Il 29 gennaio Perugia celebra San Costanzo, uno dei suoi tre patroni (gli altri sono San Lorenzo e Sant’Ercolano).
In questo giorno non può mancare sulle tavole dei perugini il Torcolo di San Costanzo. Nato come dolce povero, preparato con ingredienti semplici e facilmente reperibili – per l’impasto di base si usava anche la pasta del pane – la tradizione vuole che doveva essere regalato, come buono auspicio, alle giovani donne in età da marito.
Diverse sono le versioni per spiegare la sua forma a ciambella: si dice che il buco rappresenti il collo decapitato del Santo, oppure che rappresenti la collana del Santo ricca di pietre preziose (da qui il cedro candito), che si è sfilata al momento della decapitazione, o che sia stato creato con un buco semplicemente per poterlo infilare facilmente nei bastoni per trasportarlo alle fiere o ai mercati. Mentre i cinque tagli obliqui sulla superficie rappresentano le porte di accesso ai cinque rioni del centro storico di Perugia: Porta Sole, Porta San Pietro, Porta Susanna, Porta Eburnea e Porta Sant’Angelo.
![prodotti tipici umbria](https://www.aboutumbriamagazine.it/wp-content/uploads/2017/02/torcolo-di-san-costanzo-1.png)
Ingredienti per 6 persone
- 600 gr di farina
- 330 gr di acqua
- 170 gr di zucchero
- 170 gr di cedro candito
- 85 gr di olio extravergine d’oliva
- 85 gr di burro
- 170 gr di uvetta sultanina
- 170 gr di pinoli
- un uovo
- 25 gr di lievito di birra
- semi di anice a piacere
Preparazione:
Porre la farina a fontana in un’insalatiera, sgretolarvi il lievito e impastare tutto con acqua tiepida; lavorare la pasta (che dovrà risultare della consistenza della pasta del pane) per qualche minuto, porre l’insalatiera in un luogo caldo e al riparo dalle correnti d’aria. Quando la pasta avrà raddoppiato il suo volume, rovesciarla sulla spianatoia, spianarla leggermente con il palmo della mano, unire alla pasta il cedro candito tagliato a dadini, l’uvetta, i pinoli, l’olio, il burro, lo zucchero e due cucchiai di semi d’anice. Lavorare la pasta per una decina di minuti, arrotolarla e porla a ciambella in una tortiera bene imburrata. Porre la tortiera in un luogo caldo al riparo dall’aria e per facilitare la lievitatura, dove si mette a lievitare il torcolo, aggiungere una pentola con l’acqua bollente. Dopo tre ore la pasta sarà ben lievitata. Indorare la superficie con il tuorlo d’uovo e con un coltello a punta incidere lievemente centinando la pasta. Passare la tortiera in forno caldo (180°) per tre quarti d’ora.
Accademia Italiana della Cucina di Perugia
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Redazione
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