ยซLa cittadina si presenta solenne e poderosa, con quella sua porta, il corso e la chiesa di San Francescoยป (M. Tabarrini)

Storia
Posto su un colle lungo la valle del fiume Corno, Monteleone di Spoleto รจ tra i borghi piรน belli e caratteristici della Valnerina. Nei secoli, grazie alla sua posizione, ha guadagnato lโappellativo di Leone degli Appennini. Il suo territorio รจ inserito in uno degli angoli naturalistici e paesaggistici piรน gradevoli e incontaminati dellโAppennino centrale.
La cittร รจ come un piccolo scrigno che custodisce da secoli preziosi oggetti di storia, arte e architettura: vanta, infatti, antichissime origini, come testimoniano le numerose tombe ritrovate nei dintorni. Delle passate epoche di guerre e assedi rimangono numerose testimonianze, di cui la piรน celebre รจ la biga del VI secolo a.C., qui ritrovata nei primi anni del Novecento, e della quale si conserva nel museo – allโinterno della Chiesa di San Francesco – una splendida copia. Lโoriginale รจ invece esposto al Metropolitan Museum of Art di New York.
La cittadina, fin dallโantichitร , appare al visitatore solenne in tutta la sua maestositร ; testimone delle sue antiche vestigia, Monteleone ostenta al viandante tutta la fierezza della sua storia. Il paese infatti, isolato tra le brulle montagne dellโAppennino, รจ ricco di simboli e significati. Curioso รจ il ripetersi di certi numeri: tre sono le cinte murarie e, ognuna di esse, รจ provvista di tre porte, sei le torri e otto i baluardi della cittร . Il castello, cinto da solide mura, torri di vedetta e porte, conserva al suo interno la tipicaย urbanistica medievale e rinascimentaleย con case, chiese e palazzi gentilizi che si affacciano su vicoli e piazzette. Elemento caratteristico di tutto il paese รจ la roccia locale bianca e rossa, che rende la sua architettura unica, capace di richiamare la magica bicromia degli antichi ordini cavallereschi. Il territorio conta quattro nuclei abitativi (Ruscio, Rescia, Trivio e Butino), i quali erano legati principalmenteย allโattivitร agricola e pastorale e a celebri attivitร industriali, come leย miniere di lignite di Ruscio e quelle di ferro, dalle quali, secondo la tradizione, fu estratta la materia prima per i cancelli del Pantheon a Roma.

Eccellenze a Monteleone di Spoleto
A rendere Monteleone di Spoleto una cittadina ancora piรน meravigliosa รจ il colore ambrato che contraddistingue i suoi terreni: il farro di Monteleone รจ tra le eccellenze dโItalia, tanto che, grazie allโimpegno dei produttori locali, รจ stato possibile richiedere e ottenere il marchio D.O.P (Denominazione di Origine Protetta).

Chiesa di San Francesco
Varcate le mura della cittร , รจ possibile scoprire, attraverso piacevoli percorsi, importanti ricchezze storiche e artistiche, come la Chiesa di San Francesco, costruita tra XIV-XV secolo. La chiesa รจ lโopera piรน appariscente e suggestiva per complessitร di storia, sviluppo, arte e fede. ร un libro con santi e simbologie da scrutare e leggere con cura. Il titolo della chiesa รจ in realtร quello di S. Maria o meglio Madonna dellโAssunta, ma รจ comunemente nota col nome del poverello dโAssisi da quando intorno al 1280 vi sโinsediarono i primi francescani. Infatti, fino alla soppressione del convento, lโordine francescano in Monteleone utilizzรฒ sempre e in ogni atto ufficiale un sigillo recante lโemblema dellโordine sovrastato dallโimmagine dellโAssunta rapita in cielo con le iniziali S(anctae) M(ariae). Vari affreschi decorano le pareti della chiesa con immagini devozionali fatte eseguire probabilmente da pittori della scuola umbra del sec. XIV.
Chiesa di San Nicola
La chiesa รจ posta nel punto piรน alto del centro storico; ha origine altomedievale, infatti i primi documenti risalgono al 1310. Presenta una pianta disposta su unโunica navata provvista di dieci cappelle con propri altari. Il soffitto รจ a cassettoni e ricoperto da una tela dipinta a tempera con motivi floreali. Tra le diverse opere di notevole pregio citiamo La decollazione di S. Giovanni Battista fra S. Antonio da Padova, S. Isidoro e la Maddalena, attribuita al pittore Giuseppe Ghezzi e lโAnnunciazione, probabilmente opera di Agostino Masucci.
Chiesa di Santa Caterina
Nel 1310 cinque monache agostiniane, provenienti dal Monastero di S. Caterina a Norcia, chiesero al Capitolo di S. Nicola una chiesetta e una casa nella parte bassa di Monteleone per edificarvi un monastero.
Sia la casa sia la chiesa erano fuori la cerchia delle mura, costruite nel 1265. Le monache rimasero lรฌ per quasi cinque anni. Della stupenda chiesa settecentesca, restano soltanto le mura perimetrali.

Chiesa di Santa Maria de Equo
Lโambiente interno della chiesa รจ tipico delle pievi campestri: al centro della chiesa รจ posto un altare settecentesco, ornato da una statua lignea della Madonna con Bambino; ai lati, allโinterno di due nicchie, ci sono le statue lignee di S. Pietro e S. Paolo.
Lungo la parete di sinistra รจ raffigurato il venerabile Gilberto o Liberto, eremita qui vissuto per molti anni.
Bibliografia:
LโUmbria si racconta. Dizionario E-O, Foligno 1982 di Mario Tabarrini.