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Abbiamo ricevuto in redazione questa lettera firmata dalla signora Manuela Molinelli, che porta alla luce le difficoltร  che ruotano intorno al mondo della lirica e lo scarso interesse che gli viene riservato in Umbria e in Italia.

Durante la pandemia del Covid19, tra melomani, appassionati di Opera Lirica e addetti ai lavori circolavano soventi frasi condite di speranza, mista a sconforto: โ€œSperiamo che lโ€™Opera sopravviva, speriamo di uscirne presto. Lโ€™Opera va vista in teatro, speriamo che le limitazioni vengano abolite per tornare alla normalitร .โ€ In veritร , almeno per quanto riguarda la nostra serafica regione, la pandemia ha semplicemente svolto il ruolo di capro espiatorio per consentire ai quattro che maneggiano lโ€™intera macchina e ai dieci che ne tirano i fili, di tergiversare e di nascondendosi dietro al nulla.

 

 

Quali sono i veri e propri fatti che ci spiegano come funziona la realtร  operistica umbra, se tale si puรฒ chiamare?

Senza citare Istituzioni o persone, analizziamo punto per punto lo stato attuale, partendo da coloro che rendono lโ€™Opera in grado di esistere, cioรจ gli spettatori. Da chi รจ composto il pubblico umbro appassionato di Opera Lirica? Ebbene, si tratta di persone per lo piรน over cinquanta. Vuoi per la pandemia, vuoi per altri fattori, nel pubblico non si รจ verificato un cambio generazionale, che sarebbe stato necessario per la sopravvivenza vera e propria di questโ€™arte. Il risultato รจ evidente: a spettacoli e concerti vi sono praticamente sempre numerosi posti invenduti. Quasi del tutto inutile per gli addetti ai lavori sprecar soldi in pubblicitร  perchรฉ, gran parte dei giovani, non conoscendola, se ne frega altamente.

Non si tratta della questione del prezzo dei biglietti, a cui spesso si dร  la colpa – perchรฉ per andare al concerto del Mรฅneskin i giovani pagano fior di quattrini senza batter ciglio – si tratta proprio di disinteresse totale. A cosa รจ dovuto questo disinteresse? Allโ€™ignoranza piรน totale riguardo al suddetto argomento.

Vi faccio un esempio concreto: provate a chiedere a un qualsiasi universitario se preferisce la regia di Carsen o di Livermore, e vi guarderร  come si guarda un alieno. Facciamone uno piรน semplice: chiedetegli qual รจ la sua Opera preferita di Puccini, il 99% rimarrร  a bocca aperta come un baccalร . Senza offesa per i pesci. Mentre di giorno in giorno la situazione peggiora e la barca continua a imbarcare acqua, cosa si fa per porre rimedio a questo problema?

Nulla. Oppure si ridicolizza lโ€™Opera, abbassandola a un livello amatoriale, travisandola e offendendola. โ€œTanto nessuno la capisce! Tanto chi fa caso ai tagli? Tanto chi si accorge che il cantante ha fatto cinquanta stecche e che lโ€™aria non sembra manco lontanamente simile a come รจ scritta? Tanto che importa se non si capisce nulla della trama? Tanto che importa se non ci sono archi nellโ€™orchestra? Tanto che importa se il direttore salta come un grillo e sembra stia ballando la Macarena, invece di dirigere? Tanto che importa se la regia รจ praticamente inesistente?โ€

Non importa nulla! Tanto il pubblico รจ composto solo da parenti, amici e affini che non sono mai andati allโ€™Opera e che quando usciranno diranno a tutti che รจ stato bellissimo e che hanno ascoltato unโ€™esecuzione stupenda, quando in realtร  a essere vittima di unโ€™esecuzione รจ stata solo lโ€™Opera stessa. E magari il giorno dopo usciranno articoli fantastici scritti da amici di amici di amici che osanneranno gente che in realtร  ha cantato, suonato e diretto in maniera vergognosa, degna nemmeno di un saggio di fine anno delle scuole elementari. Per fortuna non esistono piรน i terrificanti loggioni come fu a suo tempo quello del Regio di Parma, quindi tutti usciranno felici e contenti dallo scempio, mentre il povero compositore si rivolta nella tomba.

Vi svelo un segreto… non cโ€™รจ nulla da essere orgogliosi nellโ€™aver prodotto mediocritร ! Nulla. E la mediocritร  non dovrebbe essere ammessa nรฉ scusata in nessun luogo, dal grande teatro al giardino di un paesino medievale. Quando riusciremo a convincere pubblico e autoritร  che, per non far morire lโ€™Opera Lirica, lโ€™unica cosa fondamentale รจ mettere la musica, quella vera, in primo piano, senza svilirla crudelmente affidandola nelle mani di incapaci?

La diffusione della mediocritร , seppur compiuta sotto la spinta di nobili intenti, non permetterร  alle immortali melodie dei nostri compositori dโ€™insediarsi nei cuori della gente! La mediocritร  annoia e non emoziona, la mediocritร  puรฒ ottenere un momento di gloria momentanea ma niente piรน. Per riportare davvero in auge lโ€™Opera Lirica sono necessari ARTISTI (lo scrivo in maiuscolo), oltre a persone che comprendano davvero la problematica della morte dellโ€™Opera. Per presentarla a chi non la conosce ci vogliono persone che la amino e la conoscono davvero e soprattutto che non pensano solo ai loro interessi personali.

Lโ€™Italia รจ la patria di Giuseppe Verdi, Gioacchino Rossini, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini, Ruggero Leoncavallo, Pietro Mascagni e Giacomo Puccini. Solo questo imporrebbe che maestri e professori, come accade in Germania o Austria, conoscano e insegnano fin dalla scuola primaria la bellezza dellโ€™Opera ai propri studenti. Certamente รจ difficile farla amare a bambini che poi tornano a casa da genitori impreparati cresciuti a merendine e Grande Fratello e convinti che sia una noiosa zuppa per vecchi decrepiti. Si dร  la colpa alla pandemia, alla mancanza di denaro, ma allโ€™atto pratico non si sta facendo nulla per il pubblico di domani. Al di lร  di questo, la situazione in generale, รจ a dir poco surreale. Associazioni che non pagano o che lo fanno in tempi improponibili, che offrono ai cantanti professionisti 300 euro per sei prove e una recita a unโ€™ora di macchina da casa.

Ma veniamo al punto dolente di questa riflessione: vi sono tantissimi cantanti validi che non cantano mai perchรฉ non hanno la fortuna di essere simpatici a quei quattro tizi che gestiscono un poโ€™ tutto. Alcune associazioni presentano opere e mettono in locandina gente che in realtร  non รจ stata nemmeno contattata, servendosene come specchietto per le allodole. Ci sono cantanti che dopo un anno dalle recite non hanno visto il becco di un quattrino, mentre chi li ha chiamati vanta rinascite e fantomatiche riprese in fantomatiche arene. Ci sono cantanti, e questo capita in tutta Italia, che vengono contrattati per 1000 euro lordi in luoghi lontani da casa: se facciamo due conti e togliamo le tasse, lโ€™alloggio e il vitto da pagare, in tasca non rimane nulla. Ovvio che poi decidano di dedicarsi ad altra professione, visto che questa non porta a nulla.

La conclusione che se ne deduce – e dico questo premettendo che ci sono rare eccezioni – รจ che lโ€™ambiente musicale nella nostra regione sia gestito unicamente da soggetti che pensano solo al proprio orticello avuto in concessione da amici fraterni. Da questi orticelli si ricavano verdure che non vengono divise con chi aiuta a zappare, ma vengono tutte cucinate e mangiate da questi pochi individui.

Quando, chi di dovere si accorgerร  di questa situazione? Quando cambierร  questa triste realtร ? Forse mai. Le cose qui non si fanno seriamente, mi dispiace dirlo ma รจ cosรฌ. E allora sapete cosa penso… meglio non far piรน nulla piuttosto che illudersi di poter vivere in questo posto con musica e cultura. รˆ con molta amarezza che affermo queste cose ma vi assicuro che non sono solo provocatorie (solo un pochino) ma principalmente vengono dal cuore. Perchรฉ credo che non ci sia nulla di piรน crudele e meschino che illudere chi veramente ha dedicato la propria vita allโ€™arte e ci crede.

 

 

Manuela Molinelli

Una dimora storica tutta da scoprire e che, per la sua fama e per i suoi bellissimi giardini, venne visitata dallโ€™Imperatore dโ€™Austria Francesco I di passaggio a Perugia nel 1819. Un luogo che risorge e vuole tornare protagonista nella scena culturale umbra.

I giardini. Foto di Jacopo Meniconi

 

La Villa del Colle del Cardinale sta vivendo una seconda vita. Edificata nel 1575 come residenza estiva per volere del porporato Fulvio della Corgna su progetto dellโ€™architetto Galeazzo Alessi, nel corso dei secoli ha attraversato varie vicissitudini: nellโ€™Ottocento divenne un fervente luogo dโ€™incontro culturale, nel Novecento vi soggiornarono Giuseppe Ungaretti, Vincenzo Cardarelli e Ardengo Soffici, per poi passare nel 1996 nelle mani del Ministero della Cultura.
Un intervento di restauro, sia del complesso monumentale sia di quello naturalistico, condotto della Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio dellโ€™Umbria e recepito attualmente dal Polo Museale dellโ€™Umbria, ha portato la Villa (ubicata alle porte di Perugia) a una rinascita che le permetterร  di tornare โ€“ e giร  ha iniziato a farlo โ€“ un luogo di cultura, dโ€™incontri e di svago. รˆ proprio questo, quello che vuole fortemente e per cui si batte la sua direttrice, Ilaria Batassa.

 

Ilaria Batassa, direttrice della Villa

Dottoressa Batassa, prima di parlare della Villa parliamo di lei: nonostante la giovane etร  ha un curriculum di tutto rispetto. Dal 2020 รจ responsabile dellโ€™Ufficio promozione e comunicazione della Galleria Nazionale dellโ€™Umbria e direttrice della Villa del Colle del Cardinale. Come si conciliano due incarichi cosรฌ importanti su realtร  cosรฌ diverse?

Come dico spesso, ho un pizzico dโ€™incoscienza (ride). Parlando seriamente, i due incarichi si conciliano perchรฉ hanno un comune denominatore che รจ la passione per quello che faccio. Sono comunque due ruoli diversi: alla Galleria Nazionale dellโ€™Umbria mi occupo della comunicazione con lโ€™aiuto di Jacopo Meniconi, mentre alla Villa dirigo la struttura; cโ€™รจ perรฒ un approccio simile, cioรจ quello di comunicare che lโ€™arte รจ sempre attuale. Ho alle spalle poi una grande squadra che mi aiuta e mi supporta.

La Villa del Cardinale รจ tornata al suo antico splendore. Da quanto tempo era chiusa?

La Villa dal 1996 รจ di proprietร  del Ministero della Cultura ed รจ stata riaperta al pubblico in maniera stagionale nel 2018. Io sono diventata direttrice nel dicembre 2020 e ad aprile di questโ€™anno รจ diventata visitabile nei weekend e lo sarร  per tutto lโ€™anno. Inoltre, grazie a delle collaborazioni come ad esempio quella con il Post โ€“ Museo della Scienza di Perugia e con lโ€™associazione Equilibrio apriremo degli spazi per la didattica anche nel corso della settimana.

Quali sono stati gli interventi effettuati per rimetterla a nuovo?

In primis รจ stato reso fruibile tutto il parco e ogni fine settimana apriamo un pezzetto di percorso completamente sistemato. A settembre partiranno i lavori di consolidamento strutturale del cosiddetto bagno del cardinale e i lavori per la messa in sicurezza dellโ€™edificio e nel giardino storico. Sono stati portati a termine invece i lavori di sanificazione e stabilizzazione degli infissi e la messa in sicurezza la cisterna presente nel giardino. In piรน, nel sito di Art Bonus, ci sono tanti progetti ai quali i mecenati possono partecipare per contribuire al restauro e al mantenimento di piccoli e grandi pezzi della villa.

Il suo obiettivo รจ quello di far diventare la Villa un punto di riferimento culturale per il territorio: in che modo?

Un modo รจ quello di creare, ad esempio, una rete tra le comunitร  locali che possano cosรฌ aprire la Villa ad attivitร  didattiche o iniziative di vario genere. Fondamentale รจ anche far conoscere questi spazi che ancora non tutti apprezzano: deve diventare un attrattore non solo locale, ma a livello nazionale.

Serve un grande lavoroโ€ฆ

Siamo chiamati a fare questo.

 

Interno della Villa del Cardinale. Foto di Filippo Fagioli

Cosa puรฒ offrire in piรน questo luogo rispetto ad altri?

La Villa ha vissuto un momento di crisi ed รจ stata spogliata di tutto, anche del suo mobilio e questa sua fluiditร  la rende unica e perfetta per accogliere lโ€™arte di ogni genere; anche perchรฉ รจ proprio la sua genesi quella di essere un luogo di delizie, dโ€™incontro e di diletto. Arte, sport, musica, danza, folkloreโ€ฆ tutto puรฒ essere accolto nei suoi spazi e nelle sue stanze. Non solo arte alta, ma soprattutto arte quale espressione dellโ€™uomo. Vogliamo essere pop e rivolgerci a tutti. In piรน cโ€™รจ il parco che รจ vero biglietto da visita, il suo cavallo di battaglia.

Parlando di biglietto da visita, proprio in questi giorni avete presentato il nuovo logo, realizzato da Corebook, che รจ un primo passo importante verso il restylingโ€ฆ

รˆ stato sicuramente il primo step e ora passeremo alla nuova pannellistica. Per il resto non ci saranno grandi cambiamenti.

 

Logo realizzato da Corebook โ€“ Lโ€™Arte di comunicare. Foto di Filippo Fagioli

Lโ€™evento piรน imminente, che potrร  essere unโ€™ottima vetrina, รจ Lโ€™Umbria che spacca (2-4 luglio): comโ€™รจ nata lโ€™idea di accogliere questa manifestazione?

Nasce dal fatto che nei sogni dellโ€™organizzazione dellโ€™evento cโ€™era la Villa. In piรน รจ un progetto al quale credo fortemente, puรฒ dare visibilitร  non solo alla Villa, ma a tutto il territorio circostante. La struttura ha una forte vocazione allo svago (come dicevo) e quindi questo evento รจ perfetto, la musica dopotutto รจ arte! Inoltre lo spettacolo dal vivo in questo periodo ha subito grandi stop e quindi noi mettiamo a disposizione gli spazi perchรฉ avvenga una ripartenza, perchรฉ le maestranze tornino a lavorare e i cantanti a esibirsi. รˆ giusto per tornare a tutti a lavorare.

Ci sono altri eventi in cantiere?

Ce ne sono diversi, il piรน imminente รจ un progetto didattico ed educativo rivolto alle scuole e agli adulti realizzato insieme al territorio per creare una rete di eccellenze locali. Qui Corebook avrร  un ruolo importante, ma non voglio ancora dire molto! Poi nei prossimi giorni inizieranno i campi estivi per i piรน piccoli, ci saranno eventi serali in collaborazione con entitร  locali, momenti di svago e dโ€™incontro con i produttori ed escursioni nelle zone circostanti, per far conoscere anche quello che cโ€™รจ al difuori del cancello. Un altro progetto, fatto in collaborazione con lโ€™Universitร  degli Studi di Perugia e con le scuole di specializzazione in Beni storico-artistici e in Beni antropologici, prevede la mappatura della popolazione presente sul territorio e la realizzazione dโ€™istallazioni artistiche che verranno inaugurate nel giardino a settembre.

 

Ingresso. Foto di Jacopo Meniconi

 


Per maggiori informazioni.

La musica post-romantica di Rachmaninov, il simbolismo di Skrjabin e Medtner, il modernismo di Prokof’ev. Sono solo alcune delle proposte musicali del cinquantatreesimo Festival delle Nazioni: un omaggio alla Russia, che si svolgerร  a Cittร  di Castello e nellโ€™Alta Valle del Tevere dal 22 al 29 agosto 2020.

Dmitry Shishkin

Forte di un management rinnovato ai suoi vertici โ€“ con Leonardo Salcerini neoeletto presidente e Pier Giorgio Lignani vicepresidente โ€“ lโ€™associazione tifernate conferma la sua presenza e la sua vitalitร  e propone una programmazione di alto livello, seppur limitata a una settimana di eventi (otto spettacoli spalmati su altrettanti giorni piรน diversi eventi collaterali) e nel pieno rispetto delle norme anti-Covid.

A inaugurare la rassegna sarร  Dmitry Shishkin, uno dei pianisti piรน apprezzati della sua generazione: lโ€™artista ci farร  immergere subito nelle sonoritร  e negli stili musicali che caratterizzeranno questa edizione del Festival (sabato 22 agosto ore 21.00, Cittร  di Castello, Teatro degli Illuminati).

Un progetto speciale vedrร  poi lโ€™esecuzione del famoso Pierino e il lupo di Prokofโ€™ev: la fiaba popolare per voce recitante e orchestra sarร  raccontata dallโ€™attore Silvio Orlando e accostata al Carnevale degli animali di Saint-Saรซns; il tutto nellโ€™esecuzione musicale della Filarmonica Gioachino Rossini di Pesaro diretta dalla giovane Alicia Galli (domenica 23 agosto ore 21.00, Cittร  di Castello, Teatro degli Illuminati).

Un cuore irrequieto batte รจ lโ€™eloquente titolo del recital lirico che vedrร  protagoniste il soprano Maria Komarova e la pianista Svetlana Makedon: un concerto di liriche e arie dโ€™opera russe che proporrร  pagine di Rachmaninov, Cezar’ Kjui, Anton Arenskij, con estratti dalle opere Iolanta di ฤŒajkovskij e Fanciulla di neve di Rimskij-Korsakov (lunedรฌ 24 agosto ore 18.00 e ore 21.00, Cittร  di Castello, Teatro degli Illuminati). Cโ€™รจ grande attesa anche per il ritorno a Cittร  di Castello del Quartetto Werther, il gruppo vincitore del Concorso nazionale Alberto Burri 2019.

Makedon e Komarova

Come di consueto, il Festival non dimenticherร  di omaggiare i giganti della musica di tutti i tempi โ€“ e di tutti Paesi โ€“ celebrando gli anniversari piรน significativi. Questโ€™anno sarร  la volta di Ludwig van Beethoven, di cui nel 2020 ricorre il duecentocinquantesimo anniversario della nascita: al grande musicista di Bonn sarร  dedicato un originale concerto dal titolo …e nel salottino di Beethoven apparve un oboe! (mercoledรฌ 26 agosto ore 18.00, Citerna, Chiesa di San Francesco).

Forti del successo della scorsa edizione, continua la collaborazione con lโ€™Associazione Culturale Laboratori Permanenti di Sansepolcro nella produzione di uno spettacolo di teatro musicale. Il lavoro di questโ€™anno si intitola Realtร , sogno e delirio nella letteratura russa: รจ un progetto artistico basato su testi di vari autori e autrici russi โ€“ da Majakovskij a Charms, dalla Viลกneveckaja a Tarkovskij, da Puลกkin a Teffi e alla Cvetaeva โ€“ elaborati da Caterina Casini con le musiche in prima esecuzione assoluta commissionate dal Festival delle Nazioni a Daniele Furlati, compositore particolarmente versato per la musica per il teatro e il cinema (venerdรฌ 28 agosto ore 21.00, Sansepolcro, Cortile del Teatro della Misericordia).

 

Daniele Furlati

 

A chiudere la 53a edizione sarร  il duo composto dalla giovane stella del violinismo russo Kirill Troussov e dalla pianista Alexandra Troussova. (sabato 29 agosto ore 21.00, Cittร  di Castello, Teatro degli Illuminati).

Tra gli eventi collaterali del Festival vi segnaliamo il concerto di Vinicio Capossela. Il geniale cantautore porterร  a Cittร  di Castello il suo progetto Pandemonium. Narrazioni, piano voce e strumenti pandemoniali in trio con Vincenzo Vasi a theremin, vibrafono, percussioni e altre diavolerie e Andrea Lamacchia al contrabbasso (venerdรฌ 18 settembre 2020 alle ore 21.00, nel Teatro degli Illuminati).

 


Per ulteriori informazioni, 075 8521142, ticket@festivalnazioni.com, www.festivalnazioni.com.

Nel periodo post pandemico la musica riparte e torna ad esplodere nei concerti, immersi nelle suggestive location della verde Umbria, con la quarta edizione delย Festival Internazionale Green Music, diretta ed ideata dalย Maestro Maurizio Mastrini.

Il Festival torna ad emozionare, in sicurezza, il pubblico di tutte le etร  e culture, accompagnandolo in una nuova esperienza musicale attraverso i luoghi dโ€™incanto del cuore verde dโ€™Italia, al fine di valorizzare e promuovere il territorio di questa regione.
La manifestazione apre con lโ€™anteprimaย in uno degli angoli piรน armonici, suggestivi e carichi dโ€™emozione della regione, ilย Bosco di San Francesco,ย bene del Fondo Ambiente Italiano,ย adย Assisi.ย Quiย sabato 25 luglio alle 20.30 รจ in programma il Concerto della buonanotte del duo composto dai noti concertisti di chitarra, Massimo Agostinelli e Andrea Zampini. I due musicisti spazieranno nel repertorio sudamericano che va da Astor Piazzolla a Anton Carlos Jobim.
L’evento รจ organizzato in collaborazione con ilย Fai, ente patrocinante ilย Festival Internazionale Green Music,ย cheย ha interamente recuperato l’area salvandola dal degrado e dall’incuria, ed รจ inserito nella rassegna Sere FAI dโ€™Estate .
La tappa diย Assisiย rappresenta una delle piรน emblematiche peril Festival, nato dall’intuizione di coniugare arte e natura posizionando i concerti fuori dai luoghi di ordinanza, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio paesaggistico e storico regionale attraverso il potere evocativo della musica, offrendo allo stesso tempo un’opportunitร  di esibizione ad artisti e giovani talenti della scena nazionale e internazionale.

Le suggestioni sonore della chitarra si fonderanno con la bellezza di un luogo inaspettato, al quale si accede da un portone nel muro di cinta del piazzale davanti alla Basilica Superiore di Assisi.
Da qui si imbocca uno stretto sentiero che porta a un ampio fondovalle, ai piedi del centro cittadino. Si estendono davanti agli occhi benย 64 ettari di natura, tra terreni boschivi e campi coltivati, radure e oliveti, pareti di pietra rosa. Si possono ammirare, inoltre, importanti testimonianze della presenza di monache benedettine, tra โ€˜200 e โ€˜300: un monastero, la chiesa romanica di Santa Croce, un mulino attivo fino ai primi del โ€˜900, i resti di un ospedale che assisteva malati e pellegrini e, poco piรน avanti, unโ€™antica torre trecentesca eretta a difesa di un opificio.
Salendo sulla sua cima si ha la possibilitร  di ammirare appieno l’opera di land art, il โ€œTerzo Paradisoโ€, del maestro Michelangelo Pistoletto: 121 ulivi disposti a doppio filare formano tre ampi elementi circolari tra loro tangenti, di cui il maggiore, posizionato tra gli altri due, ha al centro unโ€™asta alta 12 metri, che simboleggia lโ€™unione tra cielo e terra.
Proprio nella radura che ospita lโ€™opera di Pistoletto, risuoneranno le note del duo dei celebri chitarristi anconetani.
Raccomandazione degli organizzatori, quella di non dimenticarsi a casa plaid e cuscino per accomodarsi sul prato e godersi il concerto in pieno relax.
Il festival continuerร  ad entusiasmare i partecipanti durante le calde serate estive per un totale di circa 15 concerti,ย ai quali parteciperanno artisti di grande spessore e di lunga esperienza comeย Uto Ughi, uno dei massimi esponenti della scuola violinistica italiana,ย Antonella Ruggiero, cantante italiana famosa per la sua estensione vocale e per essere stata uno dei membri fondatori della celebre band di fama internazionale iย Matia Bazar, eย Juan Lorenzo, chitarrista di flamenco italiano, considerato uno dei suoi massimi esponenti e, naturalmente, unโ€™esibizione del direttore artistico Maurizio Mastrini che, nella magica cornice dei Giardini pubblici di Orvieto, presenterร  in anteprima il suo ultimo lavoro pianistico, scritto nel periodo di quarantena, dal titolo Lockdown.

Il consenso di pubblico dello scorso anno ha convinto gli organizzatori a replicare la manifestazione musicale Accademia Isola Classica & Festival, con sei concerti di musica classica gratuiti, ospiti internazionali e masterclass giornaliere. L’evento ha avuto luogo dal 26 agosto al 1 settembre nella splendida cornice dell’Isola Maggiore.

In pochi minuti di traghetto arrivi a un’isoletta del Lago Trasimeno, in un borgo caratteristico e deputato da sempre ad accogliere caldamente i suoi visitatori, insieme ad alcune signore che lungo la sua via principale, sedute su consumate sedie di legno, lavorano con l’uncinetto il punto d’Irlanda. Appena fuori dall’incantevole abitato s’incontra una scalinata, dalla cui sommitร  ti guarda una chiesa con un bel portale in pietra.

 

Una meravigliosa cornice, lโ€™Isola Maggiore

Siamo sulla meravigliosa Isola Maggiore che, seppur nelle sue contenute dimensioni, รจ stata da sempre testimone di incredibili vicende sociali e storiche, la cui memoria รจ alimentata con orgoglio dai pochissimi abitanti ancora oggi residenti attraverso suggestivi racconti.
Un tesoro di conoscenze da cui attingere, ma รจ necessario entrare in sintonia con questa riservata e meravigliosa gente per riuscire a farsi raccontare le varie esperienze, al fine di trasmettere e mantenere vive le tradizioni e le abitudini emblematiche di questo angolo di paradiso lacustre.

Il Trasimeno riserva sempre delle imperdibili sorprese, che possono manifestarsi laconicamente e in modo raro per quelli che sanno apprezzare la ricchezza della millenaria storia dei luoghi. Essendo il lago piรน antico ed esperto della nostra Penisola, ne puรฒ raccontare di cose a tutti, sia a grandi sia a piccini. Ha solo bisogno di ottemperanza e maggior rispetto…
Sono molte le testimonianze che narrano una piccola parte dell’immenso vissuto isolano, dove il visitatore puรฒ trascorrere del tempo ben impiegato nel visitare la casa del Capitano del Popolo, il Museo del Merletto, il prezioso crocifisso ligneo del Caporali posizionato all’interno della Chiesa di San Michele, le Chiese del Buon Gesรน, quella della Buona Morte, quella di San Francesco e lo Scoglio del Santo; infine, la Chiesa di San Salvatore. Purtroppo il Castello Guglielmi non รจ visitabile in quanto inaccessibile da qualche anno. I bianchi sentieri si intrecciano, tra gli olivi e i lecci, sulla superficie dell’isola. Dalla sua sommitร  si puรฒ ammirare un panorama meraviglioso e sentirsi, a volte, in amicale vicinanza con fagiani e conigli selvatici.

Il progetto: Accademia Isola Classica & Festival

Questa รจ l’inimitabile cornice in cui si รจ svolta la manifestazione, dedicata alla musica classica, denominata Accademia Isola Classica & Festival, seconda edizione. Sono stati inseriti nell’evento diciassette giovani talenti, provenienti dall’Europa, America, Russia e Corea, selezionati per partecipare alle masterclass di perfezionamento strumentale e ad alcuni dei concerti in cartellone.
Come ci ha detto l’organizzatrice della manifestazione, Natalie Dentini: ยซรˆ un progetto didattico a livello mondiale. Noi selezioniamo i migliori studenti che sono giร  di altissimo livello e vincitori di numerosi concorsi e gli offriamo una borsa di studio gratuita. Vengono qui a studiare con maestri top e non solo apprendono da loro, ma suonano insieme in un’esperienza unica. L’idea progettuale รจ stata mia e di mio marito Vlad Stanculeasa, entrambi musicisti, e fin da quando siamo venuti qui a Isola, abbiamo visto la possibilitร  di creare una scuola a cielo aperto dove gli studenti abitano questo bellissimo luogo dandogli nuova linfa e qui per qualche giorno, in modo non invasivo, suonano, studiano, dormono, mangiano e vivono. I pochi abitanti rimasti ci sono vicini e sono felicissimi di vederci quotidianamente e noi ricambiamo con gioia e con il rispetto degli spaziยป.

L’organizatrice Natalie Dentini

Natalie Dentini, oltre ad essere l’organizzatrice dell’evento, รจ una bravissima violinista a livello internazionale e ci confida il suo desiderio di realizzare un importante progetto isolano a carattere permanente, con l’augurale e sperato aiuto di qualche illuminato benefattore o generosa fondazione: ยซC’รจ il progetto di fare una scuola permanente di Archi, anche per far rinascere questo magico posto, e siamo nella fase non facile di ricerca di sponsor e fondazioni affinchรฉ qualcuno ci dia una mano per realizzare questo ambizioso proposito, che porterebbe notevoli vantaggi culturali, promozionali per il territorio e un’evidente ricaduta economica in locoยป.

La serata inaugurale

Il concerto inaugurale si รจ tenuto presso la Chiesa di San Salvatore, con la partecipazione della bravissima mezzosoprano Monica Bacelli, accompagnata sapientemente dal pianoforte di James Maddox, dal violino dell’eccelso Vlad Stanculeasa (coniuge di Natalie), dalla viola del fantastico Ettore Causa e dal violoncello del mirabile Antonio Lysy, con musiche di Berio, Haydn, Beethoven, Brahms e Britten. Gli esecutori del concerto d’apertura sono tutti nomi di primissimo piano della scena internazionale di musica classica. All’interno della chiesa, l’acustica รจ buona e alzando la testa si nota la traccia di un affresco: รจ la figura di un angelo e, come gli sguardi degli spettatori, anche il suo sembra rapito dalla soave voce di Monica e dall’abilitร  dei bravissimi musicisti. La partecipazione รจ stata attenta ed entusiasta. Un vero successo!
Altresรฌ hanno assistito con soddisfazione al concerto l’assessore comunale all’Urbanistica, Ambiente e Sviluppo del Territorio Laura Cucina e il consigliere comunale Edoardo Moschini, entrambi insieme al Sindaco di Tuoro, Maria Elena Minciaroni, che al termine dell’esibizione, ci ha confidato: ยซManifestazioni del genere sono di altissimo valore artistico e noi le appoggiamo e sosteniamo con tutte le nostre possibilitร . Crediamo che eventi di questa qualitร  possono portare lustro al nostro territorio e a quello del Trasimeno in genere. I concerti di tale portata sono attrattori di interessi culturali e rivolti a un turismo sostenibile per una sana ed ecologica promozione del comprensorio toreggiano. Seguiamo con attenzione e grande disponibilitร , l’evoluzione di questo importante progetto musicale che trova i nostri consensiยป.
L’Assessore comunale per la Cultura e lo Sport, Thomas Fabilli, recentemente ha dichiarato di credere e sostenere attivitร  culturali di questo tipo e il suo personale impegno e quello di tutta l’Amministrazione รจ teso a favorire iniziative similari di qualitร .
Al termine della serata c’รจ stato un bel momento conviviale, organizzato presso un tradizionale locale isolano con dei gustosi assaggi di tipici sapori lacuali, accompagnati dagli ottimi vini dell’azienda agricola Montemelino di Tuoro.

Gli appuntamenti in programma

Giovedรฌ 29 a tenere la scena sono stati il noto cornista spagnolo Juan Manuel Gomez e i Maestri dell’Accademia, con musiche di Brahms.
Sabato 31 agosto e domenica 1 settembre รจ stata la volta dei giovani talenti dell’Accademia che si sono misurati con il giudizio del competente pubblico.
I dotati giovani corsisti sono: SongHa Choi, violino; Chris Rogers Beadle, viola; Sinรจad Oโ€™Halloran, violoncello; Nathan Kirzon, violino; Lea Galasso, violoncello; Hani Song, violino; Laura Andrade, violoncello; Dunja Kalamir, violino; Tami Pohjola, violino; Nicholas Alcott Swensen, viola; Arjun Ganguly, viola; Tatsiana Boyarina, violoncello; Marcus Bรคckerud, violino; Emilia Sharpe, violino; Nathalie Schmalhofer, violino; Anna Leunis, violino; Emma Wernig, viola. Gli esperti e comprovati docenti di sicura fama, sono: Mi-Kyung Lee, violino; Vlad Stanculeasa, violino; Ettore Causa, viola; Antonio Lysy, violoncello; Lorena Tecu, pianista collaboratore; James Maddox, pianista collaboratore.ย 

Edoardo Moschini, Maria Elena Minciaroni, Laura Cucina

 

La manifestazione รจ sostenuta dalla Regione Umbria, dal Comune di Tuoro sul Trasimeno, dalla Pro Loco Isola Maggiore e da Busitalia; per i concerti, tutti gratuiti, sono stati previsti i traghetti di rientro fino alle 22,00. Accademia Isola Classica & Festival รจ riuscita, tramite un’importante rete di partner, a offrire senza spese per i suoi studenti un corso di formazione musicale di primissimo livello e speriamo, in un futuro a breve termine, di assistere all’intervento di qualche patrocinatore che supporti economicamente l’ambizioso progetto di creare un’accademia di riferimento per archi con sede sull’Isola Maggiore. Sarebbe un bel gesto che renderebbe immortale colui che generosamente vorrร  sostenere l’idea di Natalie e Vlad per un prospetto internazionale, culturale e artistico per giovani musicisti talentuosi.
Nella serata inaugurale il numeroso pubblico intervenuto, nonostante il gran caldo, รจ rimasto molto soddisfatto, sia dalla bellissima voce di Monica Bacelli sia dai sintonici e competenti maestri che l’hanno accompagnata con i loro virtuosi strumenti.
Rientrando in traghetto a sera inoltrata, ancora con l’eco delle armoniose note nella testa, una stella cadente rendeva piรน incantevole il cielo stellato, nella certezza di risentir parlare di questi 17 giovani musici come astri nascenti nel panorama internazionale dei grandi palcoscenici della musica classica.