Un evento di portata internazionale si svolgerà sabato, presso la Sala dei Notari
«Passione e amore per il mare, unito al rispetto e alla cultura dell’ambiente». È la filosofia del Premio Atlantide che verrà assegnato sabato 23 ottobre a Perugia (ore 11.00 presso la Sala dei Notari).
Un premio, che da alcuni anni, vuole portare alla luce e far emergere – nel vero senso del termine – persone di scienza e di cultura che hanno dedicato la loro vita (e ancora oggi lo fanno) alla scoperta, alla ricerca e alla cura del mare e degli oceani. Far conoscere, attraverso i racconti e le storie dei protagonisti, tutte le bellezze e le diverse forme di vita che popolano le nostre acque, per conoscere e rispettare consapevolmente. L’esperienza più che trentennale degli organizzatori rende l’evento di portata internazionale e può vantare collaborazioni con Università, organizzazioni ambientaliste, con l’Agenzia Spaziale Europea e con il mondo dello sport.
L’appuntamento, che si svolge annualmente in uno scenario speciale, quest’anno premierà autorevoli personaggi come: Giampaolo Consoli, Paolo Ferraro, Paola Catapano, Massimo Scarpati, Angela Bandini e Pippo Cappellano. Interverrà il prof. Gerardo Bosco, presidente del SIMSI, Società Italiana di Medicina Subacquea e Iperbarica.
Gli ospiti
Giampaolo Consoli è comandante del gruppo Operativo Subacquei del Raggruppamento Subacquei e incursori di La Spezia con il grado di Capitano di Vascello. Per venti anni è stato delegato italiano al gruppo di lavoro permanente della NATO per le attività subacquee, oltre ad aver partecipato a numerosi interventi di soccorso, è accompagnatore di subacquei disabili e consulente per le scene di esplosioni subacquee nel cinema.
Sarà presente poi Paolo Ferraro, 75 anni, 50 dei quali dedicati al mondo subacqueo in particolare sul versante dell’industria: è infatti stato presidente della Technisub per 25 anni e presidente delle filiali tedesche e spagnole dell’Aqua Lung. Ha fatto parte del Consiglio Direttivo della CMAS ed è stato fra i promotori e primo presidente del Gruppo Sub Confinsub Genova, che riuniva le aziende del settore subacqueo aderenti a Confindustria. Insignito del Tridente d’Oro 2011 dell’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee ne è da quell’anno direttore.
Da più di 25 anni comunicatrice scientifica al CERN di Ginevra e giornalista scientifica, Paola Catapano è stata definita invece: «emblema della contemporaneità capace di coniugare ad alti livelli il sapere scientifico con lo spirito di avventura». Alterna pubblicazioni a spedizioni nei più remoti angoli del globo in condizioni estreme (Artico e Antartico in particolare). Nella sua ultima avventura – lo scorso agosto – è stata capoprogetto di Polarquest, una spedizione a vela nell’Artico finalizzata a stimare la quantità di legname e plastica presenti nelle acque e a monitorare l’impatto del cambiamento climatico sulla biodiversità.
Il team ha attraversato l’80esimo parallelo Nord e ha mappato per la prima volta via mare e via aria diverse aree di costa e mare a cavallo dell’80°parallelo, testimoniando lo stato dell’ambiente artico in una delle regioni più a nord del Pianeta.
Con più di 2.300 immersioni oltre i cento metri e quasi 10.000 ore d’immersione autonoma ad alto fondale, vincitore di vari campionati mondiali per l’attività in apnea Massimo Scarpati è tra i più competenti e accreditati conoscitori del mare. Inventore della pinna lunga, ha dato vita a una linea commerciale che porta il suo nome. Inoltre, è stato il primo a usare autorespiratori a miscela a base di elio per la pesca del corallo, a fare decompressioni con gas di aria arricchita da ossigeno, a utilizzare tecnologia ROV per l’esplorazione dei fondali e il monitoraggio degli ambienti e a segnalare l’attività sonora degli scogli, riuscendo a percepire dalla superficie la presenza di formazioni rocciose di notte o in condizioni di acque torbide.
Non mancherà anche Angela Bandini che nel 1989 ha raggiunto il record mondiale di uomini e donne in apnea profonda assetto variabile di -111 metri, battendo così due leggende come Enzo Maiorca e Jacques Mayol. Angela mentre danzava da ragazzina con i delfini nel delfinario di Rimini ha incontrato Jacques Mayol che è rimasto colpito dal suo talento e l’ha ingaggia per girare film e documentari e realizzare spedizioni scientifiche in giro per il mondo nei posti più remoti della Terra e solcando tutti gli oceani.
Infine riceverà il premio Pippo Cappellano – giornalista, regista e autore di documentari – nel corso della sua carriera ha diretto oltre 300 documentari in tutto il mondo, tra questi diverse serie per la Rai sull’esplorazione marina e sull’archeologia subacquea.
Ha ricevuto il Tridente d’Oro e la Cittadinanza Onoraria di Ustica nel 1983, con la seguente motivazione: «Ha realizzato sin dal 1967 filmati subacquei di altissimo interesse scientifico e divulgativo per la televisione italiana, riscuotendo ovunque notevoli consensi».
Nel 2006 per la trasmissione Ulisse di Alberto Angela ha realizzato il primo documentario archeologico in Italia con riprese a oltre 100 metri di profondità: L’enigma del Polluce, vincitore del premio Pinna d’Oro di Antibes come Migliore Film Storico. Dal 2013 al 2020 è stato vice presidente vicario dell’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee.
Redazione
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