ยซScrivo da quando ero piccola e in alcuni momenti mi ha salvato la vita. La scrittura รจ stata una vera medicinaยป.
Sara Allegrini, classe 1978, si definisce una tipica umbra, chiusa inizialmente ma poi accogliente. Durante lโintervista lโho trovata simpatica e amichevole fin da subito. Sarร che tra umbre ci si capisce al volo. Sara รจ unโinsegnante e una scrittrice: nel 2014 ha pubblicato La ragazza in bottiglia (PCE) e nel 2018 con il suo secondo libro Mina sul davanzale (Itaca) รจ stata finalista al Bancarellino e ha vinto il Premio Selezione. Poco piรน di un mese fa invece si รจ portata a casa il Premio Orbil โ assegnato da librai indipendenti โ nella categoria Young Adult con il romanzo La rete, storia di tre ragazzi che si ritrovano in un bosco senza cibo, senza acqua e senza cellulare per chiedere aiuto.

Sara Allegrini
Sara, qual รจ il suo legame con lโUmbria?
Sono unโumbra D.O.C. e ho tutte le caratteristiche tipiche: chiusa allโinizio ma poi accogliente. Amo Perugia, per me รจ un gioiello. Questa regione รจ un posto meraviglioso per vivere e soprattutto รจ a misura mia.
ร unโinsegnante che fa la scrittrice o viceversa?
Sono i due lavori che ho sempre voluto fare ma se dovessi scegliere, sceglierei di fare lโinsegnante. Mi piace il contatto diretto con i ragazzi, anche se poi con i miei libri riesco a raggiungerne di piรน.
Quando ha deciso diย diventare scrittrice?
Scrivo da quando ero piccola, giร dalla scuola media, tutti perรฒ mi scoraggiavano โ professori, genitori โ allora io mi sono intestardita e ho continuato. Il primo libro, La ragazza in bottiglia, รจ stato pubblicato da una casa editrice senza sapere chi fossi: รจ una roba abbastanza strana. Poi piano piano sono cresciuta fino ad arrivare alla Mondadori. Con il secondo libro Mina sul davanzale sono stata finalista del Bancarellino, una cosa che proprio non mi aspettavo.
Il mese scorso ha vinto il Premio Orbil, nella categoria Young Adult, col suo romanzo La rete (Mondadori): quanto รจ stato importante?
ร stato un super riconoscimento e non mi aspettavo assolutamente di vincere: ero una pivellina tra mostri sacri. La notizia mi รจ arrivata in piena quarantena e in un periodo personale non facile, per questo non ho granchรฉ esultato come avrei dovuto, perรฒ รจ stato un bellissimo riconoscimento. Ne sono orgogliosa.
Da dove arriva lโispirazione per raccontare una storia?
Le prime storie sono nate dallโurgenza: ho avuto dei lutti dolorosissimi e se non avessi scritto sarei morta, scrivere รจ stata una medicina. Gli altri due libri sono stati ispirati da alcuni alunni a cui insegnavo in una scuola abbastanza difficile. I ragazzi si sono riconosciuti nei personaggi e anche i genitori hanno ritrovato i loro figli: questo spero li abbia fatti sentire meno soli.
Perchรฉ racconta storie di giovani per i giovani?
Perchรฉ i ragazzi sono un pubblico decisamente critico e questo mi piace, in piรน non ho ancora superato i traumi della mia adolescenza (ride). Ricordo perfettamente come ci si sente a quellโetร e quali sono le emozioni che si provano.
Visto che la racconta e la vive grazie al suo ruolo di insegnante: che pensa della generazione Z?ย
ร una generazione un poโ sfortunata, perchรฉ non puรฒ vedere il mondo senza telefoni, rispetto ai nati nelle generazioni precedenti e non hanno gli strumenti che servono per selezionare il fiume di notizie che gli arrivano. Perรฒ quando sono stimolati e devono usare la fantasia per raccontare e scrivere vengono fuori dei giovani che non sono poi cosรฌ distanti dalle altre generazioni.
Dei suoi tre libri, a quale รจ piรน legata? O, come i figli, รจ difficile scegliere?
Mi piace questa domanda (ride). Devo dire che non posso scegliere, perchรฉ ogni libro รจ legato a un momento della mia vita.
LโItalia sappiamo che รจ un paese che legge poco: secondo lei perchรฉ?
Le famiglie con bambini piccoli leggono tanto, poi quando crescono cโรจ un calo. Va detto che รจ difficile trovare bei libri. Gli stessi insegnanti leggono poco e per questo non trasmettano la passione ai loro alunni. Basta consigliare le giuste letture e indirizzare i ragazzi verso bei libri, che poi si appassionano: gli servono solo dei consigli. Ci vuole la febbre del libro, รจ impareggiabile vivere con la fantasia, affezionarsi ai personaggiโฆ
Se dovesse raccontare lโUmbria, come descriverebbe la sua essenza?
Una delle storie che sto scrivendo รจ ambientata in Umbria, nel paesino di cui รจ originario mio padre: Lisciano Niccone. Di quel luogo mi ricordo le sensazioni, lโodore della terra bagnata, la caccia alle lumache, le more colte e mangiate. ร la mia infanzia, fatta di odori e rumori, che sto cercando di trasportare nelle pagine.
Ha in cantiere un nuovo romanzo?
Sto lavorando a tante cose contemporaneamente: alcune sono finite e devo solo trovare chi puรฒ pubblicarle, altre si sono fermate a causa della didattica a distanza e del fare la mamma a tempo pieno. Fatico a trovare dei momenti di tranquillitร , ma va bene cosรฌ.
Come descriverebbe lโUmbria in tre parole?
Verde, antica, profumata.
La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regioneโฆ
I campi.