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Chi viaggerà avrà bisogno di sicurezza. Gli ospiti cercheranno strutture sicure e vorranno avere garanzie di sentirsi protetti.

Sarà fondamentale, per un’attività, comunicare ai propri ospiti cosa si fa e come si fa a tutelarne la salute, rispettando l’ambiente in cui dovrebbero trascorrere la loro vacanza da sogno. I canali di marketing costituiscono un’ottima opportunità per comunicare la strategia adottata per accogliere gli ospiti nelle migliori condizioni, seguendo le indicazioni e consigli pratici comunicati dall ISS (Istituto Nazionale della Sanità).

Foto di Muriel Plombin Pucci

Considerando il costo di acquisto di macchinari e dispositivi di protezione necessari all’uso corretto di prodotti pericolosi, affidarsi a un’impresa di pulizie e sanificazione professionale, oltre che per fare rete e aiutare la ripresa economica del proprio territorio, risulta essere vantaggioso per garantire un ambiente sano per l’operatore e per i propri ospiti, specie rispetto a soluzioni «Fai da te».

Foto di Muriel Plombin Pucci

Per svolgere il lavoro nelle massime condizioni di sicurezza, le aziende abilitate sono provviste di macchinari e DPI. Usano i prodotti giusti per rispettare materiali, ambiente e persone. Un altro aspetto fondamentale è che forniscono la scheda tecnica di ogni prodotto utilizzato, così da garantire nonché comunicare agli ospiti che la struttura ricettiva stia operando in linea con le normative. In questo particolare periodo si parla principalmente di pulizia mirata post Covid, ma non dovremmo trascurare altri virus o batteri. Un’impresa ha una visione a 360° di metodi più corretti per fare quella pulizia approfondita che l’ospite, giustamente, esige.

Foto di Muriel Plombin Pucci

A livello economico, il corretto codice ATECO dell’impresa rientra nelle agevolazioni per il recupero di un credito d’imposta. Inoltre, imprese di questo tipo offrono pacchetti economicamente vantaggiosi per accordi a medio/lungo termine, in base alla stagione. Ripensare questa strategia non è dunque uno sforzo vano. Le ditte specializzate possono anche offrire un pacchetto zero pensieri o un kit per i tuoi ospiti, nel caso non avessi già provveduto. Possono anche rilasciare, su richiesta della struttura ricettiva, una certificazione dell’intervento fatto, da esibire nei vari ambienti a garanzia del valore e dell’attenzione posta su tali aspetti.

Una nuova puntata alla scoperta del mondo dell’Home Staging in Umbria. Questa volta ci concentriamo su come ottimizzare la qualità della struttura e rendere più agevole l’intervento degli operatori.

Foto di Muriel Plombin Pucci

 

Per catturare l’attenzione del futuro ospite e per offrire un servizio ottimizzato, che sia in termini di comfort, di funzionalità o di sostenibilità, interventi mirati potrebbero aiutare a tutelare la professionalità degli operatori, la loro salute e quella degli ospiti e a migliorare una struttura, migliorando l’uso del proprio tempo e quindi il proprio business. Si può cercare di ottenere il massimo risultato anche con un budget limitato e senza necessità di cambiamenti drastici.

Lasciare spazio all’ospite

Siamo sicuri che tutti i mobili e i complementi presenti siano necessari a raccontare al meglio l’anima di una struttura ricettiva? Senza nulla togliere alla sua identità, alleggerire gli ambienti attraverso una fase di decluttering – ossia di rimozione del superfluo – avrebbe tanti vantaggi. Per superfluo intendiamo tutto quello che impedisce una lettura immediata, fresca e coinvolgente degli spazi. Luce, funzionalità e materiali avranno allora la possibilità di esprimere tutto il loro potenziale emozionale. Quanto sarebbe ottimizzata la pulizia approfondita di ambienti con i soli complementi indispensabili a vivere l’esperienza di una vacanza?

 

Foto di Muriel Plombin Pucci

Scelta dei materiali e dei tessili

Anche una scelta mirata dell’arredamento e dei materiali faciliterà i tempi di pulizia e di manutenzione, quindi un maggior controllo dei costi imposti dall’emergenza. Considerati i tempi ristretti per il cambio ospite, una scelta consapevole garantirebbe una corretta applicazione delle modalità sanitarie che richiede il momento.
Materiali resistenti e di qualità elevata saranno capaci di sopportare le alte temperature e l’utilizzo dei prodotti chimici normati necessari per la sanificazione. Non solo chi pianifica di avviare un’attività ricettiva dovrebbe approcciare questo tema come fonte di efficienza, ma anche chi ha un’attività già avviata.
Senza stravolgere la struttura con interventi irreversibili o troppo onerosi, esistono soluzioni progettuali che nascono da un’attenta analisi dell’offerta esistente con l’obiettivo di cambiare solo laddove è necessario, sempre nell’ottica di attirare l’ospite ideale e offrire un servizio in linea con i nostri tempi.

 

Foto b Muriel Plombin Pucci

La convivenza con l’emergenza sanitaria porta a fare considerazioni importanti sui propri spazi abitativi e su nuove esigenze.

Il settore micro-ricettivo è stato individuato come meta privilegiata dei prossimi viaggiatori. L’Umbria possiede un tale giacimento di strutture che ci fa ben sperare per guardare al futuro con ottimismo.

 

pergolato circondato da boschi

Foto di Muriel Plombin

 

Ognuno può diventare ambasciatore dell’identità della propria Terra e protagonista della sua ri-partenza. Pensiamo una strategia, traendo, da questo periodo talmente inedito, un’opportunità per farsi trovare pronti e per essere scelti al momento giusto.

 

Foto di Muriel Plombin

 

Il viaggiatore non si accontenterà più. Potrebbe non bastare adeguare le strutture ricettive ai nuovi standard in merito a sanificazione e pulizie, poiché da questo punto di vista si potrebbe fare esattamente quello che tutti saranno obbligati a fare per legge. Come differenziarsi, rispondere alle nuove esigenze e allo stesso tempo potenziare le ricchezze, la bellezza e l’accoglienza della nostra Umbria?

 

Camera da letto con fiori

Foto di Muriel Plombin

 

Il contesto nel quale si inseriscono le nostre strutture ricettive è criterio di scelta. Chi meglio di noi umbri, puòraccontare l’esperienza di questo legame tra paesaggio, patrimonio e il nostro modo di vivere?
Prendiamci il tempo, magari in un periodo di non-prenotazione, per scattare il racconto emozionale di vivere questi spazi di transizione.

 

Foto di Muriel Plombin

 

È arrivato il momento di comunicare al meglio la cura che dedichiamo alla valorizzazione degli spazi esclusivi all’aperto, che siano destinati a zone pranzo, spazi giochi o angoli relax. Inoltre, con l’esplosione dello smart working, assistiamo alla nascita di un turismo misto, non più esclusivamente legato al piacere. Adattare la propria struttura, attrezzare un angolo o uno spazio dedicato allo smart working diventa una necessità per offrire un soggiorno confortevole a chi deve lavorare con serenità anche in vacanza.

 

Giardino con sdraio

Foto di Muriel Plombin

 

Chi cerca casa – che sia per una notte, una vacanza o, perché no, per tutta la vita – potrebbe essere sensibile a questi aspetti fondamentali nati dall’emergenza. Con questa nuova rubrica, Home Staging – Umbria da Valorizzare, cercheremo proprio di capire come rendere appetibile questo enorme patrimonio che ci circonda.

Noi lo sapevamo già e lo avevamo detto in un articolo del 27 aprile scorso, Umbria, un’occasione che non puoi perdere a cura di Ugo Mancusi.

lago Trasimeno_ tramonto

Trasimeno-foto by Brusconi

 

Sapevamo che l’Umbria è il luogo adatto da cui ripartire, la meta turistica che meglio sa offrire tranquillità, benessere, quel turismo lento e sostenibile, lontano dalle masse, che oggi rappresenta l’unica possibilità per una ripartenza in sicurezza. Non un ripiego, badate, bensì una meravigliosa opportunità per scoprire o riscoprire un nuovo modo di concepire la vacanza, fra arte, natura, spiritualità e buon cibo.

Noi lo sapevamo ma ora sembra che l’abbiano scoperto anche gli inglesi, tanto che in un articolo del britannico The Telegraph del 30 aprile scorso, il giornalista Andy Lynes racconta di un suo viaggio nella nostra regione insieme alla chef Masha Rener di origini umbre, e del piacevole stupore con cui ha scoperto che la nostra Norcina meriterebbe di diritto l’attenzione dei globetrotter al pari della più celebre Fiorentina. Per troppo tempo messa in ombra dalla “cugina” Toscana, l’Umbria ha ora l’opportunità di mettere in mostra le sue peculiarità uniche che la rendono ancora genuina, autentica e per questo ambita.

Starà a noi, alle nostre Istituzioni, agli operatori del turismo, a chi si occupa di comunicazione, saper cogliere questa opportunità, trarre da un fatto drammatico quale è stato ed è tuttora purtroppo questa terribile emergenza, una possibilità di rialzarci ripartendo dal nostro territorio e dalla tenacia che ci contraddistingue.