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Partecipazione di artisti e di pubblico per Cartoline dal Trasimeno, che si è concluso con la serata di sabato 14 agosto dedicata alla premiazione dell’opera vincitrice della mostra d’arte contemporanea, con la partecipazione del direttore dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, Prof. Emidio De Albentiis.

serata dedicata alle fiabe a cartoline dal trasimeno

31 luglio, Rocca di Passignano sul Trasimeno: Maria Pia Minotti racconta e commenta le fiabe

 

libro ignora l'ordine alieno

Ignora l’ordine alieno di Andrea Dejana (Bertoni Editore)

La manifestazione, organizzata da Giuliana Baldoni e Marco Pareti, in collaborazione con il Comune di Passignano sul Trasimeno, il Gal Trasimeno-Orvietano e la ProLoco locale, si è snodata in diversi appuntamenti. Dopo la serata inaugurale del 30 agosto, durante la quale si è tenuto il vernissage della mostra, sabato 31 luglio si è aperto il ciclo di appuntamenti paralleli, con la serata dedicata alle fiabe raccontate e spiegate dalla prof.ssa Maria Pia Minotti.

baccarelli

7 agosto, Passignano sul Trasimeno: I Baccarelli

 

Venerdì 6 agosto, l’appuntamento è stato dedicato alla letteratura, con la presentazione del libro Ignora l’ordine alieno di Andrea Dejana (Bertoni Editore) a cura del critico d’arte Andrea Baffoni. Sabato 7 è stata la volta dei Baccarelli: le vie di Passignano si sono animate di artisti che hanno realizzato opere utilizzando come colori i Vini dei Colli del Trasimeno.
Al termine della serata è stata eletta e premiata la vincitrice Fabiola Lazzarini che ha ricevuto in premio un soggiorno presso il B&B La Rocca di San Feliciano.

 

 

La serata di domenica 8 agosto si è aperta con la presentazione del numero GREEN di AboutUmbria Collection, la rivista da collezione dedicata alle eccellenze umbre. Presenti, oltre al presidente dell’associazione AboutUmbria Sonia Bagnetti e al direttore responsabile Monica Rosati, il presidente dell’Associazione de I borghi più belli d’Italia Fiorello Primi e il presidente di Italia nostra Perugia, l’arch. Luigi Fressoia.
A seguire Momento musicale in mostra, un concerto sotto le stelle del musicista e cantautore Freddy Wales.

 

 

Martedì 10 agosto la notte di San Lorenzo è stata festeggiata con la performance Amanti sotto le stelle con la Compagnia Teatrale Aetherium a cura di Dharma Eventi.

 

13 agosto, Rocca di Passignano: Trasimeno in poesia. Bruno Mohorovich e Diletta Capannini

 

Venerdì 13 agosto è stata la volta di Trasimeno in poesia, note poetiche sussurrate al lago, evento curato da Bruno Mohorovich che ha visto Diletta Capannini declamare le poesie abbinate ai dipinti della mostra.
La manifestazione si è conclusa sabato 14 agosto con la proclamazione delle opere vincitrici fra quelle esposte: al primo posto si è classificata l’opera scultorea di Valfrido Gazzetti, al secondo posto il dipinto di Lolita Venturini e al terzo posto il dipinto di Luciano Vetturini.
La giuria che ha valutato le opere era composta da Emidio de Albentiis, Direttore dell’Accademia Belle Arti di Perugia, e dai critici d’arte Andrea Baffoni e Luciano Lepri.
Il vincitore ha ricevuto in premio un soggiorno offerto dal B&B Isole e Tramonti di Montecolognola e a tutti i partecipanti al concorso sono stati donati vini della Via del Vino Colli del Trasimeno, nella persona della sua presidente Sabina Cantarelli.

 

 

 

14 agosto, Rocca di Passignano: premiazione del concorso Cartoline dal Trasimeno


«Pensiamo a Marc Chagall come al pittore-poeta del ventesimo secolo». (Werner Haftmann)

Le meravigliose sale interamente affrescate di Palazzo della Corgna a Castiglione del Lago si colorano con le opere di uno dei massimi esponenti dell’arte del Novecento: Marc Chagall.

La mostra, Marc Chagall. L’anima segreta del racconto, curata da Andrea Pontalti, promossa dal comune di Castiglione del Lago e organizzata da Sistema Museo e Cooperativa Lagodarte in collaborazione con Aurora Group e The Art Company, propone una significativa selezione di opere dell’artista, prendendo in esame la serie Le Favole, il ciclo Chagall Litographe e Re David suona la cetra. La mostra consacra a buon diritto Chagall quale artista letterario e mitologico. Il visitatore potrà ammirare le opere del grande maestro, sotto un soffitto interamente decorato; l’esposizione infatti si apre nella sala di Fetonte (Camera di Diomede), affrescata dal Circignani, il quale raffigura la tragica fine di Fetonte; un monito a Diomede della Corgna a rimanere nei limiti naturali, indicati dalle quattro parti del giorno e dalla successione delle stagioni.

 

Le fasi di Chagall

Nella prima serie, Chagall inizia a illustrare Le Favole di La Fontaine su richiesta del mercante d’arte Voillard. In queste venti acqueforti l’accento cade sulla componente mitologica e universale della favola con la consueta padronanza nel posizionamento dei personaggi: le figure sembrano stagliarsi sul foglio come per dominarlo. Questo lavoro illustra i grandi temi della vita: amore, morte e follia umana, temi antitetici ma sempre presenti nella vita di ogni uomo.

 

Les Amoureux au soleil rouge

 

Il secondo ciclo invece comprende un nucleo di quattro opere: Le Cirque, La Jongleuse, Le Clown musicien e Carte d’invitation, le quali ruotano attorno al tema del circo; questo soggetto attraverserà tutta l’arte del Novecento. Chagall rimase sempre affascinato dagli spettacoli circensi e vide il circo come uno dei fulcri più interessanti della vita artistica e sociale. L’artista inoltre compare in due autoritratti: Le Peintre à la palette e Auto-portrait.

 

Auto-portrait

 

Nel Re David suona la cetra, il riferimento è sicuramente biblico; questo tema sarà affrontato da Chagall ben due volte: nella prima il giovane David calma i mali di Re Saul con la musica, nella seconda il Re è intento a suonare nella solitudine di un paesaggio vitreo.

E infine, nella composizione Musicien et danseuse, vengono privilegiate la semplicità e la vivacità coloristica della musica; emerge infatti il tema del violinista, che sarà una figura chiave del linguaggio figurativo di Chagall tanto da divenire allegoria stessa della musica. È chiaro il riferimento alla sua infanzia e in particolare all’universo folkloristico e rurale di Vitebsk.
Il percorso si completa con la sala ComeChagall, interamente dedicata alla creatività di grandi e piccoli. I visitatori possono diventare creatori di favole o racconti fantastici, grazie a fogli, penne colorate e parole magnetiche con cui comporre sul muro la propria favola; infatti un’intera parete è a uso dei visitatori per lasciare i propri disegni oppure per scrivere una personalissima favola alla maniera di Chagall, ispirandosi alle opere presenti in mostra.

 

Sala ComeChagall

«Le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. Perché i bambini lo sanno già. Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfitti», scriveva Gilbert Keith Chesterton. Ancora una volta Chagall riesce a stupire con le sue suggestioni, portandoci alla scoperta del mondo con l’animo di un bambino.

Il russo parigino

Chagall (1877-1985), trascorre l’infanzia nella sua città natale Vitebsk, in un ambiente esclusivamente ebraico che influì profondamente sulla sua produzione artistica. I suoi esordi hanno uno stile neoprimitivo, influenzato fortemente dalle icone russe e dall’arte popolare. Chagall arriva, per la prima volta a Parigi nel 1910 dove entra in contatto con le avanguardie artistico – letterarie, in particolare con il fauvismo, il cubismo e l’orfismo. Da questo momento in poi un tratto distintivo della sua poetica e della sua arte sarà l’elemento fantastico.
Pochi anni dopo, nel 1917, viene nominato commissario delle Belle Arti; nello stesso anno fonda l’Accademia di Vitebsk da cui però prende le distanze tre anni più tardi per alcuni contrasti con Malevič. Decide così di dedicare la sua arte alla realizzazione di decori, costumi e scenografie per il teatro ebraico. I dipinti di questo periodo si focalizzano prevalentemente su vedute della sua città natale e opere ispirate al suo matrimonio con Bella. A causa delle persecuzioni naziste, l’artista è costretto a rifugiarsi negli Stati Uniti e solo nel 1947 farà ritorno in Francia.
Come molti artisti a lui contemporanei, tra cui Matisse, Braque e Picasso, Chagall esplora nuovi mezzi espressivi dedicandosi alla ceramica, al mosaico, alla scultura, all’arazzo e alla pittura su vetro. In questi anni realizza le vetrate della Cattedrale di Metz, le decorazioni per l’Opéra di Parigi e il Palazzo dell’ONU a New York. Intorno al 1945 Chagall si avvicina alla litografia; insieme a Picasso frequenta il laboratorio dei fratelli Mourlot, dove vedranno la luce molti dei capolavori della litografia del Novecento.

 

 


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