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Santโ€™Andrea e San Spiridione, protettori dei pescatori del lago Trasimeno, si festeggiano rispettivamente il 30 novembre e il 14 dicembre, con grande riverenza religiosa e laica.

Il lago Trasimeno, fin dalla notte dei tempi, รจ abbinato con lโ€™antica arte della pesca: un binomio inscindibile! Infatti, i pescatori che solcano le acque lacustri, con le loro caratteristiche barche, fissano il loro sapiente sguardo in lontananza per scrutare le veritร  meteorologiche del cielo e si guardano attorno per capire i venti, la loro forza e direzione, e ancor oggi utilizzano sistemi di pesca ancestrali.

Matteo dallโ€™Isola giร  nel XVI secolo, li aveva narrati e cosรฌ ben descritti nella sua Trasimenide che, nei tempi odierni, quando dalla riva del lago li vediamo lanciare in acqua il giacchio o posare i tofi o i martavelli, ci sembra di riviverne gli antichi gesti.
I pescatori del Trasimeno sono una testimonianza unica e portatrice del sapere, degli aneddoti, della custodia della beltร  dei luoghi ma anche delle problematiche delle antiche acque del Tarsminass, che vanno ancora maggiormente protette nel segno della tradizione e della salvaguardia di questa antica e preziosa arte della pesca, che andrebbe maggiormente tutelata, conservata e sostenuta.

 

 

Una delle tradizioni del Trasimeno รจ appunto la cerimonia religiosa e conviviale che celebrano i pescatori lacustri: San Spiridione รจ quello festeggiato da quelli di San Feliciano, mentre Santโ€™Andrea รจ celebrato da tutti gli altri pescatori del lago e non solo. Santโ€™Andrea, protettore universale dei pescatori, รจ lโ€™Apostolo che indicรฒ a Gesรน il bambino che aveva nella cesta i pani e i pesci che poi vennero utilizzati nel miracolo della moltiplicazione, mentre San Spiridione proviene dallโ€™Oriente – era nativo dellโ€™Isola di Cipro – e il suo nome significa dono: il Santo protettore prescelto dai pescatori di San Feliciano.
Le celebrazioni dei due Santi sono cerimonie che annoverano grande partecipazione degli addetti ai lavori, autoritร  religiose, politiche e civili. Le due ricorrenze rappresentano lโ€™incontro e il vostro inviato lacustre ne ha avuto la piacevole testimonianza diretta: lโ€™amore per il lago, per il proprio lavoro ma anche le preoccupazioni imprescindibili del mestiere e dellโ€™ambiente lacuale sono oggetto di costruttivo confronto e speranzoso dibattito tra i tanti intervenuti per trovare le giuste soluzioni da applicare come determinazione alle specifiche esigenze del settore.
La Cooperativa Pescatori del Trasimeno di San Feliciano, con il Presidente Aurelio Cocchini e lโ€™AD Valter Sembolini, e quella denominata Stella del Lago di Panicarola, presieduta da Ivo Bianconi, dapprima hanno celebrato con una Santa Messa il proprio Santo e poi cโ€™รจ stato un dibattito tra i convenuti. In chiusura di ciascuna ricorrenza cโ€™รจ stato un momento conviviale.

 

Foto di Cooperativa dei Pescatori del Trasimeno

 

Un sano campanilismo tra le due cooperative testimonia lโ€™amore che questa brava gente di pescatori ha per il proprio lago e per il proprio mestiere, a cui va riconosciuto un gran tributo di stima, gratitudine e solidarietร . Da parte di chi ha il potere decisionale politico e civile, si sperano ulteriori sostegni per il mondo della pesca e per gli operatori economici locali, in aggiunta a quelli numerosi giร  fatti, per continuare a proteggere e sviluppare lโ€™accoglienza lacustre, cosรฌ che i visitatori potranno apprezzare lโ€™eccellenza umbra del Trasimeno e chi, come la comunitร  dei pescatori, ne รจ lโ€™elemento prezioso, irrinunciabile, certo e caratterizzante.

Durante la celebrazione di S. Andrea, il patrono dei pescatori, รจ avvenuto lโ€™incontro con alcuni pescatori del Trasimeno, dove si sono raccontati con aneddoti e ricordi. Gente โ€œtostaโ€, che continua questโ€™antica arte millenaria con grande sacrificio e passione. I pescatori sono di poche parole ma quando parlano sono concreti. Durante lโ€™incontro hanno presentato diverse problematiche del loro mestiere, tra cui quella inerente al trasferimento del loro sapere alle generazioni future, che sono esigue e difficili da reperire rispetto alle possibilitร  che questo lavoro offre.

Andrea era un discepolo di Gesรน e faceva il pescatore sul lago di Tiberiade. I pani e i pesci del miracolo della moltiplicazione furono indicati da Andrea a Gesรน, come si racconta nella descrizione riportata nel Vangelo di Giovanni. Il 30 novembre รจ la sua ricorrenza religiosa e molte comunitร  di pescatori, non solo italiane, festeggiano il loro Santโ€™Andrea.

 

Pescatori del Trasimeno, foto di Andrea Pagnotta

 

Sul lago Trasimeno, i pescatori della costa Ovest, come quelli incontrati a Castiglione del Lago, riconoscono in Santโ€™Andrea il loro Santo, mentre quelli della costa Est riconoscono i loro protettori in San Spiridione e San Feliciano.
Il Trasimeno รจ speciale anche per questo. Il raduno in occasione della ricorrenza patronale รจ stato voluto fortemente da Guido Materazzi, pescatore/ristoratore nonchรฉ presidente dellโ€™ARBIT (Associazione Recupero Barche Interne Tradizionali) che recentemente ha varato una tipica barca in legno da pesca del Trasimeno, datata nella seconda metร  del secolo scorso. La barca รจ stata ripristinata con un lavoro certosino di Guido Materazzi stesso e di Andrea Sedini e, per lโ€™occasione, i due restauratori lโ€™hanno denominata La Dotta. Complimenti allโ€™ARBIT, per la missione onorevole che svolge.
Dopo la celebrazione del Patrono ci si รจ ritrovati in un momento conviviale, proprio presso il ristorante La Capannina di Guido, dove molti pescatori hanno sottolineato alcune questioni sia complesse sia preoccupanti, ma hanno anche espresso dei suggerimenti per affrontare e superare i costanti momenti difficili del loro nobile lavoro.
Presenti, tra gli altri, oltre a un nutrito e ben rappresentato gruppo di pescatori, il sindaco di Castiglione del Lago, Matteo Burico, il presidente della Cooperativa Pescatori del Trasimeno di San Feliciano, Aurelio Cocchini, il presidente dellโ€™altra Cooperativa del Trasimeno Stella del Lago con sede a Panicarola, Ivo Bianconi, e poi Niccolรฒ Bacoccola di Confagricoltura.

Pescatori, foto di Andrea Pagnotta

Si รจ ribadito piรน volte, durante lโ€™incontro, che il basso livello idrometrico del lago mette in evidenza moltissime difficoltร  e necessitร . Come lโ€™annoso problema dellโ€™adduzione dellโ€™acqua al bacino lacustre, lโ€™eccessiva differenza rispetto allo zero idrometrico, lโ€™accesso difficoltoso nei varchi portuali dovuto allโ€™interramento e relativo innalzamento del fondale, il clima sempre piรน caldo e la scarsa piovositร , i dragaggi mancati da anni, lโ€™arretramento e la scarsitร  del canneto, il mancato supporto economico o finanziamento verso chi vorrebbe principiare a fare questo mestiere, il sostegno per una formazione istituzionale iniziale e continua per gli operatori del settore; manca la tutela economica della coppia di pescatori che stanno sempre insieme in barca se uno dei due dovesse assentarsi per malattia o infortunio, il riconoscimento previdenziale ancora lontano da essere tale come lavoro usurante.
Stiamo parlando dellโ€™importanza antropologica della pesca al Trasimeno, in particolare dei suoi pescatori e delle loro famiglie che, con il loro lavoro, il loro sapere e le tradizioni, per secoli hanno dettato i tempi delle comunitร  lacustri e continuano ad armonizzarsi con i periodi attuali, imperterriti nella cattura e lavorazione del pesce. Unโ€™attivitร  di sacrifici quella del pescatore, che viene tuttora perpetrata con metodi ancestrali che giungono immutati da epoche remote e che attualmente, purtroppo, non viene ancora sufficientemente valorizzata e tutelata.
Intorno al mondo della pesca ruotano tutta una serie di attivitร  connesse che vanno da chi fa le reti alla riparazione dei motori, dalla trasformazione al commercio del pesce e molto altro. Ormai, da qualche tempo, alcuni pescatori hanno preso vie innovative per lโ€™integrazione reddituale, come la Cooperativa Pescatori di San Feliciano e alcuni singoli altri, rappresentate dallโ€™ittiturismo e dal pescaturismo.
I pescatori sono i veri guardiani del lago, conoscono bene i suoi umori, solcandolo tutti i giorni con i loro barchini, e percepiscono le energie che esso sprigiona. A volte il lago ti accoglie e a volte ti respinge e come dice saggiamente Guido Materazzi: ยซรˆ facile amare il Trasimeno ma รจ molto difficile farsi amare da luiยป.

 

Il frutto del loro lavoro, foto di Andrea Pagnotta

 

Si conosce poco del mondo dei pescatori, che รจ ricco di storia, natura, tradizioni e culturaโ€ฆ ma di certo essi sono un fondamentale simbolo del Trasimeno. Lโ€™invito รจ quello di conoscerli meglio, nel loro silenzioso e incessante lavoro fatto da mani che strigano, tirano, arsettano, gettano, remano, vanno a muscolare, pescano, paitellano, scanellano, vanno a puntone, giacchiano.
Va salvaguardato il pescatore professionista che ogni giorno se la deve vedere con un gran numero di problemi, a partire dai cambiamenti indesiderati dellโ€™ambiente lacustre, anche perchรฉ rappresenta lโ€™ultimo custode indefesso delle radici lacustri con storie, segreti, tradizioni e aneddoti da preservare e raccontare.

Il Trasimeno combatte costantemente, anche attraverso i suoi piรน antichi rappresentanti – i pescatori – per la preservazione e la tutela.

Si tratta di una continua attenzione alle problematiche del lago che i pescatori fanno propria, in quanto le relative conseguenze e implicazioni ricadono direttamente sui suoi simbiotici esponenti. Infatti il livello delle acque, la pulizia dei fondali e delle sponde, l’aumento delle temperature e la scarsitร  di piogge sono alcune delle problematiche ben conosciute dagli esperti pescatori lacustri che portano avanti, con grandi sacrifici, un’antichissima tradizione che, a occhi forestieri, rappresenta una suggestiva tipicitร  di questi bellissimi luoghi. Purtroppo l’inaspettata emergenza sanitaria per il Coronavirus ha rappresentato una problematica in piรน da affrontare.
Ma i pescatori, come รจ caratteristico della loro identitร , non si sono persi d’animo e hanno dimostrato di saper fronteggiare ancora una volta le difficoltร  che la vita presenta loro. L’A.D. della Cooperativa pescatori del Trasimeno, Valter Sembolini, nonchรฉ membro dell’esecutivo nazionale della Commissione Pesca con delega alle acque interne, dopo un proficuo lavoro svolto in sinergia con gli altri membri dell’esecutivo di cui lui รจ stato promotore, ci ha fatto sapere che la Commissione Europea ha riconosciuto, per la prima volta, le acque interne italiane e le lagune. Un grandissimo risultato.

 

Pescatori del Trasimeno, foto di Cooperativa dei Pescatori del Trasimeno

Come si รจ arrivati al risultato

La premessa รจ che il mercato della pesca ha profondamente risentito (come tanti altri!), della pandemia legata al COVID-19 per la chiusura del settore ristorativo e di molti canali abituali di vendita e di consumo. La Cooperativa Pescatori del Trasimeno ha immediatamente creato delle specifiche iniziative, ha incrementato alcune abituali laboriositร  come lo stoccaggio e la trasformazione del pescato – buonissimo il patรฉ di tinca affumicato – in attesa della riapertura dei ristoranti. In particolare, ha attivato il servizio di consegna a domicilio.
ยซA febbraio, le due cooperative dei pescatori del lago hanno catturato i lucci riproduttori e li hanno portati al centro ittiogenico di Sant’Arcangelo, gestito dalla Regione. Qui sono state fecondate le uova e dopo circa 40 giorni sono nati gli avanotti, che sono stati immessi nel nostro lago, in misura di circa centomila. Si tratta di una specie molto pregiata.ยป spiega Valter Sembolini.

 

Foto by Cooperativa dei Pescatori del Trasimeno

 

Valter Sembolini

Ma, ritornando al tema di qualche riga sopra, Sembolini aggiunge: ยซIl Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha recepito le direttive della Commissione Europea. Il Fondo Europeo per gli affari marittimi e la pesca, in particolare, dovrร  sostenere misure specifiche legate all’emergenza COVID-19 nel settore pesca e acquacoltura. Tali misure includeranno il sostegno per l’attivitร  di pesca, compresa quella per le acque interne, e i fondi Coronavirus saranno gestiti dalla Regione. Quest’ultima inoltre,ย  grazie all’impegno concreto dell’assessore Roberto Morroni, ci sta aiutando a portare avanti il tema per la nostra attivitร , riferita alla sostenibilitร  e biodiversitร . Cosรฌ come devo ringraziare l’onorevole Filippo Gallinella, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, che sempre insieme alla Regione, ci sta aiutando per l’attingimento ai fondi FEAMP di altre regioni che non siano stati utilizzatiยป.

Il documento che ha dato l’avvio alle modifiche dei Regolamenti FEAMP, dove in via prioritaria viene indicato, tra l’altro, che i pescatori delle acque interne e gli acquacoltori saranno i beneficiari delle misure di sostegno finanziario compensativo a seguito dell’arresto temporaneo dell’attivitร , sono derivate da un documento che ha racchiuso gli impegni svolti da Valter Sembolini, in qualitร  di coordinatore nazionale delle acque interne nell’ambito del Comitato Nazionale di Federagripesca, di Federcoopesca e di Alleanza delle Cooperative Italiane.

Il festival scientifico, sottotitolato Dove la scienza fa spettacolo, รจ stato organizzato da Psiquadro all’insegna del divertimento intelligente. La manifestazione si รจ tenuta dal 30 agosto al 1 settembre ed รจ stata accolta tra la natura sull’isola del Trasimeno, dove un ricco programma denso di attivitร  ha attirato numerose famiglie trascinate dalla curiositร  dei bambini. Divulgatori, scienziati e artisti hanno raccontato la scienza con il linguaggio dello spettacolo.

 

Certamente Cesare Agabitini, detto Cesarino, il guardiacaccia della Polvese che dal 1966 lโ€™abita con la moglie Filodelma Mattaioli e i loro figli Genni, Elisa, Chiara, Omar e Sonia e di cui fu anche il custode fino al 1997, non si sarebbe mai immaginato di vedere sulla sua isola tanta gente tutta insieme e che la moltitudine di persone giunte fin lรฌ andasse come un’instancabile sciame d’api da un fiore del sapere a un altro.

Lโ€™evento

Moltissime persone, soprattutto giovani famiglie con i loro bambini, si sono imbarcate sui traghetti da San Feliciano o da Castiglione del Lago per raggiungere la Polvese e partecipare alla bellissima manifestazione L’Isola di Einstein, la Scienza fa Spettacolo, che per tre giorni ha tenuto banco sul Lago Trasimeno, attirando persone da tutta la regione e numerosi visitatori provenienti da ben oltre i confini Umbri. Formatori, divulgatori, insegnanti, esperti, istruttori, genitori, nonni, fisici, geologi, ingegneri, biologi, naturisti, turisti, curiosi, ricercatori, scienziati, e soprattutto loro, i giovani cuccioli umani, hanno vissuto e partecipato a esperimenti, laboratori, racconti, presentazioni, narrazioni e spiegazioni sotto l’egida del rispetto per la natura, l’ecologia, la tutela e lo studio della madre terra, attraverso una sana curiositร  per la conoscenza scientifica. Il tutto รจ stato ammantato da un ambiente unico e magico come quello isolano. Proprio cosรฌ, l’isola Polvese รจ stata da sempre un’attrattrice di anime e di sguardi per la sua accoglienza e fertilitร  del territorio; gli Etruschi e gli antichi Romani lo avevano capito e lโ€™hanno abitata, come alcune testimonianze archeologiche qui ritrovate ci ricordano.

L’antica locuzione avverbiale polvento, cioรจ protetto dal vento, darebbe il nome all’isola. Ricca di olivi e lecci, รจ stata prolifica per contadini e pescatori, che l’hanno rispettosamente albergata per lungo tempo. La presenza della Rocca, dell’Abbazia di San Secondo e della sua adiacente chiesa, della Chiese di San Giuliano e di Santa Maria della Cerqua, testimonia il vissuto storico certo e ritmato di questi luoghi, cosรฌ come la villa, la piscina con il giardino acquatico realizzata dal Porcinai, l’ostello, il bar e due ristoranti e altre costruzioni del secolo scorso, depongono a favore e arricchiscono l’isola, dichiarata dall’attuale proprietaria, la Provincia di Perugia, dapprima un’Oasi di Protezione Faunistica, poi un Parco Scientifico Didattico e quindi inserita nel Parco naturale regionale del lago Trasimeno.

Le caratteristiche ambientali e strutturali della Polvese si prestano in modo ideale ad accogliere l’evento L’Isola di Einstein, la scienza fa spettacolo, dove oltre cento appuntamenti, tra il 30 agosto e il 1 settembre, hanno intrattenuto e divertito il numeroso pubblico di ogni etร . Gli intervenuti hanno impreziosito la manifestazione con la loro presenza: Ian Russell, Science Made Simple, Michael Bradke, Hisa Eksperimentov, Copernicus Science Centre, Big Van Ciencia, lโ€™INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), lโ€™INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e lโ€™INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Ci sono stati spettacoli dedicati alla fisica, alla chimica, al suono, alla biologia, alla meccanica quantistica e ai cambiamenti climatici, che hanno dettato conoscenze e suggerito riflessioni sul delicato ecosistema terrestre.
Scienza all’improvviso, un Museo a Cielo Aperto, l’Isola dei Disegnatori, Einstein Light Painting, la storia dell’Apollo 11, l’Universo in una scatola, un Tetto di Stelle, le due facce di Einstein, sono alcuni titoli di accattivanti eventi accaduti durante il festival.
Un esteso e vasto successo di pubblico elevato all’ennesima potenza!

 

I ragazzi dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia)

Lโ€™ex monastero di San Secondo

Si รจ notato che molti operatori e addetti dell’organizzazione si sono mostrati gentili e disponibili a dare spiegazioni e informazioni senza lesinare sorrisi di benvenuto. Tra questi l’attivissimo ed energico Michele Sbaragli, che ha edotto i presenti sulla novitร  della crociera astronomica lacustre (in collaborazione con INAF) e sugli incontri circa l’ambiente, organizzati da ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) o come i gentili e precisi Leonardo Alfonsi e Irene Luzi di Psiquadro che hanno dispensato cortesi ed efficaci indicazioni scientifiche a tutti quelli che l’hanno richiesto; Erika Di Silvestre, Rosalba Padula e Luca Nicoletti, capaci operatori presenti presso l’ex Monastero di San Secondo si sono adoperati e messi a disposizione per la buona riuscita dell’evento.

Erika Di Silvestre

Recentemente l’ex Monastero รจ stato oggetto di un recupero architettonico curato dalla Provincia e oggi rappresenta la sede del Centro ARPA dell’Umbria per il Cambiamento climatico e biodiversitร  in ambienti lacustri e aree umide. L’edificio รจ ubicato in un contesto paesaggistico straordinario con annessi laboratori, sala convegni e pertinenze e una bellissima sala esposizioni ha ospitato una mostra sugli antichi mestieri e arti del Trasimeno nella fotografia al collodio umido โ€“ illustrata dal fotografo Stefano Fasi – e uno spazio dedicato all’INGV, rappresentato da Luca Pizzimenti, Carlo Alberto Brunori, Federica Murgia e Aladino Govoni che, con i loro racconti e spiegazioni coadiuvati da sistemi informatici dedicati, hanno condotto bambini e genitori alla scoperta della crosta terrestre, vulcani e terremoti.

Spettacoli in ogni angolo

Lรฌ accanto, tra i resti dalla diruta ma suggestiva Chiesa di San Secondo, รจ stata presentata la favola lacustre Avventure a Borgo Gioioso, contenente messaggi ecologici, naturistici e ambientalisti con gli interventi della casa editrice Morlacchi nella persona di Gianluca Galli, dello storico lacustre Ermanno Gambini e dell’attore Mirko Revoyera. Mirko poco prima aveva tenuto il suo spettacolo, Il Regno delle Foglie, in un’area vicino al pontile, dove era stato applaudito da un folto pubblico di bambini, che abilmente affabulava con storie appassionanti e divertenti.

 

Mirho Revoyera, Ermanno Gambini, Gianluca Galli e Michele Sbaragli

 

Lรฌ, una bella coppia assisteva allo spettacolo con la splendida figlia Greta; al termine, la dolce madre Renilda nonchรฉ brava fotografa con entusiasmo ha raccontato che la manifestazione offriva talmente tante opportunitร  che la loro bambina li conduceva energicamente da un luogo all’altro, sedi degli spettacoli, dove grandi e piccini potevano partecipare attivamente ed essere coinvolti negli esperimenti. I due genitori erano esausti ma felici, cosรฌ come parevano tutti quelli delle altre famiglie partecipanti alla manifestazione. Poco piรน in lร  si trovava l’Einstein Village, luogo dedicato allo sport in relazione alla componente scientifica e salutare e nella stessa area non poteva mancare Avanti Tutta Onlus, l’associazione fondata dal compianto Leonardo Cenci per la lotta contro il cancro.
Altresรฌ si sono notati 20 bravissimi disegnatori che, sparsi per l’isola, hanno documentato graficamente lo svolgersi degli eventi. Questi fantastici illustratori fanno parte del collettivo Becoming X art and sound collective, che hanno realizzato l’accattivante e vasto reportage disegnato di tutti gli eventi.
Nell’occasione lo spazio enogastronomico, oltre i confermati e consueti ristoranti locali, รจ stato distribuito tra i vari luoghi dell’isola. L’offerta รจ stata all’altezza della situazione e, in un punto ristoro vicino a San Secondo, si sono potuti apprezzare alcuni sfizi culinari composti da ottimo pesce di lago fornito dalla Cooperativa Pescatori del Trasimeno accompagnato dai profumati vini di una rinomata cantina di Castiglione del Lago.

 

Michele Sbaragli

 

Sfilando accanto alla struttura del Poggio e proseguendo verso il pontile dei traghetti per il rientro, si passa vicino all’ex casa del custode; qui si puรฒ immaginare di vedere Cesarino e Filodelma, che abitavano questi meravigliosi declivi con i loro figli, che per tutto l’anno li avevano a disposizione per giocare, sperimentare e conoscere. Un’intera isola godibile da un pugno di ragazzi fortunati, un sogno per tutti quelli delle loro etร . I cinque ragazzi, insieme ai cugini Matteo e Tiziano, tutti e sette isolani, hanno in qualche modo precorso e presagito la naturale e immensa sala giochi scientifica che l’Isola di Einstein ha poi sublimato.
Il traghetto serale ha fatto rientrare a San Feliciano molti degli ultimi scienziati irriducibili; il comandante dell’imbarcazione, Giordano Sportellini, era felice di trasportare tanta gente stancamente soddisfatta che, attraverso l’evento organizzato da Psiquadro, era divenuta partecipe ambasciatrice e promotrice del magnifico e, vista l’ora, dell’ormai sonnecchiante Lago Trasimeno.

Qualche goccia di pioggia non รจ riuscita a guastare lโ€™incontro tra eccellenze culturali, riunitesi ieri al Palazzo Pantini Nicchiarelli di Castiglione del Lago per illustrare agli astanti le loro peculiaritร .

Ad aprire le danze รจ stato il padrone di casa, Fabio Nicchiarelli, che dopo aver ringraziato i presenti, ha lodato lโ€™eleganza della rivista AboutUmbria, invitando il pubblico alla lettura.
Allo stesso modo, Matteo Burico, neosindaco di Castiglione del Lago, ha ricordato il suo passato da piccolo editore e ha encomiato il coraggio di chi, come lโ€™Associazione AboutUmbria, decide di tornare al cartaceo, con tutte le difficoltร  che questa decisione comporta. Ha poi sottolineato come la vecchia rivalitร  tra i sindaci dei comuni lacustri sia ormai scomparsa, invitando alla collaborazione al fine di valorizzare il territorio e agevolare il turismo.
Sul medesimo intento รจ stato posto lโ€™accento anche dal sindaco di Passignano Sandro Pasquali – intervenuto in un piacevole fuori programma – che, ricoprendo anche la carica di vicepresidente alla Provincia con deleghe al lago Trasimeno, al patrimonio e allโ€™ambiente, ha insistito proprio sul bisogno di diffondere la conoscenza del lago non solo verso lโ€™esterno, ma anche verso lโ€™interno, verso gli stessi umbri.

 

Laura Zazzerini, Matteo Burico, Sandro Pasquali e Fabio Nicchiarelli

 

Ha poi preso la parola la direttrice editoriale di AboutUmbria Laura Zazzerini, estendendo la suddetta necessitร  di promozione e valorizzazione a tutta la regione, che spesso viene scambiata per la vicina Toscana o รจ identificata, per sineddoche, solo con Assisi. Tornando poi allo splendido lago che, dallโ€™orizzonte, sembrava inghiottire una parte del cielo, ha ricordato come lโ€™articolo a esso dedicato, contenuto in AboutUmbria Collection Yellow, non sia che lโ€™ultimo tassello di una narrazione cominciata ben due anni fa, con il numero zero della rivista. Se in Blu, infatti, erano apparse le vedute aeree di Gerardo Dottori e avevamo osservato con curiositร  un drone muoversi a pelo dellโ€™acqua, in Red i tramonti, accompagnati dalle parole di scrittori e poeti, ne avevano incendiato le pagine. In Black, avevano trovato spazio i vecchi mestieri del Trasimeno ritratti con la fotografia al collodio umido e lo spettacolo immersivo della Congiura della Magione.
La direttrice ha poi introdotto Eleonora Cesaretti, caporedattrice di AboutUmbria e autrice di La perfezione di un uovo di pavoncella, contenuto in Yellow. La caporedattrice ha parlato del lavoro di ricerca che precede la stesura dellโ€™articolo, che ha permesso di scoprire un microcosmo in cui ogni elemento si prende cura degli altri e, cosรฌ facendo, si reinventa e si adatta ai cambiamenti del tempo. Una ricerca che ha permesso di scoprire la persistenza di alcune attivitร  estremamente caratteristiche e identitarie del lago Trasimeno, come la fabbricazione delle reti e lโ€™uso di tecniche di pesca tradizionali.

 

Eleonora Cesaretti

 

Ha in seguito preso la parola il geologo Gabriele Lena, assicurando al pubblico come il lavoro del geologo – sebbene etimologicamente legato alla terra – sia in realtร  strettamente unito anche allโ€™acqua, vero e proprio ponte tra le diverse ere geologiche. E, poichรฉ secondo illustri studiosi in Umbria di fonti dโ€™acqua ce ne sono almeno tre – il Tevere, il Nera e, appunto, il Trasimeno – ha parlato della sua esperienza con Hydrometra, un drone marino capace di spostarsi sullโ€™acqua e di analizzare, al contempo, il fondale. Proprio al largo di Castiglione del Lago, Hydrometra ha scoperto un fondale ricco di vita, fornendo informazioni preziose per la conoscenza e la cura di questo delicatissimo bacino.
Una fragilitร  che รจ stata ribadita anche dallโ€™amministratore delegato della Cooperativa Pescatori del Trasimeno Valter Sembolini, che ha invitato a investire sulla sostenibilitร  e su tutti quegli attori che permettono la prosecuzione della vita attorno al lago. Giusto qualche giorno fa, la Cooperativa ha modificato il proprio statuto proprio in funzione di questa rinnovata attenzione verso lโ€™ambiente, ma lasciando intatti i principi: valori che le hanno permesso, nei suoi 91 anni dโ€™etร , di sbocciare paradossalmente nel periodo della crisi, dando lavoro a moltissimi giovani, volenterosi di riprendere in mano il mestiere dei loro avi.

 

Uno scatto della presentazione, foto by Giorgio Brusconi

 

Ultimo a parlare – sebbene interrotto da qualche goccia di pioggia – รจ stato Marco Pareti, che ha rievocato lโ€™ispirazione che sempre gli fornisce la vista del lago. Uno stimolo che gli ha consentito di dare il via a progetti legati alla comunitร  e ai mestieri tradizionali del lago – come quello che, attraverso la vendita dei calendari, ha permesso la ricostruzione del Barchetto, imbarcazione tipica andata a fuoco nella primavera nel 2017, oppure di raccogliere le testimonianze delle persone ritratte con la fotografia al collodio umido (raccontata in Black), creando cosรฌ un archivio etnografico di grande valore. Unโ€™ispirazione che ha consentito a Pareti di scrivere anche due libri: Avventure a Borgo Gioioso e La ragazza del canneto, di recente pubblicazione.
Al termine della presentazione, la Cantina del Trasimeno Duca della Corgna, la Cooperativa Aurora e la Cooperativa Pescatori del Trasimeno hanno gentilmente offerto un aperitivo a tutti i presenti.

 

Il momento dell’aperitivo, foto by Stefano Fasi

ยซSiamo nati con le macerie della Grande Guerra, abbiamo resistito alla Seconda Guerra Mondiale, siamo passati indenni dalla Prima alla Seconda Repubblica e abbiamo dato lavoro a tanti giovani, dopo la crisi economica degli anni 2000. Questa รจ la Cooperativa Pescatori del Trasimenoยป.

Ogni mattina, dโ€™estate e in inverno, con la tramontana o con la nebbia, con il buono o il cattivo tempo, i pescatori partono con le loro barche e le loro reti – veri e propri simboli della loro passione – alla conquista del pesce del lago Trasimeno. Uno specchio dโ€™acqua che, benchรฉ poco profondo, ha una fauna ittica molto ricca. Pesci pregiati o di poco valore, di mercato o predatori, riempiono ogni giorno le maglie delle reti della Cooperativa Pescatori del Trasimeno, fondata a San Feliciano nel 1928 che a oggi conta 30 soci pescatori e 13 persone a terra.

 

Foto by Cooperativa Pescatori del Trasimeno

 

ยซLโ€™obiettivo della Cooperativa โ€“ che lo scorso anno ha festeggiato 90 anni di storia – รจ quello di dare lavoro ai giovani: molti, infatti, a causa della crisi economica degli ultimi anni si sono riavvicinati a questo lavoro. C’รจ perรฒ anche lo scopo di valorizzare con la sostenibilitร  il Trasimeno, raccontandone la storia e il suo ambiente che รจ, giorno dopo giorno, sempre piรน a rischio. Il lago sta collassando, le sue acque poco profonde lo rendono molto precario e delicato; qualsiasi evento lo puรฒ danneggiare, anche una semplice siccitร . Inoltre, sta perdendo la sua biodiversitร  e manca sempre piรน spesso il pesce pregiato mangiato dai cosidetti pesci predatori. Per questo stiamo cercando con tutti gli attori coinvolti – Regione Umbria, Arpa, Legambiente, Ispra โ€“ di monitorarlo, ma servirebbe un aiuto concreto da parte della Comunitร  Europea. Facciamo fatica a sopravvivere e la mancanza di risorse di certo non aiuta: lo smantellamento delle Province, ad esempio, ha avuto un forte impatto su di noi. Loro si occupavano a 360 gradi del Trasimeno; oggi invece cโ€™รจ unโ€™assenza totale di un soggetto che si occupi del lago e di tutto quello che lo circondaยป spiega Valter Sembolini, amministratore delegato della Cooperativa Pescatori del Trasimeno.

 

Foto storica della Cooperativa Pescatori del Trasimeno

 

Si tratta di una vera e propria azienda che trasforma e commercializza il pesce catturato dai suoi pescatori: innovazione, consapevolezza, conoscenza, educazione e sostenibilitร  sono la missione della Cooperativa, che mette in moto ogni giorno unโ€™economia circolare a tutti gli effetti. ยซTra noi pescatori e lโ€™indotto che coinvolgiamo (ristoratori e altri soggetti) diamo lavoro a circa 200 persone, il settore ittico รจ un anello fondamentale del turismo del Trasimeno. Ovviamente oggi non ci occupiamo solo di pesca: trasformiamo, vendiamo a km zero, facciamo innovazione e puntiamo sul turismo con il trasposto pubblico. Purtroppo solo di pesca non si riesce piรน a vivereยป aggiunge Sembolini.
Il bottino dei pescatori puรฒ essere acquistato direttamente in Cooperativa oppure degustato nei migliori ristoranti del Trasimeno, che vengono quotidianamente riforniti.

Per vivere il Trasimeno come dei veri pescatori

La Cooperativa Pescatori del Trasimeno vive anche di attivitร  extra. Organizza battute di pesca per essere pescatori per un giorno, per vivere unโ€™avventura a stretto contatto con la natura del lago: provare lโ€™emozione dellโ€™uscita allโ€™alba sulle tipiche imbarcazioni dei pescatori, posizionare le reti, raccoglierle e tornare a casa con il pescato.
Per chi ama il buon cibo – in particolare il pesce – vengono organizzati corsi di cucina in collaborazione con Slow Food per far conoscere le ricette tradizionali dellโ€™area. Il piatto forte รจ sicuramente il pesce dโ€™acqua dolce (carpa, persico reale, tinca, anguilla, gamberone…) che in molti considerano meno buono del cugino di mare e piรน difficile da cucinare.
ยซQuando, tra un anno, avremo realizzato la nostra Locanda del Pescatore si potrร  consumare il pescato direttamente con noi e inizierร  la vera attivitร  di cucinaยป conclude lโ€™amministratore delegato.
รˆ possibile anche immergersi nella natura con escursioni nei luoghi piรน affascinanti, per osservare e fotografare le varie specie faunistiche presenti o – perchรฉ no – per un tuffo in acqua; oppure organizzare weekend e serate in spiaggia con musica e grigliate di pesce.

 

Foto by Cooperativa Pescatori del Trasimeno