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Tutto pronto per La Congiura al Castello, lo spettacolo multisensoriale che, da stasera 19 luglio fino al 23 e poi, ancora, dal 26 al 30 luglio, porterà lo spettatore a rivivere gli eventi passati alla storia come la Congiura di Magione, ordita dal Cardinale Orsini ai danni di Cesare Borgia. L’evento, organizzato dal CRAL Domenico Cancelloni, è ospitato nel Castello di Magione (PG), location d’eccellenza capace di restituire sensazioni e atmosfere inedite.

Nelle stesse sale in cui l’ordito dei congiurati prese forma, lo spettatore potrà rivivere, gustare e ammirare un’esperienza a tutto tondo: rivivere il complotto del 1502 attraverso lo spettacolo itinerante della Compagnia Teatrale Magionese diretta da Giampiero Frondini; gustare i piatti elaborati dallo chef Paolo Trippini, ispirati all’arte della caccia e alle erbe spontanee del territorio umbro; ammirare la mostra d’arte di Giorgio Lupattelli, L’altra congiura, in cui i personaggi della vicenda offrono lo spunto per raccontare le loro origini e il loro territorio.

LA VICENDA

«Avvedutisi li Orsini, tardi, che la grandezza del Duca e della Chiesa era la loro ruina, feciono una dieta alla Magione, nel Perugino». Così narra Niccolò Machiavelli nella sua celebre opera, Il Principe: tra il gennaio del 1500 e l’estate del 1502 Cesare Borgia si era infatti impossessato dell’intera Romagna e di parte delle Marche. Lui e suo padre, Alessandro VI, avevano dunque conquistato l’egemonia sui territori ecclesiastici. La famiglia Orsini tentò di opporsi a quello che sembrava un destino ineluttabile, tramando con alcuni dei signori dell’Italia centrale che furono convocati proprio nel castello di Magione.

RIVIVI

Giampiero Frondini, con i suoi sessant’anni di esperienza e il grande merito di aver fondato la compagnia teatrale professionista più antica della regione, restituirà al pubblico un avvincente connubio tra storia e fiction. Gli attori ricreeranno, nelle suggestive sale del Castello, quei momenti drammatici sospesi fra realtà e finzione, coinvolgendo gli spettatori in un immersivo percorso multisensoriale.è

 

GUSTA

Paolo Trippini, segnalato dalla Guida Michelin e Ambasciatore del Gusto Italiano, si è immerso nell’atmosfera del tempo per rielaborare alcuni ingredienti tipici, capaci di esprimere l’essenza autentica dell’Umbria. In un menu ispirato all’arte della caccia, la selvaggina regna sovrana, sposandosi con le erbe spontanee del territorio selezionate da Luciano Loschi, presidente dell’Accademia Italiana Piante Spontanee. Il risultato è un connubio inedito capace di richiamare l’atmosfera e le suggestioni del passato.

AMMIRA

Partendo dagli scatti dei vari personaggi protagonisti della rievocazione storica, Giorgio Lupattelli, ne L’altra congiura, ha realizzato 16 tavole in pittura digitale, capaci di rappresentare l’incastro tra i vari piani spazio-temporali su cui è articolato lo spettacolo e di creare un mondo onirico e surreale, in cui tutti i personaggi sono inscenati in luoghi-non luoghi arricchiti da elementi prelevati dalla storia dell’arte contemporanea e dall’iconografia propria dell’artista.

IL MENU

I tesori dello scrigno: Fagottini di breasola di cervo e miniburger di selvaggina

Come un nido nel bosco: Il Nido del Colombaccio (nido di erbe cotte – spinacini selvatici, amaranto e altre erbe spontanee della stagione estiva – con pâté di colombaccio e di daino, crostini di grano saraceno, uova di quaglia e tartufo)

Capriolo coronato: Farrotto alle erbe di bosco (portulaca e aglio orsino) e ragù bianco di capriolo
Fette di limone caramellato

Il boccone del Cardinale: Medaglione di Cinghiale con «piselli fricti in carne salata» e cipolle rosse in agrodolce

Nobiltà a banchetto: Frolla di segale con mousse ai frutti di bosco e crema allo zafferano

 

Tutto pronto per l’edizione 2022 de La Congiura al Castello, lo spettacolo multisensoriale che, dal 19 luglio fino al 23 e poi, ancora, dal 26 al 30, porterà lo spettatore a rivivere gli eventi passati alla storia come la Congiura di Magione, ordita dal Cardinale Orsini ai danni di Cesare Borgia. L’evento, organizzato dal CRAL Domenico Cancelloni, è ospitato nel Castello di Magione (PG), location d’eccellenza capace di restituire sensazioni e atmosfere inedite.

Nelle stesse sale in cui l’ordito dei congiurati prese forma, lo spettatore potrà rivivere, gustare e ammirare un’esperienza a tutto tondo: rivivere il complotto del 1502 attraverso lo spettacolo itinerante della Compagnia Teatrale Magionese diretta da Giampiero Frondini; gustare i piatti elaborati dallo chef Paolo Trippini, ispirati all’arte della caccia e alle erbe spontanee del territorio umbro; ammirare la mostra d’arte di Giorgio Lupattelli, L’altra congiura, in cui i personaggi della vicenda offrono lo spunto per raccontare le loro origini e il loro territorio.


Per info e biglietti: www.congiura.it

 

Saranno gli show-cooking di antiche ricette medievali dello chef Giovanni da Montemalbe e la competizione a colpi di cortometraggi fra i Magnifici Rioni a dare più sapore alla sesta edizione di Perugia 1416.

E poi: la premiazione della Golosa disfida, il concorso gastronomico organizzato in collaborazione con l’Università dei sapori; la mostra fotografica Altera Effigies, con la terza edizione dei simpatici scatti dietro le quinte che immortalano i rionali in costume, insieme ad alcuni abiti della rievocazione esposti, con la novità che i proventi della vendita delle immagini saranno devoluti in beneficenza per la cura di una malattia rara; la mostra sarà l’occasione di un viaggio in anteprima nella nuova sede dell’Associazione, visibile su appuntamento oppure online; non mancano il Medioevo per i bambini, con racconti medievali dell’attore cantastorie Mirko Revoyera, e le note del concerto di musica medievale de I Trobadores. E la solenne consegna delle chiavi della città a Braccio Fortebracci, nella splendida cornice della Sala dei Notari di Palazzo dei Priori, fruibile a posti contingentati. Tutto in attesa di vedere la seconda parte della docu-fiction dedicata al condottiero da Montone.

 

 

È un programma variegato quello messo in piedi dall’Associazione Perugia 1416 per le giornate dal 4 al 6 giugno, rimodulato per il secondo anno nella formula #medievalWeb a causa del Covid-19, tra iniziative in presenza e altre fruibili online. È stato presentato alla Sala dei Notari dalla presidente dell’associazione, Teresa Severini, insieme all’assessore alla Cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varasano, della vice presidente del consiglio comunale Roberta Ricci (delegata a Perugia 1416) e dal coordinatore artistico dell’edizione, Stefano Venarucci.

Realizzato con la partecipazione sempre attiva dei Rionali, così del Consiglio direttivo, riunitosi con grande costanza nell’ultimo anno – sempre da remoto – per riuscire, comunque, a fare da collante in un anno così difficile, e portare avanti un lavoro certosino utile a valorizzare i Rioni.

Animati dal successo della docu-fiction Braccio 3.0, con grande lavoro di ricerca e di nuovo con la presenza del medievista Tommaso di Carpegna, i lavori di produzione di Braccio 3.0 vol.2 sono partiti, ma, impediti anch’essi dalle misure restrittive, saranno terminati in estate.

“Le iniziative, tra reale e virtuale – ha spiegato Teresa Severini – si basano essenzialmente su lavori che hanno tenuto viva, per quanto possibile, l’unione tra i Rionali. Cosa non facile quando mancano le occasioni di socialità, le riunioni, le taverne, il guardarsi negli occhi, le elezioni delle prime dame, andare a braccetto o discutere per le sfide. Perciò, consideriamo che il #medievalWeb sia, ancora una volta, soluzione transitoria ma di soddisfazione, verso il ritorno alla normalità per una settima edizione. Del resto lo stesso drappo, disegnato dalla studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Perugia Agnese Pierotti – ha poi evidenziato la presidente – ha questo significato di speranza. Ci sarà anche il momento della rievocazione storica, ma il Palio, così come lo scorso anno, non sarà disputato: i Rionali hanno deciso, di comune accordo, di non organizzare i giochi di sfida, neppure a porte chiuse, né rimandandoli a settembre, e nemmeno il corteo o la rappresentazione in tableau vivant della scorsa edizione sulle scale del Palazzo dei Priori, vista la coincidenza della data con il Corpus Domini. Una scelta che ha portato, di comune accordo, alla decisione di donarlo, come nel 2020: quest’anno, invece che alla Città di Perugia, sarà dato ad un altro destinatario, che sarà svelato domenica 6 quando ci si ritroverà all’interno della Sala dei Notari. Sarà quindi fatto in modo simbolico, ma con significato di vicinanza per le difficoltà create dal perdurare della pandemia”.

L’assessore alla Cultura, Leonardo Varasano, ha tenuto a sottolineare alcuni elementi caratteristici di Perugia 1416, come la partecipazione dei rioni, che si rinnova ogni anno e i contenuti, ricchi e rilevanti. “Merito dei rioni è quello -ha detto Varasano- di aver tenuto insieme il progetto, in questo modo favorendo la coesione della città stessa, con passione e impegno ammirevoli, nonostante le incertezze.” Rispetto ai contenuti, quindi Varasano ha tenuto ad evidenziare come la docu-fiction di Perugia 1416 sia stata uno straordinario strumento di promozione e attrazione per la nostra città. Ha suggerito che anche in futuro, quando si potrà tornare in presenza, alcune “perle” possano restare comunque online per raggiungere un pubblico più ampio, “per fare – ha concluso – di Perugia 1416 un palcoscenico per la città, ancora più bella quando è animata dai rioni”. “Dietro Perugia 1416 – ha aggiunto Roberta Ricci, consigliera comunale delegata alla manifestazione – c’è un lavoro di tutto l’anno, che peraltro non si limita alla rievocazione stessa, come ha dimostrato l’emergenza sanitaria ed economica che tuttora stiamo vivendo. Perugia 1416, infatti, in questo periodo ha lavorato molto per essere vicina e offrire supporto alle persone più fragili come gli anziani, con diverse attività, realizzate dai rionali con grande passione e impegno. Per questo -ha concluso – è importante sostenere la manifestazione, strumento di coesione e di socialità.”

 

 

Un’edizione alternativa, anche quella del 2021, che ha portato a vivere esperienze diverse. “Si è lavorato molto anche a distanza con le nuove tecnologie, ma lo spirito è rimasto sempre lo stesso – ha commentato Venarucci -. C’è tanto coinvolgimento nella registrazione dei racconti, i rionali stanno affrontando un’arte nuova che nello stesso tempo li fa divertire moltissimo. È più complesso, c’è tanto lavoro, anche di dettaglio, ma c’è un ottimo riscontro. Questa svolta digitale è una grande occasione per farci conoscere, per ampliare il respiro, la manifestazione e i campi di studio”.
Il programma non si concluderà con la tre giorni, quattro con la preview. Con un trailer è stata annunciata appunto anche l’edizione numero due della docu-fiction Braccio 3.0, che uscirà a settembre.

L’iniziativa si avvale del contributo del Comune di Perugia, della Fondazione Cassa di Risparmio, e del sostegno di Rocco Ragni, Tiziano Sordini, Becchetti Spa. A questi, auspicabilmente si aggiungeranno Ministero, Regione Umbria e Camera di Commercio di Perugia, e probabilmente ancora qualche privato, in vista della uscita della docu-fiction.

Il programma completo è consultabile su www.perugia1416.com e sui social di Perugia1416 (Facebook, Instagram e YouTube).

«Avvedutisi li Orsini, tardi, che la grandezza del Duca e della Chiesia era la loro ruina, feciono una dieta alla Magione, nel perugino». Così narrava Niccolò Machiavelli.

Mercoledì 18 luglio inizia l’edizione 2018 de La congiura al Castello, la suggestiva rievocazione di un evento storico intrigante e sanguinoso: l’annientamento sul nascere della cospirazione che nell’autunno del 1502 fu ordita ai danni di Cesare Borgia da parte di alcuni nobili dell’Italia centrale.
L’evento si svilupperà in modo originale e coinvolgente all’interno delle stanze del Castello dei Cavalieri di Malta, alcune appositamente aperte al pubblico per l’occasione. Si tratta di un’iniziativa riportata in auge dal Cral Domenico Cancelloni, che ha colto in questo evento l’opportunità di valorizzare un intero territorio, coniando per l’occasione il motto Rivivi, gusta e ammira, esortazione che prelude a un’esperienza totalizzante e immersiva.

Locandina, grafica digitale di Giorgio Lupattelli

Rivivi, gusta e ammira

Rivivi perché la congiura verrà ricostruita dalla Compagnia teatrale magionese, con la regia di Giampiero Frondini e la direzione artistica di Giorgio Lupattelli. Gli attori ricreeranno nelle suggestive sale del meraviglioso Castello di Magione, quei momenti drammatici in uno spartiacque suggestivo sospeso fra realtà e finzione, coinvolgendo gli spettatori in un intenso percorso esperienziale.
Gusta perché l’esperienza coinvolgerà tutti i sensi: pensata per accontentare anche i palati più raffinati, proporrà infatti cene basate su pietanze dell’epoca, riscoperte e rivisitate da Archeofood.
Ammira perché l’occhio sarà catturato da scene suggestive, impreziosite dai quadri in grafica digitale dell’artista Giorgio Lupattelli.

Il regista Giampiero Frondini, grafica digitale di Giorgio Lupattelli

La presentazione

Durante la conferenza stampa tenutasi giovedì 5 luglio presso la sala Fiume di Palazzo Donini alla presenza della presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, del sindaco di Perugia, Andrea Romizi, del sindaco di Magione, Giacomo Chiodini, dell’assessore alla Cultura del Comune di Magione, Vanni Ruggeri e di Marino Marini di Archeofood, Fabio Cancelloni ha sottolineato come iniziative di questo tipo siano fondamentali per richiamare turisti e coalizzare gli abitanti di un territorio che: «Quest’anno ha cominciato a volare. Abbiamo» sottolinea il presidente di Cancelloni Food Service «un patrimonio enogastronomico che fa muovere persone da tutto il mondo e abbiamo iniziato a richiamare grandi network internazionali».
Insomma, è proprio il caso di dire che gli ingredienti ci sono tutti: storia, arte, enogastronomia e, non da ultimo, amore per un territorio che merita di essere promosso e valorizzato con cura, attenzione ai dettagli e voglia di sperimentare, con lo sguardo orientato al futuro ma sempre ancorati alle nostre radici.

 

 


Per maggiori informazioni: http://www.congiura.it