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Durante il periodo del grande isolamento mi sono ritrovato spesso a guardare le vecchie foto che ho scattato in momenti spensierati o meno e mi sono ritrovato a pensare a quanto sarei voluto tornare a girovagare, nelle mie solitarie domeniche pomeriggio.

E mi sono ritrovato spesso a guardare le fotografie e a esclamare qualcosa. Come nel caso di quella scattata una domenica sera dโ€™inverno, al tramonto, sulla cima del Subasio, dove una vecchia auto anni Ottanta mi sorpassa e con i fari illumina la strada.
Ho sempre detto che quella foto รจ stata una gran botta di fortuna perchรฉ, mentre me ne stavo tornando allโ€™auto, con il freddo che mi bloccava le mani e che mi faceva battere i denti, sono stato sorpassato da questโ€™auto che nemmeno avevo sentito arrivare e sono riuscito a scattare al momento giusto, tirando su la Reflex che tenevo in mano e mettendo a fuoco al volo. Credo di aver avuto anche le impostazioni regolate a dovere (o forse no?) e sono riuscito a catturare qualcosa che a me personalmente ha sempre colpito molto e mi ha fatto dire piรน di una volta ยซMi sembra lโ€™Arizonaยป.

 

auto in stradra

 

Ecco, io in Arizona non ci sono mai stato, in veritร . Non credo nemmeno di avercela bene in mente, lโ€™Arizona. E allora perchรฉ ho detto proprio ยซMi sembra lโ€™Arizonaยป? Forse perchรฉ in quel momento avevo bisogno proprio di vedere quello, era unโ€™evasione dal mio mondo fatta trasformando un paesaggio che di suo non ha nessun rimando allโ€™Arizona in qualcosa che forse la ricorda.
Cosรฌ sono andato a vedere anche le altre foto che negli anni ho scattato al Monte Subasio (uno dei miei posti preferiti, isolato, panoramico, e poi ci sono i cavalli!) e ogni volta mi sono trovato di fronte a paesaggi completamente diversi nonostante si trattasse sempre dello stesso posto.

 

 

Un paesaggio multiforme

Mi รจ tornata in mente una riflessione che feci dopo aver letto il Robinson Crusoe di Defoe. Qual รจ lโ€™isola di Robinson Crusoe? รˆ un luogo reale? Magari รจ lโ€™isola di Mร s a Tierra su cui visse il naufrago Alexander Selkirk a cui Defoe si ispirรฒ per il suo personaggio? Magari, ma nonostante ci siano lunghissime pagine in cui lo scrittore la descrive minuziosamente, per quanto possano essere precise e dettagliate, esse non potranno mai combaciare con la reale immagine dellโ€™isola.
Se ricordiamo bene, essa inizialmente si presenta tetra, inospitale, terrificante, un luogo dove Robinson Crusoe ha timore di vivere. Ma, lentamente, il naufrago ne diventa il re, il paesaggio si apre e diventa ricco, prospero, si illumina, fino a tornare di nuovo spettrale e minaccioso quando Crusoe scopre di vivere insieme a una tribรน cannibale.
รˆ un luogo che cambia con il personaggio, che muta e fa mutare anche la nostra percezione del luogo stesso. E cosรฌ รจ stato per il Subasio e lโ€™Arizona e le foto.
La forma del monte cambia in base alla mia percezione in quel determinato momento e cambia quando anche altri scattano e scattano, secondo la loro sensibilitร  e secondo la loro percezione di quel momento.
Trovo incredibile questa cosa: come ognuno di noi riesca a inserire allโ€™interno di un paesaggio giร  esistente e ben delineato la propria persona. Cosรฌ non abbiamo piรน un unico paesaggio, ma centinaia di migliaia di paesaggi. Un paesaggio multiforme.

 

 

Ogni curva del monte, ogni mattone di ogni paese di ogni cittร  puรฒ assumere una diversa forma nonostante il monte sia lรฌ da intere ere geologiche e che, per esempio, la Basilica di San Francesco abbia la stessa architettura da quando fu edificata intorno al 1228.
Per questo non si puรฒ mai esaurire la voglia di scoprire il paesaggio che ci circonda. In fondo, il fotografo Luigi Ghirri ha scattato per la maggior parte della sua vita nel raggio di cinquanta chilometri da casa sua e ogni volta rimaneva a bocca aperta per un dettaglio nuovo che riusciva a scoprire. รˆ cosรฌ che, alla fine, riguardando le vecchie foto durante lโ€™isolamento mi viene voglia di ritornare a esclamare ยซMi sembra lโ€™Arizonaยป!

 

cavallo

arte liberty in umbria

Titolo: Il Liberty in Umbria.

Architettura โ€“ Pittura- Scultura e Arti decorative. Architecture โ€“ Painting โ€“ Sculpture and Decorative Arts

Curatore: Maurizio Bigio

Editore: Fabrizio Fabbri

Anno di pubblicazione: 2016

ISBN: 97888677806886

Caratteristiche: 231 p., formato cm 28 x 24,5, numerose illustrazioni fotografiche a colore, brossura illustrata con bandelle.

Prezzo: โ‚ฌ 35,00

 

 

ยซQuesta pubblicazione nasce dallโ€™interesse che ho sempre avuto per le arti in genere, per la pittura, la scultura, lโ€™architettura e la fotografia. Sono stato sempre interessato al Bello.ยป

L’autore

รˆ con queste parole che Maurizio Bigio, laurea in Economia e Commercio e trentasette anni di attivitร  svolta come Dottore Commercialista, parla della sua ultima impresa โ€œnel campo delle artiโ€. Avventure non nuove per lui che si รจ da sempre cimentato nel campo artistico come musicista, raggiungendo importanti traguardi che lo portarono, negli anni Settanta, a collaborare con i maggiori cantautori del periodo e a pubblicare lโ€™LP Rock Bigio Blues. Recentemente ha ampliato i propri orizzonti artistici dedicandosi alla fotografia, collaborando alla realizzazione del nuovo catalogo del MUSA (Museo dellโ€™Accademia di Belle Arti โ€œP. Vannucci di Perugia) a cura di Fedora Boco e al volume Ferdinando Cesaroni curato da Luciano Giacchรจ.

L’argomento

Lโ€™argomento del Liberty nella nostra regione era stato affrontato precedentemente solo dal professor Mario Pitzurra quando nel 1995 pubblicรฒ per Benucci Editore, Architettura e ornato urbano liberty a Perugia, testo ormai introvabile, che aveva il limite, dichiarato dallโ€™autore, di occuparsi solo della realtร  del capoluogo. Infatti รจ lo stesso Pitzurra che concludendo la presentazione della sua opera si augura che ยซ…altri seguano il mio esempio, possibilmente estendendo la ricerca al resto dellโ€™Umbria.ยป

Ed ora, a distanza di ventโ€™anni, Maurizio Bigio raccoglie la sfida con lo scopo, riuscito, di svegliare lโ€™interesse per una parte di questโ€™arte novecentesca poco studiata nella nostra regione.

La pubblicazione

Il Liberty in Umbria, vede la prefazione di Anton Carlo Ponti ed รจ corredata dai testi di Federica Boco, Emanuela Cecconelli, Giuliano Macchia, Maria Luisa Martella, Elena Pottini, Mino Valeri oltre che dello stesso Bigio.

La pubblicazione suddivisa in sedici capitoli, percorre la regione da nord a sud toccando i centri di Cittร  di Castello, Perugia, Marsciano, Deruta, Foligno, Spoleto, Terni, Allerona, Avigliano, Acquasparta e Narni.

E lโ€™interesse dellโ€™autore non si ferma solo allโ€™architettura, ma con occhio attento si sofferma anche sui particolari decorativi in legno, ferro battuto, ceramica, vetro e, dove possibile, anche sulle decorazioni pittoriche presenti allโ€™interno delle abitazioni.

Un interessante capitolo, a cura di Elena Pottini, รจ dedicato alla scultura liberty al Cimitero monumentale di Perugia, mentre Fedora Boco delinea i protagonisti di questa stagione con una piccola biografia e relativa bibliografia. Non mancano testimonianze fotografiche del liberty perduto come il negozio della Perugina o le decorazioni allโ€™interno del Bar Milano. A completare lโ€™interessante volume la traduzione dei testi in inglese a cura di Eric Ingaldson.