Beverly Pepper, Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro, Bruno Liberatore e Michele Cascella sono cinque artisti contemporanei che, con numerose sculture, hanno arricchito i giardini umbri.
Loro sono solo la punta dellโiceberg di una lista infinita di artisti che hanno amato lโUmbria e hanno voluto lasciare qui le loro imponenti tracce. Adesso che non ci sono piรน uomini come gli eroi a cavallo o come i senatori romani da immortalare (lโunica eroina a cavallo รจ Anita Garibaldi a Roma, ma รจ relegata in un angolo) le sculture hanno preso un indirizzo diverso e, sulla ribalta artistica, hanno avuto finalmente visibilitร anche artiste scultrici come lโamericana Beverly Pepper.
Beverly Pepper
Da almeno quattro decenni gli spazi aperti del mondo sono stati arredati con sculture verticali di dimensioni ciclopiche. Qualunque sia il materiale usato dagli artisti, pietra, metallo o legno, generalmente predominano verticalitร e grandezza. Anche qui in Umbria, dove niente ha la vertigine della verticalitร , si trovano numerose installazioni di questo tipo. La piรน originale e, destinata a durare nel tempo, รจ sicuramente quella di Michelangelo Pistoletto ad Assisi. Si entra nel bosco di San Francesco, si scende la collina fino a fondo valle dove si รจ accolti da un giardino pieno di olivi. In Umbria non ci si emoziona certo per gli olivi, alberi consueti, ma se si sale sulla postazione messa lรฌ, ci si trova a galleggiare al di sopra delle chiome. Da questo punto di vista รจ tutto diverso. Gli olivi hanno una disposizione precisa e inattesa: quella del simbolo dellโinfinito cosรฌ ricco di significati. Ecco che anche gli alberi diventano arte!
Un parco piccolo e molto diverso si trova a Castelbuono: qui il Comune ha aperto il parco delle sculture. Queste perรฒ non sono ciclopiche e sono firmate da artisti locali. Sono armoniosamente sparse su un terreno in salita, in mezzo ai vitigni della cantina Lunelli. Ogni anno, inoltre, il parco viene arricchito con una nuova opera.
Bruno Liberatore
Altre installazioni sono a Brufa, vicino a Torgiano, dove la valle si apre e piccole colline la marcano. Sulla sommitร di una collinetta molto panoramica, Bruno Liberatore ha innalzato una nuova Stonehenge. Si tratta di colonne piramidali realizzate in Corten, un materiale molto usato dagli artisti che sembra ferro arrugginito mentre รจ acciaio protetto dalle intemperie. Qui ci troviamo dunque di fronte a sei piramidi di diversa struttura, ma di altezza simile, che dalla sommitร della collina dominano la valle di Torgiano e che, grazie al Corten, al tramonto sembrano prendere vita. Queste sculture sono fatte per essere toccate, per passarvi attraverso e guardare il panorama da diverse angolazioni. Poi cโรจ Todi, una cittร ormai dedita allโarte o meglio aperta a tutte le arti. La prima opera si incontra uscendo dalla funicolare che sale dal parcheggio. Ad accoglierci sono le frecce di Arnaldo Pomodoro: frecce in alluminio che puntano verso il cielo. Il complesso piรน spettacolare tuttavia รจ sulla collina di Todi, non per niente dedicata a Beverly Pepper.
Arnaldo Pomodoro
La Pepper รจ unโartista americana che approdรฒ a Todi negli anni ’50 e, stregata dal luogo, lo scelse per viverci. Non tornรฒ quindi piรน ad abitare in America e Todi divenne la sua residenza permanente. Anni dopo, a sua volta, fu Todi ad adottare lโartista. Cosรฌ la Pepper si sentรฌ in dovere di ringraziare il Comune con un regalo molto speciale: donรฒ alla cittร numerose sue opere; queste ora si trovano disseminate ovunque sulla collina. Sono sparse sulla salita che dalla chiesa della Consolazione sale fino al parco in cima al colle e sulla sommitร sono state rizzate le sue colonne che affiancano le antiche mura.
Non posso concludere senza ricordare Tuoro sul Trasimeno dove cโรจ lโinstallazione piรน antica, che risale agli anni ’80. Vari artisti, guidati da Cascella, hanno voluto commemorare la famosa battaglia tra Romani e Cartaginesi, che ebbe luogo proprio lรฌ nel 217 a.C. ย Una delle poche sconfitte di un esercito imbattibile. E questo รจ solo lโinizio.
L’evento si terrร martedรฌ 7 giugno alle ore 17.00 presso il C.V.A di Pretola (Via Forlรฌ, 9, Perugia).
Il progetto si propone di valorizzare gli attrattori culturali dellโarea est del colle perugino (Via di Francesco, Ecomuseo del Tevere, Sentiero delle Lavandaie, Chiesa di San Bevignate, Cimitero Monumentale di Perugia),ย attraverso lโutilizzo delle nuove ICT per la comunicazione e la formazione, attraverso supporti innovativi funzionali a favorire il turismo sostenibile ed al miglioramento dellโaccessibilitร anche verso i disabili, attraverso la creazione di esperienze innovative di turismo e fruizione, la realizzazione di eventi, la realizzazione di percorsi verdi e reti di mobilitร leggera. I principali interventi che coinvolgeranno gli attrattori sono:
-Realizzazione di sistemi di visita con tecnologie 4.0 multilingua attraverso sistemi AR e con proximity marker (GPS, Bluetooth).
-Realizzazione di eventi e formazione in collaborazione con lโEcomuseo del Tevere;
-Realizzazione di Mappe di Comunitร con le scuole;
-Realizzazione di percorsi tematici sentieristici attrezzati con sistemi IoT;
Obiettivi progetto: Valorizzare in maniera integrata gli attrattori culturali e naturali considerati rilevanti per migliorare la competitivitร e la capacitร di attrazione della realtร perugina, creare nuove forme di attrazione turistica, promuovere lโofferta turistica del territorio, creare percorsi tematici e immersivi, educare e sensibilizzare le giovani generazioni alla memoria storica territoriale e allโambiente, realizzare attivitร di comunicazione e promozione dei prodotti e dei servizi turistici, didattici e culturali previsti dal progetto.
Attori: Int:Geo.Mod, Associazione Ecomuseo del Tevere, Istituto Comprensivo Perugia 13 Classe 2B, Comune di Perugia, Regione Umbria.
Finanziamento: Azione โSupporto allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati attrattori e naturali del territorio, anche attraverso lโintegrazione tra imprese delle filiere culturali, creative e dello spettacoloโ – POR FESR 2014-2020 – Asse III โ Azione 3.2.1.
Target di riferimento: turisti โlentiโ ed ecoturisti (i.e. turisti permeabili), scuole di ogni ordine e grado, turismo interno o cittadino.
Unโedizione ancora piรน ricca che porta โMoon in Juneโ ad ampliare il suo sempre suggestivo ventaglio di proposte musicali da proporre anche in nuovi spazi. Non solo la tradizionale Isola Maggiore a far da scenario, ma tutto il Trasimeno diventa per lโestate palcoscenico di eventi unici.
Il festival Moon in June nasce infatti come una rassegna di musica allโIsola Maggiore sul Lago Trasimeno il mese di giugno. Nel 2015 la prima edizione dopo la scomparsa del promoter umbro Sergio Piazzoli, che ha avuto l’intuito di creare una serie di eventi musicali nella piccola Isola del Trasimeno, famosa per i suoi tramonti. Tutti i concerti si svolgono infatti al calar del sole.
Dal 2022 in accordo con la Regione Umbria che sostiene lโevento e i Comuni del Trasimeno, il festival ha assunto una dimensione itinerante per svolgersi oltre che a Tuoro sul Trasimeno (Isola Maggiore) e a Castiglione del Lago (entrata nel cartellone giร da due anni), anche a Passignano, Panicale, Magione (San Feliciano) e Cittร della Pieve.
Il festival amplia cosรฌ il suo obiettivo, quello di porre al centro del suo impegno la valorizzazione del Lago Trasimeno e il territorio circostante, grazie alla creazione di una sinergia tra ambiente lacustre e proposta artistica volta alla narrazione di un turismo consapevole. Nell’intento di conciliare le istanze ambientali e la sensibilizzazione culturale, il festival si struttura tra iniziative musicali e momenti di esperienza del territorio, che saranno incoraggiati e promossi nel corso delle giornate.
A Perugia รจ stato presentato il cartellone dellโedizione 2022 di Moon in June, nel corso della conferenza stampa che si รจ tenuta nel Salone dโOnore di Palazzo Donini. Sono intervenuti, tra gli altri, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il consigliere regionale Eugenio Rondini, sindaci e rappresentanti dei Comuni che ospiteranno il festival e la direttrice artistica di Moon in June Patrizia Marcagnani.
โSiamo arrivati ad una tappa fondamentale di un percorso iniziato nel 2015 con la Fondazione Sergioperlamusica e grazie al presidente Virgilio Ambroglini โ ha spiegato Marcagnani โ per poi proseguire con lโAssociazione Moon in june. Oggi, su suggerimento e con il sostegno della Regione, siamo riusciti ad allargare il festival coinvolgendo altri comuni del territorioโ.
โUn festival in cui crediamo e che abbiamo voluto sostenere โ ha affermato Tesei โ perchรฉ va nella direzione dei grandi eventi e della necessitร di fare squadra, ed รจ questo il modo giusto di far conoscere e valorizzare i nostri territori, in questo caso del Trasimeno, e in generale la nostra regioneโ. Anche il consigliere Rondini ha voluto sottolineare lโimpegno della Regione e dei Comuni per creare un grande evento per il Trasimeno. Gli altri sindaci (Matteo Burico, Castiglione del Lago, Sandro Pasquali, Passignano), assessori (Vanni Ruggeri, Magione, Thomas Fabilli, Tuoro) e rappresentanti delle istituzioni lacustri presenti hanno evidenziato lโimportanza di sentirsi โcome unโunica cittร โ con obiettivo comune che รจ quello di investire in cultura ed eventi, e visti i risultati del turismo al Trasimeno questo puรฒ dare frutti importanti ad un territorio che รจ uno dei motori dellโUmbria.
Il festival anche questโanno ripete cosรฌ, allargandosi ancora di piรน, lโesperienza itinerante con concerti in varie location del Trasimeno, dopo la conferma della Rocca Medievale di Castiglione del Lago e del consueto e immancabile palco naturale dellโIsola Maggiore. Il cartellone prende il via proprio dallโIsola al centro del Trasimeno, ancora cuore pulsante del festival, con due giorni di grande musica al tramonto (18 e 19 giugno).
Sabato 18 giugno (ore 19.45) ci sarร lโatteso concerto di Max Gazzรจ. Bassista dโeccezione, straordinario musicista, compositore di opere โsintonicheโ e colonne sonore, attore sporadico e pilota sopra le righe: Gazzรจ รจ un artista ed un uomo capace di spostarsi in ambiti diversissimi sempre con grandissimo successo. In occasione della manifestazione porterร un progetto semiacustico, in rispetto dei lidi lacustri e pensando allโinquinamento sonoro e a quello luminoso, per un concerto decisamente sostenibile.
Elisa Coclite, in arte Casadilego, si esibirร in apertura. Dopo aver conquistato pubblico e critica durante i live di X Factor 2020, esce il suo primo EP โCasadilegoโ (Sony Music Italy).
Domenica 19 giugno (ore 19.45) toccherร ad un progetto molto speciale: “Pinocchio”, il recital del cantautore Francesco Bianconi (voce dei Baustelle), รจ un lavoro che racchiude le splendide musiche di Fiorenzo Carpi scritte per lo sceneggiato tv del 1972 โLe avventure di Pinocchioโ diretto da Luigi Comencini, ed eseguite dallโensemble degli Esecutori di Metallo su Carta diretto da Marcello Corti, con la partecipazione straordinaria proprio di Bianconi alla lettura e alla voce. Una colonna sonora perfetta anche per i bambini.
Sempre il 19 giugno, in apertura, โBob Dylan per un amicoโ in omaggio a Gianni Versiglioni, un amico del festival scomparso prematuramente che si definiva sempre un โdylanianoโ. Sul palco Billy Shaker and the infidels (Billy Shaker alla voce, chitarra, armonica, Roberto Giuli voce e tastiere, Fausto Goracci alla chitarra, Marco Matteucci al basso, Angelo Di Dio alla batteria e Toti Panzanelli alla chitarra.
Il 25 giugno Moon in June si trasferisce a Castiglione del Lago con la presentazione del libro โRai stereo notteโ alla presenza dell’autore Giampiero Vigorito e con il concerto di una delle voci piรน raffinate del cantautorato italiano come Andrea Chimenti.
Il 26 giugno (ore 21, Rocca Medievale di Castiglione del Lago) sarร invece il grande giorno di Patti Smith. Con la sua voce, dolente, febbrile e scorticata, ha segnato la storia del rock. Introducendo un nuovo stile, a metร tra liturgia free form e invettiva proto-punk. E oggi, lungi dal ritirarsi, ha ancora tanta energia positiva da regalare ai fan. Il viaggio nel mito di Patti Smith, enigmatica sacerdotessa del rock, sarร proposto con lโevento โAn evening of poetry and musicโ: in duo sarร uno spettacolo acustico ed intimo tra musica e poesia.
Patti Smith, foto by Paolo Brillo
Passignano (Lungo Lago) il 21 luglio (ore 21) farร da scenario a unโaltra grande artista, la cantautrice folk inglese Beth Orton, in esclusiva per Moon in June come unica data italiana. Alle origini della sua carriera, il suo sound era caratterizzato da una significativa fusione tra folk e musica elettronica; tale commistione si รจ andata ridimensionando con la maturitร , lasciando spazio a un suono piรน acustico e a uno stile compositivo piรน intimistico. La sua popolaritร – in particolare negli Stati Uniti – si รจ considerevolmente accresciuta in seguito all’utilizzo di molti suoi brani in celebri serials televisivi come Felicity, Streghe, Dawson’s Creek e Grey’s Anatomy, oltre che per il grande schermo come Vanilla Sky e Il divo. Nel 2000 รจ stata insignita del Brit Award come Miglior artista femminile inglese.
Non mancheranno anche eventi gratuiti. Il 18 agosto a San Feliciano ad esibirsi saranno Petra Magoni e Ilaria Fantin. Emozioni di passaggio, come le nuvole, attraverso le note di Sinรฉad OโConnor, Fabrizio De Andrรฉ, Domenico Modugno, Joni Mitchell, Deep Purple. Un concerto-racconto dove il suono dellโarciliuto si fonde con il timbro unico di Petra Magoni, creando una sinergia originale, sempre nella direzione del pubblico. Petra Magoni, da anni in duo con Ferruccio Spinetti, storico contrabbassista degli Avion Travel, si esibisce sui piรน importanti palchi internazionali. Tra le centinaia di concerti lโanno con Musica Nuda, riesce a dedicarsi anche al teatro e ad altri progetti paralleli, tra cui questo duo con la liutista vicentina Ilaria Fantin.
Prima ci sarร la presentazione di โInchiostroโ, progetto di brani originali di Anna Panzanelli. Con lei (voce e pianoforte) ci saranno Pietro Mirabassi (sax), Toti Panzanelli (chitarra), Ruggero Bonucci (basso) e Nicola Pitassio (batteria).
A Cittร della Pieve, il 28 agosto, lโultimo evento in cartellone. โFlavio Boltro, Gabriele Mirabassi play Ciammarughiโ, un vero e proprio omaggio al Jazz nostrano con dei musicisti di grande spessore che rielaborano la musica di uno dei piรน importanti pianisti italiani: Ramberto Ciammarughi.
In apertura di serata spazio al progetto Mora, con Miriam Fornari (voce e pianoforte), Ruggero Fornari (chitarra), Joe Rehmer (basso), Evita Polidoro (batteria).
Moon in June รจ realizzato con il sostegno della Regione Umbria, dei โFondi POR FESR Umbria 2014-2020 โ Az. 3.2.1 โ Avviso Pubblico per partecipazione Progetto Spettacoli dal Vivoโ e di 6 Comuni del territorio lacustre (Tuoro, Castiglione del Lago, Passignano, Magione, Panicale, Cittร della Pieve).
Per info e contatti:
Per i concerti sono attive giร le prevendite online su www.boxol.it.ย
Le donne hanno trovato sempre, nonostante le tribolazioni, le sofferenze e le lacrime, la forza di reagire alle devastazioni della guerra, in un passato che per analogia si ripropone nellโodierno.
Un gruppo di undici bambini ucraini con cinque mamme sono stati accolti dalle comunitร civili e religiose di Collestrada, Lidarno e SantโEgidio in provincia di Perugia, e messi al riparo dalle devastazioni belliche in atto. La stessa comunitร ha raccolto sette tonnellate di derrate alimentari destinate in Ucraina. Tanti giovani ragazzi, soldati acerbi in armi, sono partiti per il fronte bellico. Molti, hanno affermato, che nemmeno lo sapevano se non al momento che ci si sono ritrovati. Improvvisamente la morte, la violenza e la disperazione, sono state le nuove compagne, forzatamente abbinate alla quotidianitร dei giovani militari da chi, senza indugio e remore e senza condivisione e accettazione, ha deciso lo stato di belligeranza. Storie di uominiโฆ
Ogni anno, lโotto marzo, si celebra la Giornata Internazionale della Donna, per ricordare le conquiste sociali e politiche del mondo femminile e soprattutto quanto ci sarebbe ancora molto altro da fare. Lโotto marzo serve anche per far riflettere e per confrontarsi su come contrastare le discriminazioni e le violenze di genere e in genere. Storie di donneโฆ
Forse non tutti sanno che la data dellโotto marzo รจ stata scelta a Mosca durante la conferenza internazionale delle Donne comuniste che si ispirarono a tale scelta, ricordando che cosa fecero, poco tempo prima, le Donne di San Pietroburgo. Era il 23 febbraio 1917, in piena prima guerra mondiale dove lโallora Impero russo zarista, era totalmente coinvolto nelle sanguinose battaglie. Lo Zar aveva chiamato a raccolta e inviato sui campi di battaglia tutti gli uomini in grado di combattere e le donne, mandavano avanti, come sempre รจ successo, sia il focolare domestico sia il lavoro che avevano lasciato gli uomini per andare in guerra. La fame, gli stenti, la fatica e le continue notizie di lutti familiari, esasperarono soprattutto la popolazione femminile, che reagรฌ. Era il 23 febbraio 1917, che per lโallora vigente calendario giuliano corrispondeva allโ8 marzo 1917 di quello gregoriano; in quel giorno, le Donne di San Pietroburgo scesero in piazza a protestare e a chiedere ai governanti la fine delle ostilitร belliche, dando inizio alla rivoluzione russa di febbraio. Storie di donne in altri tempiโฆ
Da questo episodio nasce la data per la celebrazione della Giornata Internazionale della Donna. Per far cessare la partecipazione del popolo russo alla Grande Guerra ci sono volute le donne con il loro cipiglio, determinazione, forza di volontร e amore verso i propri mariti, fidanzati e figli, che comunque riuscirono a far tornare a casa. Eccome se ci riuscirono! Poi da quellโavvenimento seguirono anche altri fatti storici e politici ma questi sono altri trascorsiโฆ Nel 1917, il ritorno a casa dei soldati russi dai vari fronti, per merito delle loro donne, fece ricongiungere amori, famiglie e persone. Infatti le mamme, le mogli, le fidanzate, le nonne, le sorelle, le cugine, le zie, le amanti, vinsero la loro personale battaglia. Storie di donne e di uomini e di altri tempiโฆ
Nella notte tra il 23 e 24 febbraio 2022, le mamme, mogli e fidanzate di entrambe le Nazioni contrapposte, hanno iniziato a preoccuparsi, a soffrire e poi a piangere e a disperarsi. Lโattesa e il dolore delle donne, sole sotto le bombe, le corse nei rifugi sotterranei con i propri cuccioli in braccio, gli uomini lontano da loro, a combattere. Cosรฌ come ci sono le donne che aspettano mariti, fidanzati e figli che sono stati mandati impietosamente a guerreggiare lontano da casa. Sono immagini del tempo bellico passato, quelle di oltre cento anni fa, che si ripropongono anche nei giorni nostri. Storie di donne e di uomini, di altri tempi e purtroppo anche di questi. Vedere i morti, vedere le bare, vedere le crudeltร e la violenza significa che gli uomini non hanno ancora imparato a vivere senza ammazzareโฆ come ha scritto e cantato un noto cantautoreโฆ come puรฒ un uomo uccidere un suo fratelloโฆ
Una tragedia vissuta nel quotidiano, come quella della Grande Guerra, che si ripropone nellโattualitร , in tutta la sua crudezza e violenza. Storie di donne e di uominiโฆ
Una terribile realtร lontana che si ripresenta in questโepoca, dove le donne la vivono angosciate e affrante mentre sono circondate da spari e granate in un contesto drammatico che viene reso piรน cupo e tragico dal sospiro della morte e della disperazione. Come ci sono madri, mogli e figlie che con animo tormentato, aspettano notizie dei propri uomini e il loro agognato ritorno. Nellโimmane tragedia che si sta sviluppando, ogni giorno sempre piรน profonda e deleteria, le donne come madri, mogli e figlie, rifuggono dalla guerra e nei loro gesti, nei loro occhi e sguardi, nei loro silenzi, tra le lacrime, dicono sbigottite e speranzose: Non vogliamo la Guerra!
Storie contemporanee di donne e di uominiโฆ
Voi o Donne che donate la vita, fate in modo di riportare a casa i vostri uominiโฆ tutti! Nessuno escluso. Fate cessare lo scempio della contesa, che viene sostenuta da recriminazioni puntellate da ideali sorretti da una inaudita violenza.
Gli occhi di quei undici bambini ucraini, svelano la contentezza di essere arrivati nel perugino e quando il dono di un semplice cioccolatino li ha fatti piangere per la gioia e fatti sorridere anche se per un solo istante, insieme alle loro mamme e a chi gli ha donato con un semplice gesto, il proprio animoโฆ significa che gli atti di solidarietร e altruismo, sormontano e valicano, ogni egoistica parvenza politica e di potere, dove il valore umano e del bene si misura in fatti concreti e non nellโesporre intenzioni che si limitano a rimanere tali. Un bravissimo a chi ha saputo donare! Siamo certi che, in questo periodo di belligeranza, dove gli uomini sono contro altri uomini per decisione di pochi, le donne che hanno fatto la storia degli uomini, continueranno a farla.
La piccola Lucia, la bimba di Magione di quasi dieci anni, sta rispondendo positivamente alle cure sperimentali presso lโOspedale Pediatrico โIstituto Giannina Gasliniโ di Genova.
Venerdรฌ 27 maggio alle ore 18:00 – presso la Sala Consiliare del Comune di Magione – si terrร una conferenza stampa dove le autoritร aggiorneranno gli intervenuti sugli sviluppi del caso. Ricordiamo che Lucia รจ affetta da acondroplasia, cioรจ una malattia genetica rara che determina bassa statura, deformitร ossee e altre complicanze a breve e lungo termine. Colpisce tutto il corpo e rallenta di molto la crescita delle ossa lunghe. A causa della sua condizione, Lucia ha una ridotta capacitร toracica e polmonare, per cui avendo pochissimo spazio, gli organi interni, che sviluppano normalmente, crescono costretti e compressi.
Grazie alla generositร di molti, concretizzatasi in una raccolta fondi sostenuta anche dalla Misericordia, si sono potute affrontare delle cure โ ancora non riconosciute dal Servizio Sanitario Nazionale e quindi a carico della famiglia โ molto costose che stanno dando i frutti sperati. Maggiori informazioni, testi e foto saranno disponibili e scaricabili anche dal sito internet della Fraternitร di Misericordia di Magione allโindirizzo: www.misericordiamagione.it
I due calciatori lasciano le rispettive squadre โ Inter e Sassuolo โ dopo decenni. Ora pensano al futuro e, perchรฉ no, a un ritorno in Umbria.
Dicono che le bandiere nel calcio non ci sono piรน, che le ultime si sono ammainate con lโaddio di Maldini, Zanetti e Totti. Ma ci sono bandiere e giocatori simbolo piรน silenziosi, meno da copertina e piรน da spogliatoio. Domenica due di loro hanno lasciato le loro squadre dopo esserne stati capitani per anni. Sono Francesco Magnanelli da Cittร di Castello e Andrea Ranocchia da Bastia Umbra che non hanno solo questo in comune, ma anche il fatto di essere entrambi due umbri DOC.
Magnanelli lascia il Sassuolo dopo 17 anni con 520 partite giocate, partendo dalla serie C fino allโEuropa League, sempre con la maglia neroverde. ยซSono orgoglioso di essere rimasto a Sassuolo per 17 anni. Qui sono diventato uomo. Nessuno mi ha dato la serie A. Sono io che me la sono presa. Eppure allโinizio mi sbagliavano il cognome: mi chiamavano Massimo Manganelli. Sia tecnicamente sia fisicamente non ero baciato dalla sorte e poi venivo dal Gubbio, ero l’ultimo arrivato e non ero certo di continuare col calcioยป. Ma le cose nella vita cambiano decisamente.
Francesco Magnanelli, foto by Facebook
Noi di AboutUmbria lo avevamo intervistato qualche anno fa e, oltre ad averci svelato il suo amore per lโUmbria: ยซร la mia terra, la mia famiglia dโorigine, gli amici di sempre. Ho un legame molto forte con questa terra e, per questo, torno appena posso. Ci passo le vacanze, รจ un luogo molto particolare e affascinante. In piรน, quando vivi fuori lo apprezzi maggiormente, vedi i suoi pregi ma anche i suoi difettiยป, aveva accennato al suo futuro incerto una volta lasciato il calcio: ยซNon so bene cosa farรฒ. Per ora vivo alla giornataยป. Futuro che oggi vede con piรน chiarezza: ยซSi chiude un capitolo e se ne apre un altro, spero altrettanto bello, in un mondo in cui non so minimamente niente. La societร mi ha proposto qualcosa di bello, per me questo รจ una grandissima soddisfazioneยป.
Andrea Ranocchia, foto by Facebook
Cโรจ poi Andrea Ranocchia, partito dalle giovanili del Bastia e del Perugia e arrivato a essere per alcuni anni capitano dellโInter e poi uomo spogliatoio, vincere trofei e vestire la maglia azzurra. Dopo 11 stagioni, 226 partite e 14 gol si toglie la maglia nerazzurra. In un veloce scambio di battute di due anni fa ci aveva confessato che voleva sicuramente tornare a vivere in Umbria una volta lasciata la squadra milanese e: ยซSe un giorno andrรฒ via dallโInter mi piacerebbe finire la carriera a Perugia, ma non so quanto sia fattibile. Vedremo!ยป. Non ci resta che aspettare il calciomercato! Ranocchia salutato dai tifosi di San Siro con lo striscione: Andrea Ranocchia orgoglio della Nord, ha ringraziato tutti: ยซRingrazio i tifosi, chi mi รจ stato vicino, i miei compagni, la mia famiglia, i miei figli. Personalmente sono contento e appagato di tutto quello che ho fatto e che ho dato. Quando sono arrivato allโInter ero un ragazzo giovane con tante ambizioni, speranze e voglia di divertirsi. Ora sono diventato un poโ piรน vecchio, ma la voglia di divertirsi c’รจ ancora. Adesso mi riposerรฒ un poโ e poi penseremo al futuroยป.
Diventato ormai un appuntamento florovivaistico irrinunciabile, il 21 e 22 maggio torna Perugia Flower Show.
La mostra mercato di piante rare ed inconsuete, giunta alla sua XIV edizione primaverile, questโanno si sposta nella nuova e splendida cornice del Barton Park, permettendo ai visitatori piรน esperti e ai nuovi appassionati di scoprire, ancora una volta, in anteprima nazionale le novitร del settore e di incontrare i migliori collezionisti e produttori di raritร botaniche. Tutti i dettagli della due giorni sono stati svelati alla presenza dellโideatrice del circuito Flower Show, Lucia Boccolini, della professoressa del Dipartimento di Scienze Agrarie dellโUniversitร di Perugia, Lara Reale, e di alcuni rappresentanti del Comune e della Provincia di Perugia.
โUnโedizione ricca di collaborazioni, contenuti culturali e pillole di giardinaggio che lascerร senza dubbio i visitatori soddisfatti – ha detto Boccolini -. Quest’anno saremo al Barton Park, un giardino importante della cittร scelto perchรฉ le sue caratteristiche ci consentono di lavorare in maniera diversa. Ci saranno 66 espositori, tra i migliori vivaisti e artigiani provenienti da tutta Italia. Eโ stato un anno difficile, ma siamo soddisfatti perchรฉ i produttori ci hanno seguito anche in questa nuovissima edizione. Ci saranno tantissimi corsi e workshop gratuiti tenuti dagli stessi espositori: dal giardinaggio base a quello specialistico, dal disegno naturalistico alla stampa botanicaโ.
Tra le novitร di quest’anno รจ stata sottolineata la presenza del Centro Ippico San Biagio di Perugia, che porterร i cavalli mettendoli a disposizione dei bambini per una breve passeggiata, e poi la collaborazione con l’ONAF di Perugia (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio) presente nel programma con due degustazione, una il sabato e una la domenica. Ci sarร anche un corso sul bon ton in giardino per adulti e corsi per bambini come Flower Chef, organizzati dall’Associazione C’รจ una casa sulla Luna.
In collaborazione con lo storico sponsor Gruppo Hera, domenica 22 maggio alle ore 15.30, si terrร un incontro con Gianumberto Accinelli, entomologo e professore dell’Universitร di Bologna, su come l’ambiente cambia, in modo positivo, quanto si piantano le piante. Si parlerร , soprattutto, dei ciliegi da fiore.ย ย Gli assessori del Comune di Perugia si sono detti orgogliosi di avere nel territorio questo evento: โQuesto cambio di location รจ positivo, abbiamo un territorio vasto ed รจ importante sfruttarlo tutto e conoscerlo fino in fondo. La grandezza dell’evento รจ notevole e si vede l’attenzione verso il mondo della natura e quello degli animaliโ.
โCome Provincia โ ha sottolineato la consigliera delegata dalla Presidente – siamo contenti di patrocinare questo evento, vedo un programma ricchissimo da cui si nota uno studio, una ricerca, un’attenzione nella creazione di tutto questo. Non รจ solo una mostra di piante rare e inconsuete, ma tanto di piรน. Venendo al Flower Show ho sempre notato un’atmosfera bella e gioiosa, oltre a una grande attenzione per le famiglie. Sono queste le iniziative che fanno bene alla nostra cittร โ.
Tanti i corsi gratuiti organizzati in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, come spiegato dalla professoressa Reale: โSi รจ creata una grande sinergia con l’organizzazione dell’evento per cui abbiamo deciso di presenziare durante la manifestazione partecipando attivamente con alcuni corsi dedicati a tutti i visitatori come โSos Pianteโ dove esperti del settore visiteranno le foglie malate che i visitatori porteranno per una diagnosi completaโ.
LโAbbazia di Sassovivo, una delle piรน antiche testimonianze della presenza benedettina in Umbria, con il suo chiostro duecentesco realizzato con 128 colonnine di marmo bianco, in parte lisce e in parte a spirale[1], accolgono la personale di Giuliano Giuman, Silentium, inaugurata il 7 maggio.
Giuliano Giuman
Una grande mostra, che si sviluppa nei bellissimi ambienti e negli spazi dell’Abbazia: un viaggio intorno al concetto del sacro, un percorso di amplificazione della percezione esterna e interna. Il maestro umbro Giuliano Giuman torna a esporre e lo fa con un percorso di 23 opere tra pittura, fotografia e installazioni site specific; la personale รจ stata presentata presso l’Accademia di Belle Arti: alla conferenza stampa sono intervenuti, oltre all’artista Roberta Taddei,ย presidente Associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo, Antonella Pesola,ย critica d’arte e presentatrice della mostra ed Emidio De Albentiis, direttore Accademia Belle Arti di Perugia. La mostra, promossa in collaborazione con i Piccoli Fratelli di Jesus Caritas discepoli di Charles de Foucauld, che abitano e custodiscono l’Abbazia, e con l’Associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo, sarร visitabile, a ingresso libero, fino al 7 ottobre 2022.
Giuman[2] mette in evidenza il tema del silenzio per favorire l’osservazione e la percezione. Una dimensione, quella di Silentium, che in questo particolare momento storico post-pandemico, di crisi e guerra anche in Europa, non rappresenta un vuoto o un’assenza ma, al contrario, รจ il modo in cui si organizza la presenza: essere nel presente, adesso. Proprio ora che il rapporto con il mondo รจ stato totalmente messo in discussione, catapultandoci in un presente che non ci saremmo mai aspettati, l’arte diventa una chiave di lettura indispensabile per indagare il nostro spirito. L’artista infatti, per tutto il tempo del primo lockdown, ha avuto la fortuna di trascorrere, ogni giorno ore in solitudine, proprio allโinterno di un chiostro cinquecentesco adiacente alla sua casa-studio, ad approfondire, meditare e cercare risposte e ispirazioni.
ULTIMA CENA 2015, pittura su vetro a gran fuoco
Antonella Pesolaย ha spiegato come ยซIl progetto, nato specificatamente per questo luogo, segue un importante percorso artistico che potremmo dire fondato sulla regola benedettina del silenzio, qui reso vivo, tangibile, vibrante dall’opera dell’artista. Giuman rievoca quell’arte che va verso un pensiero spirituale e lo fa usando il vetro come materia predominanteยป, inoltre prosegue sostenendo che ยซGiuliano Giuman, interpreta nella contemporaneitร anche il sentimento religioso attraverso una estremizzazione delle valenze simboliche della luce e del colore. Fondendo questi due elementi, studiando le linee direttrici simultanee di sensibilitร atmosferiche, cromatiche e sensoriali, l’artista ha costruito un percorso peculiare che lo ha portato a indagare i fenomeni della realtร attraverso una lettura puntuale, dove la geometria costruisce e simultaneamente si annulla nel colore, creando ambienti psichici e reali. Giuman si muove tra scultura e pittura, dove tradizione e innovazione convivonoยป.
La mostra Silentium raccoglie sia la documentazione di progetti e realizzazioni di opere di arte sacra del suo percorso artistico, sia opere ispirate proprio dal luogo sacro in cuiย รจ ospitata:ย apoteosi del silenzio, dove ognuno di noi puรฒ trovare il proprio concetto di bellezzaย e sacralitร .
[1] L. Zazzerini, Umbria eremitica. Ubi silentium sit Deus, Edizioni Luoghi Interiori, Cittร di Castello, 2019, p. 80.
[2] Per approfondimento si veda From Burri to Giuman. Gli artisti incendiari, in AboutUmbria Collection Red, pp. 32-40.
ย Anche per lโanno 2022 il Gal Trasimeno-Orvietano ha proposto un ricco programma di eventi come ormai di consueto che sostengono il marketing, e la promozione di un territorio che ha da vendere, tradizione, cultura, natura e un patrimonio storico artistico che il passato ci ha regalato e che รจ la base del futuro sviluppo.
Si sono appena conclusi i primi due eventi delle iniziative di primavera, in contemporanea DE.CO a Monteleone di Orvieto e la Festa del Tulipano a Castiglione del Lago che hanno registrato una piรน che ottima partecipazione di pubblico, con grande attrazione anche sotto lโaspetto turistico, in attesa della festa dei pugnaloni ad Allerona che riprende dopo due anni di stop a causa del covid e della 1000 miglia di Passignano il 16 giugno prossimo.
Festa del Tulipano 2022. Foto Giorgia Nofrini
ยซAbbiamo, anche questโanno, reso omaggio a un ricco calendario di eventi con lโimpegno che va nella direzione di selezionare e di qualificare lโintervento sostenendo iniziative di livello e possibilmente diffuse in tutto il territorio, facendo lo sforzo di programmare anche in condivisione con il territorio, ma soprattutto con quella autonomia di iniziativa, che ha portato anche alla proposta del 2022 ad una rigida selezione dei contenuti e degli eventi. Siamo convinti che dobbiamo con impegno continuare in questa direzione, il Gal non puรฒ essere, sia per scelta politica che per le rigide regole tecniche che dobbiamo giustamente adottare ai fini della trasparenza, un portafoglio aperto ad ogni richiesta che ci venga sollecitata dallโesterno, ma siamo noi, in completa autonomia, che abbiamo il dovere di ascoltare, ma anche quello di fare una rigida selezione delle proposte. Anche questโanno, a distanza di poco piรน di un anno dalla formazione di questo direttivo, abbiamo cercato di coordinare al meglio ciรฒ che oggi รจ il programma degli eventi 2022 che possiamo considerare la prima proposta di questo nuovo Consiglio di amministrazione. Abbiamo lavorato mesi e mesi, con accanto il conforto tecnico del nostro direttore, e oggi con soddisfazione dico che, anche per lโanno 2022, si sta proponendo un salto di qualitร negli eventi, considerando che il programma contiene iniziative che da tanti anni il Gal finanzia e che probabilmente se venisse meno questo sostegno non si potrebbero piรน realizzare. Preso atto quindi che esiste una storicizzazione degli eventi proposti, ogni anno si cerca di migliorare la propostaยป spiega Gionni Moscetti, Presiedente del Gal Trasimeno-Orvietano.
Il programma di questโanno infatti vede due iniziative ampliarsi a tutto il territorio del Gal e in particolare Castiglione Cinema che oltre la 5 edizione a Castiglione del Lago nel giugno, vedrร una prima edizione nellโautunno inoltrato ad Orvieto e Orvieto con Gusto e con lโArte che vedrร una prima edizione verso la fine di giugno con la proposta Trasimeno Terra del gusto dellโarte e del Lavoro. Tra le novitร cโรจ poi un evento di grande spessore culturale, presentato a settembre scorso, che sono le iniziative relative ai 500 anni dalla morte di Perugino e Signorelli sul quale cโรจ il progetto territoriale ma anche quello interregionale con altri due Gal dellโItalia centrale. Lโaltra novitร riguarda il coinvolgimento dei giovani nellโattenzione al fenomeno dei cambiamenti climatici in abbinamento con il futuro dellโinnovazione tecnologica (Game Over Future C(o)ulture 2022) proposto a Cittร della Pieve con il coinvolgimento dellโamministrazione locale. ยซLโanno 2021 รจ stato lโanno dove sono nate alcune nuove iniziative, anche in relazione al fatto che la pandemia ha richiesto, a volte, un cambiamento anche negli eventi, ed รจ nato cosรฌ Giallo Trasimeno, Cartoline dal Trasimeno e altri eventi che hanno, da subito riscontrato un successo, a volte inaspettato, quindi abbiamo deciso di riproporli. Ormai storicamente in forma crescente sono diventati eventi importanti e diffusi in tutto il territorio la kermesse del merletto e del ricamo, per le quali il 2022 speriamo riprendano anche le altre iniziative oltre Fili in Trama che ha resistito anche al covid, cosรฌ come il Green Music Fest che ha coinvolto quasi tutti i nostri comuni con concerti di grande livello e che questโanno abbiamo saputo con piacere sarร sostenuto anche da un altro Gal umbro, ma anche lโisola del libro, le iniziative legate al cinema e tanto altro. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo ambizioso programma e mi auguro che il 2022 sia lโanno della ripartenza per ritornare a quella normalitร di cui lโeconomia ma anche le persone hanno tanto bisogno, sicuri che il nostro impegno sarร utile anche a questoยป conclude il presidente Moscetti.