Capire unโopera dโarte significa chiedersi cosa, in quel momento, abbia spinto lโartista a crearla in quel modo e non in un altro. Dietro a ogni opera si nasconde un mondo di sentimenti e di informazioni da scoprire. Cosรฌ รจ successo quando ho visitato la Casa Dipinta a Todi.

La Casa Dipinta, Todi, 2015 โ photo Todiguide.com
Avevo ospiti due amici che giร conoscevano Todi, ma non avevamo mai visitato la Casa Dipinta. La casa antica รจ nel centro storico della cittร e si raggiungere dopo aver sceso e salito diverse scalette. Siamo entrati, abbiamo mostrato i greenpass e, in attesa della guida, ci siamo guardati attorno: pareti dipinte con disegni geometrici, colori chiari, righe, parole. “Carino” abbiamo pensato, nulla di piรน. ร solo dopo le avvincenti spiegazioni della signora Vilma Lucaroni, la guida, che abbiamo iniziato a capire il significato di ogni tratto: quelli che ci erano sembrati semplici disegni geometrici erano invece la rappresentazione grafica dellโalfabeto OGHAM, ricreato dallโartista irlandese-americano Brian OโDoherty.
Il linguaggio OGHAM (leggi oam) รจ lโalfabeto inventato dai celti dโIrlanda nella notte dei tempi come scrittura rituale, incisa sulla corteccia degli alberi o su pietra: un linguaggio fatto di righe e spazi e apprezzato da OโDoherty per il suo minimalismo unito alla ricchezza di significati. Lโartista ha quindi tradotto lโalfabeto latino nei 20 segni dallโalfabeto oghamico e ha dipinto su un architrave, ben visibile entrando nella casa, queste parole: ONE HERE NOW (uno, adesso, qui) nel doppio linguaggio. I segni sono dipinti con i colori acrilici delicati del verde, dellโazzurro, del bianco, dellโarancio e del giallo. Quando i segni prendono significato diventano intriganti e acquistano fascino.
Un’immersione di colori
La Casa Dipinta si compone di tre stanze su tre piani: entrando si รจ accolti dalla cucina-sala da pranzo, poi al piano superiore si trova il soggiorno e piรน su la camera da letto. Tutte le pareti sono dipinte con forme geometriche.
Si sale la prima scala ripida e si entra nel soggiorno, e si รจ subito attratti da un affresco particolare dipinto sopra il divano: la forma รจ quella di unโedicola votiva umbra del 1300, ma senza immagine sacra allโinterno. Davanti si intrecciano tanti cordini che servono a ricordare gli studi prospettici di quel periodo. Sulla parete di fronte allโedicola, OโDoherty si รจ divertito a dipingere Il canto delle vocali. Le vocali, per lโartista, sono alla base del linguaggio e dei sentimenti, e ha espresso la sua ammirazione disegnandole sempre in maniera geometrica, una volta in quadrato e una volta in tondo. Ha dipinto anche un grande quadrato formato da tanti quadratini 5×5, dipinti con colori diversi, che rappresenta tutte le vocali insieme.
Salendo ancora le scale ripidissime si arriva al terzo piano dove i colori si fanno piรน intensi e dove cโรจ la camera da letto. Questa stanza รจ tutta un omaggio alla moglie. Qui OโDoherty ha dipinto delle finestre dalle quali si vedono le fasi della giornata: lโalba, il mezzogiorno, il tramonto e la notte; a dominare la stanza รจ perรฒ la finestra aperta sul mare, con accanto le silhouette sua e di sua moglie.
Il pensiero di Brian OโDoherty
Nella Casa Dipinta non si trova solo la pittura, ma anche il pensiero di Brian OโDoherty sullโarte. Nel 1976 scrisse Inside the white cube (Dentro il cubo bianco) per offrire una visione chiara di quello che รจ e che deve essere uno spazio espositivo. OโDoherty spiega che le pareti bianche, dove vengono esposte le opere dโarte, assumono la funzione di ยซCamera di Trasformazioneยป, di conseguenza qualunque cosa venga posizionata lรฌ, diventa opera dโarte. Per capire il significato di questa affermazione basta pensare al Ferro da stiro con i chiodi o allโOrinatoio di Duchamp. Gli stessi oggetti al di fuori dello spazio espositivo ritornano oggetti di uso comune.
Brian OโDoherty, critico dโarte, scrittore e artista di fama internazionale, ha fatto della casa nel centro di Todi il palinsesto del suo pensiero artistico e delle sue origini irlandesi. Questa vecchia casa oltre a essere un inno allโarte รจ testimone del profondo legame tra OโDoherty e la moglie, entrambi ultranovantenni e ancora insieme.
Per la prenotazione telefonare a Vilma Lucaroni – 347 8050817