha preso avvio questa intervista, che riguarda una recente storia somigliante a una favola di altri tempi, dove i simbolici protagonisti sono rappresentati da un dragone e da quattro chiodi come cavalieri. Qualche riga piรน sotto scopriremo il perchรฉ.
Il misterioso interlocutore si รจ rivelato uno dei protagonisti dell’iniziativa Ricostruiamo il Barchetto del Trasimeno e ci ha descritto come questa sorta di fenice sia risorta dalle sue ceneri grazie all’unione di un’intera comunitร .
Il vecchio Barchetto prima dell’incendio
Da come mi ha detto, lei รจ uno dei promotori dell’iniziativa a favore del rifacimento del Barchetto del Trasimeno: mi dica, com’รจ andata?
Tutto parte con un’avventura intrapresa insieme all’amica Rosanna Milone: un’iniziativa sociale a favore della comunitร di San Feliciano. Il 10 maggio 2017, Giacomo Chiodini, Sindaco di Magione, ci propose di indirizzare i nostri propositi verso un’iniziativa a favore del Barchetto, simbolo della gente del Trasimeno che era andata distrutta in un incendio qualche giorno prima. Con Rosanna ci siamo subito intesi e uscendo dal Comune abbiamo nell’immediato iniziato a progettare e pianificare. In realtร fino al momento dell’incontro, la nostra proposta voleva essere direzionata verso l’acquisto di un defibrillatore cardiaco, ma ne siamo usciti con l’indicazione di una barca storica andata a fuoco da ricostruire.
Cosa avete fatto?
Nel corso di un mese abbiamo realizzato e presentato, il 10 giugno 2017, il Calendario dell’Estate, strumento che ci ha permesso di raccogliere una cifra netta disponibile, per la ricostruzione, di oltre 4.000 euro, ma soprattutto di sensibilizzare la comunitร verso il rifacimento di un simbolo della vita lacustre: le persone ci hanno sempre dimostrato grande solidarietร e affetto. Insieme a Rosanna abbiamo rappresentato una squadra di grande efficienza e questa iniziativa ci ha permesso di fare un’esperienza fantastica per la massiccia e trasversale partecipazione sia delle persone e delle famiglie sia per quella delle associazioni e delle aziende. All’importo raccolto con il calendario si รจ aggiunto il risarcimento assicurativo, e la somma ha permesso di coprire interamente il totale preventivato di spesa per il rifacimento del Barchetto.
Come sono stati impiegati i fondi raccolti?
Esattamente un anno dopo l’infausto incendio, il 5 maggio 2018, รจ partita la ricostruzione del Barchetto, con la presentazione del suo uscio, una specie di zattera che rappresenta la base intorno alla quale prende forma la barca. I lavori, intrapresi dal bravissimo Cristiano Vaselli con l’aiuto dell’esperto Verledo Dolciami, sono avvenuti presso il cantiere nautico Caporalini di San Feliciano e sono stati eseguiti con le tecniche costruttive di una volta, utilizzando le stesse essenze lignee dell’imbarcazione originale.
La ricostruzione del Barchetto del Trasimeno
Chi ha fornito le linee guida del progetto?
La strada da prendere รจ stata decisa dal gruppo di lavoro coordinato dal Comune di Magione, con il suo Assessore alla Cultura Vanni Ruggeri, costituito dalla Lega Navale sezione Trasimeno, dalla Cooperativa Pescatori del Trasimeno, dal Circolo Rematori di San Feliciano, da Sistema Museo, dalla locale Pro Loco, dall’A.R.B.I.T. (Associazione Recupero Barche Interne Tradizionali), dall’Universitร di Perugia con il progetto A.L.L.I. (Atlante Linguistico dei Laghi Italiani), da me e Rosanna, come progetto Trasimeno in Dialogo.
Quando e come si รจ concluso il progetto?
Dopo qualche mese di certosino lavoro, il 15 dicembre 2018, il Barchetto del Trasimeno – presentato in tutta la sua bellezza – รจ stato posizionato nello stesso luogo di quello andato distrutto e consegnato alle comunitร di San Feliciano e del Trasimeno, durante una cerimonia ufficiale avvenuta sul piazzale antistante il Museo della Pesca e del Lago Trasimeno a San Feliciano di Magione. Da qui il rammarico e il profondo dispiacere di non essere stato presente alla cerimonia per un motivo, imprevisto e lontano dalla mia volontร , di carattere puramente personale. Vorrei ricordare che LACEP e Della Ciana Legnami hanno realizzato a proprie spese la copertura di protezione (fino ad allora inesistente) del nuovo Barchetto.
Da lei abbiamo sentito parlare di quattro chiodi e di un dragone. Cosa intende dire?
Il dragone non รจ quello che ci immaginiamo tutti, che vola e sputa fuoco ma, รจ l’asse che unisce le tavole di riempimento del fondo della barca davanti e dietro all’uscio. Nelle vicinanze si trovano i peducci, staffe di legno a forma di L che collegano il fondo della barca con il suo fianco. Nella barca ci sono peducci sia a destra sia a sinistra e, come i dragoni, sono fondamentali per la tenuta e la robustezza dell’imbarcazione. I quattro chiodi sono quelli che avevo raccolto tra le ceneri del precedente barchetto e ho chiesto a Cristiano Vaselli di batterli a forza nella struttura lignea della nuova barca. Quindi nel ricostruito Barchetto del Trasimeno i quattro cavalieri sono stati inseriti nel peduccio centrale della fiancata di sinistra (il lato dove si trova anche la guida del timone e piรน precisamente in basso e sulla sinistra dell’area della cabina), in corrispondenza della sua parte mediana e nell’adiacente dragone.
I quattro chiodi hanno un valore simbolico o un messaggio che ci vuole spiegare?
I quattro chiodi rappresentano altrettanti pensieri che mi hanno costantemente accompagnato in questo progetto: l’incertezza, il sogno/desiderio, la concretezza, l’integrazione. Lโincertezza in quanto, fin dall’inizio, per una serie di motivi, non c’era sicurezza del risultato finale e nulla era scontato. Sogno e desiderio, corrispondono alla volontร di veder navigare nelle acque lacustri il nuovo Barchetto e che lo stesso potesse rappresentare un’attrazione per un turismo responsabile e sostenibile. Concretezza, perchรฉ essa รจ la forza di tradurre intenzioni e idee in fatti e sostanza. Integrazione, infine, perchรฉ essa trova la sua valenza nell’atteggiamento e nel comportamento della popolazione come sostegno e spinta alla realizzazione del progetto, cosรฌ come la positiva e riuscita complementarietร tra pubblico e privato.
Cosa ha voluto dire questa iniziativa per le comunitร di San Feliciano e del Trasimeno?
Questa iniziativa rappresenta una condivisone d’intenti delle comunitร , dove un gioco di squadra ha messo in pratica una delega suggerita da un vento ispiratore presente tra i tanti occhi speranzosi e fieri della gente. Allo stesso modo, porta un messaggio per tutti i giovani volenterosi: Con la convinzione e la forza delle idee e della concretezza, si puรฒ tendere a realizzare i sogni della propria vita… anche senza chiodi e dragoni.
Adesso che il Barchetto del Trasimeno รจ terminato, cosa succede?
Ovviamente dopo il 15 dicembre 2018, con la consegna del nuovo barchetto alle comunitร , posso dire con orgoglio e secondo i patti: ยซIo mi fermo qui!ยป Il Comune di Magione, il Museo di San Feliciano, la Pro Loco, la Cooperativa Pescatori, la Lega Navale sez. Trasimeno e il Circolo Rematori di San Feliciano si occuperanno della custodia, cura, gestione, manutenzione e promozione turistica del nuovo Barchetto del Trasimeno, localmente detto anche Barchino. Sono in progetto e in atto delle iniziative per le quali il Barchetto del Trasimeno sarร presente ad alcuni eventi come simbolo e protagonista di attivitร promozionali e turistiche del territorio lacustre.
Barchetto del Trasimeno terminato
Vuole aggiungere qualcosa?
Vorrei ringraziare di cuore tutti quelli che hanno spinto con fare positivo verso la realizzazione di tutto ciรฒ. Un grazie speciale va alla mia socia d’avventura, l’amica Rosanna Milone, persona fantastica e straordinaria.
C’รจ una frase con cui vorrebbe chiudere questa intervista?
Il Trasimeno, una volta conosciuto, lo amerai per sempre.
Mi scusi, ma qual รจ il suo nome?
Io mi chiamo Tarsminass (n.d.r. sorride), come l’antico nome etrusco del lago Trasimeno. In quel momento improvvisamente presero vita dei meravigliosi fuochi d’artificio che, riflessi e proiettati sulle placide acque del Lago, indicavano la chiusura della Festa del Giacchio di San Feliciano. Lo sguardo fu rapito dalla loro bellezza e quando terminarono mi voltai, ma il mio misterioso interlocutore era scomparso…