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In arrivo il quarto fine settimana della XXVI edizione diย Frantoi Aperti in Umbria.

A celebrare lโ€™arrivo dellโ€™olio nuovo da venerdรฌ 17 fino a domenica 19 novembre i borghi e le cittร  di: Amelia (Tr) con Amerinolio; Arrone (Tr) con โ€œAmor dโ€™Olioโ€; Assisi (Pg) con le passeggiate di UNTO nei castelli e nel territorio; Campello sul Clitunno con la โ€œFesta dei Frantoi e dei Castelliโ€ che animerร  la Piazza della Bianca domenica 19 novembre; e Spello (Pg) con โ€œL’Oro di Spello – Festa dell’olivo e Sagra della Bruschettaโ€.

In ogni borgo e in ogni cittร  dโ€™arte che fa parte del circuito di Frantoi Aperti in Umbria, si terranno degustazioni guidate diย olio extravergine d’oliva curate da esperti assaggiatori, momenti musicali tra gli ulivi e nei centri storici ed un servizio navetta di collegamento tra il centro storico del comune aderente e i frantoi del comune stesso.

 

 

Queste le iniziative da segnalare per il quarto weekend di Frantoi Aperti in Umbria:

Giร  da venerdรฌ sera (17 novembre) sarร  possibile partecipare alle cene oleocentriche dagli โ€œUmbrian #EVOOAmbassador – Testimoni di oli uniciโ€ che proporranno menรน di terra e di lago in abbinamento con gli oli e.v.o. di qualitร  dei produttori aderenti a Frantoi Aperti 2023. Venerdรฌ 17 novembre sono due le cene oleocentriche in programma: a Torgiano (Pg) presso il Ristorante Quattro Sensi โ€“ Borgo Brufa e ad Orvieto (Tr) presso il Ristorante Vis a Vis che proporrร  un menรน completamente vegetale in cui ad essere protagonisti saranno gli oli monocultivar e i blend del Frantoio Cecci di Castel Viscardo (Tr). Una collaborazione quella tra il Frantoio Cecci e lo chef Emanuele Rengo del Ristorante Vis a Vis che si ripeterร  anche domenica 19 novembre quando si terrร  al Frantoio Cecci il โ€œPranzo Oleocentrico in Frantoioโ€ accompagnato dalla musica dal vivo di Andrea Gioia e dalla visita del frantoio con degustazione degli oli.

Due saranno gli appuntamenti di trekking tra gli ulivi con esperienze musicali e di arte contemporanea entrambe in programma domenica 19 novembre ad Arrone e a Campello sul Clitunno.

Ad Arrone la partenza del trekking รจ alle ore 9.30 da piazza Garibaldi per salire, attraverso un antico sentiero, al monte di Arrone e arrivare al balcone naturale che si affaccia sulla fascia olivata della Valnerina. Ridiscendendo tra i boschi e gli oliveti del versante orientale si farร  sosta al Frantoio Bartolini, dove si assaggerร  l’olio nuovo. Durante il trekking si visiterร  la Chiesa di San Giovanni Battista dove in occasione di #Chiaveumbra2023 | In Naturaย | Sperimentazioni artistiche nel paesaggio olivato, sarร  possibile vedere lโ€™installazione artistica di Chiara Fantaccione una โ€œcleptomane dellโ€™arteโ€ che usa i materiali piรน diversi, prelevati da ambiti del tutto inattesi, riassemblandoli in conformazioni singolari. Le sue opere sono spesso opere-ambienti con una forte connotazione site-specific in cui non di rado mette in dialogo organico e artificiale

Sempre nella giornata di domenica 19 novembre, a Campello sul Clitunno รจ invece in programma un doppio appuntamento outdoor con la Pedalata tra i castelli della Fascia olivata, a cura di Fiab e YouMobility; ed il trekking ad anello alla scoperta di olivi secolari lungo la Fascia Olivata Assisi-Spoleto riconosciuta dalla FAO quale โ€œPatrimonio agricolo di importanza mondialeโ€. Lungo il cammino lโ€™artista Jessica Moroni in occasione di #Chiaveumbra2023, narrerร  il suo lavoro visibile in alcuni saggi presso gli olivi secolari che si incontrano lungo il percorso. La passeggiata sarร  inoltre lโ€™occasione per una sosta dโ€™ascolto del concerto della rassegna musicale โ€œSuoni dagli Olivi Secolariโ€ con lโ€™esibizione di โ€œMusica Mutaโ€ con Michele Rosati e Rachele Fogu, un duo di virtuosissimi chitarristi classici che spazia dal Jazz alla musica popolare latina ed internazionale. Al termine del percorso poi la possibilitร  di degustare lโ€™olio appena franto.

 

 

 

Tre sono poi gli appuntamenti con gli โ€œAssaggi di Storie. Degustazioni di Oli e di prodotti uniciโ€. Il primo, sabato 18 novembre, a Spello presso la Taverna Costantino Imperatore alle ore 17.00, dove la degustazione sarร  guidata da Claudio Baccarelli. A seguire domenica 19 novembre ad Arrone alle ore 11.00 la degustazione di olii della Valnerina sarร  guidata da Giulio Scatolini, mentre a Campello sul Clitunno la degustazione guidata da Emanuela De Stefanis, componente del Panel della Dop Umbria, si terrร  alle ore 16.00, presso Villa Negri Arnoldi e lโ€™Olio e.v.o. di qualitร  dei produttori del territorio sarร  abbinato al pregiatissimo tartufo locale.

Prosegue poi, domenica 19 novembre, lโ€™appuntamento con il nuovo spin-off di Frantoi Aperti in Umbria, dedicato a bambini e famiglie, dal titolo โ€œTrekking e Fiabe tra gli uliviโ€. La CamminAttrice Loretta Bonamente accompagnerร  i bambini (dai 5 ai 12 anni) e i loro genitori in una passeggiata lungo il sentiero dellโ€™acquedotto Romano, coinvolgendoli nel racconto di storie sugli alberi, gli olivi e l’olio. La partenza รจ alle ore 9.30 ed al termine della passeggiata รจ prevista una merenda degustazione di Olio e.v.o. appena franto.

Frantoi Aperti in Umbria รจ un evento promosso dallโ€™Associazione Strada dellโ€™olio e.v.o. Dop Umbria,ย che si avvale di Add Comunicazione ed Eventi, agenzia specializzata nella comunicazione e promozione dellโ€™Olio e dellโ€™oleoturismo, in collaborazione con laย Regione Umbria e con tutti gli attori del comparto olivicolo umbro.ย Si avvale inoltre del sostegno di alcune aziende aventi le radici nel territorio, fra queste, Vuscom, societร  del Gruppo Valle Umbra Servizi, Guido srl, Diva International S.r.l.,ย Tartufi Fortunati Stocchi srl, del partner tecnico Officialย Greenย Carrierย Trenitalia. Da evidenziare anche il sostegno di Crรฉdit Agricole Italia, primario istituto di riferimento per il settore agricolo.

 


Per maggiori informazioni su Frantoi Aperti:
info@stradaoliodopumbria.itwww.frantoiaperti.net

ยซIl (vero) paesaggio รจ esteso e armonioso, tranquillo, colorato, grande, variato e bello. รˆ un fenomeno principalmente estetico, piรน vicino allโ€™occhio che alla ragione, piรน apparentato al cuore, allโ€™anima, alla sensibilitร  e alle sue disposizioni che allo spirito e allโ€™intelletto, piรน vicino al principio femminile che a quello maschile. Il vero paesaggio รจ il risultato di un divenire, qualche cosa di organico e vivente. Ci รจ piรน familiare che estraneo, ma piรน distante che vicino, manifesta piรน nostalgia che presenza; ci eleva al di sopra del quotidiano e confina con la poesia. Ma anche se ci rimanda allโ€™illimitato, allโ€™infinito, il paesaggio materno offre sempre allโ€™uomo anche la patria, il calore e il riparo. รˆ un tesoro del passato, della storia, della cultura e della tradizione, della pace e della libertร , della felicitร  e dellโ€™amore, del riposo in campagna, della solitudine e della salute ritrovata in rapporto alla frenesia del quotidiano e ai rumori della cittร ; deve essere attraversato e vissuto a piedi, non rivelerร  il suo segreto al turista o allโ€™intelletto nudo.ยป (Gerhardt Hard)[1]

Associazione Nazionaleย Cittร  dellโ€™Olio

Foto di Bernardino Sperandio, Sindaco di Trevi

 

Considerato daย Simmelย come ยซunโ€™opera dโ€™arteย in statuย nascendiยป,[2] il paesaggio esiste sulla base di tre condizioniย sineย qua non:ย non puรฒ realizzarsiย senza unย soggetto, senza laย natura, e senza ilย contattoย tra i primi due. La relazione, in particolar modo, si esprime attraverso i segni, le costruzioni create dallโ€™uomo sul territorio e poi attraverso lโ€™agricoltura,[3] cartina tornasole della felicitร  di tale unione.ย Ma la relazione puรฒ essere anche quella data dalย visitatoreย che,ย con il suo sguardo curioso,ย caratterizza una zona,ย legandone i tratti significativi con il concetto di tipicitร .ย 

La pianta della civiltร 

Traย Spoletoย eย Assisi, doveย milioni diย oliviย si susseguono per circaย trentacinque chilometri,ย questa duplice tipologia di relazione trova la sua forma piรน alta.ย Nellaย Fascia Olivata, tesa a settecento metri dโ€™altitudine, la storia dellโ€™olivicoltura inizia infatti molto tempo fa. Lโ€™olivo รจ, perย Fernandย Braudel, laย ยซpianta della civiltร ยป, perchรฉ delimita lo spazio del Mediterraneo antico;ย lโ€™olio era utilizzato come condimento, per i riti religiosi, ma anche nella farmacopea e per lโ€™illuminazione. Nellโ€™Editto diย Rotariย (643 d.C.), invece, per chi avesse abbattuto un olivo spettava una pena di tre volte superiore rispetto a quella comminata a chi avesse abbattuto un qualsiasi altro albero da frutto. Infine, secondo Castor Durante daย Gualdoย Tadinoย (1586), qualche oliva a fine pasto favoriva la digestione.[4]
Ma senza spendere troppo tempo tra i libri, basta fare una visita aย Bovara, nei pressi di Trevi, e ammirare il retaggio di tale tradizione con i propri occhi. Il maestosoย Olivo di Santโ€™Emiliano, con i suoiย nove metri di circonferenza e cinque di altezza,ย รจ un esemplareย vecchio di benย diciassette secoli. Tralasciando per un attimo la storia della decapitazione di Santโ€™Emiliano,ย Vescovo di Treviย โ€“legato, almeno secondo un codice del IX secolo, alla pianta e poi decapitato โ€“ gli studi hanno infatti dimostrato che si tratta di unย genotipo particolare, molto resistente che, come tutti i suoi simili, dopo i primi ottocento anni di vita ha visto la parte interna del suo fusto marcire e le parti esterne dividersi, ruotando in senso antiorario.[5]

Un paesaggio unico

Gli olivicoltori sanno che queste zone dellโ€™Umbria, infatti, richiedono una cultivar piuttosto resistente, capace di aggrapparsi a terreni asciutti, poco adatti a mantenere lโ€™umiditร .ย Ilย Muraioloย รจ stato dunque designato come la pianta ideale perย scongiurare ilย rischio idrogeologicoย della zona e, al tempo stesso, per donare quellโ€™olioย tipicoย dal saporeย piccante e amaro, ingentilito da note diย erbe aromatiche.[6]
La sua coltivazione ha altresรฌ modificato il territorio, rimodellandolo, formando una fascia continua verso lโ€™alto a spese del bosco. Lโ€™ha caratterizzatoย conย ciglioni, lunette e terrazzamenti, rendendoloย riconoscibile al punto da permetterne lโ€™iscrizione nel catalogo deiย Paesaggi Rurali Storici, insieme agli Altopianiย plestini, i campi di Farro diย Monteleoneย di Spoleto, le colline diย Montefalco, la rupe di Orvieto, il Poggio di Baschi e i Piani diย Castelluccioย di Norcia.[7]
Obiettivo che segue lโ€™iscrizione allโ€™Associazione Nazionaleย Cittร  dellโ€™Olioย โ€“ cheย riunisce tutti iย Comuni, le Province, le Camere di Commercio e i GAL che producono seguendo dei valori ambientali, storici, culturali o incentrati sulle DOP โ€“ e prelude al riconoscimento della zona comeย Paesaggio Alimentare FAOย (sarebbe il primo in Europa) e poi comeย sito UNESCO.ย ย 
Il pericolo maggiore in cui il paesaggio puรฒ incorrere โ€“ non venireย iscritto nella memoria collettivaย edย nonย essere quindi riconosciuto come caratteristico di una determinata zona del Pianeta โ€“ รจย dunque scongiurato: non cโ€™รจ persona, sia essa nata in quel luogo o proveniente da lontano,ย che possa prescindere ora la Fascia Olivata dalle cittร  di Assisi, Spello, Foligno, Trevi,ย Campelloย sulย Clitunnoย e Spoleto.ย ย 

 

arte

Foto di Bernardino Sperandio, Sindaco di Trevi

Garanzie

Lโ€™obiettivo non รจย tuttaviaย quello di ridurre il territorio a museo, ma di metterlo in relazione con il suo retaggio culturale e comunitario,ย ancheย perย preservarloย dai cambiamenti che potrebbero distruggerlo. Non sono infatti cosรฌ lontani gli anni della Prima Guerra Mondiale, quando gli olivi venivano tagliati per supplire allaย mancanza del carboneย nelle fabbriche del Nord; o le terribiliย gelateย del 1929 o del 1956, che portarono ad una significativa contrazione della produzione. Non sono lontani nemmeno gli anni Sessanta, quando la moda vessava lโ€™olio dโ€™oliva in favore di quello di semi, come pure non sono scomparse le difficoltร  aย reperire manodoperaย per ogni raccolta autunnale. Tanto piรน che i dettami stabiliti dallaย Cooperativa di Olivicoltori di Trevi, nata nel 1968 per superare la dimensione familiare, sono molto severi: tutte le olive devono provenire dal territorio in questione, devono essere raccolte a meno e consegnate al frantoio dopo poche ore dalla raccolta, per essere poi molite nel giro di dodici ore per mantenere i giusti livelli di aciditร  e ossidazione.ย ย 
Non cโ€™รจ spazio per lโ€™industrializzazione e la produzione di massa: questa Fascia si mantiene aderente allaย genuinitร ย delle cose antiche nello stesso modo in cui avvolge i versanti collinari, anche quelli piรน aspri. In questo modo anche il visitatore potrร  goderne, magari passeggiando lungo ilย Sentiero degli Oliviย tra Assisi e Spello, o lungoย quelloย di Francesco di cui lโ€™olivo stesso รจ simbolo. Potrร  ricollegareย senza indugio le argentee chiomeย al sapore piccante della bruschetta con lโ€™olio nuovo โ€“lโ€™Oro di Spello[7]ย – che gli si riverserร  in bocca, donandogli la stessa consapevolezzaย e saggezzaย di quegli antichi popoli del Mediterraneo che preservarono la civiltร  donando alla terraย alberi di oliva.

 


[1]G. Hard, Die ยซLandschaftยป der Sprache und die ยซLandschaftยป der Geographen. Semantische und forschunglogische Studien, Bonn Ferd-Dรผmmlers Verlag, 1970, in M. Jakob, Il Paesaggio, Il Mulino, Bologna 2009.โ‡‘
[2]G. Simmel, Philosophie der Lanschaft, in M. Jakob, Il Paesaggio, Il Mulino, Bologna 2009.โ‡‘
[3] M. Jakob, Il Paesaggio, Il Mulino, Bologna 2009.โ‡‘
[4] Ulivo e olio nella storia alimentare dellโ€™Umbria, in www.studiumbri.it โ‡‘
[5] TreviAmbiente > paesaggi da gustare, 2015โ‡‘
[6] Umbria: protezione di unโ€™origine, a cura di D.O.P. Umbria, Consorzio di tutela dellโ€™olio extra vergine di oliva, 2014.โ‡‘
[7]Da www.reterurale.itโ‡‘
[8] Lโ€™Oro di Spello รจ una manifestazione annuale che riunisce la Festa dellโ€™Olivo e la Sagra della Bruschetta.โ‡‘

 


 

L’articolo รจ stato promosso da Sviluppumbria, la Societร  regionale per lo Sviluppo economico dell’Umbria

 


 

 

Per saperne di piรน su Trevi Per saperne di piรน su Spello