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Dialogo tra le opere di Ilana Efrati e la musica di Goffredo Degli Esposti

Dalla moda alla casa studio nelle campagne umbre. Ilana Efrati: “Dobbiamo trovare un terreno comune nell’era dei conflitti e della minaccia ecologica”.

“L’arte e la bellezza possono essere la strada per aprire un dialogo. Il pianeta è in fiamme: da una parte le guerre dall’altra la sfida climatica. L’arte non è un modo per distogliere lo sguardo da questi problemi ma per aiutare a riflettere”. Così l’artista Ilana Efrati, che a questi temi ha dedicato una mostra con 12 opere dal titolo “Cicli Vitali” in corso a Perugia alla Domus Pauperum.

Le stagioni dell’anno, i cicli della vita, nascita e morte, ci circondano e sono comuni a tutta l’umanità senza differenze di religione, nazionalità, colore. “La natura è un sistema meraviglioso che non conosce i confini umani. Difenderlo significa aprire percorsi di pace”, dice Ilana Efrati.

 

 

Colori, luci, disegni creano un paesaggio poetico. Per questo il 18 maggio (alle 16:30), durante l’esposizione, ci sarà l’esibizione del musicista Goffredo degli Esposti. Note, strumenti antichi, opere e sala creano un linguaggio universale che attraversa i confini e il tempo.

 

 

Con questo pensiero universale, l’artista trae ispirazione da un luogo unico: l’Umbria, terra dove si respirano spiritualità e fratellanza, ombelico dell’Italia, un luogo di natura e pace dove ha realizzato una casa-studio ai margini di un bosco. Ed è lì che nascono le sue opere: una mostra immersiva che conduce dentro i colori e le luci celate nel cuore della natura. Sui suoi pannelli in preziosi tessuti italiani la natura ha impresso i suoi colori, diversi in ogni mese dell’anno. Tessuti grezzi, che ancora devono subire il lavaggio e le tinture chimiche, vengono immersi in foglie, fiori e terra che poi Ilana Efrati fa riemergere per svelare la storia che la terra sana racconta. Ilana Efrati crea opere con la natura senza consumare risorse. Tutta la sua ricerca è concentrata sul rispetto del territorio.

Attraverso l’esposizione l’artista invita i visitatori a fare una lenta passeggiata immaginaria nel bosco con le opere disposte lungo un percorso di un anno che va da settembre ad agosto. In questo cammino il visitatore è immerso in una grande luce che gioca con i colori delle opere. L’atmosfera particolare del posto attira molti stranieri ed è una continua occasione di incontro e dialogo tra popoli diversi.