fbpx
Home / Posts Tagged "lenticchia di Castelluccio"

Fino agli anni Sessanta del secolo scorso, le donne provenienti dal reatino, ternano e ascolano, salivano fino a Castelluccio di Norcia per raccogliere a mano la celebre lenticchia nella fase della carpitura. Da qui il nome dato a queste lavoratrici: le Carpirine.

Per la prima volta ho sentito parlare delle Carpirine dallโ€™attuale vicesindaco di Monteleone di Spoleto, Federica Agabiti, mentre mi narrava della strada che corre nei pressi dellโ€™antico borgo, che partiva dalla conca ternana fino a giungere a Castelluccio. Questo sentiero, fino al secolo scorso, era percorso a piedi dalle Carpirine. Per queste donne, andare a raccogliere la lenticchia, aveva molti significati: riportare un importante contributo economico a casa, uscire dalla consueta quotidianitร  e per le piรน giovani, conoscere dei bei giovanotti.

 

lenticchia

Le Carpirine erano suddivise in vari in gruppi ed erano accompagnate nellโ€™ultimo tratto da un musico, che con il suo strumento preannunciava lโ€™arrivo e sosteneva il loro canto fatto soprattutto da stornelli. Lavoravano sempre in piccole compagini e quando avevano terminato di raccogliere la lenticchia su un campo, le tipiche note dellโ€™organetto erano il segnale di avviso che avevano finito il lavoro e potevano iniziarne un altro. A questo punto le donne aspettavano il successivo committente che le avesse ingaggiate per prime. Le lavoratrici raccoglievano la lenticchia in mucchietti che lasciavano sul campo a essiccare. Fare questo lavoro era una gran fatica: cogliere la lenticchia dallโ€™alba al tramonto, piante basse, tutto il giorno sotto il sole.
Ci sono anche dei racconti di chi ha vissuto queste esperienze che ricorda come le giovani Carpirine, durante la fase della battitura, ballavano sopra la lenticchia essiccata, accompagnate dalle note del solito organetto. Era un momento di grande festa!
Il sentiero delle Carpirine, che transita anche nei pressi di Monteleone di Spoleto, andrebbe ripercorso e rivalutato e potrebbe essere dโ€™interesse turistico, magari affiancato da qualche reperto storico (fotografie, lettere di corrispondenza, attrezzi). Un recupero che vada ad alimentare una sede storica di rimembranza e che testimoni, soprattutto ai piรน giovani, quello che hanno vissuto queste fantastiche donne nel segno dellโ€™emancipazione femminile e della tradizione contadina dei luoghi.

Tra i cibi che fanno bene allโ€™uomo, c’รจ la lenticchia, coltura in grado di risollevare le sorti della Terra oltre che fiore allโ€™occhiello dellโ€™Umbria.

 

Lenticchia di Castelluccio

 

Vendersi per un piatto di lenticchie รจ ciรฒ che fa Esaรน quando rinuncia alla sua ereditร [1] per rifocillarsi con un piatto di ยซminestra rossaยป[2]; ma perchรฉ Esaรน cede proprio a un piatto di lenticchie? Forse perchรฉ anche lui sa che sono in grado di ยซsaziare, infondere serenitร ยป[3], ed essere ยซnutrienti per chi non puรฒ permettersi carneยป[4]. La lenticchia รจ infatti ricca di carboidrati, proteine, minerali[5], vitamine[6] e ferro, รจ povera di grassi, adatta ai soggetti celiaci poichรฉ priva di glutine e ha elevate capacitร  salutistiche dovute allโ€™alto contenuto di polifenoli[7] di cui รจ ricco anche lโ€™olio EVO – come sostiene uno studio riportato dallโ€™AIRAS. Ma gli autori del passato lโ€™hanno esaltata riconoscendole lโ€™ulteriore merito di rendere fertile il terreno[8] grazie alla sua capacitร  di fissare lโ€™azoto[9], motivo per cui la FAO[10] lโ€™ha collocata tra le colture alla base della storia dellโ€™uomo[11] e inserita nei sistemi di coltivazione per i paesi in via di sviluppo. La Lens Culinaris, resistente alla siccitร , ha trovato in quello umbro territorio favorevole, riuscendo addirittura, grazie allโ€™agricoltura biologica di Norcia che permette il verificarsi della Fioritura di Castelluccio[12], a ottenere il vanto del bollino europeo IGP.

 


[1] Guida del popolo ebraico.โ‡‘
[2] Libro della Genesi 25, 27-35.โ‡‘
[3] Naturalis Historia, Plinio il Vecchio.โ‡‘
[4] Lenticchie, tradizione e cultura in un piatto <www.stile.it> – La Stampa.โ‡‘
[5] Potassio, fosforo, magnesio, calcio, ferro, zinco, sodio e selenio.โ‡‘
[6] Vitamina A, gruppo B e C.โ‡‘
[7] Sostanze antiossidanti capaci di prevenire le malattie degenerative dellโ€™uomo.โ‡‘
[8] I legumi dellโ€™Umbria, Renzo Torricelli, Francesco Damiani <www.studiumbri.it&gtโ‡‘
[9] Diffuso in natura: nei 4/5 dellโ€™aria e in numerosi composti inorganici e organici.โ‡‘
[10] FAO: Anno internazionale dei legumi, Francesco Damiani <www.studiumbri.it&gtโ‡‘
[11] I legumi dellโ€™Umbria, Renzo Torricelli, Francesco Damiani <www.studiumbri.it&gtโ‡‘
[12] Lenticchie, tradizione e cultura in un piatto <www.stile.it> – La Stampa.โ‡‘