Al via la XXVI edizione che avrà come tema le “Eretiche visioni. La terra intorno al sole o l’universo intorno a Dio. Il rapporto – complicato – fra scienza e fede”.
Presentata ieri la XXVIesima edizione de La Festa del Rinascimento di Acquasparta, che a partire da sabato 7 giugno, fino a domenica 22 giugno 2025, proporrà un ricco cartellone di appuntamenti, storici e culturali, ma anche ludici ed enogastronomici, incentrati sulla rievocazione dell’arrivo in città, al principio del Seicento, del principe Federico Cesi detto il Linceo.
La manifestazione, organizzata dall’Ente Il Rinascimento ad Acquasparta, celebra l’arrivo in città di Federico Cesi detto il Linceo, rievocando con scrupolosa fedeltà storica e forte coinvolgimento degli abitanti, i festeggiamenti che la piccola comunità organizzò in occasione dell’arrivo di Federico Cesi, una delle figure più significative della cultura scientifica del primo seicento, uno dei primi fautori in Italia dell’astronomia post-copernicana, appassionato studioso di scienze naturali, che si trasferì ad Acquasparta poco dopo il matrimonio con la giovane Artemisia Colonna, avvenuto nel 1614.
Nella giornata di domenica 8 giugno è in programma, inoltre, Vexilla ad caelum, prima rassegna degli sbandieratori d’Italia che vedrà la partecipazione degli sbandieratori di Amelia, San Gemini e Montefalco, mentre nei giorni seguenti si susseguiranno a ritmo serrato le sfide tra le Contrade.

Le sfide tra contrade
Tra queste, la Gara Gastronomica (giovedì 12 giugno) incentrata sul tema Il Rinascimento in cucina; il Grande Gioco dell’Oca, riproposizione vivente e in costume, del gioco da tavolo le cui origini, nella sua versione moderna, risalgono alla seconda metà del Cinquecento; la Giostra dei tamburi sonanti (sabato 14 giugno) una coinvolgente sfida a colpi di bacchette tra i gruppi dei tamburini delle contrade, accompagnata dall’esibizione degli sbandieratori di Narni; particolarmente attesi poi sono i Giochi delle Dame (domenica 15 giugno) che dovranno sfidarsi in in una sequenza di dieci giochi ispirati alle attività quotidiane tradizionalmente riservate alle donne dell’epoca rinascimentale e le appassionanti Gare di Teatro, dove le contrade metteranno in scena, una libera interpretazione teatrale di un testo scritto prima del 1630 rielaborato ed adattato. Inizierà la compagnia teatrale della Contrada del Ghetto (Lunedì 16 giugno) che riproporrà il Macbeth, di William Shakespeare, con la regia di Riccardo Leonelli; poi sarà la volta della Contrada di San Cristoforo (Martedì 17 giugno) i cui attori si esibiranno in una rivisitazione de Le Nuvole di Aristofane, con regia di Mariagiovanna Rosati Hansen; concluderà la compagnia teatrale della Contrada di Porta Vecchia (mercoledì 18 giugno) che metterà in scena una rilettura de La reina di Scotia di Federico della Valle, con regia di Massimo Manini.
Gli incontri culturali
Il ciclo di incontri culturali, incentrati sul tema “Eretiche Visioni” e sull’indagine del rapporto complicato tra scienza e fede, sarà inaugurato dall’intervento del teologo Vito Mancuso che martedì 10 giugno, in piazza Federico Cesi, terrà la Lectio Magistralis su “I quattro Maestri. Socrate, Buddha, Confucio, Gesù”. A seguire, sono previsti due incontri, entrambi ospitati nella prestigiosa cornice della Sala del Trono di Palazzo Cesi e introdotti da Alessandro Dal Bosco, professore associato all’Università di Perugia; il primo appuntamento, in programma giovedì 12 giugno, sarà con Cristina Galassi, professore associato di Storia della Critica dell’Arte all’Università di Perugia, che condurrà un intervento sul tema “L’immagine della volta celeste nel Rinascimento”, coniugando l’aspetto artistico a quello dello studio astronomico, mentre venerdì 13 giugno sarà protagonista Lorenzo Pizzuti, ricercatore in cosmologia ed esperto divulgatore, già vincitore nel 2016 del concorso nazionale “FameLab – la scienza in tre minuti”, che parlerà sul tema “La logica del Cosmo e la bellezza nascosta nelle formule dell’Universo”.
Sempre guidati dal leit motiv delle “Eretiche Visioni”, sabato 14 giugno si terranno, nella Sala del Trono, due convegni: il primo, sul tema “I Lincei nel 1625: l’anno dell’Ape”, sarà a cura di Marco Guardo, direttore della Biblioteca Corsiniana, mentre il secondo, dal titolo “Il Museo e la Biblioteca di Federico Cesi”, verrà condotto da Alessandro Reca, studioso presso la Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica.
Oltre alle dispute tra contrade, gli incontri culturali e gli spettacoli, il pubblico sarà coinvolto in un fitto calendario di iniziative pensate anche per far conoscere le tradizioni locali e per condurre alla scoperta del territorio di Acquasparta, che non solo rappresenta l’emblema del Rinascimento in Umbria, con le architetture di Palazzo Cesi, fulcro dell’intero centro storico, e la chiesa di Santa Cecilia, che accoglie le tombe dell’illustre famiglia Cesi, ma si trova nel cuore di un’area capace di offrire un ampio ventaglio di opportunità di visita e di svago, dalle rovine archeologiche dell’antica città di Carsulae, insediamento romano nato in stretta correlazione con il passaggio della Via Flaminia, ai borghi medievali sparsi nei dintorni, come il borgo di Portaria, paesino arroccato e immerso in un paesaggio fiabesco, fino agli itinerari naturalistici nei Monti Martani percorribili a piedi, in bicicletta o a cavallo, tra fitti boschi di querce, lecci e faggi, e con la presenza caratteristica di grotte, doline e inghiottitoi dovuti al plurisecolare effetto erosivo delle acque.

Redazione

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