Tra i ragazzi di via Panisperna, il celebre gruppo di scienziati e fisici nucleari che diede l’avvio alla scissione dell’atomo, c’era un umbro di grande cultura naturalistica e fisica che veniva chiamato, dai colleghi, il Venerabile Maestro.
C’era una volta un ragazzino nato nella campagna umbra, nell’accogliente frazione di Pozzuolo Umbro, nel comune di Castiglione del Lago (PG), che mostrava un grande interesse per la natura. In particolare adorava raffigurare e collezionare piccoli animali e piante, probabilmente appassionato e influenzato dalla collezione d’insetti del padre agronomo e dai disegni di farfalle, creati con perizia dalla propria madre. Lo zio Gino, invece, gli aveva trasmesso la passione per l’alpinismo. Qualche anno dopo, il promettente giovanotto andò a Pisa e frequentò con successo l’Università, dapprima la Facoltà d’Ingegneria e poi quella di Fisica: si chiamava Franco Rasetti.

Franco Rasetti, mente illuminata, fu tra i primi ad approfondire le proprietà dei neutroni. Fece formative esperienze di ricerca in Italia e all’estero, finché nel 1930 gli fu assegnata la cattedra di spettroscopia all’Università La Sapienza di Roma, con sede in via Panisperna.
Qui un gruppo di fisici italiani, chiamati appunto i ragazzi di via Panisperna, con a capo Enrico Fermi, studiò le proprietà dei neutroni e del nucleo atomico in fisica nucleare, dando vita a quelle che poi saranno le applicazioni e gli impieghi della reazione nucleare.
Nel 1939, il gruppo di ragazzi si disperse in quanto alcuni di loro furono colpiti, tramite i propri cari, dalle leggi razziali del tempo. Rasetti, per scelta personale, emigrò in Canada come professore di fisica nucleare all’Università di Laval, per poi indirizzare i propri interessi verso i giovanili e amati studi naturalistici.
Nel dopoguerra si trasferì negli USA, dove all’Università di Baltimora insegnò fisica, botanica, paleontologia, entomologia e geologia. Tornato in Italia realizzò il compendio di flora alpina più completo che si conosca, I Fiori delle Alpi (Accademia dei Lincei, 1980).
Successivamente si trasferì in Belgio, dove continuò a coltivare i propri interessi e dove morì nel 2001. Oggi riposa nel cimitero di Pozzuolo Umbro, vicino all’adorata moglie.
Associazione Franco Rasetti
Lo storico palazzo Moretti di Pozzuolo Umbro ospita un archivio storico e una mostra permanente dedicata all’illustre scienziato pozzuolese, di cui l’Associazione Franco Rasetti ha curato l’allestimento ed è sempre disponibile, su appuntamento, per organizzare una visita guidata culturale o didattica per le scuole.
Il presidente dell’Associazione, Claudio Monellini, ha dichiarato: «La nostra associazione culturale ha lo scopo di tutelare la memoria storica del professor Franco Rasetti, di promuovere la conoscenza, lo studio come scienziato e umanista». L’attivo presidente Monellini ci racconta con orgoglio le tante iniziative che la sua associazione ha realizzato, come la presentazione di libri, l’istituzione di convegni, l’inaugurazione presso i giardini pubblici di Pozzuolo Umbro del busto bronzeo dell’illustre concittadino, l’esposizione di modellismo, mostre, il presepe vivente, il Festival della Fisica con esperimenti di fisica e laboratori e tanto altro. «Lo storico Palazzo Moretti prevede un percorso museale, oltre a quello dedicato a Franco Rasetti, che offre mostre di carattere scientifico, naturalistico e della cultura e tradizione locale» continua Claudio Monellini.
Un altro umbro illustre, che ha fatto sentire orgoglioso e fiero chi dell’Umbria – e in particolare del lago Trasimeno – è innamorato.
Per approfondimenti e contatti, visitate il sito web dell’associazione: www.francorasetti.it

Marco Pareti

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